Religioni e Culti

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    Nel mondo di Martin ci sono numerosissime religioni: alcune ampiamente spiegate come la Fede dei Sette Dei, altre molto meno, difatti di alcuni culti si conosce il nome e poco altro. Per evitare che manchi materiale sul forum e per dare ai giocatori la possibilità di interfacciarsi con qualcosa di più definito abbiamo lavorato per completare le informazioni su queste religioni, dando così forma anche ai culti che Martin aveva solo nominato.

    A seguire trovate la lista delle religioni e dei culti e che sono presenti nel nostro gdr, seppure in diverse parti del mondo! Cliccate sulla fede che vi interessa e arriverete direttamente al post che la riguarda

    ● Antichi Dei
    ● Fede dei Sette
    ● Dio Abissale
    ● Culto di R'hllor
    ● Dio Silente
    ● Re Merling
    ● Padre delle acque
    ● Fanciulla della luna pallida
    ● Yndros del Crepuscolo
    ● Leone della notte e Fanciulla fatta di luce
    ● Trios
    ● Signora delle lance
    ● Signora Piangente
    ● Madre Luna
    ● Pantera
    ● Gran pastore
    ● Bakkalon il Bambino Pallido
    ● Capro Nero
    ● Dea dell'amore di Lys
    ● Semosh e Selloso
    ● Saagael
    ● Aquan il toro rosso
    ● Dio dai Mille Volti
    ● Madre Rhoyne
    ● Chiesa della Saggezza Stellare
    ● Viandante Incappucciato
    ● Boash
    ● Grande Stallone

    Ma dove sono diffuse queste religioni? se quelle di Westeros sono maggiormente conosciute da chi ha letto i libri o guardato le serie TV quelle di Essos potrebbero generare alcuni dubbi, ecco quindi per voi una tabella riassuntiva:



    Dove prego chi?

    Oltre la barriera

    Antichi Dei

    Nord

    Antichi Dei, Sette Dei

    Fiumi

    Antichi Dei*, Sette Dei

    Valle

    Antichi Dei*, Sette Dei

    Terre della corona

    Sette Dei

    Terre dell'ovest

    Sette Dei

    Terre della tempesta

    Sette Dei

    Isole di ferro

    Dio Abissale

    Altopiano

    Sette Dei, R'hllor (solo vecchia città)

    Dorne

    Sette Dei, R'hllor (solo Lancia del sole), Madre Rhoyne (solo orfani del sangue verde/ tratto Seguaci della madre Rhoyne)

    Braavos

    R'hllor, Fanciulla della luna pallida, Madre Luna, Semosh e Selloso, Trios, Dio dai Mille Volti, Re Merling, Padre delle Acque

    Lorath

    R'hllor, Boash, Aquan il Toro Rosso, Fanciulla della luna pallida, Yndros del Crepuscolo, Trios, Re Merling, Padre delle Acque

    Pentos

    R'hllor, Dio Silente, Re Merling, Fanciulla della luna pallida, Leone della notte e fanciulla fatta di luce, Trios, Bakkalon il bambino pallido, Viandante incappucciato

    Qohor

    Capro nero, Dio Silente, Bakkalon il bambino pallido, Viandante incappucciato, Leone della notte e Fanciulla fatta di luce

    Myr

    R'hllor, Yndros del Crepuscolo, Re Merling, Signora delle lance, Dio Silente, Trios

    Lys

    R'hllor, Signora piangente, Pantera, Dea dell’amore di Lys, Saagael

    Tyrosh

    R'hllor, Dea dell’amore di Lys, Trios, Re Merling, Fanciulla della luna pallida, Yndros del crepuscolo

    Volantis

    R'hllor, Trios, Yndros del crepuscolo, Dio Silente, Viandante incappucciato, Leone della notte e fanciulla fatta di luce

    Baia degli schiavisti

    Signora delle lance, Viandante incappucciato, Leone della notte e fanciulla fatta di luce, Bakkalon il Bambino Pallido

    Mare Dothraki

    Grande stallone

    Quarth

    R'hllor, chiesa della saggezza stellare*, Gran pastore





    Edited by BlackCleric - 1/2/2024, 10:12
     
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    Cavaliere del verbo

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    Antichi Dei


    Cosa ricordano gli alberi? I segreti degli antichi Dei



    Gli antichi dei (chiamati antichi solo dopo l’arrivo della fede dei sette nel continente di Westeros ovvero i “nuovi dei”) sono delle divinità senza nome dei fiumi, degli alberi e delle pietre ed in generale di una moltitudine di oggetti, piante o anche animali, che si trovano o vivono in tutto Westeros.
    Secondo i credenti gli antichi dei accompagnano le anime dei defunti nella terra e all’interno degli alberi, in modo che possano prendere posto tra le loro fila.
    Anche se non chiaramente esplicitato il culto degli antichi dei è quindi un culto degli antenati, i quali dopo la morte entrano a fare parte della moltitudine di spiriti dei primi uomini e dei figli della foresta che li hanno preceduti. È questa unione di spiriti che prende il nome di antichi Dei.
    I fedeli credono che il potere degli antichi sia più forte nei luoghi attorno agli alberi del cuore, unico occhio sul mondo per gli Dei, dai quali guardano ed osservano costantemente i mortali. Per via di queste convinzioni in tutto il nord si possono trovare alberi diga o alberi del cuore in ogni corte o luogo di potere, passato o presente.
    Gli Andali, fedeli dei sette Dei, al loro arrivo a Westeros temevano gli occhio degli antichi Dei a tal punto da eliminare quasi ogni albero inciso a sud dell’incollatura.

