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Quest Harald

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    27 Dicembre, 285 A.A.

    Navigare era davvero bello.
    Vero Harald?

    Libero da Isola dell'Orso, l'Uomo di Ferro poteva finalmente darsi alla sua più grande vocazione.
    Che era razziare, a quanto pareva.

    Quella notte avevano avvistato qualche pescatore in barca, intento a racimolare del cibo per la propria famiglia e il resto del villaggio.
    Quindi era probabile che, attaccando il villaggio, avrebbero trovato del pesce! Tre urrà per Harald!

    Era ancora notte, quindi avrebbero potuto sfruttare il buio per attaccare e prendere tutti di sorpresa... Oppure avrebbero potuto attendere il giorno e assicurarsi il bottino di tutti i pescatori, ma rischiare di essere visti dagli abitanti del villaggio.
    Non che dei morti di fame qualsiasi potessero essere un ostacolo per Harald.

    Il villaggio è visibile, puoi attaccarlo subito o decidere di aspettare la notte.
    Il villaggio è, appunto, un piccolo villaggio di pescatori, non dovrebbe essere particolarmente protetto.
    Puoi altrimenti aspettare che arrivi il giorno successivo, in modo da poterli attaccare avendo il controllo sui dintorni.
    Non ci sono promontori in vista dietro cui tu possa nasconderti


    Edited by Robb_Stark - 16/2/2023, 15:35
     
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    "Harald sedeva affianco di una grande cassa nella quale vennero stivate tutte le vettovaglie sottratte al mercantile. Per arrivare a casa sarebbe servito molto più cibo e di certo molta più acqua potabile. Improbabile che questo assalto risolvesse il problema, se non della prima della seconda grande protagonista della loro traversata.
    La sete non si può ignorare, la fame si.
    Ad ogni modo, non avrebbero risparmiato i pescatori di quel villaggio; su di loro si sarebbero rifatti di tutte le angherie dei Mormont.
    Harald osservò il sole calare oltre le vette del promontorio del Drago Marino; la catena montuosa era visibile solo di sfuggita in lontananza.
    -"Non ho intenzione di rischiare che qualche nave ci avvisti", disse ad alta voce, "Mano ai remi.. Noi attraccheremo a destra.. E voi a sinistra", disse dando indicazioni al parapetto della nave gemella.
    Avrebbero chiuso a tenaglia il villaggio, dando battaglia ai quartieri interni.
    Harald non era bravo a pensare, andavano elargite delle offerte al Dio Abissale e quello era un ottimo modo per cominciare il lavoro.
    Il volto imbronciato del nuovo Daphnir si volse al mare appena solcato.
    -"Uhm", si pronunciò imbronciato.
    -"Fate in fretta!", urlò dando ordine di velocizzare il ritmo dei remi.
    Harald si alzò, scansando il cerusico che si stava adoperando su di lui.
    -"Preparati.. TU non combatterai.. Quando avremo finito ti occuperai dei feriti.. E.. Continuerai il tuo lavoro", disse indicando alcune ferite vagamente infette su cui aveva appena messo mano l'uomo.
    Harald stiracchiò i muscoli e sciolse le giunture.
    Con un certo disinteresse indossò l'armatura e l'elmo; prese quindi la spada e la legò alla cintola e si diresse verso Prua.
    La mano sinistra finì in gran velocità su di una cima, il piede destro contro il legno umido e bagnato.
    Un sorriso si dipinse sul suo volto.
    -"Mangerete.. Scoperete..", disse senza particolare interesse alla ciurma, "Ma soprattutto.. Mi farete vedere chi tra voi merita il ferro che si porta al fianco!".
    Il corpo gli doleva, tanto, eppure quel sorriso sul suo volto non riuscì a toglierselo; l'Antica Via stava venendo ribattuta.


