Chaos is a ladder

Quest Lyanne-Philipp

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    Philipp Waynwood• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- Appartamenti di Ser Robar Royce• Tramonto

    Il cavaliere rilassò spalle e respiro offrendo la mano destra a Lord Waynwood per stringere il patto d'intesa, non ritenendo ci fosse bisogno di altro.
    "Casa Royce continuerà a supportare il Protettore dell'Est come ha sempre fatto, in questa e nelle future imprese."
    ---
    "Chi vi ha dato il permesso di congedarli?!?!"-la voce di un uomo rimbombava nei corridoi fuori dalle stanze di Ser Robar; doveva trattarsi di Valerian, il Lord Comandante delle Cappe Bianche e la voce di colui che gli stava rispondendo assomigliava (per il poco che aveva udito) a quella del Maestro del Conio.
    "Permesso? Vi ricordo che sono un membro del Concilio Ristretto come voi e in assenza del Re o del Primo Cavaliere la mia autorità non è di certo inferiore alla vostra."
    Era il momento per Philipp di immergere le mani più a fondo nella politica della capitale.


    Holland• 11 gennaio 286 • Approdo del Re - Mercati• Tramonto

    "Uhm..."-il commerciante inforcò meglio le lenti per dare uno sguardo alla lista di Holland, poi scrollò le spalle: "Sapete, sono così vecchio oramai la memoria non è più quella di un tempo. Ed incontro così tante persone al giorno...ricordare non è certo affare semplice..."
    - il vecchio mise una sorta di unguento sul bancone il cui prezzo si aggirava sulle cinque stelle di rame, eppure la mano posta col palmo all'insù come quella dei mendicanti sembrava aspettarsi un carico di monete diverso.
    "Magari potrei fare lo sforzo di ricordare con un piccolo incentivo..."





    Lyanne• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- studio del Gran Maestro• Tramonto


    "Del Primo Cavaliere?!?" -gli occhi di Minor si spalancarono per la sorpresa. Quello era probabilmente l'ultimo nome che si era aspettato di sentire in quelle stanze ed in quelle circostanze.
    "Lady Florent, vi rendete conto?" -più che con Lyanne il Gran Maestro sembrava parlare con sé stesso. Prese la Lady di Acquachiara per il braccio accompagnandola verso una stanza contigua dove il suo assistente stava lavorando alacremente per evitare la decomposizione di due corpi stesi su due brande di legno. I due cadaveri erano nudi e il giovane Maestro si affrettò a coprirli almeno fino alle pudenda alla vista della fanciulla.
    "Quest'uomo è un delegato della Banca di Ferro di Braavos."-iniziò indicando il primo dalla barbetta nera perfettamente curata -"Era stato il Maestro Luthor a chiamarlo qui in città per verificare con esattezza alcuni dettagli in merito al debito che la Corona ha contratto con loro. Secondo voi la sua morte come sarà interpretata da Braavos? Sapete come la Banca di Ferro risolve i suoi problemi suppongo."
    Lo sguardo a quel punto si spostò sul secondo cadavere, un uomo dalla pelle scura e praticamente glabro: "Questo gentiluomo era un ambasciatore del Concilio dei Magistri di Myr, anch'egli invitato dal Maestro Luthor. Sapete che dopo la conquista delle Stepstones del Principe Martell i commerci via mare per almeno due delle tre figlie sono diventati più...onerosi?" -cosa sapeva esattamente Lyanne dell'azione del Principe di Lancia del Sole?
    "Ritenevano Rhaegar responsabile delle azioni del suo suddito, a maggior ragione se il nostro Re tornerà da Dorne con un matrimonio ed un accordo. Cosa diremo a Myr di quest'assassinio?"- la voce del Gran Maestro si abbassò e per un istante a Lyanne parve che il suo assistente stesse origliando e provando a carpire qualche informazione: "Lord Buckwell non sarebbe stato così sciocco da pensare di risolvere tali problemi con del veleno. Sospetto piuttosto che qualcuno volesse far passare lui per colpevole, e con lui la Corona tutta."

    Limite post: lunedì 13 marzo
     
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    11 gennaio 286 • Fortezza Rossa • Appartamenti Royce • Tardo Pomeriggio
    Il clima si distese improvvisamente, il ritrovato accordo dei Royce per la pace con i Frey aveva rasserenato gli animi. A Philipp - Lord Philipp - non rimaneva che tornare 'fiero' dal suocero e convincerlo ad 'investire' la somma pattuita per la pace: Casa Waynwood ancora una volta aveva ristabilito la pace. Quanto alle ambizioni del giovane Sir era certo che Robar, così come altri, avessero capito i suoi intenti ed il generico appoggio ricevuto prima di uscire da quegli appartamenti gli bastò per dire "Ringrazio voi e la casa Royce Ser! Casa Waynwood è riconoscente della lealtà e dei servigi che portate alla Valle di Arryn e quanti la servono" con quelle parole si sarebbe quindi congedato. Il suo ruolo di 'reggente' o meglio 'pro tempore' gli stava diventando assai comodo e di questo era estremamente orgoglioso.
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    Chiusosi l'uscito delle stanze dei Royce alle spalle era giunto il momento di sistemare la faccenda con Lord Walder, impicciarsi non era proprio il suo ma le voci del Lord Comandante delle Cappe Bianche e del Maestro del Conio riempivano i corridoi come quelle di due ragazzetti ai quali era stato tolto il giocattolo. Lord Valerian dal canto suo metteva in dubbio l'autorità dell'altro Lord circa lo sciogliere o meno qualcosa... la truppa? La corte? Insomma qualcosa era stato congedato. Lord Philipp si avvicinò, dietro di lui poteva vantare una corte discreta - dieci spade Frey e due carlini da battaglia - più di quanto altri Signori dei Sette Regni potessero disporre all'interno della Fortezza Rossa! "Messeri qualcosa non va?" osò chiedere avvicinandosi al contendere con finto stupore. Non sapeva se tenere la mano alla cintola, un omicida si aggirava ancora nei palazzi?!? Quello di cui era certo però è che tra i due contendenti non scorresse buon sangue, a giudicare dalle parole appena sentite il Lord Comandante metteva in dubbio l'autorità del Maestro del Conio reo - probabilmente - di non essere un militare. Eppure entrambi erano membri del Concilio Ristretto e quindi di pari 'autorità' come del resto precisato a gran voce dal secondo. Philipp tenne uno sguardo serio, non era il caso in quell'occasione di schierarsi - non ancora quantomeno - ed aggiunse "Lord Philipp Waynwood, Protettore dell'Est... se posso esservi d'aiuto dite pure" poteva essere quella l'occasione di immergersi nelle indagini ma soprattutto di dare il via alla scalata nel Concilio. Di una cosa era certo Philipp dopo quanto aveva visto fuori dalle mura di Approdo del Re: il Maestro della Guerra era vacante, il Primo Cavaliere era scomparso ed ora apprendeva che tra gli altri membri non scorresse quantomeno buon sangue. Con una situazione così e di questo tipo non vi era altra via che infilarsi per trarne un vantaggio, quantomeno politico, per favorire la Valle di Arryn se non altro. Fece cenno agli uomini dietro di lui di avvicinarsi e quindi sentenziò "Non è opportuno aggirarsi solitari tra le mura della Fortezza Rossa visto quanto accaduto prima del mio ritorno qui ad Approdo... Lord Valerian... ha lei il comando delle difese della fortezza?" la domanda era quanto più necessaria, non era infatti sicuro di chi conducesse realmente le indagini dell'omicida, ne tantomeno sapeva come stessero procedendo, era ora di informarsi. Sorrise quindi nell'attesa di ricevere una risposta, che magari non venisse istantaneamente promosso? Era complesso ma sicuramente doveva posizionarsi in una migliore posizione rispetto alla scacchiera reale di quell'istante. Vi erano infatti molti pedoni - pari al numero dei semplici vassalli - qualche cavallo, alfiere o meglio torre su quella geopolitica virtuale, un solo re ed una sola regina. Certo i sedici pezzi della scacchiera non erano sufficienti a rappresentare la corte reale ma Philipp in quell'istante non era che un pedone più noto di altri... scalare in seconda fila sarebbe stato un primo passo essenziale.