    Culto


    Il culto degli antichi dei è una religione antica e popolare, non presenta un culto organizzato né rituali veri e propri. Tutti i dettami della religione provengono dalla tradizione orale e si pensa risalgano all’età dell’alba.
    Secondo alcune storie e leggende esiste un ordine sacro, conosciuto come “Uomini verdi”, con lo scopo di curare e proteggere l’isola dei volti, luogo sacro al culto degli antichi Dei. Secondo le cronache della Cittadella questo ordine non fu sradicato dagli Andali e sembra esistere tutt’oggi nei recessi dell’isola stessa, la quale viene raramente avvicinata.
    L’ultima testimonianza riguardo all’ordine risale alla danza dei draghi, quando si dice che Addam Velaryon li contattò.
    Alcuni maestri ipotizzano che alcuni figli della foresta possano essere sopravvissuti in quel luogo all’invasione Andala, ma per poi estinguersi nei millenni successivi.


    Pratiche e leggi


    Il culto degli antichi dei considera alcune azioni, quali la schiavitù, l’incesto e il parenticidio offensive e ripugnanti, anche se l’omicidio di parenti può essere mitigato dalle circostanze, come una guerra.
    Le uniche leggi considerate vincolanti e sacre per gli adoratori degli antichi dei sono le leggi dell’ospitalità:
    -quando una persona, di qualunque ceto, mangia e beve dalla tavola e sotto il tetto di chi lo ospita quest’ultimo non gli può nuocere in alcun modo, se non vuole attirare su di sé l’ira degli Dei.
    Tradizionalmente agli ospiti viene offerto pane e sale al loro arrivo per esplicitare il loro diritto a beneficiare di questa legge.
    Ciò nonostante un signore o comunque il padrone di casa può negare simbolicamente il diritto all’ospitalità ricevendo gli ospiti con una lama sguainata posta di traverso sul proprio scanno.
    Normalmente l’ospite offre un regalo a chi lo ha ospitato alla partenza, simboleggiando la fine della protezione dell’ospitalità.
    Nonostante questa legge sia sacra per gli adoratori degli antichi dei è largamente diffusa anche nel resto del continente occidentale.

    Giorni e luoghi sacri


    Non esistono particolari feste o ricorrenze nel culto degli antichi dei, anche se, forse per una contaminazione culturale viene ampliamente festeggiata la fine dell’inverno, con ringraziamenti ed offerte agli antichi Dei.
    Sebbene tutti i luoghi e le strutture risalenti ai figli della foresta non sono sopravvissuti fino a noi esiste un posto che può essere considerato sacro per gli adoratori degli antichi: si tratta dell’isola degli dei, sul confine tra le terre dei fiumi e quelle della corona. Su questa isola al centro di un lago si trovano centinaia di alberi cuore, che non furono distrutti dagli Andali e rappresentano la quasi totalità di alberi cuore a sud dell’incollatura.
    In molti hanno tentato di visitare l’isola nel corso dei secoli, dalla venuta di Aegon I Targaryen, ma il particolare modo delle correnti e dei venti che circondano l’isola rende impossibile l’avvicinamento. Si dice anche che chi si avvicini troppo alle sue sponde venga attaccato da stormi che corvi che vi dimorano.


    Gli adoratori degli antichi sono soliti pregare presso gli alberi diga o gli alberi del cuore. Le preghiere sono quasi sempre eseguite in maniera strettamente privata e in silenzio. Non esistono né canzoni né riti.
    Gli spiazzi dinnanzi agli alberi diga sono i luoghi più sacri degli antichi dei, al loro interno vengono stretti patti e giuramenti, in quanto in quei luoghi gli dei sono sempre presenti, osservando ed ascoltando.

    Anticamente davanti agli alberi diga venivano compiuti sacrifici con il sangue di criminali e traditori, ma queste pratiche sono cadute in disuso dalla venuta degli Andali.

    Matrimoni


    I matrimoni nella fede degli antichi dei si svolgono tradizionalmente davanti ad un albero cuore e sono piuttosto brevi. Nel matrimonio la sposa viene scortata dal padre (o da un parente o da qualcuno a loro vicino) dal futuro marito. Normalmente le spose vestono abiti in sfumature di bianco, che ricordano la corteccia degli alberi diga.
    La sposa viene presentata agli dei e alla folla dal padre e gli viene chiesto se vuole accettare il marito (il consenso è tipicamente espresso con la frase “prendo quest’uomo”).
    Dopo di che gli sposi si prendono per mano e si inginocchiano davanti all’albero cuore. Dopo una preghiera silenziosa lo sposo toglie alla fanciulla il suo mantello (tra le famiglie nobili questo riporta lo stemma della casata di appartenenza) e gliene mette al suo posto un altro (sempre tra le famiglie nobili con lo stella della famiglia dello sposo), per poi portarla al banchetto tra le sue braccia.
    Nonostante sia una pratica bandita dalle leggi della corona in molte zone del nord viene ancora praticata la Ius primae noctis, ovvero il diritto al signore di sostituirsi al marito durante la prima notte di nozze.

