Arthur

Corpo a Corpo 5

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    Condottiero

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    Parlato Arthur
    Parlato Doran


    Durante la mattinata Arthur aveva subito una bruciante sconfitta contro Doran che, per addestrarlo, lo aveva prima bendato per abituarlo a scontrarsi con qualcuno usando gli altri sensi a sua disposizione e poi, ridandogli il dono della vista, lo aveva privato dell'uso degli arti superiori, per mezzo di una catena, con cui gli aveva immobilizzato i polsi dietro alla schiena. In questo modo originale e sicuramente doloroso Arthur aveva potuto imparare ad usare i piedi ed il gioco di gambe.
    Il giovane bastardo era uscito molto acciaccato e pieno di lividi da quella sessione di allenamento, ma almeno la lezione l'aveva imparata.
    Si erano accordati per incontrarsi di nuovo nel pomeriggio, così Arthur aveva tempo per mangiare un pasto frugale, riposarsi un momento dall'allenamento e tornare riposato.

    Nel pomeriggio il giovane scudiero aveva ripercorso l'ormai famigliare itinerario fino ad arrivare al porto dove alloggiava il suo nuovo mentore. L'aria salmastra e il profumo di salsedine lo colpirono di nuovo nelle narici riportandolo un momento indietro nel tempo, fino a Pentos, dove per anni aveva vissuto respirando quegli stessi odori.
    Tornò con la mente al tempo presente quando sentì la voce imperiosa di Doran apostrofarlo.

    Arthur! Bentornato. Pronto per una nuova lezione?

    La schiena del giovane si incurvò leggermente al ricordo dei colpi subiti e alla consapevolezza di essere di gran lunga inferiore nella preparazione Marziale rispetto al dorniano. Inferiorità che, ben presto avrebbe scoperto, essere anche numerica per quella nuova sessione.

    Che hai in mente per me oggi?

    Chiese Arthur curioso. Ma Doran non rispose. Sembrava un attesa di qualcosa. Rimase a fissarlo, con gli occhi piantati in quelli viola del giovane e le braccia incrociate al petto.

    Ti ho fatto una doma...

    Dietro! lo interruppe lui.

    Eh?

