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.La parte positiva di tutta questa situazione, si trovò a pensare Beloros, era che non era ancora stato ucciso dall'assurda ascia impugnata da quell'uomo. A tal proposito, il giovane schiavo armato non poté fare a meno di chiedersi chi diavolo fossero questi uomini che stavano affrontando in battaglia le forze di Selhorys. Lunghe barbe, grandi asce, accento particolare, fanatismo quasi suicida… Avrebbe potuto giurare che gli ricordava qualcosa, un argomento studiato anni prima, ma in quel momento non ricordava proprio cosa. Certo, la situazione attuale non si prestava alle congetture intellettuali, eppure conoscere il proprio nemico sarebbe stata un'ottima cosa. In ogni caso, se tutto fosse andato come previsto, quegli strani uomini barbuti non sarebbero stati più nemici, ma alleati d'opportunità utili a riconquistare la libertà. I dettagli sarebbero stati sistemati dopo, ammesso che ci sarebbe stato un dopo.
Beloros ora doveva sbrigarsi e agire d'istinto, fidandosi delle sue sensazioni. Il comandante dei barbuti aveva apparentemente accettato la sua proposta, ma non aveva idea di come stesse procedendo la battaglia lungo gli altri lati dell'accampamento dei barbuti, così come non sapeva di quanti soldati professionali disponessero le forze di Selhorys. La cosa davvero essenziale ora era che i suoi commilitoni schiavi lo seguissero, ma si ritrovò a pensare che avrebbe combattuto contro i suoi carcerieri anche da solo. Doveva in ogni caso provare a convincerli.
"Uomini di Volantis, uomini delle Tigri di Fuoco!", urlò, cercando di farsi sentire da tutti. "È giunto il momento di riparare i torti che abbiamo subito! Ci siamo arruolati per difendere la nostra città dai demoni di Qohor e dai Dothraki, non per dare la vita per i soldi degli Elefanti o le ambizioni delle Tigri! Siamo arrivati a Selhorys per aiutarli e loro come ricompensa ci hanno ridotto in catene. Io dico di no! Perché dare la vita per loro? Io scelgo la libertà!"
Prese una pausa, poi concluse il suo discorso:
"Uccidete gli ufficiali, uccidete i carcerieri! Costringiamoli a ritirarsi!"SPOILER (clicca per visualizzare)327 paroleSPOILER (clicca per visualizzare)Vita: 87/131
Marzialità: 103
Forza: 63
Destrezza: 40
Malus peso: 1
Velocità con daga di stagno: 14,33SPOILER (clicca per visualizzare)Equipaggiamento:
Daga di stagno
Scudo di legno
Corazza di cuoio
Bracciali di cuoio
Gambali di cuoio. -
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Beloros • 17 dicembre 285 • Nord di Selhorys - Foresta • Sera
La fedeltà era una cosa strana da comprendere a pieno. Cosa avrebbero potuto dire gli uomini che erano abituati a vivere nei castelli del continente occidentale? Forse che Beloros aveva appena incitato ad una nuova ribellione? A chi andava la fedeltà di quel giovane reso schiavo: alle Tigri di Fuoco e quindi indirettamente al Partito delle Tigri? Ai suoi nuovi improbabili alleati che avevano cercato di ammazzarli poco prima con delle pesanti asce bipenni?
O forse solo a sé e a chi era abbastanza sconsiderato da seguito in quella che sembrava una missione suicida?
L'incitamento di Beloros prese alcuni dei suoi commilitoni alla sprovvista ma i più avevano già interiorizzato ciò che doveva essere fatto...aspettavano solo quell'occasione...e non c'era niente di meglio che la vendetta.
I primi soldati volantiani non capirono immediatamente cosa stesse succedendo, pensando che il cambio di direzione della carica degli schiavi non fosse altro che un ripensamento dettato dalla paura. Purtroppo per loro, non era necessario decapitare qualcuno per riportare l'ordine.
Destino strano quello delle Tigri di Fuoco, prima trattati come carne da macello dalle Tigri, poi dagli Elefanti, ora da quello che poco prima era un nemico. I soldati e gli schiavi della zona orientale, infatti, non si fecero sfuggire quel vantaggio appena acquisito e si spostarono verso il centro dell'accampamento. Là i combattimenti continuavano ancora e, non avendo raggiunto Beloros quella sezione, non poteva bene sapere cosa stesse succedendo in quella baraonda. Non era difficile da credere però che tutte le "ex-Tigri di Fuoco" dispiegate in quella sezione e quella occidentale non potevano sapere del nuovo piano d'azione di Beloros, motivo per cui avrebbero continuato a combattere il nemico originario.