     
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    Holland
    Aspettò pazientemente la risposta dell’uomo e quando lo vide tendere la mano era chiaro cosa si aspettasse, le parole di Lyanne gli avevano dato un’idea del perché avesse scelto lui e non Nick o Orwell per quel compito ma i fatti stavano dando ulteriore dimostrazione della scelta della Florent. Con cinque dragoni in tasca il buon Nick sarebbe stato tentato di sperperarli altrove, Orwell forse avrebbe scelto la via della spada piuttosto che quella della diplomazia.
    I suoi occhi andarono dalla mano alla boccetta dal costo di cinque stelle di rame fino al volto dell’erborista e poi di nuovo lì, a quel palmo rivolto verso l’alto. Era tante cose meno che un esperto di economia ma conosceva il rapporto tra dragoni e stelle, fece un rapido conto mentale e aprì i cordoni della borsa. Tirò fuori 15 lune d’argento e le fece scivolare sul bancone.
    “Qualche ricordo riaffiora alla vostra mente?”
    Domandò con una voce molto calma, le dita si erano allontanate dalla superficie del bancone ma non avevano raggiunto i cordoni della borsa, voleva capire quanto in là si sarebbero spinte le richieste del bottegaio.


    Lyanne
    Annuì in silenzio, si rendeva perfettamente conto di cosa volesse dire. Che il Primo Cavaliere ci fosse dietro o che qualcuno stesse cercando di incastrarlo, qualsiasi fosse la mano che si nascondeva dietro a quegli omicidi, c’era qualcosa di grosso che stava bollendo in pentola. Se gli occhi di Minor si stavano spalancando per la sorpresa non si poteva dire lo stesso per lei che rimase calma, stava cercando di collegare i puntini tanto che i due cadaveri sullo sfondo apparivano quasi sfocati, li aveva osservati ma i suoi occhi non riuscivano a vederli per davvero. In un altro momento avrebbe apprezzato il gesto del Maestro di coprirli, più che altro per preservare la dignità dei deceduti.
    Si soffermò ad osservare i volti di coloro che erano morti, uno era un delegato della Banca di Ferro e l’altro un ambasciatore del Concilio dei Magistri di Myr, entrambi lì invitati da Maestro Luthor.
    “Se questo si venisse a sapere oltre al Mare Stretto potrebbe, senza dubbio, apparire come un tentativo di sabotare le informazioni circa i debiti della corona.”
    Qualcosa si stava muovendo nella sua testa. Maestro Luthor li aveva invitati e un uomo del suo rango poteva avere le conoscenze giuste per produrre il veleno che serviva ad eliminarli, ad azzerare un simile problema a favore della Corona.
    Stava per aprire bocca quando ebbe l’impressione che l’assistente di Maestro Minor stesse provando ad origliare e trarre informazioni. Cercò così di prendere sotto braccio il Maestro e invitarlo ad allontanarsi da quei corpi.
    “Domando scusa ma penso che questo non sia il luogo più adatto ad una dama, vi dispiace se ci spostiamo altrove?”
    Mormorò indicando con un cenno del capo ed una piccola smorfia i due cadaveri. Altrove, forse, avrebbero potuto parlare senza l’assistente che origliasse.
    “Mi auguro che il Re non torni con un contratto di matrimonio ben saldo perché potrebbe apparire, ancora di più, come un’ammissione di colpevolezza, anche se magari non ha mosso un dito in questa direzione.”
    Decise di continuare a parlare per non insospettire l’assistente nel frattempo, una scelta di parole che non avrebbero fornito niente di nuovo, solo un appiglio a quello che le era stato detto fino a quel momento.
    “ A parte l’uomo che state tentando di salvare ce ne sono altri che sono sfuggiti per casualità o fortuna a questa sorte?”
    Una domanda fatta solo una volta distante dalle orecchie apparentemente indiscrete dell’aiutante del Maestro così come quella che la seguiva.
    “Avete un’idea di chi potrebbe avere voluto giocare così sporco da coinvolgere anche Lord Buckwell?”

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    Philipp Waynwood• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- Corridoi• Sera

    Entrambi i funzionari si chetarono all'arrivo di Lord Waynwood e chinarono il capo in segno di saluto.
    "Sì, sto coordinando le forze nella Fortezza Rossa e a questo proposito forse la vostra presenza potrebbe risultare quanto mai salvifica." -rivolse al Maestro del Conio un sorriso quasi di sfida -"Non ho truppe da impiegare per l'uopo, ma occorre correre al porto, prendere una nave se necessario, ed impedire ai delegati orientali di lasciare la capitale! Potete rendere questo servigio alla Corona?"
    "Non sarebbe un servizio alla Corona ma uno stringerle per bene la corda attorno al collo!"-ecco dunque il motivo del dissenso tra i due nobili membri del Concilio Ristretto -"Due ambasciatori sono morti, probabilmente avvelenati. Uno è in condizioni critiche sotto le cure del Gran Maestro. Diteglielo voi, Lord Waynwood, che è assolutamente una pazzia arrestare gli unici due sopravvissuti! Uno di loro è un Magistro, accidenti!"
    Un magistro?!?
    "Potrebbero essere loro i colpevoli e ce li facciamo fuggire così?!?"
    "Ma quali colpevoli! Ero con loro vi ripeto, per ordine del Primo Cavaliere. Ed il cibo che ci è stato servito proveniva dalle cucine di questa Fortezza. Credete che non mi sarei accorto se qualcuno di loro avesse versato del veleno nei calici di fronte ai miei occhi?"
    Il Maestro del Conio era dunque un testimone e sembrava particolarmente convinto dell'innocenza degli ambasciatori che aveva dunque lasciato partire.
    "Quel che credo io non è importante. Ad ogni modo fino a quando non sarà stato trovato il colpevole quei due non dovrebbero lasciare la capitale. Cosa credete che racconteranno una volta tornati nelle loro Città? Che ad Approdo del Re i nobili dignitari in visita vengono uccisi?"
    "E cosa penserete racconteranno se imprigioniamo gli unici due sopravvissuti? Oppure avete intenzione di uccidere anche loro, Lord Valerian?!?"
    Entrambi si voltarono verso Philipp, in attesa di un suo parere sulla faccenda.

