Tutte le volte che il guerriero sguaina la spada, la usa. Può servirsene per aprire un cammino, per aiutare qualcuno, o per allontanare il pericolo.

Add Spada Lunga 1 Corinna Forrester - Edwin Roote

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    Ishumaeru



    C
    orinna aveva sistemato, ancora per l'ennesima nottata, tutto quanto l'accampamento.
    Gli ultimi ordini erano stati dati, gli ultimi ranci distribuiti e le ultime tende montate. Si sarebbe prevista una nottata come tutte le altre.
    Ma non per tutti.
    Corinna stava sistemando la propria armatura, seduta davanti alla propria tenda, giusto all'entrata.
    Un bel falò allegro e ballerino le disegnava prima ombre e poi luci sul viso dal colore caldo e rossastro.
    L'armatura di quando in quando aveva bisogno di una lucidata, e Corinna era piuttosto meticolosa nel lucidare il proprio acciaio. Era quasi rilassante a dirla tutta...
    Con la coda dell'occhio le parve di vedere un'ombra uscire da una tenda e allontanarsi.

    «Lord Roote! »


    richiamò la sua attenzione con un sorrisetto quasi divertito.

    «Non vi sarete mica dimenticato la vostra promessa eh? »


    Aspettò con pazienza che il ragazzo si avvicinasse a lei per poi proseguire a parlare.

    «Tu hai un bel da promettermi che mi proteggerai, come anche Lily e il tuo bambino... ma non ti ho mai visto impugnare una spada senza che sembrasse una forchetta. »


    Quasi scoppiò a ridere fra sé e sé, divertita dalla situazione e dalla probabile faccia scontrosa di lui.

    «Siediti va, ti spiego un paio di cose prima che affetti tua moglie come un arrosto... »


    Si piegò di lato del proprio sgabello, chinandosi per afferrare qualcosa con una mano mentre con l'altra teneva saldamente un pezzo d'armatura d'acciaio.

    «Toh, prendila, facci un po' la mano. »


    Come se si trattasse di uno straccio sporco, la ragazza consegnò ad Ed lo spadone a due mani.

    «So che non è quello più adatto per iniziare, ma almeno puoi vedere in parte come si compone. Una spada lunga è decisamente simile a uno spadone a due mani, la differenza sta nella lunghezza della lama e della impugnatura. Ma almeno puoi provare a vedere com'è. »


    Lo squadrò un attimo, per assicurarsi che non si tagliasse un piede nel tentativo di sollevare la spada. Una volta che la situazione si calmò, proseguì nel lucidare la propria armatura e a parlare.

    «Le spade sono composte da due parti fondamentali: la lama, normalmente in acciaio ma le puoi trovare più a buon mercato fatte in ferro o stagno, con almeno un lato affilato, e adatta a colpi di punta e taglio, divisa a sua volta in forte e debole, e poi il fornimento, o "elsa", che a sua volta formata da: la "guardia", l’insieme delle parti difensive che separano la lama dal fornimento e proteggono la mano del guerriero; il "manico" o impugnatura, costituita dal codolo… per codolo si intende la parte della lama di una spada che passando attraverso la coccia s'impianta nel manico.
    Dicevo, al codolo cui sono fissate due "guance" in legno, osso o metallo e spesso ricoperta con cuoio per renderlo più confortevole; e infine il pomolo o pomo, utilizzato per controbilanciare la lama. Tutto chiaro per il momento?
    »


    Guardò soddisfatta quell'angolino dell'armatura su cui stava lavorando ormai da una buona ora. Era lucido come un fiume, era meraviglioso.
    Del suo allievo si preoccupò solamente di controllare che non si ammazzasse da solo e che non affettasse per errore Vendetta o un cavallo...

    «La lama viene idealmente divisa lungo la sua lunghezza e la divisione più comune è quella in tre parti più o meno uguali in lunghezza: debole, medio e forte.Il debole è la parte più lontana dalla impugnatura, il forte quella più vicina e il medio quella situata fra i due. Durante l'uso, la spada ferisce con il debole, poiché dotato di maggiore velocità, e para i colpi con il forte, poiché maggiormente stabile e robusto. Chiaro, giusto? »


    Imbevve uno straccetto di olio per dare una lucidata e pulita pure alle cinghie dell'armatura che altrimenti si sarebbero messe a cigolare come una porta vecchia.

    «I lati affilati della spada prendono il nome di filo dritto e filo falso, o rovescio: il filo dritto è quel filo che guarda l'avversario ed è nella stessa direzione delle nocche di chi impugna la spada, mentre il filo falso è quello che rimane rivolto verso chi la impugna e nella direzione del pollice, all'attaccatura. In alcune spade il filo falso viene affilato solo per metà della lunghezza; altre presentano solo un lato affilato, e prendono in questo caso il nome di mezze spade. In generale, il filo dritto si utilizza per tagli diretti e affondi, mentre il filo falso viene utilizzato per i colpi di rovescio. La distinzione tra diritto e rovescio non è sempre una sola: se in alcuni casi la forma dell'elsa o della lama stessa è tale da definire con chiarezza quale è il filo dritto, in altre spade tale distinzione dipende semplicemente da come si impugna l'arma, perché sono costruite simmetriche. »


    Le venne da sorridere al pensiero del suo maestro che non si ricordava come si diceva simmetriche.
    Chissà Steinn dove si trovava in quel momento...

