Alfiere
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Nessun rumore turbava la quiete dell'accampamento e Ser Wolfstan Cerwyn placidamente stava uscendo dalla sua tenda per raggiungere l'armeria, si muoveva nel crepuscolo ma la visibilità era buona per cui non c'era la possibilità di sfruttare le ombre per coglierlo alla sprovvista.
Che bastardo, è una sfida impari questa
Per completare il mio addestramento dovevo prenderlo alla sprovvista, puntagli un coltello alla gola, un agguato in pratica ma con la difficoltà aggiunta di non poter combattere ma dover chiudere il tutto senza essere mai individuato.
Se solo potessimo scambiarci un paio di colpi... tutto finirebbe in poco tempo. Inoltre questo è il mio accampamento è impossibile passare inosservato, basta una guardia di passaggio, una riverenza alla mia persona e tutti i miei sforzi verrebbero vanificati. E' un vero e proprio bastardo...
Feci posizionare un carro con della paglia dentro lungo il percorso che era solito fare appena sveglio per andare al pozzo a bere. Non mi ci nascosi dentro, non ancora, volli osservare come avrebbe reagito una persona tanto paranoica ed in effetti fu una scelta sensata. Pungolò la paglia con un bastone e prese l'abitudine di farlo quasi ogni giorno dopodiché cominciò a girarci a largo e smise di farci attenzione.
Voi avete idee a riguardo? Alec, Reymon, Philip?
In realtà no, fino a quando non terminerà questa sfida, starà attento anche a noi perché sa benissimo che ti aiuteremmo volentieri.
E anche a volerti aiutare siamo presenze ingombranti nell'accampamento, non ci muoveremmo certo in modo silenzioso.
Io non ho idee, qualsiasi cosa serva sono a disposizione.
Anche muovendo tre pedine in più i problemi rimanevano, potevo anche muovere tutte le truppe all'unisono come un sol corpo restava comunque il fatto che doveva essere la mia lama a mettere a segno il colpo decisivo per cui qualunque piano doveva comunque prevedere quel finale. Stare ella mia tenda a studiare le sue abitudini era l'unica cosa da fare fino a quando non mettevo giù un piano sistemato eppure la noia dello stallo si faceva sempre più fastidiosa.
Non c'è poi molto da ragionare, l'unica strada che percorre tutti i giorni, l'unica che non varia e di conseguenza l'unica su cui posso tentare un agguato è quella dalla sua tenda al pozzo. Se ci sono arrivato io però è certo ci abbia pensato anche lui per cui sarà impossibile prenderlo con la guardia abbassata.
E tornavo di nuovo alla situazione iniziale senza soluzione e senza troppa voglia di trovarla ormai. Le sue spiegazioni erano state abbastanza esaustive e non potevo certo dargli la colpa di essere stato un cattivo maestro. Si era soffermato molto sulle spiegazione, sul ''come'' fare, su quanto fosse importante concentrarsi sulle abitudini del bersaglio e su come avvicinarsi a lui con passi che non fanno rumore e probabilmente se il mio bersaglio fosse stato chiunque al di fuori di lui ce l'avrei fatta senza problemi.
Va bene mi muoverò stanotte.
Per prima cosa mi vestì con degli stracci neri al punto che da lontano sarei sembrato un misto fra una sorella del silenzio e un guardiano della notte. In quel modo mi sarei mimetizzato alla perfezione tra le ombre anche se come dicevo non vi era modo di vederlo fuori dalla tenda prima del crepuscolo che precede l'alba per cui... dovevo trovare un modo di crearmele le ombre
Ora mi serve soltanto un segnale quando sarà il momento giusto...
Avevo disposto i miei tre gregari sulla strada in modo tale che facendosi un segnale a vicenda avrebbero portato la notizia della sua uscita dalla tenda a me che stavo nei pressi del pozzo, dopo aver fatto ciò si sarebbero dispersi per non dare nell'occhio. Dalla ricezione del segnale avevo solo un paio di minuti prima del suo arrivo per cui mi dovevo muovere in fretta. Entrai nel pozzo appendendomi per il bordo e dopo di ciò mi sarei calato di qualche palmo lungo la diroccata parete interna. Era estremamente rischioso, bastava scivolare un secondo per finire a cadere per almeno una decina di metri di in una falda acquifera che poteva pure trascinarmi giù tramite qualche strana corrente inoltre nonostante i miei poderosi muscoli rimanere appesi a quelle piccole sporgenze era estremamente complesso per un periodo di tempo superiore a qualche minuto per cui dovevo anche sperare non tergiversasse lungo il percorso. Improvvisamente il rumore ovattato dei suoi passi nella terra non tradì la sua posizione. Tirò la manovella per far salire il cestello che però si incastrò su di me fu allora che lui guardò nel pozzo per capire quale fosse il problema.
Ho vinto.
Alzai lungo artiglio e la punta della lama sfioro il suo petto.
Dentro ad un pozzo, davvero?
Già!
Non sarebbe stato meglio prendermi nel sonno magari?
Ma porc...
Non restava molto che mi potesse insegnare, oramai i suoi erano più consigli che lezioni ma gli volevo bene, era stato abbastanza importante nella mia vita.
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