    Parole: 300 luride

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    Copro Robb. (ricordati il +20% exp per Harald a fine quest per ritardo accumulato)


    Su una cosa avrebbero potuto essere tutti d'accordo: assaltare immediatamente avrebbe tenuto vivo il morale dell'equipaggio, senza dover aspettare per ore e ore come se un furfante volesse penetrare in un'abitazione di soppiatto.
    Muoversi con la luce del Sole che ancora non brillava sul mare diede il tempo ai mariani di prepararsi con dovizia di particolari in quell'assalto.
    O meglio, questo sarebbe stato quello che sarebbe successo se ad essere presente su quelle navi fosse stato un manipolo di soldati addestrati e pronti a prendersi una vittoria contro il nemico.
    No, i compagni di Harald non erano così, a loro interessava solo il sangue promesso. Pertanto, cominciarono a urlare e passarsi tra loro il terrore di essere ammazzati come cani, o anche porci a seconda dei punti di vista, se non avessero ucciso più uomini l'uno dell'altro. Una sorta di gara a chi poneva più pescatori sulla propria ascia, insomma.
    Il piano di Harald era chiaro: mostrare agli Uomini di Ferro chi erano, per provarlo era necessario fare solo una cosa: assaggiare ancora una volta il sangue.
    Ma...come si faceva ad assaggiarlo se non c'era più alcuno da uccidere?

    I pescatori erano soliti passare anche diverse notti in mare aperto e di certo non possedevano dei ritmi di sonno come quelli dei signorotti e nobili all'interno dei loro castelli. Certe prede si muovevano solo di notte, pertanto era necessario rimanere svegli.
    "AHHHHHHHH!" Delle prime urla cominciarono a provenire dalla costa, quando mancavano solo un paio di minuti prima che le due imbarcazioni attraccassero.
    Due minuti importanti per i popolani, perché cominciarono a correre verso nord, uscendo dalla minuscola palizzata che, almeno secondo loro, avrebbe dovuto tenere lontani i pericoli. A essere onesti, non avrebbe tenuto lontano nemmeno un cinghiale, figurarsi degli uomini votati al Kraken.

    In realtà della vita c'era: un piccolo recinto ospitava tre gallinelle che muovevano le ali agitandole spasmodicamente. I primi razziatori sbarcati insieme ad Harald si sarebbero avvicinati immediatamente verso la prima baracca. Distrussero un paio di casse di legno, sostanzialmente vuote e perquisirono l'abitazione. Uscirono dopo neanche un minuto: uno teneva in mano un pezzo di pane vecchio che si sarebbe esaurito in un boccone, l'altro una sottospecie di brocca di terracotta di infima qualità.
    "Ahhhh!" Urla in lontananza
    scappavano tutti.
    Che fare, ora? Per cosa era davvero giunto fin lì Harald: pesci e viveri o sangue e morte?

    I pescatori fuggono appena in tempo dalla costa, immagina però che molti li vedi ancora nel villaggio che corrono via verso nord nell'entroterra. Che si fa?
     
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    "Il richiamo del sangue era la loro padrona, la vendetta il loro obiettivo. Una delusione pungente colse Harald nel constatare il villaggio fosse la cloaca che era, e non il premio per la loro liberazione.
    Irrilevante, pensò guardando le assi increspate di licheni e salso.
    -"Andate", urlò ai suoi uomini, liberandoli dal giogo del suo comando.
    -"portatemi i vecchi e i bambini.. tenetevi le donne", disse guardando le schiene degli ultimi fuggitivi.
    -"Torneranno o ci faremo dire dove siano diretti gli altri".
    Agitando la spada dei farwynd al cielo, Harald diede il comando


    Parole: poche

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    Tutto molto bello.
    Copro Robb.
    Harald si massaggia il pancino e attende? Bene...e allora arriva Fré.


