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.Mercantile Pentos- Tyrosh
22 gennaio
Le lezioni con Osirys le avevano permesso di tracciare una mappa piuttosto precisa della regione che stavano attraversando, ma la Tyrell non era ancora sicura di quale dovesse essere la sua meta e, di conseguenza, la rotta da seguire. Sicuramente la tappa a Tyrosh si era resa necessaria dalla presenza delle mura di pietra nera di cui dovevano indagare l'origine, ma il resto del viaggio era ancora da scrivere.
Credeva che l'opzione migliore fosse proseguire via mare fino a Volantis e da lì portarsi ad esplorare le rovine di Sal Mel; era una buona posizione anche per percorrere le antiche strade valyriane che portavano a Mantarys e alle altre rovine della penisola di Valyria. Altre antiche rovine erano però disposte lungo le rive della Rhoyne e della Qhoyne ed in quel caso sarebbe stato sicuramente più saggio approdare a Myr e proseguire verso l'interno.
Sapeva che ogni nave aveva un cartografo o comunque uno in grado di leggere le mappe, e fu proprio da lui che si diresse Aconé in completa autonomia; per una simile chiacchierata non aveva certo bisogno di suo marito.
"Aye, concedereste qualche minuto ad una passeggera per una chiacchierata?" -si approcciò aluomo/donna/vecchio/tizio/boh vede il mod. Avrebbe voluto evitare di mostrare il suo lavoro scadente ad un cartografo professionista, per cui al momento la pergamena della Rosa era ancora ben arrotolata tra le sue mani.
"Quanto oltre vi siete spinto nei vostri viaggi? Immagino che uno che svolge il vostro lavoro debba essere...beh... coraggioso e con un grande spirito di avventura!" -esordì tentando di catturarsi in qualche modo il suo favore -"Avete mai esplorato quel che resta di Valyria?"CODICEIn questa semi avrò un punto parametro extra per l'evento di San Valentino. -
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Aconé pose le sue domande a un uomo magrissimo di non meno di 40 anni, la cui pelle secca e asciutta rivelava la vita passata in mare. Che differenza con l'aspetto della nobile occidentale! Il marinaio fu decisamente sorpreso di vedere una nobile rivolgergli la parola e ancora più sorpreso dall'argomento della conversazione. "Le.. rovine di Valyria, nobile signora?", chiese. Dal tono di voce, sembrava quasi voler aggiungere un "ma sei pazza?", ma si contenne. "Non posso dire di averlo fatto. Da quello che so, nessuno lo ha fatto ed è tornato indietro per raccontarlo. Più che spirito d'avventura, direi ho spirito di conservazione, se mi concedete la battuta di spirito". Si grattò la testa, ridacchiando. "Comunque, per rispondere alla vostra domanda, in passato mi sono spinto fino a Qarth, ma sempre stando ben lontani da quelle rovine maledette. A Qarth si trovano le persone e le merci più strane, credetemi. Sembra quasi un altro mondo. Ho visitato anche qualche volta le Isole dell'Estate e visto le loro navi a forma di cigno. Strano spettacolo, quelle. Beh ma... Se c'è qualcosa in particolare che desiderate sapere, non avete che da chiedere, nobile signora. Se c'è una merce che troverete in abbondanza su ogni nave sono proprio le storie!".
Il marinaio non sembrava affatto infastidito dalla presenza di Aconé, come talvolta capitava che certi lupi di mare fossero quando viaggiavano insieme alle donne, ma anzi pareva ben disposto e pronto a raccontare tutte le sue avventure.SPOILER (clicca per visualizzare)Intuisci che potrebbe parlare fino a stordirtiSPOILER (clicca per visualizzare)245 parole. -
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22 gennaio
mattina
sulla nave da Pentos a Tyrosh
Fortunatamente il Capitano era un uomo che aveva viaggiato, secondo le sue previsioni; era un vero peccato però che non trovasse nessuno con alle spalle la missione che suo marito si apprestava a fare. Suggerimenti in merito sarebbero stati più che utili.
"Uhm...posso chiedervi come mai?" -a quel punto la Tyrell si concesse una risatina che in qualche maniera serviva a mascherare il suo interesse rendendolo frutto semplicemente di una mente frivola -"Mi appassionano storie e leggende e sulle rovine valyriane c'è tanto clamore ma ben poche notizie..vedete.."
A questo punto si sforzò di mettere su un visino mogio prima di estrarre la sua brutta mappa; visto che il marinaio non aveva l'esperienza valyriana di cui la coppia di sposini necessitava, era meglio non esporsi troppo sulle motivazioni di quelle domande. La mappa artigianale e decisamente mal realizzata serviva bene allo scopo di rappresentare tutta quella conversazione come i curiosi capricci di una nobildonna annoiata dalla quotidianità.