    «Spesso la lama della spada presenta sul lato piatto delle scanalature lungo la sua lunghezza, dette "sguscio": queste servono per alleggerirne la struttura e per facilitare l'estrazione della lama dopo un affondo di punta dal corpo dell'avversario diminuendo l'effetto "ventosa". Inoltre, la spada può presentare una lama dritta o curva: la lama dritta termina solitamente con una punta più o meno stretta, ed è perciò adatta principalmente agli affondi e alle stoccate. Le lame curve le usano penso a Dornee... forse Essos? Dovresti dirmelo tu, io in realtà là non ci sono mai stata.
    "Fornimento" è il termine con cui si identificano le diverse parti della spada adatte alla presa e al controllo della lama.
    Oltre che dall'impugnatura vera e propria, un fornimento tipico è costituito dall'elsa. La guardia assicura protezione alla mano che regge l'arma: la guardia che non sporge eccessivamente dal piano della lama viene chiamata coccia. La maggior parte sono dotate di bracci laterali, adatti a proteggere le mani dai colpi che potevano scivolare lungo la lama: questo tipo di elsa viene chiamata "crociata" o "cruciforme" perché appunto simile a una croce. Un altro tipo di elsa è quella tipica del fioretto e in generale degli stocchi, di forma tondeggiante, atta a proteggere interamente la mano dagli affondi degli avversari ma... su quelli non ti so aiutare, sono pessima. Sono più da Re e Principi quando vogliono lottare senza farsi male.
    »


    Corinna sembrava ripetere a memoria quelle nozioni come fossero stata una filastrocca per bambini. Steinn tanto le aveva rotto le scatole con quelle lezioni che ormai, volente o nolente, le aveva imparate a memoria.
    Le mancava Steinn.
    Una nota di amarezza spense il sorriso che fino a quel momento era rimasto sul viso della ragazza spensierato.



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    Requisiti: Marzialità 11
    Ricompense: Arte della Spada Lunga 1, 8 punti esperienza
    Corinna tratto marziale liv 4
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    Edwin
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    Un'altra notte, un'altra sosta in quel viaggio ininterrotto via da quella capitale maledetta che era Approdo, un altro accampamento era stato imbastito. Teoricamente questa notte sarebbe dovuta andare come le altre, dato che non sembravano esserci nemici alle loro calcagna ne ammalati tra le loro fila.
    Edwin si era assicurato che Lily stesse riposando, prima di uscire da quella tenda per poi venire subito richiamato. Non titubò ne si spaventò, poiché riconobbe la voce di Corinna Forrester.
    Quella donna era il motivo per cui non si sentiva più a pezzi da qualche giorno. Non avrebbe smesso di pensarlo: era la persona della quale si fidava di più.

    E no, mentre si avvicinava sapeva di non aver dimenticato la promessa fatta quella notte. Promessa che lei non ci mise molto a ricordargli, in quel tono a cavallo tra il divertito e lo scherno, che aveva imparato presto ad apprezzare, oramai. Senza di esso Corinna non sarebbe stata tale, del resto.
    Forse si aspettava la faccia di un giovanotto ferito nell'orgoglio, nel sentirsi insinuare di essere incapace di proteggerli se usava la spada come una forchetta.
    Ma non ci fu tale espressione sul viso di Edwin, una faccia che non si indurì. Sorrideva a sua volta, seppur in modo meno evidente, un sorriso più contemplativo della questione. I mesi che erano passati sono stati abbastanza da cambiarne il carattere, lasciando al suo passato da ingenuo ogni reazione incontrollata guidata dall'orgoglio.

    "Non ho dimenticato la mia promessa, e preferisco perdere le mani piuttosto che farlo.
    Ed hai ragione: finora non ho usato la spada in altro modo se non come un pezzo di ferro che taglia. Non è e non sarà più abbastanza."

    Accettò di buon grado l'invito a sedersi, con la menzione della moglie che lo faceva solo stare ancora più attento alle parole della rossa di Ironrath. Non voleva pensare all'eventualità di una cosa simile, meglio prevenirla.
    "Sono tutto orecchi, Ser Forrester." Non c'era alcuna inflessione ironica. Era semplice e seria quell'affermazione.