    ecco un esempio di un rito matrimoniale con il rito degli antichi Dei:
    Dove il Culto degli Antichi Dei è ancora forte, la cerimonia del matrimonio è molto più semplice e scarna rispetto a quella officiata a sud dell'Incollatura; il celebrante è generalmente l'uomo a capo della Casata dello sposo.
    La cerimonia si svolge di notte, nel Parco degli Dei, di fronte ad un Albero-Diga in modo che gli Antichi possano "vedere" e benedire l'unione. Il corteo che accompagna la sposa la precede con una serie di torce accese portandosi presso lo sposo che la aspetta alla destra dell'Albero-Diga; la ragazza procede al braccio del padre, di un fratello, di un parente, o a volte di un semplice cavaliere. Dopodiché la presentazione degli sposi segue questa scaletta:

    Celebrante
    Chi si presenta stanotte presso gli Antichi Dei?
    Accompagnatore
    (presenta la sposa con titoli e origini nobiliari e decantandone le virtù) viene per essere presa in sposa con la benedizione degli Dei. Chi viene a reclamarla?
    Sposo
    (si presenta con titoli ed origini nobiliari) Chi dona questa sposa?
    Accompagnatore
    (presenta sé stesso)
    Celebrante
    Lady ..x... prendi quest'uomo come marito?
    Sposa
    Sì, lo prendo come marito.
    A questo punto i due sposi si prendono per mano e si inginocchiano davanti all'Albero-Diga per alcuni minuti di silenziosa preghiera. L'ultima parola dunque ad essere pronunciata in tutto il corso della cerimonia spetta alla sposa che accetta (o non accetta e annulla tutto scandaloooo) il matrimonio. A quel punto i due sposi si rialzeranno e lo sposo toglierà il mantello dalle spalle della sposa rimpiazzandolo con il suo, la prenderà in braccio e la condurrà all'interno del castello per i festeggiamenti.


    Usanze funebri


    Pur non essendosi delle usanze e delle cerimonie codificate è tradizione, soprattutto tra le famiglie nobili che i defunti vengano inumati in cripte sotterranee, o comunque seppelliti.



    Storia



    Gli antichi dei erano originariamente adorati dai figli della foresta fin dall’età dell’alba, migliaia di anni prima che i primi uomini giungessero sul continente occidentale. Dopo secoli di scontri durante i quali i primi uomini distrussero molti alberi diga in tutto il sud di Westeros venne firmata una pace tra uomini e figli della foresta sull’isola degli dei, diventando un luogo sacro per i fedeli. Dopo questa pace i primi uomini si convertirono alla fede degli antichi Dei.
    Con la venuta degli Andali, i quali condussero una guerra religiosa contro il culto degli antichi, la fede fu quasi totalmente estirpata a sud dell’incollatura, resistendo solo in piccole enclavi attorno a famiglie nobili di primi uomini, i quali scelsero di mescolarsi agli Andali piuttosto che combatterli.
    Gli Andali non riuscirono a conquistare terre a nord dell’incollatura, nella quale continuano a vivere i primi uomini che preservano la fede negli antichi Dei.



    Indice



    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:25
     
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    FEDE DEI SETTE



    “Un unico dio con sette diversi aspetti, tale è il principio divino alla base della Fede. Sebbene gli ignoranti credano in sette diverse divinità, noi veri fedeli conosciamo la dottrina, e per questo rivolgiamo le nostre preghiere indistintamente al Padre, alla Madre, al Guerriero, al Fabbro, alla Fanciulla, alla Vecchia e allo Sconosciuto. I Sette Che Sono Uno.”

    La Fede dei Sette, chiamata comunemente “La Fede”, è incentrata sulla figura dei Sette Che Sono Uno, ovvero un unico dio che ha forma in sette diversi aspetti.

    I SETTE CHE SONO UNO



    Il Padre: Un uomo barbuto dal volto severo che impugna una bilancia, rappresenta il giudizio divino. Egli è dunque giudice di tutte le cose, difatti i fedeli gli si rivolgono in cerca di giustizia per sé o per i propri cari. I membri della Fede pregano il Padre quando devono emettere giudizi, invocando il suo nome in cerca della saggezza e della forza per riconoscere la vera giustizia ed emettere un giudizio appropriato.

    La Madre: Una donna d'aspetto dolce che sorride amorevolmente, rappresenta la maternità, la fertilità e la misericordia. Molte donne le porgono offerte nella speranza di rimanere incinta e di partorire bambini sani. Spesso le si rivolgono preghiere per ottenere protezione per i propri cari: si dice difatti che la Madre possa divenire più feroce del Guerriero quando i suoi figli sono in pericolo. Più comunemente viene pregata per ottenere misericordia, poiché nessun amore è più puro di quello della Madre.