    Holland• 11 gennaio 286 • Approdo del Re - Mercati• Sera

    Il mercante accolse con un sorriso le lune che gli erano state "donate".
    "Oh sì sì, ora ricordo..."-estrasse un grosso librone da sotto il tavolaccio di legno -"L'acqua vulcanica me la chiedono in tanti. Per l'arsenico sono più discreti e di solito chiedono di non essere registrati, ma io lo faccio lo stesso non appena escono da questo locale per...sicurezza."-si divertì a strizzare un occhiolino ad Holland -"Il fungo cornuto poi, lo comprano solo i nobili. Ecco perché sono rimasto parecchio stranito quando ho visto un ragazzino vestito di stracci entrare a chiedermelo. Fortunatamente..."-estrasse un biglietto spiegazzato dal grosso librone del registro -"Portava con sé un biglietto per spiegare chi fosse il mittente di tale richiesta."
    Si morse le labbra, indeciso se mostrarlo o meno: "In altre circostanze non mi sarei esposto così tanto, ma se è vero quello che dicono..."-il vecchio mostrò all'uomo il biglietto incriminato che sembrava una normale lista della spesa se non fosse per un piccolo ragnetto disegnato in un angolino.
    "Potrei anche vendervelo il biglietto, se dovesse servirvi."-si affrettò a chiuderlo e a stringerselo al petto -"Per 1 Dragone!"

    Lyanne• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- studio del Gran Maestro• Sera


    "Certo certo!"-Minor era troppo occupato da altri pensieri per far caso alle premure usata dalla Florent e accompagnò nuovamente la dama nel suo studio chiudendosi la porta alle sue spalle.
    "Sono sopravvissuti in due, un delegato del Signore del Mare di Braavos e Magistro Valitheos da Tyrosh. Non ho idea di dove si trovino ora, sono stato occupato con l'operazione fino ad ora." -forse Lyanne non era molto pratica di politica orientale, ma un magistro doveva essere una personalità davvero importante!
    "Oh, beh Signora mia..."-il Gran Maestro si lasciò sfuggire un sorriso amaro -"Lord Buckwell è uno dei servitori più leali che i Targaryen abbiano mai avuto, che si sia fatto dei nemici non mi risulta tanto strano da sospettarlo. Dopotutto è lui che è scomparso in questo momento dopo aver rincorso il Maestro della Guerra no?"
    Anche il vecchio saggio sospettava del Karstark? No, probabilmente stava solo dicendo che la lista di sospettati poteva essere davvero lunga.
    "Ci sono coloro che sono ancora affiliati a Tywin Lannister, per cominciare. Non hanno preso bene i dazi imposti all'Ovest, men che meno la promessa di matrimonio con Lady Laenah di Casa Serrett." -questa era un'informazione molto succosa per la Lady di Acquachiara: il Primo Cavaliere, sposando una Serrett, intendeva mettere in qualche modo le mani su Castel Granito ed assicurarsi il controllo dell'Ovest?
    "Poi ovviamente c'è il Sentiero Luminoso. Si sono infiltrati già in Fortezza quei disgraziati ieri, non vedo perché non potevano ritentare la faccenda, soprattutto considerando che uno dei loro capi manca ancora all'appello, un certo Neemia. E che Lord Buckwell ieri notte ha messo a ferro e fuoco la città per cercare di stanarlo."-effettivamente Lyanne non aveva molte informazioni sulla tragedia che si era consumata il giorno precedente nella capitale.
    "Per non parlare del fatto che..."-abbassò la voce - "Lord Varys è sparito. Lord Buckwell lo ha accusato di essere responsabile della morte del Principe Viserys...ora..."-si guardò attorno con circospezione -"Il Maestro dei Sussurri è una persona pericolosa senza alcun dubbio, ma la sua amicizia con Rhaegar è decennale ed è sempre stato un servo fedele. Non ho creduto a Lord Buckwell ma se qualcuno lo avesse fatto cosa pensate sarebbe accaduto?"

    Limite post: venerdì 17 marzo
     
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    Holland
    Quale miracolo, le monete erano in grado di far ricordare nomi, cose e persone ancora meglio di qualche intercessione dei Sette. La Fede aveva una grande importanza ma il denaro era più subdolo, poteva molto più di una preghiera o della parola di qualche Septon.
    Il fidato uomo di Lyanne tirò fuori dalla tasca un piccolo pezzetto di pergamena iniziando a fare le sue annotazioni per essere sicuro di rammentare bene tutto quello che il mercante stava raccontando ora che, di colpo, la memoria gli era tornata. Sapere che il fungo cornuto era acquistato dai nobili poteva non avere nessun rilievo come averne, non era pratico di ingredienti e per lui poteva significare tutto o niente. Osservò quel biglietto sporgendosi in avanti ed osservando il ragno.
    “Facciamo così, compro quel biglietto per un dragone.”
    Affermò sicuro.
    “E aggiungo altre quindici lune e voi magari riuscirete a ricordarvi anche che aspetto aveva quel ragazzino e a dimenticare che io sia mai stato qui.”
    Il conto totale, assieme alle lune precedentemente donato, avrebbe portato gli incassi del mercante a due dragoni, una cifra cospicua per lui ma irrisoria per le tasche di Lyanne e nemmeno tutto quello che era stato dato a Holland come cifra per comprare le informazioni, sarebbe ugualmente tornato a casa col resto.

    Lyanne
    Seguì di buon passo il Maestro nel suo studio, contenta di essersi tolta di dosso gli occhi e le orecchie dell’assistente di Minor. Fece una smorfia, non sapere dove si trovassero i due poteva essere un male, se avevano il minimo sentore di cosa fosse successo agli altri potevano già aver cercato di avvertire qualcuno oltre al Mare Stretto. Inspirò mantenendo la calma e decidendo di ascoltare prima di fare qualsiasi altra riflessione.
    “La lista dei sospettati potrebbe essere particolarmente lunga, motivo per cui sarebbe utile cercare di scremarla arrivando a comprendere chi potrebbe avere un sincero interesse in una mossa simile e chi, invece, è solo un possibile candidato che però ha un movente troppo debole.”
    Osservando minuziosamente tutta la lista si sarebbero spaccati la testa.
    Qualche altra informazione preziosa le veniva ora offerta dal Maestro e lei la stava mettendo in cascina come si faceva col fieno.
    “Dovete perdonarmi ma purtroppo non so praticamente nulla di questa questione del Sentiero Luminoso, ho avuto appena il tempo di fare ritorno da Roccia, se avete modo di darmi qualche ragguaglio ve ne sarei grata, diversamente non vi sottrarrò tempo per questioni più impellenti.”
    Ci stava provando, con le buone, a capirne di più. Neemia, intanto si era mentalmente appuntata quel nome.
    “Ci sono altri motivi per cui Varys potrebbe essere scomparso? Che avesse qualche missione per conto del Re di cui non rivelare nulla a nessuno?”
    Una riflessione in cui stava cercando di coinvolgere anche il Maestro. Se Varys era scomparso e un uccelletto era stato pescato da lei a mettere quella boccetta nella stanza del Primo Cavaliere le cose iniziavano a diventare terribilmente interessanti.
    “Se qualcuno lo avesse fatto non so quanto le cose sarebbero potute cambiare, un uomo con conoscenze simili può trovare diverse strade per agire.”
    Abbassò la voce piantando gli occhi nocciola verso il viso di Maestro Minor.
    “Perdonatemi se ho trovato una scusa per farvi venire qui ma il vostro assistente mi è sembrato sin troppo interessato a quello che ci stavamo dicendo prima e volevo fare riflessioni lontano da altre orecchie.”
    Lo ammise dopo aver lasciato passare alcuni istanti dal momento dell’ingresso nello studio.
    “Pensate che sia il caso di non lasciar trapelare la voce della morte degli ospiti giunti da oltre al Mare Stretto finché non sarà chiaro se il Re ha stretto un accordo matrimoniale con Casa Martell?”