    Non ci volle molto affinché i suoi recuperassero i fuggitivi dal villaggio; non si fecero ripetere due volte la concessione dell'Uomo di Ferro trascinando le donne catturate dentro le capanne o prendendole a terra, direttamente nel fango.
    Mentre si consumavano le violenze, i prigionieri venivano gettati a terra, gli uni accanto agli altri, di fronte agli occhi di Harald. Quanta miseria umana!
    Sulla destra c'erano due bimbe: la più piccola aveva si e no due anni e piangeva disperata chiamando la mamma, mentre la più grande, non più di cinque anni, cercava di confortarla con i lacrimoni agli occhi a sua volta.
    Poi era la volta di un vecchio che sputava maledicendo Harald ed i suoi: "Porci maledetti! La furia degli Antichi spazzerà via le vostre navi e le vostre isole di merda. Annegherete tutti! Tutti!"
    Poi c'era una vecchia con gli occhi velati dalla cecità, che osservava però l'uomo di Ferro dritto negli occhi, come se potesse vederci dietro chissà che cosa.
    Attaccato alle sue gonne vi era un bimbetto di 5 o 6 anni con la faccia sporca e magro, eccessivamente magro, che però non piangeva e non sembrava affatto spaventato.
    Infine, all'estrema sinistra, una nonna che confortava i nipotini come poteva, tappando occhi e orecchie a coloro che non riuscivano a smettere di piangere.
     
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    "Harald sedeva su di uno sgabello, non c'era mobilio migliore su cui poggiarsi in quel posto dimenticato dagli uomini.
    Davanti a lui sfilarono i compagni, e, in breve tempo, seguirono anche le spoglie.
    Il villaggio non aveva da offrire niente di ché, nulla di importante, nulla che valesse veramente la pena cogliere.
    Le urla, il fuoco, le risate; le labbra di Harald si incrinarono, questa non era vera gloria.
    Ogni emozione che quella razzia diede giunse a lui scialba, priva del brio della vera gioia. Il tutto ai suoi occhi era paragonabile a mangiare da sazi, giacere con una capra o a bere senza gusto.

    "Porci maledetti! La furia degli Antichi spazzerà via le vostre navi e le vostre isole di merda. Annegherete tutti! Tutti!"

    Le labbra del nuovo Daphnir si strinsero in un sorriso malvagio. L'indice di Harald passò lungo la fossetta che nascondeva sulla guancia destra e raccolse una goccia dello sputo del vecchio.
    Qualcosa, ora, gli diede emozione.
    -"A che punto siamo?", chiese sussurrando agli uomini di ferro alle sue spalle, quelle che suppose essere i più informati sull'andamento della razzia.

    Ai 'prigionieri' ancora non volse alcuna parola.
    Gustava, in solitudine, l'apprensione che quei demoni stavano portando sulla loro casa.
    Il sorriso del Daphnir si dissipò, incontrando lo sguardo privo di vita della donna avanti a sé.
    Tra le grinfie, quella strega, teneva stretto un bambino, magro abbastanza da non essere sufficiente a riempire lo stomaco di un cane.
    Harald trattenne il fiato, solo per un secondo; al ché, poi, sbuffò celebrando l'arroganza della donna.
    -"Preparate una pira", disse nei dialetti delle isole ai suoi uomini.

    Harald si alzò, saggiando il fango gelido di quella costa.
    -"Vecchio", disse avvicinandosi al riottoso nordico. Harald posò una mano sulla sua spalla destra, strinse ma senza cercare la violenza, in un primo momento.
    -"I tuoi Dei.. Ti hanno abbandonato", disse Harald facendo pressione con la mano.
    -"Dove sono i tuoi dei?", domandò estraendo la spada dei Farwynd.
    -"Dove?", domandò inciampando nei dialetti delle isole.
    Uno sbuffo, un sorriso ed una prorompente risata. La punta della lama in acciaio venne direzionata verso la costa.
    -"IO so dov'è il mio.. E so anche dov'è la mia casa", disse guardando i ruderi in fiamme alle sue spalle.
    -"Nel tuo petto c'è orgoglio.. Vecchio.. Ma che orgoglio può vantare un norling che vive in un buco del genere..", Harald sorrise, arrivando laddove voleva arrivare, "Un vero guerriero non arriva alla tua età.. Non sei degno di morire", disse smettendo di ridere.