    La Fanciulla: Incantevole giovane dal volto pio, la Fanciulla incarna l'ideale di amore romantico nel rispetto della Fede, nonché l'innocenza e la castità. Le spose accendono le candele del suo altere nella speranza di un matrimonio felice, mentre le giovani donne vengono educate secondo i suoi valori di purezza del corpo e dell'anima, tanto che le madri si rivolgono spesso alla Fanciulla con la speranza che conferisca alle proprie figlie la forza di mantenere la propria virtù.

    Il Guerriero: Sempre armato con una spada lunga e avvolto da una spessa armatura, il Guerriero rappresenta tanto la forza quanto il coraggio. La gente comune lo prega affinché scacci la paura dai loro cuori, i soldati lo invocano per ottenere la vittoria in battaglia, gli vengono inoltre offerte preghiere affinché i propri cari sopravvivano alla guerra. Alla vigilia di una battaglia importante, alla partenza dei soldati o prima di un duello è usanza comune augurare buona fortuna con la frase “possa il Guerriero difenderti” oppure “Che il Guerriero doni forza alla mano con cui impugni la spada”.

    Il Fabbro: Un possente uomo che impugna un martello, patrono del lavoro e dei lavoratori. Il Fabbro viene chiamato anche “Il Contadino” dagli agricoltori, “Il Pescatore” dagli uomini di mare, “Il Carpentiere” dai mastri costruttori, “Il Ciabattino” dagli artigiani. Viene pregato affinché il lavoro vada a buon fine e porti abbondanza, talvolta i marinai lo invocano anche nella speranza che le proprie navi non affondino, così da poter tornare sani e salvi dalle spedizioni in mare. Secondo La Fede il Fabbro avrebbe donato i segreti della lavorazione del ferro agli andali; coloro che gli sono più devoti indossano umili ciondoli rappresentanti il suo martello.

    La Vecchia: Un'anziana dal volto rugoso che sorregge una lanterna. La Vecchia incarna la saggezza, viene difatti pregata da tutti coloro che sono in cerca di risposte. La sua lanterna indica la propensione della Vecchia a illuminare la via dei veri fedeli. Tradizionalmente i corvi sono associati alla Vecchia.

    Lo Sconosciuto: Uno straniero dal volto coperto, né uomo né donna, inconoscibile. Tale è Lo Sconosciuto, l'aspetto dei Sette che rappresenta la morte. Per molti Lo Sconosciuto ha un'accezione negativa e per tanto non gli rivolgono alcuna preghiera; gli emarginati gli sono però vicini, così come i sofferenti, difatti costoro sono quasi sempre gli unici a cercare il suo favore. Si dice che le sorelle del silenzio siano le sue spose.


    ORGANIZZAZIONE DELLA FEDE



    La Fede è una religione con grandi centri di formazione religiosa: Il Tempio Stellato di Vecchia Città e il Grande Tempio di Baelor di Approdo del Re, malauguratamente andato distrutto durante la Guerra dell'Usurpatore nel 285 A.A.
    Oltre questi centri nevralgici vi sono i sept, ovvero le strutture consacrate dove vengono adorati i Sette e che possono trovarsi in villaggi, castelli, grandi centri urbani e zone di proprietà della Fede. Tutti i sept indipendentemente da quanto siano grandi e sfarzosi hanno sette mura: i più prestigiosi hanno finestre di cristallo o piombate. Ogni tempio ha inoltre rappresentazioni artistiche dei Sette Dei, siano esse grandi statue finemente lavorate, raffinati dipinti o solo semplici maschere. Ciascun aspetto ha il suo altare colmo di candele.

    Alto Septon: A capo della Fede vi è l'Alto Septon, anche detto “Padre dei Devoti”: egli incarna il volere dei Sette ed è tenuto in grande considerazione tanto dai nobili quanto dal Re in persona. Ascendendo a volontà degli Dei sulla terra l'Alto Septon rinuncia al proprio nome; solitamente indossa un'ampia veste bianca e una grande corona di cristallo.

    I Più Devoti: Attorno all'Alto Septon vi sono i Più Devoti, un gruppo di septon e septe considerati figure di spicco all'interno della Fede: è proprio il consiglio dei Più Devoti ad eleggere l'Alto Septon, spesso scegliendo una figura dai propri ranghi, anche se vi sono state varie eccezioni nella storia. I più devoti indossano vesti di stoffa argentee e piccole corone di cristallo.

    Septon e Septe: Le figure più comuni all'interno della Fede sono indubbiamente il septon e la septa: sono sacerdoti e sacerdotesse che rinunciano alla propria vita e al proprio cognome per dedicarsi al volere dei Sette. Indossano solitamente vesti bianche strette in vita da cinture composte da sette fili, ciascuno di un diverso colore, e portano al collo un piccolo cristallo.
    I septon celebrano matrimoni, messe e accolgono le confessioni dei fedeli in cerca del perdono.
    Le septe sono spesso scelte come precettrici delle giovani lady dalla nobiltà dei Sette Regni.
    Ambedue questi funzionari religiosi hanno il compito di diffondere il verbo dei Sette e curare la formazione religiosa dei novizi della Fede.