"Il Mare Fumante rende praticamente inaccessibile la penisola valyriana via mare. Immagino non sia certo affare semplice navigare con vulcani sotterranei e mare in ebollizione..."-il dito di Aconé si spostò ad est di Volantis lasciando che il Capitano seguisse il suo ragionamento -"Ma la Strada del Demone ad esempio collega Volantis con Mantarys o Borash, nella Valyria settentrionale. Da quel che so le strade valyriane sono tra le più ampie al mondo, che genere di pericoli si troverebbe di fronte un avventuriero in questo caso?" -ma le domande della Rosa non si erano certo esaurite -"Oh, e poi ci sono tutte le rovine valyriane sul corso della Rhoyne e affluenti!"-stavolta il dito accompagnò lo sguardo dell'uomo di mare da Volantis verso nord.
"Un pezzo di valyria così ben lontano dalla penisola, non posso credere che nessuno le abbia mai esplorate a fondo. Sarà solo una superstizione o dite che ci sono altri pericoli reali?"
No, ad Aconé non interessava un accidenti delle navi a forma di cigno delle Isole dell'Estate, ma bisognava ammettere che le sue conoscenze si fermavano alla guida ai viaggi che le era stata fornita dagli ambasciatori pentoshi, qualche informazione in più non le avrebbe davvero fatto male: "Le Isole dell'Estate distano molto da Tyrosh? Quanto mi piacerebbe che mio marito mi permettesse di allungare il nostro viaggio! Eppure non credo sarebbe interessato ad estati o cigni..."-anche stavolta finse un visetto imbronciato -"A meno che non ci siano storie di grandi pericoli, armi, mostri o che so io...beh, è ben difficile tirarlo fuori dal suo giaciglio come potete vedere!"CITAZIONEL'inganno è per far credere che sia solo curiosità "turistica" e non reale interesse.
Riassuntino:
Indagine sui pericoli di Mantarys e Borash
Indagine sui pericoli delle rovine della Rhoyne
Volo d'uccello sulle isole dell'estate per capire se c'è qualcosa che potrebbe fare al caso nostro.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Il marinaio è un png di rango 1. Inganno riuscitissimo, pensa semplicemente che sei una persona più prolissa di lui.
L'attempato cartografo naufragò nel mare delle parole di Aconé Tyrell e, per un istante, fissò la nobile donna senza dire nulla. Terminato l'istante di smarrimento, provò a rispondere punto per punto a ciò che gli era stato chiesto.
"Beh, nobile signora... Si direbbe quasi che voi proveniate da una casa di esploratori! Forse potreste insegnare voi qualcosa a me". Ridacchiò, mentre osservava la mappa... colorata di Aconé. "Dunque, dunque... La Strada del Demone, come dite voi, collega Vecchia Volantis a Mantarys, proseguendo per Tolos e arrivando infine a Meereen, sulla Costa degli Schiavisti. Le rovine da voi citate sono una vecchia accozzaglia di vecchi edifici sbiancati dal sole, generalmente evitati da tutti. Forse qualche carovana usa le rovine come punto di sosta. Ma vedo che sulla mappa manca Tolos, ecco si trova... Mmmh, sì, si trova qui". Indicò un punto fra Mantarys e Borash. "Tolos è famosa per i suoi frombolieri, sapete? Sono i più temuti di tutta Essos. Tirano palle di piombo anziché pietre. Non vorrei mai essere un loro bersaglio, no no!". Si ricordò poi che gli era stato chiesto se la Strada del Demone era pericolosa. "Non so dire se ci siano dei veri demoni sulla Strada del Demone, prego tutti gli dei affinché non sia così, ma i mercanti ne parlano come una via pericolosa, che sarebbe meglio evitare se possibile. Sicuramente ha a che fare con quei maledetti dothraki: non resistono alla tentazione di razziare e distruggere tutto ciò su cui riescono a mettere quelle loro dannate zampacce. Mantarys, invece, ha una pessima reputazione. Si dice che il disastro che ha colpito Valyria ha reso il suo popolo strano e deforme e devo dire che, a volte, mi è capitato di vedere strani uomini provenienti da quella città. Schiavi, per lo più, ma schiavi strani, con un numero sbagliato di arti e cose simili. Non ci sono mai stato e non ci tengo a fare l'esperienza, proprio no". Fece una pausa. La nobile lo stava facendo parlare più del previsto. "Per quel che riguarda le rovine sul fiume Rhoyne... Tutti conoscono la storia della regina Nymera e della sua lotta contro Valyria. Bella storia, davvero. Sapete che alcuni membri del suo popolo ancora vivono lungo le sponde di quel fiume? Adesso venerano il fiume come se fosse una divinità e, devo dire, non hanno tutti i torti. Il fiume Rhoyne è uno spettacolo meraviglioso. Non credo voi abbiate fiumi simili a Westeros. Ma dicevamo delle rovine... Ecco, non credo abbiano nulla di interessante, ma c'è una zona particolare, ecco qui", indicò un punto a sud delle rovine di Chroyane, "chiamata Anse Dolenti. È una zona molto pericolosa, fitta fitta di nebbia e abitata da gente che ha contratto il terribile morbo grigio. Alcune galee di Volantis pattugliano la parte di fiume a sud delle Anse, anche se non so se con la guerra in corso queste azioni siano ancora in corso... Oltre ai malati di morbo grigio, ci sono anche i pirati con i quali fare i conti. Sono stanziati in alcuni piccoli porti nascosti e attaccano ogni mercantile senza scorta sul quale mettono gli occhi".