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    11 gennaio 286 • Fortezza Rossa • Corridoi • Sera
    Come un silenzio al passo deciso di Philipp si calò nel corridoio di mattoni che dalle stanze dei Royce conduceva ad altri alloggi probabilmente destinati ad altri nobili a ridosso della sala del trono o del concilio ristretto. I due - lord comandante della guardia reale e maestro del conio - chinarono lo sguardo e ricambiarono il saluto in segno di rispetto quindi - forse perché resi partecipi dalla disponibilità di Philipp - si fecero avanti con le loro tesi.
    Da un lato Lord Valerian asseriva affermativamente di guidare lui le difese della rocca dei re di Approdo del Re, era comico come dalle sue parole emergesse che il suo condurre le difese era però privo di lame al suo seguito e che quindi era necessario e quanto mai provvidenziale l'arrivo del Signore della Valle di Arryn. La necessità impellente era correre al porto ed evitare - anche con la forza se necessario - di far partire la delegazione di Essos per il proprio paese natio. Dall'altro lato dell'opinione il maestro del conio asseriva che arrestare gli ultimi ambasciatori stranieri in liberta sarebbe stata una condanna a morte per la diplomazia della Corona. Uno di quelli per altro era pure un Magistro, quindi uno di quelli che contava, e seppur sulla lista degli indagati del lord delle cappe bianche sicuramente quella supposizione non poteva che essere un azzardo. A scagionarli proprio la presenza dello stesso tesoriere della Corona pareva che fece così scaturire una umile e leggera battuta di Philipp "Quindi siete complice messere?".
    Stemperata la risata però Lord Waynwood tornò serio e guardò fisso negli occhi i due membri del concilio, doveva fidarsi di quei dignitari. La corte reale del resto si era rosicata sempre più nelle ultime settimane e non si poteva dire che godesse di buona salute. "Se da un lato posso condividere che la città rimanga 'blindata' dall'altro non credo che la soluzione sia puntare il dito contro di questi! Miei lord, il nemico che ci si staglia in fronte è ben peggiore di un Magistro o di qualche legato orientale" sospirò e si rivolse alla cappa bianca più alta in grado "Ordinerò a parte dei miei uomini di andare al porto, che nessuno salpi da Approdo del Re! Convocherò i dignitari orientali nella sala del trono, riuniamoci lì per sicurezza. Lord Frey mi ha dato duecento spade, riunirò parte di queste lì per capire il da farsi" quindi volse il proprio sguardo al maestro del conio "Voi mi anticiperete al trono di spade, io devo conversare con Lord Frey prima di proseguire nelle indagini". Nello schema mentale di Philipp le cose dovevano andare in un ordine molto chiaro e preciso: bloccare le uscite dalla città, risolvere la situazione tra Frey e Royce, concentrarsi sull'affare degli omicidi misteriosi al fine di mettere le mani sul concilio ristretto. Non gli era chiaro quanti uomini in città fossero a disposizione, ma aveva la sensazione che fossero assai poche le spade schierate in suo sfavore e che quindi era il momento giusto di ripristinare la pace del Re avvantaggiandosi del momento.



     
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    Holland• 11 gennaio 286 • Approdo del Re - Mercati• Sera

    "Andata!"-affermò sicuro il negoziante prima di stringere l'accordo con Holland.
    "Un ragazzino che non aveva più di sette o otto anni. La faccia era sporca di fuliggine e le braccina troppo magre." -iniziò la descrizione di un bambino come se ne trovavano a centinaia a Fondo delle Pulci -"Aveva i capelli scuri, lunghi fino al mento e incrostati di unto e polvere. Le scarpe che aveva ai piedi però non erano affatto povere, anzi. Cuoio di ottima fattura, ho pensato le avesse rubate o ricevuto in dono per qualche...servizio."
    Si strinse nelle spalle prima di agguantare tutto il suo denaro: "E' stato un piacere fare affari con voi!"



    Lyanne• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- studio del Gran Maestro• Sera


    "Oh Lady Florent, follia vi dico, follia!"-il Gran Maestro si sedette con estrema calma, dopotutto aveva una certa età e stare troppo tempo in piedi lo affaticava -"A quanto pare il Sentiero Luminoso aveva i suoi adepti perfino all'interno della Fortezza Rossa, tra i nobili e le guardie ed i servitori, potete crederci?"
    Perché no? Se erano riusciti a conquistarsi il favore dell'intera Roccia del Drago non era poi troppo strano che qualcuno all'interno della Fortezza Rossa si fosse lasciato abbindolare da quell'eresia.
    "Si sono infiltrati alle luci dell'alba rapendo il fior fiore della nobiltà. Anche io, ahimé, ho subito questo triste destino."-si portò la mano sulla fronte, come a darsi coraggio -"Mi trovavo con Lady Astrid Grafton, Lady Sofia Rosby, Lord Redwyne. il figlio di Lord Bracken ed il Maestro delle Leggi."
    Quanti dei nomi citati erano conosciuti da Lyanne?
    "Ci hanno portato fuori dalle mura, in una specie di fienile. Volevano punirci in nome della Fanciulla. Mutiliarci i genitali. Siamo riusciti a scappare aiutati dalle Cappe Dorate ma ahimé il Maestro delle Leggi, Lady Sofia e il giovane Ashter hanno perso la vita." -si disegnò la stella a sette punte sul petto, a mo' di cordoglio -"Quando siamo stati ricondotti qui alla Fortezza ho scoperto che non eravamo gli unici. Nel marasma generale il Principe Viserys è morto anche se non siamo riusciti a ritrovare il cadavere, abbiamo solo le parole del Primo Cavaliere. O almeno...le avevamo..."-si portò la mano alla radice del naso a massaggiarselo -"E' stato in quest'occasione che si sono perse le tracce di Lord Varys. E sì, può essere Lady Florent, può essere che sia in missione per conto del Re...questo non saprei dirlo. Di certo ciò che viene ordinato al Maestro dei Sussurri non è affare pubblico."
    Dunque nemmeno il Concilio Ristretto ne sarebbe stato informato. E col Re lontano diverse miglia verificare la versione sarebbe stato alquanto complicato.
    "Kermit? Oramai è con me da diversi mesi. E' solo curioso ma innocuo..."-sorrise tentando di rassicurare la fanciulla sull'operato del suo assistente -"Certo che sarebbe una buona idea, ma credete sia ancora possibile? Oramai la voce sarà girata per tutta la Fortezza..."


    Philipp Waynwood• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- Corridoi• Sera

    Lord Valerian accettò senza esitare la proposta del Waynwood che in qualche modo veniva incontro alle esigenze che aveva manifestato. Non si poteva dire che il Maestro del Conio fosse dello stesso avviso, purtuttavia decise che non era quello il momento di far valere le sue ragioni. Si congedò piuttosto con un inchino ma, a differenza del Lord Comandante delle Cappe Bianche che puntò dritto verso la Sala del Trono, i passi del tesoriere della Fortezza Rossa puntavano verso la Torre del Primo Cavaliere. Una deviazione che sarebbe forse stata giustificata in seguito.
    ---
    "Già di ritorno?"-stavolta Philipp aveva beccato il vecchio Wally nell'atto di usare il vaso da notte -"Cosa vuole allora quel palo in culo di un Royce? La mia testa? Quella di mio nipote?"