    Oltre a queste figure vi sono poi dei membri del clero che si differenziano molto dagli altri, pur rimanendo al rango di septe e septon.

    Sorelle del Silenzio: Le Sorelle del Silenzio sono un gruppo di septe che hanno scelto di intraprendere un cammino di vita al servizio dello Sconosciuto, assumendo il compito di accompagnare i defunti alla tomba e di vegliare sul loro riposo eterno. Al momento del giuramento s'impongono il voto del silenzio e viene loro rasata la testa; vestono con abiti grigi dotati di ampi cappucci e celano sempre il proprio volto sotto di essi e con grandi stoffe, lasciando solo gli occhi visibili.

    I Santi Fratelli e le Sante Sorelle: I Santi Fratelli spesso si rasano la testa e indossano vesti marroni o verdi; alcuni di loro vivono nei septries, monasteri della Fede in cui si passano le giornate tra preghiera, contemplazione e penitenza. A capo di queste comunità vi sono i Fratelli Maggiori.
    Le Sante Sorelle invece indossano vesti bianche, blu o grige e portano i capelli coperti. Spesso vivono nelle septry, conventi della Fede che possono anche assumere il nome di “Casa Madre” e la cui guida è affidata alle sante sorelle divenute Madri.

    Fratelli Penitenti:
    Infine vi sono i Fratelli Penitenti, uomini che si sono spogliati di tutti i beni materiali e che percorrono Westeros a piedi scalzi, portando ovunque la parola dei Sette. Non possono eseguire riti sacri; membri del clero ritenuti impuri possono essere condannati a divenire fratelli penitenti per fare ammenda. Sono spesso vestiti con abiti lunghi e ruvidi di lana non tinta, stretti con corde di canapa e al collo possono portare cinghie di cuoio che sorreggono una ciotola, l'unico piatto da cui è concesso loro mangiare.

    PRATICHE



    Simboli sacri e cerimoniali

    Il simbolo sacro per eccellenza è la Stella a Sette Punte, simbolo dei Sette Dei e della Fede, gli astri difatti ricoprono un ruolo molto importante.
    Per ovvi motivi il sette è ritenuto un numero sacro, e ricorre in numerosi aspetti della Fede: sette sono le stelle vagabonde che brillano nel cielo notturno, ognuna delle quali rappresenta un aspetto del divino. Sette sono gli oli sacri, usati per battezzare i bambi dando loro il nome, per ufficializzare l'investitura dei cavalieri e per ungere i re alla loro incoronazione. Sette sono anche gli aspetti della grazia durante la preghiera e i miracoli compiuti dagli dei per benedire Hugor della Collina.
    La molteplicità dei Sette è rappresentata da particolari cristalli che attraversati dalla luce fanno scaturire raggi tinti dei sette colori dell'arcobaleno, ritenuti molto importanti per la Fede; tali pietre preziose riempiono i luoghi di culto e vengono indossati da diversi funzionari religiosi.

    Tradizione scritta

    La fede ha un certo numero di libri sacri, il più importante dei quali è La Stella a Sette Punte. Il testo racconta, tra l'altro, la storia della Fede. I Septon che non sanno leggere o scrivere memorizzano preghiere, rituali, cerimonie e lunghi passaggi dalla Stella a Sette Punte.

    Matrimoni

    Tutti i matrimonio devono svolgersi in un sept ed essere celebrati da un septon: l'altare nuziale, ove gli sposi prenderanno posto, deve trovarsi obbligatoriamente tra le rappresentazioni del Padre e della Madre. Per la coppia nuziale è possibile nominare dei testimoni, i quali avranno il compito di stare sempre nei loro pressi sino al banchetto e, se chiamati a farlo, dovranno testimoniare l'amore degli sposi dinnanzi al septon e agli Dei.

    Le spose devono indossare abiti bianchi sormontati dal “mantello della fanciulla”, il quale se la donna è nobile deve riportare i colori dell'araldica della famiglia da cui discende. Gli sposi invece hanno l'obbligo di indossare un proprio mantello, se l'uomo è nobile deve riportare i colori dell'araldica della famiglia da cui discende

    La cerimonia si svolge secondo un ordine preciso:

    1) Lo sposo aspetta nel Tempio tra l'altare del Padre e quello della Madre, in ginocchio, mentre il Septon pronuncia una serie di lunghe preghiere di rito per assicurarsi il favore degli Dei.
    2) La sposa entra nel Tempio al braccio del padre (o del parente maschio più prossimo) facendo bene attenzione a restargli sulla sinistra, fino a quando il suo accompagnatore non porge la mano della fanciulla allo sposo (che quindi resta alla sua destra). Non vengono pronunciate parole.
    3) Il Septon pronuncia questa frase rivolto allo sposo: Puoi avvolgere il mantello sulle spalle della sposa per porla sotto la tua protezione
    4) Lo sposo pone dunque il suo mantello sulle spalle della sposa a simboleggiare l'eterna protezione che si impegna a garantirle.
    5) Il Septon si rivolge alla folla: Miei Lord, mie Signore. Siamo qui a celebrare l'unione di un uomo e di una donna. Una sola carne, un solo cuore, una sola anima. Ora e sempre.
    6) Gli sposi si prendono per mano mentre le Septe uniscono i loro polsi legandoli con dei nastri.
    7) Il Septon dice: Sia noto che *nome sposo e nome sposa con vari titoli ecc* sono ora uniti in matrimonio. Sia maledetto chi proverà a sciogliere questo legame.
    8) Le Septe ora possono sciogliere i nastri, dato che ad essere unite sono state finalmente le anime.
    9) Gli sposi si guardano negli occhi e pronunciano queste parole: Padre, fabbro, guerriero, madre, fanciulla, vecchia, sconosciuto, io sono suo/sua e lei/ lui è mia/mio da questo giorno fino all’ultimo dei miei giorni
    10) Lo sposo dice: Questo bacio sia pegno del mio amore.
    11) Gli sposi si baciano.