    Un rumore improvviso alle spalle di Arthur, come di uno scalpiccio sulle pietre del porto.
    Ebbe il tempo di girarsi e vedere un uomo, incappucciato, che con uno slancio si era appena mosso in direzione di Arthur, la cui vita venne cinta e strattonata per farlo cadere all'indietro.
    Lo stupore ebbe il sopravvento sul ragazzo ma questa volta non c'erano catene a trattenere i suoi arti o bende ad oscurarne lo sguardo. Questa volta era diverso.
    Fece scivolare il piede destro all'indietro, spostando la sabbiolina fine in mezzo alle pietre, afferrò poi la veste nera del suo avversario all'altezza della spalle e con una scarica d'energia lo strattonò abbastanza per permettere di divincolarsi.
    Questa volta non si sarebbe fatto trattare come un ragazzino alla prima rissa di taverna.
    Strinse il pugno destro fino a far diventare le nocche di colore bianco e lo scagliò contro il ventre del suo avversario. Dolore o no che avesse sentito, non vi fu alcun mugugno di sofferenza da quell'uomo. Invece, tutto quello che accadde fu che, ancora una volta, un altro individuo apparve da una casupola abbandonata, lanciandosi anch'egli non armato contro il Waters, questa volta afferrandogli il braccio sinistro e tentando di tirarlo all'indietro per bloccarlo.
    Il valyriano decise di provare la stessa tattica che era fallita con Doran, ruotando il corpo fino a far incontrare il proprio gomito destro contro la tempia del malcapitato.
    Erano chiaramente meno abili del suo mentore, ma...chi erano?
    Già, perché in breve apparvero altri tre incappucciati, tutti senza alcun segno distintivo se non il desiderio di provare a ostacolare il bastardo di Fondo delle Pulci e sferrargli qualche cazzotto.
    Fu così che nei quattro o cinque minuti successivi di combattimento, che già avevano dipanato una buona dose delle forze di Arthur, il ragazzo si trovò circondato da ogni direzione. Non c'era tempo per fare domande riguardo la loro provenienza.
    Attaccavano a turno. Lasciando giusto qualche secondo tra uno e l'altro assalto. Erano attacchi scoordinati e piuttosto prevedibili ma la quantità valeva tanto quanto la qualità in quell'occasione, se non di più.
    Arthur riusciva bene o male a difendersi e schivare i colpi ma l'alta frequenza di ingaggio gli impediva di affrontare degnamente quegli uomini, mettendoli fuori combattimento.
    Il respiro era affaticato e pesante ed era solo grazie al senso dell'udito, che gli indicava da dove sarebbe provenuto il prossimo attacco, che riusciva a mantenere una posizione stabile senza doversi muovere in continuazione su se stesso.
    Doran intanto continuava a guardare dalla sua postazione privilegiata quello scontro impari. Non si era mosso dalla posizione a braccia incrociate e non aveva nessuna intenzione di aiutare Arthur. Dunque era stato un assalto combinato prima.
    Fu lo sbaglio di uno di questi uomini che sbloccò la situazione: dopo avere schivato un flebile colpo del quarto uomo arrivato, il bastardo riuscì ad afferrargli il braccio sinistro e, trattenendolo e girando sotto di esso lo tirò così tanto a sé che sentì un rumore che mai avrebbe voluto sentire sul suo corpo.
    Non c'erano dubbi. Non era un Maestro ma...ma...
    Realizzando quanto aveva appena fatto lasciò immediatamente la presa dal suo avversario e fece un passo indietro con lo sguardo perso e, in qualche modo, completamente dispiaciuto.
    Eppure, dall'uomo ferito non provenne neanche un flebile respiro. Com'era possibile? Ci si poteva addestrare talmente tanto che nemmeno un osso rotto del braccio facesse sentire dolore?
    A quanto pare sì, perché il contendente tornò in posizione come se niente fosse successo. Come avrebbe potuto continuare a combattere in quella situazione?
    Come detto, la loro forza non stava nella qualità ma nella quantità.
    Capendo il momento di confusione del Waters, tutti, compreso il menomato, s'avventarono allo stesso tempo.
    Arthur riuscì a fare lo sgambetto al primo, ma la sua schivata venne immediatamente intercettata da chi arrivava alle sue spalle. In poco venne completamente immobilizzato. Lì furono dolori, poiché per quanto attenuato, un pugno in faccia era un pugno in faccia. E ne prese diversi. Abbastanza da fargli cadere anche diverse lacrime.
    Solo l'ordine impartito dal dorniano bloccò quel "pestaggio". I cinque uomini si ritirarono immediatamente, facendo cadere Arthur sul terreno. Gli dolevano i muscoli, le membra ma soprattutto l'orgoglio.
    Aveva fallito ancora.
    Continuava a fallire.
    Si rialzò a fatica, tenendosi il fianco sinistro con la mano destra. Non aveva nulla da dire. Non sapeva cosa dire.
    Sino a quando, ancora una volta, sentì un piccolo rumore che proveniva da est. Non era lontano ed era come un tonfo sul pavimento battuto del porto.
    Non ce l'avrebbe fatta a sopportare un'altra ondata, ma proprio quando questo pensiero si era materializzato nella sua mente, Doran si avvicinò a lui.
    Non disse nulla e Arthur fece altrettanto. Ma inchiodò il suo sguardo violaceo in quello del dorniano.
    Il bastardo si ripromise di addestrarsi così tanto che la prossima volta non si sarebbe fatto trovare impreparato. Era stato lui a fallire e da lui doveva arrivare la redenzione.
    Sì, continuava a fallire. Ma non era più solo.
    Rivolse un ultimo sguardo al suo nuovo mentore. Era diverso dagli altri addestratori che aveva avuto. Lui non si faceva problemi a superare il limite e metterlo faccia a faccia con le sue debolezze. Era come se lo volesse preparare a ciò che l'avrebbe aspettato una volta tornato in battaglia.
    In qualche modo lui sapeva che era ciò di cui aveva bisogno in quel momento.
    Non c'era bisogno di ringraziarlo, Arthur sapeva molto bene che quella situazione si sarebbe ripetuta, presto o tardi. La differenza stava però nel fatto che si sarebbe fatto trovare pronto, e per farlo doveva allenarsi. Non poteva sperare in nessuna protezione. Il suo corpo e la sua mente avrebbero dovuto fare la propria parte.

    1234 parole
    Tratto Marziale (+25%)
    Pesi da allenamento (+25%)
    Requisiti: Marzialità 36 (posseduta 152)
    Ricompense: 16 punti esperienza, tratto "corpo a corpo 5"
     
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    16pe base + 2pe lunghezza + 4pe tratto + 4pe pesi di allenamento + 3pe mod = 29pe totali
    Corpo a Corpo 5
    +4 affinità Doran


    Edited by -Yui- - 8/4/2023, 23:39
     
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1 replies since 21/3/2023, 23:06   18 views
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