    Limite post: mercoledì 22 marzo
     
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    Holland
    La descrizione del ragazzino venne appuntata in modo ordinato da Holland sullo stesso foglio di pergamena che aveva tirato fuori poco prima in modo da poter consegnare a Lyanne le informazioni che gli erano state date, senza rischiare di dimenticare nulla. Un tipo di ragazzino del genere si poteva trovare ovunque ma non con delle scarpe da povero.
    Lasciò sul bancone anche quel secondo dragone in cambio della discrezione, presunta, del negoziante e ritirò quella boccetta acquistata che magari un giorno gli sarebbe tornata utile e il biglietto che gli era stato venduto a caro prezzo.
    “Lo immagino.”
    Replicò con una nota appena ironica circa gli affari, due dragoni per un erborista che solitamente vendeva ingredienti dal costo di qualche stella di rame erano un notevole incasso.
    L’uomo mise tutto in tasca e dopo un cenno di saluto con la mano al negoziante si avviò per lasciare la bottega, non aveva altre indagini da fare lì dentro, poteva fare ritorno per riferire quella scoperta a Lyanne.

    Lyanne

    Si trovò a mostrare un sorriso stiracchiato di fronte alla fiducia che il Maestro riponeva nel proprio assistente ritenendolo solamente curioso, privo di qualsivoglia secondo fine.
    “Considerando quanto certe menti possano essere più sensibili di altre non stento a credere che le sue spire possano avere avvolto altre persone.”
    Ne parlava come di una serpe, a maggior ragione dopo aver visto cosa era successo a Roccia, dopo le scene che si erano consumate sotto ai suoi occhi con un Fanatico che non aveva affatto stentato ad uccidere Damon Arryn sotto ai suoi occhi.
    Pian piano i dettagli venivano a galla, alcuni nomi nel frattempo le facevano suonare qualcosa nella mente, altri non erano associati ad alcun volto, poteva averne sentito nominare qualcuno, altri le erano estranei. Certamente lord Redwyne non le era estraneo.
    “Dove si trova lord Redwyne in questo momento?”
    Era riuscito a cavarsela di nuovo lasciando altri nei guai e sgattaiolando via? Ci avrebbe scommesso che se la possibilità gli si fosse palesata non ci avrebbe pensato un attimo a salvare solo la propria di pelle.
    “Mi duole apprendere delle loro morti.”
    Mormorò, più che di persone sconosciute era per la sorte di incolpevoli finiti sotto la follia di un simile fanatismo che si dispiaceva, non li conosceva ma era ben lontana dal pensare che lo avessero minimamente meritato.
    Si sfiorò il mento con le dita con fare riflessivo, quello che aveva visto e quello che stava sentendo la portava ad alcune riflessioni.
    “Come è morto il Principe Vyseris?”
    Aveva inteso solo che fosse morto nel marasma ma non le era ancora chiaro se dietro ci fosse il Sentiero Luminoso o la causa fosse un’altra.
    “Lord Varys è consapevole delle accuse del Primo Cavaliere o queste sono state pronunciate dopo la sua fuga?”
    Era una domanda che forse sarebbe suonata strana alle orecchie di Minor ma poteva, agli occhi di Lyanne, farle comprendere perché qualcuno stava tentando di incastrare proprio l’uomo che attualmente mancava all’appello.
    “Potrebbe essere troppo tardi, qualcuno che vuole tessere i propri interessi potrebbe voler far arrivare questa notizia oltre al Mare Stretto ma gli ingressi della Fortezza sono già stati sigillati una volta, dipende se valutate che questa informazione, portata fuori, rischi di causare danni ancora peggiori…

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    11 gennaio 286 • Fortezza Rossa • Appartamenti Frey • Sera
    Accontentare i due contendenti era impossibile, quel giorno Philipp aveva reso più felice Lord Valerian e leggermente deluso il Maestro del Conio ma del resto come in tutto - così anche in politica - la soluzione perfetta non c'era! Rivolse quindi il suo discorso al gestore del tesoro regio "Messer abbiate fiducia, non arresteremo nessun dignitario, non incrimineremo un Magistro, chiederemo solo buon senso e quindi che rimangano al sicuro nella Fortezza Rossa. Del resto rischiano tanto quanto noi, abbiamo tutto l'interesse di tutelare anche le loro vite" sorrise quasi beffardo Lord Philipp anche se presto il suo sorriso si rivelò amaro vista la direzione - non propriamente corretta - del maestro. Il cavaliere si era diretto alla Sala del Trono, diversamente l'altro aveva deviato per la Torre del Primo Cavaliere, perché?! Philipp si pose la domanda tra sé e sé, poi preferì rientrare negli alloggi dei Frey, aveva in ballo l'altra questione!
    *
    *
    Giunto in fronte alla porte del Lord del Guado si annunciò brevemente, il vecchio era sempre un libro aperto per i suoi ospiti: stesse insultando parenti, discorrendo con la sua ampia parentela o peggio defecando nel pittale! Il Waynwood non si fece però scomporre e rispose a tono - sapeva come affrontare il padrone delle Torri Gemelle - dicendo quindi "Certo! Se avessimo dovuto aspettare un altro po' di risolvere questo misfatto avremmo lasciato al Royce il tempo di rimuginare sul fatto..." del resto era vero, prima si sarebbe tolto l'impiccio prima avrebbe avuto di che fare altro e inoltre il Royce gli era parso propenso alla risoluzione pacifica. D'altro canto un drago che si aggirava per Approdo del Re era più delicato di Lord Walder con la sua schiettezza nel chiedere l'esito dei colloqui esagerando - peraltro - come era solito fare nelle sue esternazioni. "La vostra testa così come quella di vostro nipote possono stare dove sono milord!" proseguì Philipp "Il Royce è stato sufficientemente ragionevole, la testa dello scudiero di Ser Robar vi costerà cinquemila dragoni, nulla considerando il vostro nuovo titolo, il rispetto della Corona e quanto frutterete dalla seconda richiesta che vi porto" sospirò sperando che il vecchio - che sapeva si avaro - fosse però più propenso a liberarsi della sua figliata "I Royce chiedono un Frey che possa sostituire tale scudiero! Inutile che vi dica che ho ricordato loro come vostro nipote Wally mi abbia servito egregiamente fino alla battaglia di Approdo del Re". Il Signore delle Terrei dei Fiumi avrebbe fatto l'avaro o lo stratega? A Philipp piaceva optare per la seconda tanto che aggiunse "Un vostro nipote a Pietra di Runa potrebbe tornare utile anche a me milord... sono franco con voi... questo piccolo prezzo può aiutare entrambi e risolvere l'impasse tra voi ed i Royce" sottolineando come del resto fossero altri i problemi che attenagliavano Approdo del Re.


