Lord
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Dopo aver letto il libro sulle ttadizioni delle Isole di Ferro, dovevo iniziare la pagina parlando del loro gioco tipico:
La Danza delle Dita, un gioco e sopratutto una danza tradizionale con movimenti precisi e musica a tema da fare in due o più persone lanciandosi un'ascia a mano l'uno contro l'altro.
Chi riceve deve afferrare l'ascia al volo oppure "saltarci sopra" senza perdere un passo. Il nome deriva dal fatto che il gioco di solito finisce con un ballerino che perde una o più dita.
Leggendo bene si evince che non è realmente un combattimento dove si tirano accettate ignoranti l'uno contro l'altro, ma un misto di goliardia, prova di concentrazione (che ovviamente scemerà mano a mano che procede la danza) e sangue freddo.
Non c'è menzione di alcuna punizione per chi volontariamente decide di colpire o rendere il proprio colpo pericoloso e questo e singolare:
è un gioco sacro che basa il tutto anche sulla fiducia o altro?
Sebbene non sia notizia confermata, pare che questo gioco sancì il passaggio della monarchia delle isole di ferro dai Greyiron agli Hoare, nonostante avesse perso due dita nella danza (segno che se qualcuno se la sente, potrebbe continuare nonostante le mutilazioni).
Riguardo le canzoni e ballate c'è poco da dire, a parte quelle più famose e sdoganate nel continente come Il Lamento della Sirena (dal gusto molto delicato e malinconico che faccio fatica a credere attribuita sgli Uomini di Ferro), quelle principali rasentano il grottesco.
Fra le più "presentabili" e dalla melodia orecchiabile abbiamo Pioggia d'Acciaio e La Coppa Insanguinata che tradizionalmente vengono cantate durante i saccheggi e le acclamazioni dei loro re.
Bhe, i gusti son gusti giusto?
Le altre è meglio lasciarle stare:
sembrano tutte simili e anche un pò rindondanti di concetti espressi come gloria, assoggettamento dei nemici perchè inferiori, sangue e facciamoci del male per dkmostrare che siamo i migliori e crepiamo gloriosamente che ci attendono le direne lusuriose.
Sul serio, ma perchè?
Andando a cercare meglio sembrano esserci in certe ballate alle divinità del loro pittoresco pantheon, con avversi dei dei Fulmini (che ricordano gli dei dei primi-primi uomini che costruirono Capo Tempesta), un Dio Marino con tanto di fratello Grigio che li ha creati partendo dai pesci e la comparsa di numerose creature marine che mi ricordano i fangostri di Chela Spezzata di cui mi parlava mia zia.
È abbastanza probabile che la base di partenza culturale degli uomini di Ferro fosse la stessa di quella dei Primi Uomini del Nord e che per disinteresse si sia evoluta il minimo necessario per focalizzarsi su questi dei marini, una deriva abbastanza frequente nelle comunità isolate e in perenne lotta per la sopravvivenza.
Questo rende abbastanza probabile che anche il ceppo originale di Primi Uomini e Uomini di Ferro fosse avezzo a sacrifici, schiavitù e razzia.
Eppure la vanità umana anche qui ha trovato sfogo.
O forse a ben pensarci chi ha piu bisogno d'apparire di persone come queste?
Oltre a sfoggiare i bottini di guerra strappati con il Prezzo del Ferro, a differenza del resto del continente occidentale, gli Uomini di Ferro hanno la particolarità di ritenere i tatuaggi un qualcosa di accettabile.
Difficile stabilire se i tatuaggi sono visti male da tutti gli altri perchè sono tipici degli Uomini di Ferro, se invece li hanno assimilati sucessivamente dai popoli di Essos o fosse un qualcosa comune agli antenati dei Ptimi Uomini, stà di fatto che non sembrano avere caratteristiche magiche di sorta, ma solo un modo per decorare il proprio corpo.
Vedendo alcuni disegni sul libro e ricordandomi di quelli che sfoggiavano i marinai che bazzicavano a Vecchia Città, propendo per un misto di dimostrazione di forza nel resistere al dolore, un comprensibile sfogo creativo che si rigira nel fango compiaciuto dalla dissapprovazione del resto del continente (alcuni di quei tatuaggi erano grossolani, ma altri veramente ben fatti dal punto di vista artistico), ma quasi sempre anche un modo per apparire più minacciosi a chiunque gli sia vicino.
Credo non ci sia più nulla da aggiungere:
fra i libri che possiedo, solo la Stella a Sette Punti è più corto e non di molto.
Ci sono storie molto belle riguardo il mare ed i mostri marini, ma dopo la terza storia si ritorna allo stesso nodo delle canzoni.
Non sò se questa cultura cosi povera sia reale o meno, di sicuro questo libro e stato scritto da un esterno alle Isole di Ferro e questo spiega una dicotomia lampante:
c'è poco perchè "ostentano" alcune cose, mentre di altre come la religione sembrano molto riservati.
A ben pensarci l'unica etnia piu riservata sono gli Orfani del Sangue Verde.
Chissà se un giorno se ne saprà di più del loro Trono Nero e dei loro dei Abissali
Appunti di Himra
Ennesima role di avvicinamento del PG al tratto Musicista.
Tratti che sostengono la role: Albero delle Arti completo (quindi anche Musica, Canto, Lettura, Poesia e Prosa)
-Requisito 700+ parole su 700 richieste da regolamento e Diplomazia 32 su 15 richiesta
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