    Dopo il bacio la cerimonia diviene una festa; non manca mai la torta nuziale, la quale dovrebbe contenere degli uccelli vivi da liberare al momento del taglio da parte degli sposi. Dopo il banchetto giunge la “messa a letto”; gli uomini scortano la donna fino al giaciglio nuziale spogliandola, le donne fanno altrettanto col lo sposo. Una volta in camera gli sposi vengono lasciati soli, anche se non è rare che gli inviati stiano ad ascoltare dall'altro lato della porta; ai testimoni può essere chiesto di presenziare anche oltre la chiusura della porta. Tale pratica potrebbe sembrare promiscua, ma serve a dar prova che il matrimonio è stato consumato; i matrimoni non consumati possono essere annullati dall'Alto Septon o da un Consiglio della Fede, senza che gli sposi debbano per altro essere necessariamente presenti.

    Funerali

    Nel culto dei Sette sono le Sorelle del Silenzio ad occuparsi dei defunti lavando i loro corpi e pulendo le loro ferite affinché siano presentabili.
    I corpi vengono vestiti con abiti formali e adatti al loro ceto sociale e deposti sull'altare dello Straniero (nei templi ove presente); le mani vengono giunte sul petto e nel caso degli uomini spesso vengono poste sull'elsa di una spada la cui lama viene puntata verso i piedi del defunto. Sugli occhi vengono poste due pietre con due occhi dipinti a simboleggiare che seppur nel mondo terreno quella persona ha chiuso gli occhi, li ha appena aperti invece nella Sala Dorata del Padre.
    Le famiglie nobili e ricche per rallentare il processo di decomposizione procedono con l'imbalsamazione, di cui si occupano sempre le sorelle del Silenzio. Gli organi del defunto vengono prelevati ed inseriti in sette anfore poste ai piedi dell'altare per tutto il tempo della veglia funebre prima di essere sepolte con lui. La sepoltura può avvenire in diversi luoghi a seconda dell'importanza del defunto stesso: cripte, sale, persino il Grande Tempio di Baelor o sotto il Trono di Spade. Alcune famiglie pur seguendo tutto il procedimento funebre descritto, hanno poi maniere del tutto specifiche di completare il loro rito di addio.
    Nelle Terre dei Fiumi infatti, il cadavere viene sospinto nel fiume su una barca alla quale viene poi dato fuoco. I Targaryen invece, e con loro Celtigar e Velaryon, conservano invece ancora l'usanza di bruciare in una pira di fuoco i corpi dei loro defunti.

    FESTE E GIORNI SACRI



    Il settimo giorno di ogni settimana è considerato sacro e per tanto scandito dal riposo dei lavoratori e da messe nei sept.

    Festa dei Sette
    Ogni sette anni, nel capoluogo di ogni regione che professa come culto ufficiale quello dei Sette, si tiene la tradizionale festa religiosa dedicata alle divinità. Le celebrazioni durano una settimana e omaggiano ogni giorno uno dei Sette Dei, con riti religiosi e festeggiamenti più profani.

    - Giorno del Padre
    Le campane principali di ogni Tempio della regione squillano all'unisono (cerimonia della Squilla), richiamando nobili e popolo al cospetto dei Septon per la benedizione rituale e per la cerimonia del Patriarca durante la quale il Lord Protettore (o chi ne fa le veci in sua assenza) viene benedetto e simbolicamente unto quale garante dell'ordine e della giustizia nella regione. A quel punto il Lord (o chi ne fa le veci) viene incaricato di presenziare la cerimonia di accensione del Fuoco di Preghiera, un grosso falò che arderà e verrà mantenuto vivo per tutta la durata delle celebrazioni.

    - Giorno della Madre
    La giornata comincia con la cerimonia dell'acqua durante la quale ogni donna sposata in età fertile dopo aver pregato a lungo beve un sorso d'acqua da una fonte comune benedetta dal Septon, come rito propiziatorio per la fertilità. Septon e Septe saranno a disposizione prima dei nobili, quindi del popolo, per le confessioni che saranno seguite dal rito del pentimento: ogni confesso, dopo aver costruito un oggetto votivo, pregherà girando sette volte attorno al falò e chiedendo l'intercessione della Madre per il perdono dei propri peccati, prima di bruciare l'oggetto votivo (di solito una stella a sette punte formata con piccoli rametti di legno).

