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Lord
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Era solo un'ennesima colonna di profughi ovestini affamati:
erano denutriti, dai vestiti e dalla pelle sporca, mentre negli occhi vedeva l'unico colore rimasto "vivo" era quell'onnipresente blu tipico della regione.
Ma anche quell'unico colore, quell'unica luce sembrava spenta.
Erano anime spezzate.
Fù preso da pietà, scese da cavallo e decise di dare da mangiare quel che aveva a quei disperati.
All'inizio riuscì a cavarsela, le persone afferravano il cibo e lo ingurgitavano con avidità, in modo sgraziato.
Himra a quel punto provò a dare un ordine a quella massa di persone che aveva attorno, ma nessuno sembrava ascoltarlo ... e le persone aumentarono di numero finchè il cibo finì.
La fame di quelle persone non sembrò essersi placata però:
smorfie, versi si dipinsero sul volto di quelle persone che sembravano sempre più animali nelle movenze.
Fù afferrato qua e là.
Himra si divincolò e si liberò ... ma erano troppi e alla fine cominciò ad essere lui ed il suo cavallo il pasto di quelle persone.
Himra si svegliò molto presto, ben prima del solito.
Faceva fresco a quell'ora e Himra aveva un leggero tremore, ma era l'emozione a scuoterlo, non certo l'aria ovestina.
Era stato un incubo molto realistico quello che aveva appena vissuto.
Quel viaggio non avrebbe lasciato indifferente nessuno che avesse un cuore e Himra per sua natura era ancora un ragazzo abituato a cercare e cogliere le sfumature del mondo.
Eppure si vergognava ora d'aver fatto quell'incubo, perchè non rifletteva i pensieri di un cavaliere integerrimo, ma di qualcuno di ben più fragile.
Era ancora presto per fare colazione e troppo tardi per rimettersi a dormire.
Non sapendo bene che fare tirò fuori i suoi libri per scoprire che non aveva nemmeno voglia di leggere.
Arrivò ai suoi appunti, per scoprire che non aveva nemmeno voglia di scrivere qualcosa.
Suonare quindi?
Faceva un pò pena già quando ad ascoltarlo erano tutti scegli ... tediare tutti all'alba era attirarsi addosso qualsiasi tipo di bestemmia e non era certo un caso.
Però non voleva nemmeno anticipare troppo tutti quei lavori preparativi per la nuova giornata di marcia.
L'unico modo che gli rimase per sfogarsi era il disegno.
Da quand'è che non disegnava per "bisogno" come sua cugina?
Non era di sicuro la prima volta, eppure gli risultò molto difficile capire così di primo acchito quando l'aveva fatto per dovere, per piacere o bisogno.
E fù così che prese il suo libro degli appunti e scelse la prima pagina bianca pronta per essere imbrattata con il poco che si era portato dietro.
Serebbero serviti solo tre colori:
il rosso che contornava la fiamma in mano ad un non ben definito malcapitato che fronteggiava la scena
il nero più o meno intenso di emaciate e malnutrite figure umane che via via si distanziavano dall'osservatore diventavano sempre più ferine ed ossute
il blu asettico degli occhi di quelle persone diventati cannibali invasati
-Tratto pittore /-Tratto albero qualità:Pittura
-Una libera semplice basata su una semi che si svolge nell'arco di giorni e giorni.
Essa non incide ne sul PvE ne sul PvP, semplicemente è l'elaborazione di un incubo del PG |
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Dicembre 285 - Strada del Fiume