Mentre Beloros caricava, poteva ancora sentire nella sua mente la risata sguaiata del comandante nemico, che fosse veramente una potente risata da travolgere i rumori della guerra o solo uno scherzo della sua psiche, non poteva saperlo.
Il vantaggio guadagnato, però, cominciò ben presto a scemare. I soldati delle milizie ufficiali volantiane non erano poi così molti ma avevano sicuramente migliori equipaggiamenti e migliori addestramenti, cosa che avrebbe potuto facilmente ribaltare il vantaggio ottenuto.
Dopo una prima fila di uomini degli Elefanti ammazzati ignari di cosa stesse succedendo, gli altri cominciarono ad urlare alla ribellione.
Anche gli schiavi vicini a Beloros cominciarono a cadere, uno dopo l'altro. A cadere per una decisione che lui aveva preso.
Ecco cosa voleva dire non essere più schiavi: prendere decisioni per sé o per gli altri...e avrebbe dovuto fare i conti con ciò.
Forse ora era comprensibile perché a molti schiavi non interessava poi così molto tornare in libertà.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 433
Non è necessario usare il regolamento battaglie, dimmi però quanti png vuoi eliminare con la scaletta (in un max di 20 unità) e ruola pure la cosa. In base a ciò e a come ti muoverai/cosa farai, la situazione attorno a te si muoverà di conseguenza.
Termine: 30/05. -
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Un filosofo, un letterato o un uomo saggio avrebbero potuto discorrere per ore del significato di libertà. In quel momento, per Beloros e gli altri schiavi, la questione era in realtà decisamente più pratica e immediata. Si trattava infatti di decidere come morire. La scelta era pressoché ridotta a due soli termini: morire da schiavo o morire da uomo libero. I concetti di fedeltà, patria e città natale erano posti a un livello superiore, più razionale e meno viscerale della semplice nozione che uomo dovrebbe decidere, almeno, in che modo morire. Beloros, ancor prima di pensare alle parole del prete rosso, al suo presunto destino, aveva visto un'occasione di riprendersi la sua libertà e l'aveva colta. Restava da vedere quanti lo avrebbero seguito e quanti sarebbero sopravvissuti alla fine. Molto probabilmente, stavano solo scegliendo come morire.
E sarebbero morti da uomini liberi.
Accompagnato dalla folle risata del comandante dei barbuti, Beloros si lanciò di nuovo nella mischia con furia zelante, guidato da un ardore divino, come già gli era capitato contro i dothraki quella fatidica notte di quella che sembrava ormai una vita fa. Altri lo seguirono e, inizialmente, le cose sembravano anche andare per il verso giusto: avevano colto di sorpresa i miliziani regolari e li stavano ricacciando indietro. La sorpresa iniziale durò poco però e la migliore disciplina ed equipaggiamento dei loro avversari iniziarono a farsi vedere. Beloros aveva abbattuto diversi miliziani nell'assalto iniziale e, forse, gli altri lo avrebbero seguito se avesse continuato con quella terribile carneficina.
"Schiavi!", urlò dopo aver abbattuto un altro miliziano, cercando di incoraggiare i suoi e provocare i nemici. "Schiavi degli Elefanti! Vi farete anche tatuare le guance? Combatterete anche per i dothraki? Venderete le vostre anime al demone nero di Qohor?".
La sfida era stata lanciata. Ora era arrivato il momento di morire da uomo libero.SPOILER (clicca per visualizzare)305 paroleSPOILER (clicca per visualizzare)Vita: 65/131
Marzialità: 103
Forza: 63
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Malus peso: 1
Velocità con daga di stagno: 14,33SPOILER (clicca per visualizzare)Equipaggiamento:
Daga di stagno
Scudo di legno
Corazza di cuoio
Bracciali di cuoio
Gambali di cuoio
Riduzione danni: 6SPOILER (clicca per visualizzare)Bring it on!
Beloros uccide 14+4 (2 rango arma*2), quindi 18 png nemici perdendo 22 (28 - 6) punti ferita. -
.Beloros • 17 dicembre 285 • Nord di Selhorys - Foresta • Sera
La lama di Beloros non era niente di che, quella riservata d'altronde ad uno schiavo, eppure nella sua mano sembrò quasi ottenere nuova vita, vorticando e falciando prima uno, poi un secondo, poi ancora un terzo soldato. Uno stava per infilzare l'ormai ex-schiavo con la lancia ma un commilitone arrivò provvidenziale a salvare la persona che li aveva esortati ancora una volta.
Per un attimo anche il dolore dovuto all'ascia sembrò svanire, non c'era più alcun sentimento, più alcuna forza d'animo, solo il desiderio di terminare quell'esercito che prima era amico e ora improvvisamente nemico.