    - Giorno del Guerriero
    Dopo aver pregato e aver ricevuto la benedizione del Septon, i cavalieri e gli aspiranti tali del regno si sfideranno in gare di giostra, duelli di spada, tiro con l'arco o la balestra. Il vincitore incoronerà la Regina di Amore e di Bellezza e avrà la facoltà di domandare al Lord il suo premio (denaro, oggetti particolari, richieste e favori, la mano di nobili fanciulle). Il Lord valuterà le richieste del vincitore in base alla sua prestazione nel torneo.

    - Giorno della Fanciulla
    Una colorata processione di tutte le fanciulle vergini in età da marito, che con una corona di fiori in capo sfilano e pregano tutto il giorno con i loro familiari affinché ricevano un buon matrimonio o la chiamata dei Sette. La Regina di Amore e Bellezza incoronata il giorno precedente avrà quindi il compito di chiudere la cerimonia pregando di fronte al Falò e dando il via ad una serata danzante.

    - Giorno del Fabbro
    La giornata celebrerà il lavoro manuale e contadino con varie gare e sfide che coinvolgano direttamente l'aspetto più pratico dell'attività manuale (palio dei ciuchi, gara del solco, gara della miglior forgiatura e del vestito più bello..). Tutti i prodotti saranno venduti in un grosso e colorato mercato a prezzi convenienti. Il Septon benedirà gli oggetti simbolo del mestiere augurando sette anni di raccolti prosperi e lavoro ben retribuito a tutta la regione.

    - Giorno della Vecchia
    I fornai del castello produrranno un grosso pane che sarà benedetto dal Septon e diviso tra nobili e popolo nella cerimonia del pane, affinché la condivisione del cibo e dei beni sia un precetto che non venga dimenticato dai Lord. A conclusione della giornata, durante la cerimonia delle candele, in ogni casa la persona più anziana, indipendentemente dal sesso, passerà una candela accesa alla più giovane benedicendola e fornendogli tutti i consigli necessari per il suo ruolo e per onorare al meglio gli Dei.

    - Giorno dello Sconosciuto
    Le preghiere in questa giornata sono rivolte ai defunti, affinché con la loro saggezza guidino le azioni dei vivi e possano riposare in pace. A seconda del luogo la cerimonia del saluto può avere diverse caratteristiche (piccole barchette incendiate sul corso di un fiume o sulle acque di un lago, volo di lanterne di cartone ecc). Dopo la benedizione finale del Septon, il fuoco di preghiera verrà spento, segnando la fine delle celebrazioni.

    LEGGI E GIUDIZI



    I precetti della Fede indicano come amorali e abominevoli i seguenti atti e pratiche
    - Prostituzione
    - Gioco d'azzardo
    - Generare figli bastardi
    - La schiavitù (ritenuta particolarmente mostruosa)
    - La poligamia
    - L'incesto (eccezione fatta per i Targaryen)
    - Mentire sotto giuramento dinnanzi ai Sette Dei
    - La magia è aborrita dalla Fede, ed associata talvolta ai demoni e al Signore dei Sette Inferi
    Tuttavia, nessun peccato è ritenuto più raccapricciante e vile dell'omicidio di un parente, sebbene grado di parentela e circostanza possano fornire delle attenuanti (ad esempio ritrovarsi in guerra contro un proprio consanguineo).

    Processi

    A Westeros i processi possono essere presieduti da un septon che inizierà implorando il Padre di guidare i presenti verso la giustizia. Il septon può inoltre far giurare i testimoni prima che rilasciano dichiarazioni, facendo loro giurare di dire solo la verità.
    Prima di un processo per combattimento un septon può invocare il Padre chiedendo di portare giustizia e il Guerriero supplicandolo di concedere il suo favore alla persona che è nel giusto.

    Nelle terre in cui è forte la presenza del clero, le persone accusate di un crimine e poste sotto processo che aderiscono alla Fede possono richiedere un Processo per Singolar Tenzone, ovvero di essere processati mediante duello. L'accusato può combattere il suo accusatore, oppure nominare qualcuno che lo faccia al suo posto, ed altrettanto può fare l'accusato. I due combattenti, siano essi rappresentati o diretti interessati, combatteranno fino alla resa o alla morte, sancendo colpevolezza o innocenza dell'accusato a seconda del vincitore. Se l'accusato si rifiuta di combattere personalmente, ma nessuno accetta di fare da suo campione, egli viene automaticamente ritenuto colpevole.
    Esiste inoltre una variante del regolare processo per combattimento ormai in disuso: la Prova dei Sette. Per compiacere gli Dei l'accusato può scendere in duello affiancato da sei compagni, oppure nominare sette campioni, ed altrettanto deve fare l'accusatore. Lo schieramento vincente determina innocenza o colpevolezza dell'accusato! Questa forma è ritenuta astrusa in quanto se l'accusato è incapace di trovare sei compagni o sette campione viene subito ritenuto colpevole.

    La vita dopo la morte

    I Sette Che Sono Uno risiedono nei Sette Cieli, il paradiso dove solo i fedeli possono giungere dopo la morte, a patto ovviamente che il Padre li ritenga degni.