Toccava ora alle Isole dell'Estate.
"Sono un posto meraviglioso, nobile signora, anche se lontano. Ottanta giorni di navigazione circa da Tyrosh, facendo scalo a Lys. Ma ne vale la pena, se siete in viaggio con il vostro nobile marito. Certo, il clima può essere duro da sopportare per degli occidentali, ma il popolo dell'estate è caldo e accogliente. Vi ho già descritto le navi cigno, giusto? Dovreste proprio vederle. Armi e mostri dite, mmh, mostri non che io sappia, se si esclude una certa fauna locale, ma sicuramente nulla che potrebbe donare gloria al nobile Caleb... Armi, beh, i loro archi sono i migliori del mondo conosciuto. Molte navi cigno hanno a bordo qualche arciere armato dei loro grandi archi e sono una sgradita sorpresa per i pirati!"
Sempre osservando la mappa di Aconé, continuò a parlare.
"Ma consentitemi ora voi di porvi delle domande, nobile signora. La vostra mappa è... Interessante. In particolare, cos'è questo simbolo che utilizzate per indicare Braavos? Questo qui sopra il sacco, la linea curva con due stanghette sopra. E come mai Pentos è rappresentata da un uomo ignudo?"SPOILER (clicca per visualizzare)705 parole. Aggiungi pure alla mappa i posti che ti ha indicato il cartografo.. -
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22 gennaio
mattina
sulla nave da Pentos a Tyrosh
Aveva stuzzicato il marinaio al punto da fargli mettere in campo tutte le sue nozioni e conoscenze per soddisfare la fame di curiosità di una passeggera troppo loquace. Si appuntò l'ubicazione di Tolos secondo le indicazioni del Capitano, forse Caleb avrebbe voluto conoscere quel nuovo sistema di combattimento che si basava sulle palle di piombo, anche se dubitava che quei frombolieri avrebbero condiviso tanto facilmente simili informazioni con una coppia di stranieri. Secondo i racconti dell'uomo, le rovine non erano altro che luoghi inospitali e dimenticati...potevano contenere le informazioni che gli sposini stavano cercando?
"Dothraki...ne ho solo sentito parlare finora. Sono davvero selvaggi come dicono dunque? Non riesco proprio a figurarmeli...sono soliti muoversi in grandi gruppi? Se fosse così immagino che un minimo di organizzazione interna dovranno pur averlo!" -lo scontro armato sulla Strada del Demone non sarebbe stato un problema per lo Stark, ma affrontare un intero esercito di razziatori poteva mettere in crisi persino lo Sterminatore di Bruti, sicuramente se aveva accanto quell'inutile zavorra della moglie almeno.
"Oh bontà divina..."-la descrizione che le era stata consegnata di Mantarys invece più che farla spaventare le fece vibrare il cuore di tristezza. Era accaduto anche a Westeros che dei bambini nascessero deformi dal ventre della propria madre, e che alcuni sopravvivessero e diventassero adulti poi scacciati dalla società per le proprie particolarità. Ma una deformità fisica non era di certo una colpa, né dava indicazione del carattere di una persona. Sì, quella era una sfida che la Tyrell si sentiva di affrontare.
Nemmeno le rovine sulla Rhoyne avevano alcunché di interessante nelle parole del Capitano. Certo, non poteva sperare che il mistero per sconfiggere il Gelo perenne le fosse servito su un piatto d'argento, ma l'idea che stessero solo perdendo tempo pulsava sempre alla porta dei pensieri della Rosa. Alla fine però gli Antichi chiedevano una prova di fede e se avesse vacillato in quell'impresa non sarebbe mai stata in grado di portarla a compimento.
"Morbo grigio...so che è una malattia tremenda, non sapevo ci fosse una zona endemica..." -se infatti per i pirati valeva lo stesso discorso fatto per i Dothraki, come potevano pensare di sopravvivere ad una malattia per cui non esisteva praticamente cura? Neppure l'Incubo dei Giganti era immune dai morbi...no, dovendo scegliere il male minore Aconé avrebbe optato per le rovine più orientali.