     
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    Lyanne• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- studio del Gran Maestro• Sera


    "Se non è fuggito dalla capitale insieme agli altri nobili questo pomeriggio, dovrebbe trovarsi ancora nella Fortezza Rossa."-rispose il Gran Maestro riguardo le sorti di Tosco; era evidente che fossero troppo in pochi per monitorare i movimenti dei nobili attraverso le porte della città.
    "Beh, quel che so sulle sorti del Principe mi è stato riferito dal Lord Comandante Valerian, che a sua volta lo ha saputo dal Primo Cavaliere..."-l'espressione sul volto del vecchio saggio era quella di qualcuno che non era affatto sicuro di quanto stava per raccontare alla Florent -"I fanatici lo avevano rapito ed appeso alle colonne delle rovine del Grande Tempio di Baelor. Lord Buckwell e Lord Varys hanno tentato di liberarlo, ma il Ragno Tessitore non è stato abbastanza abile con la corda ed il principino si è sfracellato al suolo."
    Che morte orribile...
    "Non avendo il corpo non ho potuto verificare se questo è stato ciò che è accaduto o almeno la causa della morte."-se già la morte di un erede Targaryen (quando Rhaegar non figliava) non fosse già tragica di per sé, la reazione del sovrano al suo ritorno alla scoperta della morte dell'ennesimo fratello rischiava di essere tremenda. Soprattutto se non avesse avuto neppure una salma da onorare.
    "Di nuovo, Lady Florent. La situazione è stata...complicata. Lord Buckwell non ha avuto modo di pronunciare accuse nella maniera tradizionale del termine. Stamattina nel Concilio avremmo dovuto parlarne e trovare il capo di questo lunghissimo filo, ma tant'è..."-si strinse nelle spalle -"Da quel che racconta Valerian parrebbe che Lord Buckwell avesse accusato verbalmente Lord Varys dopo la morte del Principe, ma non vi sono di certo prove o testimoni...e senza la presenza del Primo Cavaliere..."
    Era un gran macello, sostanzialmente.
    "Il problema, mia cara, è che senza Re o Primo Cavaliere, chi resta a legiferare ad Approdo del Re è solo il Concilio Ristretto. O almeno, i tre che rimangono ancora vivi..."-scosse la testa, evidentemente stanco -"Se dopo le vicissitudini di ieri e di stanotte, dopo la scomparsa di Lord Buckwell stamattina...se ora scegliessimo di sigillare nuovamente le porte della città, credete che i nobili qui nella Fortezza ubbidirebbero a noi?" -c'erano almeno una decina di personalità che avevano più potere politico del Gran Maestro lì dentro effettivamente. Non sulla capitale, ma abbastanza da non accettare una simile risoluzione senza colpo ferire.
    "Non abbiamo nemmeno i soldati necessari ad una misura di contenzione del genere. Se qualche nobile dovesse ribellarsi ed usare il suo esercito contro di noi...saremmo finiti. Le forze di Acquachiara sono sufficienti a sostenerci?"-ecco dunque che Minor dunque puntava ad una soluzione di pacifico lassismo.


    Philipp Waynwood• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- Corridoi• Sera

    "Uhm...per cinquemila Dragoni avrei preferito sposasse una delle mie femmine..."-il vecchio Walder aveva di che lamentarsi anche in questo caso -"Ma immagino che neppure il Protettore dell'Est possa fare di più."
    Per una volta, l'eterno sbuffare del Signore del Guado era stato tagliato corto; Walder poteva essere impudente e impulsivo, ma non era uno sciocco e capiva come l'accordo stipulato dal Waynwood fosse più che vantaggioso.
    "E sia. Qualcuno dei miei Wally o dei miei Edmund sarà spedito a Pietra di Runa insieme ad un carro delle mie preziose finanze..."-a differenza di Ser Robar che aveva offerto a Philipp una stretta di mano per siglare l'accordo, Lord Frey offrì ancora una coppa di vino scadente al ragazzo per accettare quanto pattuito.
    "C'è altro?"

    Limite post: giovedì 30 marzo
     
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    Tosco era ancora lì? Davvero non se l’era data a gambe alla prima occasione come aveva dimostrato di essere portato a fare appena le cose si mettevano male? Se cosi fosse stato poteva dirsi sinceramente sorpresa oppure, diversamente, avrebbe potuto sospettare che tramasse qualcosa. In ogni caso quel pensiero non era in cima alla lista delle priorità di Lyanne.
    Stava mettendo assieme diverse informazioni e nella sua testa diversi scenari erano possibili, anche che il Ragno Tessitore avesse deciso di non riuscire ad essere abbastanza abile con le corde di proposito, usando quella scusa, nulla doveva essere escluso, tutto doveva essere analizzato. Se era scomparso non poteva averlo fatto solo perché temeva che il Re lo accusasse di aver lasciato sfracellare al suolo il fratello…oppure sì? In ogni caso suonava come una fine orribile e dubitava si potesse davvero ricavare un qualsivoglia tipo di informazione da quel cadavere.
    “Il Concilio.”
    Sospirò decidendo di inchiodare di nuovo gli occhi sull’uomo che stava manifestando un certo lassismo.
    “Sono perfettamente consapevole di essere l’ultima persona che può avere l’ardire di avanzare certe proposte ma mi rendo conto che Approdo del Re al momento naviga in acque limacciose.”
    Affermò cercando lo sguardo del Gran Maestro. Le mani di Lyanne erano unite davanti al proprio grembo, tentare di risolvere la questione omicidio era in quel momento solo una delle tante questioni.
    “Da una parte potrebbe significare, chiudere i nobili, come tentare di chiudere una stalla quando parte dei buoi è già scappata ma se non facessimo almeno un tentativo potremmo perdere una possibilità di catturare l’omicida, d’altro canto i miei uomini non sono in quantità tale da poter sigillare le porte della città, almeno credo…quante sono?”
    Sospettava fossero troppe rispetto ai soldati Florent.
    “Posso solo impegnarli per garantire un po’ di quiete fino a che sarà necessario ed eventualmente dare la caccia al colpevole se riusciremo a scovare ulteriori indizi.”
    Aveva deciso di non parlare delle proprie indagini per ora, appena sarebbe tornato Holland con ciò che aveva scoperto avrebbe valutato il da farsi.
    “Ma dobbiamo impedire che gli altri emissari giunti da Essos comunichino, se cercheranno di far partire qualche corvo quello andrà immediatamente abbattuto, se non possiamo tenerli prigionieri dobbiamo osservarli.”
    Quindi inspirò a fondo e decise di dire quello che stava rimuginando da qualche istante.
    “E, come vi dicevo pocanzi, so di essere soltanto una nobildonna dell’Altopiano che non ha il diritto di mettere voce su ciò che accade ad Approdo ma vi invito a pensare, con il Re lontano e la sua Mano scomparsa di valutare il caso di indire un Concilio Ristretto pro tempore, di trovare persone su cui pensate di poter fare affidamento per poter prendere in mano le redini della situazione. Lasciarvi trascinare dalla corrente adesso non condurrà a niente di buono.”
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    11 gennaio 286 • Fortezza Rossa • Appartamenti Frey • Sera
    Esito insperato? No! Il commento sprezzante del vecchio e sudicio Lord Walder, Signore del Guado, delle Terre dei Fiumi e gran progenitore dei Sette Regni non poteva che lasciarsi andare con l'intento - aimè mancato - di non aver piazzato una delle tante figlie, nipoti o pronipoti presso la casa Royce di Pietra di Runa. Dal canto suo Philipp - Lord Philipp - sorrise a denti stretti e rispose sarcastico "Vi ricordo che una vostra figlia ha sposato me! Non me ne vogliate ma un Waynwood è meglio di un Royce e lo dimostrano i fatti" non voleva così schernire il suocero, né tantomeno svalutare i Royce ma quanto invece ricordare il matrimonio di pregio che Tyche Frey aveva condotto nella Valle di Arryn rimanendo gravida del seme Waynwood, per altro erede diretto del Nido dell'Aquila. Ciò detto la somma sarebbe stata pagata, un carro d'oro sarebbe presto partito per Pietra di Runa mentre tutt'altre incombenze avrebbero riempito la vita di Philipp. Alzarono le coppe di vino all'accordo e brindarono "A casa Frey!" quindi il ragazzo della Valle aggiunse "Non vi è altro... inutile che vi dica che è meglio che stiate nelle vostre stanze al sicuro... io provvederò a fare il punto con il concilio nella sala del trono. Troverò quei dannati bastardi assassini" disse digrignando i denti tra loro. Non era dovuto o chiamato ad argomentare cosa ne avrebbe fatto dei duecento armati che gli erano stati 'donati' per quelle operazioni ma Philipp prima di essere un diplomatico, un lord ed un cavaliere rimaneva una persona di buon cuore e così specificò "Mio Lord, parte delle vostre truppe hanno aiutato quelle rimaste della Corona a mettere in sicurezza il porto" sospirò "Con le altre farò rispettare la pace del Re! Sappiate solo che fatto ciò avanzerò come vi ho detto la mia richiesta al Concilio Ristretto affinché i NOSTRI interessi vengano così maggiormente tutelati". Ad essere più esplicito di così gli avrebbe dovuto fare un disegno, fece quindi un inchino di riverenza seppur fossero tra pari e si avviò alla porta. La Sala del Trono lo attendeva.
     