Certo, non era un essere divino intoccabile e qualche ferita la prese anche il povero Beloros che in breve si sarebbe dovuto curare anche di come evitare una morte per emorragia visto il sangue che continuava a scorrere.
Ma d'altronde, cosa era il sangue mortale quando dentro l'animo bruciava la stessa fiamme del Dio Rosso, quella che era riuscito a non bruciare completamente la sua mano, strappando le carni fino alle ossa.
Lontano, incomprensibile al furore della battaglia il comandante degli uomini contro cui Volantis combatteva aveva richiamato un paio di sottoposti e si era fatto portare uno strano affare musicale che a prima vista sembrava un corno. Era però più lungo di un normale corno da caccia e anche il suono che venne riprodotto quando le sue labbra s'appoggiarono per soffiare all'interno divenne molto più cupo, quasi tetro.
Non era il segnale di una semplice caccia all'animale...era una caccia a qualcosa di più vivo, qualcosa che si muoveva solo su due di zampe. Diverse persone accanto a Beloros si girarono in direzione del suono del corno e in breve avrebbero potuto osservare provenire proprio da occidente la chiara visione di un manipolo di cavalieri.
La caccia all'uomo era cominciata.
Nel giro di poche manciate di secondi, Beloros si trovò in mezzo alla carica di quei destrieri. Non erano una cavalleria pesante ma le asce che brandivano i cavalieri erano ancora più minacciose di quelle dei soldati rimasti appiedati.
Tutto attorno a lui divenne confusionario, cavalli che stramazzavano al suolo, alcuni per le lance degli elefanti, altri per i rovinosi impatti contro rami e alberi. Usare la cavallerie all'interno di un bosco non era certo la mossa migliore ma oramai la situazione era quella.
Un paio di schiavi vicini vennero falcidiati dalla stessa cavalleria che combatteva contro Volantis. Beloros avrebbe potuto provare a spiegare educatamente a quei cavalieri che avevano sbagliato bersaglio ma probabilmente non avrebbe ottenuto molte risposte se non una nuova "asciata" sulla capoccia.
In ogni caso, quella carica riuscì a mettere minor pressione sugli schiavi e su Beloros stesso che ora poteva tornare a respirare lontano dalla prima linea.
A giusto una decina di metri, una cavallo caduto si stava lentamente rimettendo in piedi. Appoggiava tutte e quattro le zampe, segno che non doveva essersi rotto niente, ma risultava comunque essere scosso...
Eppure...poteva essere una via di fuga?
Un cavallo per un uomo.CITAZIONEParole: 490
Ci avviciniamo alla chiusura, vedi un cavallo...la usi come via di fuga? In questo caso ovviamente varrà solo per te e ti lascerai alle spalle tutti quanti, amici, nemici o quel che sono per Beloros.
In caso contrario? Provi a inseguire i volantiani che indietreggiano? Torni verso l'accampamento dal comandante?
A te.
Termine: 13/7. -
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Dunque, per Volantis quello scontro era probabile stato perso ancora prima che le prime frecce venissero scoccate. I barbuti avevano predisposto una riserva di cavalleria, pronta a intervenire nel momento migliore. E quale momento migliore che non il momento in cui lo schieramento nemico iniziava a cedere? Guardandosi intorno, Beloros si rese conto che era finita. Nessuno badava a lui, nessuno era lì per dargli ordini. Avrebbe potuto salire su quel cavallo abbandonato a se stesso e cavalcare lontano. Ma dove? Senza contare che non sapeva minimamente andare a cavallo... Inoltre, non voleva abbandonare i suoi compagni, gli ex commilitoni delle Tigri di Fuoco, gli uomini con i quali aveva condiviso tutte le sventure del viaggio fino a Selhorys ed era anche deciso a scoprire che cosa fosse successo al prete rosso che gli aveva salvato la vita. No, decise, non era finita. Quel cavallo poteva anche rappresentare un segno divino, assolutamente, ma anche una tentazione da parte di forze più oscure, un invito ad abbandonare ciò per cui aveva lottato fino ad ora, per mettersi in salvo e al diavolo tutto e tutto. La tentazione c'era ed era forte, ma il ragazzo sentiva ancora più forte dentro di sé una sensazione che ormai stava iniziando a essergli familiare, una furia che gli infiammava l'anima.
Non era finita.
Pulì la daga dal sangue che la ricopriva rendendola scivolosa utilizzando la tunica indossata dalla sua ultima vittima, prendendosi un momento per riprendere fiato. Le sue ferite continuavano a fargli un male terribile, ma per il momento era ancora in grado di combattere. I peccatori e i traditori che lo avevano ridotto in schiavitù si stavano ritirando, ma non erano ancora del tutto sconfitti: era giunto il momento di dare loro il colpo di grazia.