"Dei sembrano proprio un posto da visitare queste Isole dell'Estate! State pur certo che ne parlerò con mio marito!"-mentì. Niente di quel che l'uomo le aveva raccontato in proposito le sembrava di alcun aiuto nella lotta contro il Male ed ottanta giorni di navigazione erano una deviazione che non potevano permettersi per puro piacere.
"I miei disegni? Oh...!"-stavolta la fanciulla non dovette fingere di essere imbarazzata perché il rossore le salì naturalmente alle guance: "Questo è il simbolo che si usa nel continente occidentale per indicare il denaro." -iniziò indicando Braavos -"L'ho usato per rappresentare la Banca di Ferro che con i suoi averi è l'istituto più ricco di cui sia a conoscenza."
Il rossore si accese alla seconda domanda: "Le terme di Pentos...nessuno indossava i vestiti. Uomini e donne si bagnavano nelle stesse vasche senza niente addosso. Per me è stato...scioccante."
C'era un'altra città che per la verità stuzzicava gli interessi di Aconé, sebbene non avesse ben chiaro come la si potesse raggiungere: "Sfortunatamente non ho le vostre conoscenze e la mia mappa è incompleta. Non troppo distante da Astapor se non sbaglio dovrebbero sorgere le rovine della vecchia Ghis ad esempio..."-indicò un punto oltre la Baia degli Schiavisti, prima della Desolazione Rossa -"Ci sono di certo navi che transitano verso Qarth e Gahen in sicurezza evitando la penisola valyriana, immagino sia un posto più facilmente accessibile dunque. O ci sono pericoli di cui non sono a conoscenza?". -
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"Oh sì, un popolo terribile. Si riuniscono in orde, chiamate khalasar o un nome simile, al comando di un uomo, un brutale tiranno che promette ai suoi uomini sangue, dolore e schiavi senza fine. Non sono interessati al commercio, anche se a volte le città libere li usano come mercenari", rispose il cartografo. "Simbolo per il denaro, mh mh, interessante!", continuò picchiettandosi il mento. "Mi sarei aspettato una cosa simile da una delle città libere, dove i soldi la fanno da padrone! Nobile signora, decisamente sto imparando tante cose io grazie a voi quante voi ne state imparando grazie a me!". Sembrava veramente soddisfatto di quell'incontro di culture. "Per quel che riguarda le terme... Eh, capisco l'imbarazzo. Sicuramente è una cosa che a un occidentale può sembrare strano, no? Ma sono sicuro che si saranno tutti comportati come gentiluomini con voi e, del resto, eravate con vostro marito. Ah, da quanto tempo non visito un posto simile!".
"La vecchia Ghis, eh? Hanno scritto tomi su tomi su quel vecchio impero. Io non li ho letti, ma sicuramente qualche uomo di scienza potrebbe indicarvene molti. La Nuova Ghis è su un isola a sud di Ghaen", indicò un punto sulla mappa di Aconé, "ma non governa più un impero. I suoi soldati, legionari li chiamano, combattono alla stessa maniera degli Immacolati, ma sono uomini liberi. Le navi arrivano a Qarth, eccome se ci arrivano! Il porto di Qarth è famoso in ogni dove! Ma devono aggirare le acque pericolose della penisola valyriana e il viaggio dunque risulta più lungo". Tracciò con un dito una sorta di arco sulla mappa della nobile, evitando la penisola di Valyria. "Pensate, da Volantis a Nuova Ghis sono quasi 100 giorni di nave! Non molte navi occidentali compiono questo viaggio, credo".SPOILER (clicca per visualizzare)295 parole. -
+1 .
22 gennaio
mattina
sulla nave da Pentos a Tyrosh
Si guardò bene dal commentare in alcun modo il giudizio dell'uomo sulle terme di Pentos, nelle quali si era ripromessa di non mettere più piede.
Quel maledetto viaggio non sembrava conoscere più una fine.
Trattare con i Dothraki era impossibile, batterli senza un esercito stessa storia.
Viaggiare fino a Ghis perdere troppo tempo prezioso...
Tentò di nascondere il suo nervosismo...quanto meno ora aveva un quadro più chiaro della situazione.
Che era nera.
"Vi ringrazio per la vostra disponibilità, mi siete stato utilissimo!"SPOILER (clicca per visualizzare)Vai, ora torno da Caleb con duecento problemi
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.SPOILER (clicca per visualizzare)+2 affinità popolo
+1 punto Albero delle Qualità
+1 punto parametro Conoscenze.
Seconda stella a destraSemilibera Aconé |