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    Lyanne• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- studio del Gran Maestro• Sera


    CITAZIONE
    Tiro di Seduzione Lyanne vs Gran Maestro
    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]
    Giudizio mod Lyanne= 5 circostanza 4 modalità 4 scrittura= 13 punti
    Giudizio mod Gran Maestro= 5 circostanza 2 modalità= 7 punti
    Affinità Lyanne vs Gran Maestro= Affinità casata/2 + Affinità cultura/2 + Affinità culto/100*pietà controparte + Affinità tratto specifico/5 + Affinità pg= 39/2 + 20/2 + 12/100*50 + 0 + 0= 17,5+10+6= 33,5
    Scheda Minor qui

    [13 + 33,5/10 + 0 + (65+95)/4] - [7 + 70/2 + 0]= (13+3,35+40) - (7+35)= 56,65-42= 14,65 Seduzione riuscita

    "Quello che voi dite sarebbe possibile...se fosse la Regina a proclamarsi Protettrice del Reame e ad eleggere un Concilio provvisorio..."-l'idea della Florent lo aveva affascinato, ma ora stava ai suoi studi renderla legalmente applicabile e per farlo doveva passare necessariamente attraverso Rhaella.
    "Proverò a parlare con lei e se riuscirò a convincerla indirò una seduta del Concilio straordinaria, ma nel frattempo la situazione potrebbe essere già degenerata. E' per questo che ho bisogno di voi."-l'anziano saggio portò le mani giunte alla volta di quelle della Lady di Acquachiara.
    "Occupatevi di impegnare con una scusa gli ambasciatori sopravvissuti per il tempo che sarà necessario e vi prego, occupatevi della protezione delle porte della capitale fino a quando non avremo trovato il colpevole."-una simile esposizione era ciò che Lyanne sognava? Beh, senza dubbio quella era un'opportunità e chi non risicava, non rosicava.
    "Ci sono sette porte. Quella del Drago verso la Strada del Re, quella del Ferro verso la strada di Rosby, quella del Leone verso la Strada dell'Oro, quelle del Fiume conduce alla Strada delle Rose, quella del Re verso i campi da torneo ed infine abbiamola Vecchia Porta e la Porta degli Dei."-sette cancelli da sorvegliare con gli uomini che aveva a disposizione dunque.

    Philipp Waynwood• 11 gennaio 286 • Fortezza Rossa- Sala del Trono• Sera

    Sembrava aver guadagnato il favore di Lord Frey per il momento, forse a causa della diplomazia utilizzata con Ser Royce, il grosso della sfida veniva ora.
    Non era certo la prima volta che Philipp entrava nella stanza del Trono, stavolta però era insolitamente vuota fatta eccezione per Lord Valerian ed il Maestro del Conio, entrambi ritti davanti allo scranno reale in attesa del Waynwood. L'espressione del cavaliere era fiduciosa, quello dell'uomo di conti sembrava sospettosa.
    "Lord Waynwood, occorre partire immediatamente se il nostro scopo è fermare la fuga degli ambasciatori sospettati. Non sappiamo neppure dove siano già arrivati."-il Lord Comandante delle Cappe Bianche era un uomo semplice e d'azione che non amava troppi cincischiamenti -"Non posso guidare io gli uomini, la mia presenza è richiesta qui in Fortezza al fianco della Regina Madre. Credete che potete prendere sulle vostre spalle un simile incarico?"
    Il Maestro del Conio restava in silenzio, gli occhi socchiusi, a studiare la situazione.

    Movimenti png importanti
    CITAZIONE
    Holland può raggiungere Lyanne questo turno
    Minor questo turno va dalla Regina

    Totale truppe a vostra disposizione
    CITAZIONE
    Queste sono quelle presenti nell'ultima quest "The kings eats ecc". Se ne avete altri che non sono venuti con voi a Roccia del Drago ma sono presenti ad Approdo del Re, linkatemi la quest dove sono segnati che correggo i numeri sotto.

    Florent 150 fanti Florent + 30 picchieri Florent
    Waynwood680 fanti Waynwood , 220 arcieri Waynwood , 85 picchieri Waynwood
    Frey 200 fanti Frey

    Limite post: giovedì 6 aprile
     
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    11 GENNAIO 286 • FORTEZZA ROSSA - SALA DEL TRONO• SERA
    Salutato il 'suocero' Philipp si sarebbe dovuto dirigere alla Sala del Trono, aveva dato ordine di trovarsi lì ai due membri del Concilio Ristretto ma avrebbero collaborato ed obbedito a dovere? Non era certo di quello, né tantomeno della fattiva necessità di operare alcune scelte ma tant'era che ormai era in ballo e doveva ballare.
    Le porte della sala si aprirono davanti a lui, una stanza solitamente ricca di uomini, persone, cose ora giaceva lì vuota! Avanzò a passo deciso "Lord Valerian non ci eravamo detti di radunare qui quanti dignitari sono presenti nella Fortezza Rossa?" chiese retorico poiché ricordava bene quanto aveva detto poco prima a quei due uomini e poi aggiunse "Ho portato con me parte delle truppe, direi quindi che ora manderemo al porto quante ne servono" se quei due allocchi avessero avuto alba del carattere del Waynwood avrebbero saputo che all'uomo della Valle di Arryn piaceva poco essere preso in giro! Il Lord Comandante dal canto suo pareva reiterare la necessità di fermare questa 'fuga' che Philipp sperava di aver arginato con la spedizione di alcuni suoi uomini, il suo dover difendere la Regina Madre lo giustificava nell'essere lì ma non nel dargli ulteriori ordini sul cosa fare. Philipp dal canto suo, quale Protettore dell'Est, aveva altri doveri ma mai avrebbe guidato una sorta di sortita punitiva al porto "Non guiderò i miei uomini, mi aspetto che questi siano autosufficienti e titolati a svolgere quanto avevamo concordato: una città blindata ma nessun arresto" ripeté perentorio come a sottolineare che non era sua intenzione né recarsi al porto, né tantomeno arrestare in via preventiva diplomatico alcuno in quella situazione. Quindi no, non avrebbe preso sulle sue 'spalle' un tale incarico, lo avrebbe delegato come era solito fare nell'organizzazione del proprio esercito "Ser i soldati Frey al mio seguito e quanti portano i miei colori saranno al servizio della Corona ma dobbiamo avere fiducia di questi!" era infatti convinto, senza molti dubbi, che tra i soldati che potevano capitanare la truppa del porto vi fosse anche Ser Radoulf, lama fidata di Philipp portata con sé dal Nido dell'Aquila nell'ultima venuta nella capitale. Proprio a quest'ultimo Philipp avrebbe fatto riferimento per guidare la sortita nel porto "Ser Radoulf è un buon cavaliere Lord Comandante! Abbiate fede che è come se andassi io stesso al porto". Concluse quindi il suo discorso al maestro della Cappe Bianche dicendo "Negli ordini militari vi sono ufficiali e sotto ufficiali, mi sarei aspettato che se come me non aveste potuto avreste delegato ma una mia lama fidata sarà all'altezza del compito" soffiò quindi nervoso e si rivoltò verso il Maestro del Conio dicendo "Mi continua a sfuggire il concetto per cui la nobile corte di Approdo del Re non è qui riunita tra noi! Avevo capito che fosse nostra intenzione fare così! E non lo lamento soltanto perché tra di quella vi è pure qualcuno al mio seguito..." riferendosi alla sorella Marissa od al giovane Aaron i quali senza dubbio dovevano essere nel palazzo ma chissà in che situazione "... inoltre maestro se la corte non è qui ciò implica che ognuno di loro, in vostra responsabilità, rischia la vita per mano dell'assassino che si aggira tra queste dannate mura!" concluse seccato.



