Arthur

Legge 7

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    Parlato Arthur
    Parlato Doran


    Quel giorno Arthur, svegliato all'alba come ormai era sua abitudine e memore delle precedenti lezioni con Doran, decise di prepararsi meglio. Per prima cosa indossò degli abiti più pesanti, che avrebbero attutito un filo di più i colpi presi. Poi decise di scaldarsi prima di recarsi dall'ex capitano. Si recò al campo di allenamento dove trovò alcuni soldati e uomini comuni che si addestravano. Ne chiamò uno e con lui decise di innescare un combattimento corpo a corpo, senza armi, con l'obbiettivo di sciogliersi i muscoli e prepararsi a qualsiasi cosa avesse in serbo per lui il suo nuovo Maestro. Passò un'oretta così, poi congedò il suo compagno per quel giorno, acciaccato e livido di rabbia per essere stato sconfitto. Visto che l'ora mattutina non era più troppo presto, a quel punto si diresse con passo spedito verso la piccola casupola al porto dove si era acquartierato il marinaio in pensione forzata.
    Quando vi arrivò l'uomo non si vedeva da nessuna parte, all'esterno dell'abitazione, così il giovane valyriano decise di vedere se fosse in casa. Non c'era porta, così si annunciò bussando allo stipite dell'entrata e, non ricevuto risposta, si arrischiò mettendo la testa all'interno. Il pallido sole mattutino illuminava l'ambiente di una flebile penombra, ma il ragazzo vide la sagoma di un uomo seduto ad un tavolo e chino su un libro alla flebile luce di una candela. A quel punto entrò.

    Buongiorno Doran, già sveglio? Sono venuto per continuare il mio addestramento. Cos'hai in mente per me oggi?

    Il bastardo era pronto a qualsiasi attacco, visto com'erano andati i giorni precedenti. Gambe leggermente divaricate e pronte a balzare, braccia in posizione di semi-guardia per parare qualsiasi colpo, occhi attenti e vigili volti a cogliere ogni movimento, soprattutto da dietro usando una visuale periferica. L'ex capitano alzò la testa dal libro e si accorse dell'allerta tenuta da Arthur, sorrise e gli disse

    Rilassati Arthur, oggi non si combatte. Vieni, accomodati.

    Il giovane, non ancora del tutto convinto, abbassò leggermente le difese, ma tenne le orecchie ben aperte e pronte a cogliere ogni suono. Fece qualche passo all'interno della casupola e prese posto su una seggiola in legno dinnanzi al dorniano.

    Non si combatte? Stai bene? Se non hai intenzione di allenarmi allora posso tornare alla Fortezza?

    Sto bene, Arthur. O meglio... Sto come potrebbe stare un padre a cui hanno appena ammazzato un figlio, ma pian piano starò meglio. Ad ogni modo... Non tornerai alla Fortezza Rossa ora. Ti ho detto che ti avrei addestrato, ma non ho mai menzionato che tipo di conoscenze ti avrei passato. Quello che devo insegnarti non verte solo in come muovere le mani e le gambe. Ma anche come azionare l'ingegno e la mente. Quest'oggi studieremo la Legge del Regno. Non ti serve a nulla sapere come combattere se non sai per cosa e chi combattere. Mi spiego?

    Arthur annuì e si chiese cosa in realtà volesse insegnargli sulla Legge il dorniano. Aveva già studiato molto in merito, grazie al padre di Lionel che aveva acconsentito a dargli alcune lezioni. Per cui, il valyriano, si domandò cos'altro aveva bisogno di sapere. Si concentrò un momento sul libro che Doran aveva dinnanzi.

    Cosa leggi?

    L'ex capitano sorrise.

    Sono lieto che tu me lo abbia chiesto... Perché anticipa ciò di cui dobbiamo parlare oggi. Questi è il più importante, ma non l'unico, libro di legge presente in commercio: il Grande Codice di Septon Barth. Questo Septon è particolare, servì come Primo Cavaliere del Re sotto Jaehaerys Targaryen, detto il Conciliatore. Grazie a questo Re molto amato dal popolo e dalle varie corti abbiamo i 7 Regni così come li conosci. Aegon ne fu il Conquistatore, ma solo Jaehaerys li unì. Ora... La sua Mano ha scritto questo libro e tutt'ora ci facciamo guidare da esso per stipulare e promuovere nuove leggi. Ma c'è un aspetto di questo libro che resta immutato ancora oggi. Sai dirmi la differenza tra Grazia e Perdono Reale?

    Arthur, rimasto incantato dalla digressione o spiegazione di Doran che dimostrò di conoscere la storia del Regno in modo impeccabile tanto da sottolineare gli aspetti più salienti della unificazione dei regni sotto i vari regnanti, rimase di stucco quando il dorniano gli chiese quella differenza. Ovviamente non la sapeva, ma qualcosa azzardò.

    Bhe Doran, immagino che sia un potere ovviamente detenuto nelle mani del Re o, in sua vece, del Primo Cavaliere. Ma non ho idea di quale sia la differenza tra le due cose.

    A quel punto il dorniano si mise comodo, prese la sua pipa e la riempì di foglie di cardo essiccate, accese e diede una bella inalata di fumo prima di iniziare a parlare.

    Meglio partire dal principio che dici? Dunque... Tu sai vero che ogni signore feudale, che sia Lord Maggiore o Minore ha il diritto ed il dovere di esercitare nel proprio territorio la legge del Re, adempiendo a questo dovere con dedizione, impegno e giustizia. Questi Lord si avvalgono della facoltà di fossa o forca nei confronti di colpevoli nel loro territorio. Ma... Il Re, o la sua Mano, hanno il diritto di commutare certe pene. Ad esempio... Se per caso una persona è stata condannata a morte il Re potrebbe, per sue ragioni come ad esempio il fatto che tale persona sia un nobile di importanti natali o che ne so, commutare la pena in una condanna a vita alla Barriera, il Nero. Questo potere su chiama Grazia. Ovvero il Re ha graziato il condannato e ne ha cambiato la pena. Un altro esempio è che una persona sia stata condannata ad alcuni anni di carcere ed il Re gliene sottrae alcuni. Questa è la Grazia.

    A quel punto Doran si interruppe e guardò Arthur, forse sfidandolo ad arrivare da solo all'altra definizione, quella del Perdono Reale. Il valyriano colse la palla al balzo e prese la parola.

    Forse posso azzardare di aver capito cosa sia invece il Perdono. Ovvero che il Re, per motivi suoi, possa decidere di lavare via la colpa di una persona, come un colpo di straccio su un vetro sporco. La fedina di quella persona tornerà totalmente immacolata. Dico bene?

    Doran sospirò soddisfatto e annuì con la testa.

    Molto bene giovane Arthur, molto bene davvero. È proprio così. Ora passeremo ad un altro argomento legato a questo. La deposizione di un Cavaliere, Lord o Re.

    1055 parole su 600 richieste
    Tratto Marziale
    Requisiti: Legge 6, Amministrazione 30 (posseduta 40)
    Ricompense: 14 punti esperienza, Legge 7
     
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    Ottieni "Legge Lv.7"


    Edited by Numar - 16/4/2023, 23:05
     
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1 replies since 8/4/2023, 22:07   19 views
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