    Afferrò lo spadone lanciatogli, prima il manico e poi la lama; una cosa si ricordava, e cioè che se la stretta era accorta e non la faceva scorrere, la mano sarebbe rimasta sana lo stesso.
    Non era la stessa cosa rispetto alla sua spada lunga, ma il cavaliere non aveva torto quando disse che a cambiare erano le proporzioni. Inoltre, nel maneggiarla, constatò che era meno pesante di quel che ci si potesse immaginare. Il che era anche sensato, del resto era necessario che l'arma fosse abbastanza veloce da colpire un nemico senza che rispondesse facilmente, o sarebbe stata un'arma inutile.

    Come lo aveva detto, così faceva: aveva le orecchie tese unicamente all'ascolto di Corinna; probabilmente sarebbe stato così assorto da non poter udire un cavallo nitrire alle sue spalle se fosse successo.
    Era particolare ascoltarla come insegnante: ricordava parzialmente Ser Arthur, il suo maestro ad Harroway, per la semplicità lineare nel quale spiegava, ma molto più tecnica, ed era un bene che lo fosse, e soprattutto priva dei fronzoli che erano i vari sfottò del suo maestro di armi. Chissà come stava adesso, forse oggi aveva bastonato qualche allievo per aver fatto l'incosciente o anche soltanto essere arrivato in ritardo. O tutt'e due le cose.

    Edwin non poté che annuire con convinzione, ogni volta che gli si chiedeva se avesse capito: dall'altro orecchio non era uscita fuori neanche l'aria, per quanto si stava dedicando a imprimere ogni informazione nel suo cervello. E nel mentre era stato attento a maneggiare l'arma datagli, infatti non osò alzarsi e provare a mulinarla in giro come un idiota che mai aveva toccato un'arma. Si limitò solo a cambiare la posizione delle proprie mani sull'impugnatura, per saggiare come cambiava la sensazione di controllo non appena le mani cambiavano posizione.
    Prestò una tacca ulteriore di attenzione al discorso del filo, dato che fino ad ora aveva usato poco il rovescio. Oltre a constatare che effettivamente persino la costruzione dell'impugnatura, più precisamente delle guance fissate sul codolo, era fatta apposta per permettere al mano, polso e filo di essere perfettamente allineati durante un fendente e un affondo in modo da non far perdere la letalità durante il colpo, Edwin, proprio mentre si menzionava il filo falso come usabile per i rovesci, provò per un attimo a mettere il pollice al centro di quella che era la croce costituita da manico, guardia e lama...e capì che in quel modo usare il filo falso per un colpo diventava molto più facile che con un'impugnatura normale, consentendo un'area maggiore e soprattutto evitando di danneggiare i polsi dallo sforzo.
    Simmetria era la parola chiave.

    Non trascurò di porgere ascolto neppure all'ultima spiegazione riguardo alla lama, venendo ora a sapere nel dettaglio l'utilità dello sguscio lungo la lama.
    Sulle forme delle lame, purtroppo ad Essos non aveva avuto molto tempo per vedere quali spade erano appese alle cinte dei locali, impegnato com'era a cercare Lady Serranei e salvarla.
    E sulle else, conveniva con lei che entrambi non ne sapevano abbastanza di else tondeggianti o a cesto di armi fini come i fioretti.
    In ogni caso non osò interromperla prima che avesse finito la sua lezione. Non lo faceva con Ser Arthur, ancor di meno con lei.
    "Non sono riuscito a farci molto caso ad Essos; probabilmente qualcuno con una lama ricurva l'avrò visto di sfuggita ma non ti so dire oltre.
    Per ora il massimo dell'inusuale che ho visto é stato qualcosina nei Fiumi, ne sono sicuro: spade con un solo filo con un impugnatura da coltello più che da spada, e oltre alla guardia cruciforme avevano una sorta di dente in mezzo. Erano armi da popolani, ma dall'aspetto probabilmente fanno male uguale.
    E mi trovi d'accordo con i fioretti, non ne ho mai visto uno in azione, ma probabilmente contro un nemico in armatura diventa poco adatto.
    Anche se Ser Arthur mi diceva sempre: 'se hai davanti a te un uomo corazzato, picchialo con un martello o una mazza se puoi. O al massimo, afferra la lama e usa l'elsa della spada sulla sua zucca' "


    In ogni caso, aveva e avrebbe dato a Corinna la stessa attenzione e rispetto che avrebbe dato al suo maestro ad Harroway. Anzi, era doppia.
    Aveva giurato di esserci anche per lei oltre che per Lily e l'erede ancora non nato.
    Come avrebbe fatto, o anche solo poter provare, a difenderli se non conosceva in ogni loro aspetti i mezzi per farlo?

    1069 parole
    Tratto: Marziale.
     
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    Corinna Ottiene:

    Punti esperienza totali: 14 (8 punti base + 2 tratto - 2 addestratore + 1 lunghezza + 5 bonus mod)
    Affinità: +4 Affinità EDWIN ROOTE

    Edwin ottiene:

    Punti esperienza totali: 16 (8 punti base + 2 tratto + 1 lunghezza + 5 bonus mod)
    Competenza: Arte della Spada Lunga 1
    Affinità: +4 Affinità Sir Corinna Forrester
     
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