"Avanti!", gridò, rivolgendosi agli schiavi che lo avevano seguito. "La vendetta è a portata di mano, la libertà ci aspetta!".SPOILER (clicca per visualizzare)313 paroleSPOILER (clicca per visualizzare)Vita: 65/131
Marzialità: 103
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Malus peso: 1
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.Beloros • 17 dicembre 285 • Nord di Selhorys - Foresta • Sera
La scelta ricadde sul proseguo del massacro. Comprensibile, visto ciò che gli era accaduto e vista l'adrenalina che si era scatenata da poco in quella battaglia notturna.
Le Tigri di Fuoco, o almeno quelle che rimanevano, trovarono nuova compattezza davanti alle parole di Beloros e continuarono a rincorrere i fuggitivi. Subito dopo di loro, però, anche la cavalleria cominciò a cacciare i volantiani degli Elefanti creando una situazione che era molto più simile ad una caccia alla volpe rossa che ad una battaglia.
Tra inseguimento e conclusione, passò circa mezz'ora, durante la quale le forza di Beloros sembravano abbandonarlo sempre di più. Tutto diventava pesante e anche tenere in mano la spada risultava difficoltoso. Inoltre, a peggiorare la situazione, erano i casi in cui i volantiani capendo di essere in trappola, si riappropriavano dell'orgoglio delle battaglia e cominciavano a difendersi da quegli inseguimenti. Anche se fiaccati nel fisico e nell'animo, d'altronde, non c'era paragone tra le loro armature ed armi e quelle sgualcite che erano state date ai commilitoni di Beloros.
In ogni caso, Beloros, riuscì a vedere la fine di quella battaglia. Alcuni volantiani erano riusciti a fuggire, sfruttando anche quel territorio boscoso. Dove si sarebbero diretti era impossibile da definire ma qualunque luogo fosse, di certo si sarebbero fatti testimoni di ciò che era successo.
Con la fine dell'adrenalina nel corpo, però, anche il dolore tornò; un dolore così forte che, unito alla fatica, provocò al ragazzo ormai non più schiavo una perdita di sensi temporanea.
In quell'ultimo frangente di coscienza, però, molte domande sarebbero potute aggirarsi nella sua mente:
Cosa sarebbe successo una volta che i soldati fuggiti avessero raccontato del tradimento e delle truppe straniere? Avevano trovato nuovi potenziali alleati o la resa dei conti sarebbe giunta anche con quegli uomini dalle asce bipenni? Ma soprattutto, sarebbe sopravvissuto anche a quella nottata?SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 300
Chiudo, domani passo con le ricompense.
Poi verrà aperto un seguito
SPOILER (clicca per visualizzare)Ricompense: 10 base + 1 lunghezza + 3 mod + 9 interazione +10% patria del Cyvasse (segna 1 attivazione) -40% malus ritardo (tenuto già conto dei periodi coperti) = 16 exp
2 punti marzialità
1 punto diplomazia
+5 prestigio (3 per la battaglia, 2 per la ribellione)
-10 fama (ribellione)
-10 affinità Elefanti (Volantis)
-5 affinità Città Libere
+3 affinità Preti barbuti
Ottieni tratto Ferito (x2):CODICE<span>[IMG]http://vignette2.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/b/be/Schizzo_di_sangue.jpg/revision/latest?cb=20091115134328[/IMG]<p><b>Ferito</b>
Descrizione: Il PG riporta delle ferite profonde o superficiali sul proprio corpo.
<i>Effetti Immediati</i>: -2 Marzialità
<i>Effetti Permanenti</i>: -30 Vita Massima</p></span>
Perdi tratto Schiavo Armato
Ottieni tratto RibelleCODICE<span>[IMG]http://howtobearedhead.com/wp-content/uploads/2013/07/merida-brave-how-to-be-a-redhead-759x500.jpg[/IMG]<p><b>Ribelle</b>
Descrizione: Il PG rifiuta ogni forma di autorità e di sottomissione
<i>Effetti Immediati</i>: +2 Intrigo
<i>Effetti Permanenti</i>: +5 Fama, Non hai il tratto ‘Diligente’</p></span>
Vita rimanente: 65/131 (65/101 con nuovo tratto)
Visto che avevi già ottenuto il tratto ferito, per eliminarlo serviranno 2 role di cura.
Gli oggetti equipaggiati tornano di tua proprietà e hai il permesso di ricominciare a guadagnare denaro
Edited by Albi_96 - 2/7/2023, 20:13.
Una Barba per AmicaQuest Beloros |