    l'occhio di Harald vagò tra gli sguardi dei bambini, uno in particolare gli mise gelo alle ossa; sul volto del piccolo ancorato alla cieca c'era il gelo del Nord.
    Harald sbuffò, erano bambini come quello che un giorno avrebbero ucciso i suoi figli.
    Il capitano dei predoni si abbassò, poggiando il ginocchio nel fango perché i suoi occhi potessero cascare su quelli del bambino; lo sguardo era teso e non vi trovò nulla di rassicurante.
    -"Vuoi proteggerli?", domandò Harald indicando i bambini e le bambine presenti. L'accento dell'uomo di ferro, a tratti, sarebbe pure passato per buffo, ma di buffo in quella situazione c'era ben poco.
    Harald non era una persona a cui piacesse scherzare e, in un qualche modo, non perdeva occasione per rendere chiara la cosa.
    -"Affogala", disse con un sussurro nel corpo indicando l'anziana alle sue spalle.

    Harald si alzò di scatto, aveva finito di perdere tempo con quelle nullità.
    -"Assicuratevi che i marmocchi e questi relitti siano incatenati alle scialuppe.. Appena avremo finito con questa latrina..", Harald corrugò la fronte ma non terminò la frase, "Ah.. E quello", disse indicando il giovane coraggioso, "Fate in modo che anneghi quel mostro", disse indicando l'anziana alle sue spalle.

    Il passo di Harald procedette spedito in mezzo all'inferno di violenze che si stavano consumando in quel porcile di villaggio.
    Una rabbia montante cominciò a calcare da dentro; Harald era piuttosto incazzato e quel magro bottino era senza dubbio un' inaccettabile offerta da fare al Dio Abissale.
    -"Uomini delle Isole!", ululò alzando la lucente spada al cielo notturno. Harald attese che l'attenzione fosse nuovamente calata su di lui per infliggere ai loro cuori le seguenti parole.
    -"Mangerete.. Due razioni a ciascuno!", disse pensando a quanto avessero sottratto dalle stive del mercantile, "Scopate.. Chi meglio credete", disse indicando le donne gettate a terra; "Prendete ciò più volete", disse aprendo le braccia.
    -"Cercate di ricordare quale sia la Via.. Perché domani.. Domani Il Dio Abissale.. Ci metterà alla Prova".
    Harald sorrise ai suoi uomini, nella sua testa non era la sua ciurma il pensiero dominante, ma il fiero sguardo di Aeva sui pontili.
    -"Alle prime luci dell'alba di domani.. Cammineremo tra i ciottoli del porto di Isola dell'Orso".
    Il tono di Harald si fece più duro, tornò ad essere quello di un terribile tiranno, "Sventreremo le deboli guardie degli orsi.. Faremo bere loro il piscio che hanno fatto bere a noi innumerevoli volte.. Prenderemo le loro mogli... E i loro danari".
    Harald non trattenne più le risa al pensiero della violenza che avrebbe potuto scatenare su quel seggio.
    -"Arriveremo fino alle mura della fortezza.. Prenderemo la Vecchia Orsa.. E la offriremo al Dio Abissale.. E nessun uomo di ferro.. Ne oggi né il giorno della fine dei Giorni.. Dimenticherà mai le gesta di questa ciurma".
    Lo sguardo di Harald divenne quello di un diavolo.
    -"L'età dell'ascia e della Spada! Discepoli dell'Antica Via!", urlò ai suoi uomini.


    Parole: 901 luride

    Posto bellissimo ma non ci vivrei
    -Anneghiamo i sopravvissuti per vedere se qualcuno di questi sia un papabile uomo di ferro.
    -Prendiamo il nulla che hanno da offrirci
    -che tutti si riposino
    -Si riparte per Isola dell'Orso che ho lasciato una png moglie del sale e diverse cose da riportare a casa
     
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    Si torna a Isola dell'Orso, apriamo una nuova quest lì


    Sette uomini sopravvivono all'annegamento, evviva!

    Guadagni 10 pe +3 bonus mod +1 lunghezza +20% ritardi =17 pe
    1 punto marzialità
    2 dragoni d'oro
    Fama -5
    Affinità Uomini di Ferro +4
    Affinità Uomini del Nord -5
    Affinità Culto degli Antichi -5
    Affinità Culto del Dio Abissale +5
     
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