    /538
    approfitto per capire - ma dovrebbero essere con me - dove sono i miei gregari così nel caso li inizio ad usare magari


    Edited by LucianiGDR - 2/4/2023, 13:17
     
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    Era ignara del fatto che Holland fosse sulla via del ritorno con le informazioni raccolte dall’erborista, a breve avrebbe scoperto ciò che l’uomo era riuscito a scovare e i risvolti sarebbero stati interessanti.
    Nel frattempo lasciò andare lo sguardo sul Maestro e dovette fare un grande sforzo di autocontrollo per mantenere un’espressione il più controllata possibile, se in precedenza sembrava propenso a lavarsene le mani adesso le stava scaricando una patata bollente addosso. Lui avrebbe parlato con la Regina e lasciava a lei il compito di parlamentare con i nobili e non solo, le stava anche dando la responsabilità di pattugliare non una ma sette porte con gli uomini che erano tornati da Roccia del Drago.
    Fece un lungo sospiro nel tentativo di mascherare il turbamento che la questione le stava creando e mettere assieme le idee, quelle incombenze facevano sì che dovesse richiamare all’ordine anche Orwell e Nick per gestire la situazione e delegare loro alcuni compiti.
    “Comprendo la delicatezza della situazione, Maestro, ma vi domando di essere il più possibile convincente con la Regina. I miei uomini hanno affrontato l’esperienza provante di Roccia del Drago e pattuglieranno con dovizia gli ingressi ma occorrerà anche stabilire una strategia con un concilio provvisorio, affinché una saggia scelta sia presa di concerto.”
    Scelse quelle parole per non dire che erano stanchi e non poteva trattenerli giorni e giorni a pattugliare gli ingressi in attesa di una decisione definitiva, di una scoperta dietro la mano che aveva avvelenato gli ospiti.
    “Mi occuperò immediatamente di cercare una scusa con gli ambasciatori e farò di tutto al fine di garantirmi la loro collaborazione.”
    Assicurò con fare deciso, qualcosa avrebbe dovuto dire, non sarebbe stato facile ma avrebbe cercato il modo di farlo ed evitare che prendessero il mare per tornare a casa. Forse.
    Lasciato lo studio del Maestro venne intercettata da Holland che tornava dalle vie della città alleggerito di un paio di dragoni ma con informazioni preziose.
    “Mia signora ho trovato qualcosa.”
    Rivelò facendole un cenno verso una zona più protetta, Lyanne non aveva tuttavia il tempo di ritirarsi in privato verso le proprie stanze e così dovette accontentarsi di un angolo in penombra e di sfruttare la figura di Holland per leggere quel biglietto su cui l’altro aveva annotato la descrizione del bambino incaricato dell’acquisto. Il dettaglio che era balzato all’occhio era quello delle scarpe e lei era partita a cercare di rammentare se potesse essere lo stesso che aveva pescato negli alloggi del Primo Cavaliere. Aveva delle scarpe pregiate?
    Srotolò con cura anche il biglietto su cui era disegnato quel ragno e non poté trattenere un’espressione sorpresa. Il Ragno Tessitore, colui che era sparito con l’accusa di un omicidio sulle spalle sembrava, improvvisamente, diventato il colpevole designato di un’altra serie di morti, Olenna avrebbe potuto dirle se quell’uomo era anche in grado di preparare un tale veleno ma ora non aveva il tempo di andare a cercarla.
    Lasciò che la informasse anche della cifra spesa.
    “Ottimo lavoro, tieni per te gli altri tre dragoni, te li sei meritati. Ho bisogno che tu faccia qualcosa per me mentre io vado a cercare gli ambasciatori superstiti che sono ancora vivi: raduna Nick e Orwell. Quando avrai fatto venite da me, ho bisogno anche del comandante del mio esercito con il numero esatto di forze a disposizione di casa Florent.”
    Rientrò velocemente nello studio del Maestro solo per prendere carta e penna e scrivere alcune istruzioni che confidava il diretto interessato avrebbe letto, per altri sarebbe stato più difficile.
    Le butto giù in modo che fosse meno semplice provare a comprendere ciò che vi era scritto per occhi esterni interessati a ficcanasare.
    Ci sono punti ciechi, che non tutti gli occhi possono scorgere.
    Bisogna lasciarsi guidare in profondità per arrivare dove l’acqua odora di sale o dove le preghiere un tempo si alzavano.
    Portati dietro tanti uomini quanto le dita delle tue mani e controlla che nessuno percorra quei passi.

    Ogni lettera, in realtà, era stata sostituita da quella che la precedeva di tre nell’alfabeto eccezion fatta per le iniziali di ogni parola, mancavano e al loro posto c’era una serie di punti e linee.
    Terminò di scrivere e uscì vedendosi venire in contro i suoi uomini e il comandante, senza dire molto si limitò a mettere nelle mani di Orwell quel foglio di carta arrotolato e gli fece un cenno.
    Sapeva che in caso di problemi avrebbe saputo come agire.
    "Oggi più che mai ho bisogno di voi, occorre pattugliare e presidiare le sette porte della città mentre io dovrò cercare di convincere gli ambasciatori giunti da Essos a rimanere qui."
    Puntò gli occhi sul comandante delle truppe Florent.
    “Posso contare su di voi?”
    781 parole

    Per non fare troppe cose in una volta darò le disposizioni precise per le truppe nel prossimo post, intanto ho scritto un messaggio criptato per Orwell a cui indico due dei passaggi segreti che ho trovato in modo che vada a pattugliare con 10 fanti.
    Ha crittografia 2, se la caverà a interpretare. Gli indico quello che porta alla baia e quello che porta al fu tempio ora in rovina, lascio stare quello delle stanze del Primo Cavaliere.

    I 3 dragoni in avanzo li lascio alle tasche di Holland
     
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