    Coloro che vengono ritenuti indegni dell'eterna beatitudine, così come gli infedeli, vengono condannati per l'eternità a marcire nei Sette Inferi, regni di gelo e fiamme, profondi pozzi neri, tormento e sofferenza inimmaginabile creati dai Sette.
    Questi luoghi d'incubo sono governati dal Signore dei Sette Inferi, un essere dalla malvagità indicibile; secondo alcuni egli ha demoni per emissari e può insegnare arti oscure in cambio di perversi sacrifici.

    DIFFUSIONE



    La Fede dei Sette è la religione predominante dei Sette Regni, seppur molto meno presente nelle Isole di Ferro e nel Nord. Ha un fortissimo legame con la Corona, tanto che alcune leggi di Westeros sono ispirate alla dottrina della Fede.
    Esiste un piccolo tempio dei Sette anche a Braavos, ma viene frequentato principalmente da uomini dell'Ovest in sosta presso la città libera.

    STORIA



    La Fede dei Sette nacque sulle colline di Andalos, ad Essos; nel periodo in cui secondo la Stella a Sette Punte i Sette Dei camminavano tra i mortali.
    Per benedire il primo re degli andali Hugor della Collina, il Padre colse sette stelle dal cielo e ne fece una corona, la Fanciulla partorì una ragazza bellissima che divenne la moglie del re, la Madre rese fertile la giovane concedendo a Hugor quarantaquattro possenti figli come predetto dalla Vecchia, ciascuno reso forte dal Guerriero ed armato dal Fabbro in persona.

    Migliaia di anni fa, quando gli andali emigrarono a Westeros portarono con sé la Fede, soppiantando quasi in ogni luogo gli Antichi Dei con i Sette che Sono Uno. Sebbene questo sia avvenuto principalmente tramite una lunga guerra di invasione, per l'Altopiano fu diverso, in quanto casa Hightower, che disprezzava la guerra, accolse benevolmente gli andali accentando perfino la loro nuova religione. Lord Damon Hightower fu il primo ad accettare la Fede, e per onorare i Sette costruì il primo sept a Vecchia Città, e altri sei altrove nel suo regno. Alla morte di Lord Damon un septon di nome Robeson divenne reggente per il figlio appena nato del defunto signore, il piccolo Triston . Quando alla fine Robeson morì, Triston fece erigere un grande tempio in suo onore che divenne il primo grande centro religioso della Fede, il Tempio Stellato.

    Moltissimi anni dopo, quando si sparse la notizia che Aegon il Conquistatore era sbarcato a Westeros dando inizio alla sua conquista , l'Alto Septon si rinchiuse nel Tempio Stellato per sette giorni e sette notti, cercando la guida degli dei. Il settimo giorno, l'Alto Septon ebbe una visione datagli dalla Vecchia, che gli mostrò con chiarezza che se Vecchia Città avesse resistito ad Aegon, Casa Hightower, la Cittadella e il Tempio Stellato sarebbero bruciati. L'Alto Septon avvertì Lord Manfred Hightower di ciò che aveva visto, dopodiché il Lord decise di non opporre resistenza alla Casa Targaryen. Aegon ha datato l'inizio del suo regno dal giorno in cui l'Alto Septon lo ha consacrato al Tempio Stellato e da allora è tradizione per l'Alto Septon dare la propria benedizione a ogni nuovo re.

    I problemi tra la Corona e la Fede iniziarono quando L'Alto Septon protestò per via dell'annuncio di matrimonio tra il principe Maegor, il figlio minore di Aegon, e la principessa Rhaena Targaryen , la figlia appena nata del principe Aenys, il figlio maggiore di Aegon. L'Alto Septon suggerì sua nipote, Lady Ceryse Hightower, come sposa per il giovane principe. Maegor e Ceryse si sposarono successivamente presso il Tempio Stellato e ciò pose temporaneamente fine alla tensione creatasi.

    Tuttavia un'ondata di malcontento colse il clero durante il regno del successore di Aegon il Conquistatore, Aenys I Targaryen , quando il fratello minore del nuovo re, il principe Maegor , prese segretamente una seconda moglie, Alys Harroway. Il matrimonio poligamo fece infuriare i fedeli della Fede, e Aenys si sentì costretto a esiliare suo fratello quand'egli si rifiutò di mettere da parte Alys. Anche se Maegor partì per Pentos, l'Alto Septon non fu soddisfatto e dunque Aenys nominò Septon Murmison come suo nuovo Primo Cavaliere del Re , ma nemmeno Murmison riuscì a sanare la frattura tra il Trono di Spade e la Fede.

    Quando Aenys sposò i suoi figli, la Principessa Rhaena e il Principe Aegon l'una con l'altro, l'Alto Septon lo denunciò affibbiandogli il titolo di "Re Abominio". Questo fu l'inizio della Rivolta del Credo Militante, il braccio armato della Fede al servizio dell'Alto Septon. Durante la rivolta anche i pii signori e il popolo che aveva amato Aenys si rivoltarono contro il sovrano. La rivolta durò l'anno rimanente del regno di Aenys I e successivamente nel regno di suo fratello e successore, Maegor I detto "il Crudele".

    Maegor il Crudele pose una taglia sul Credo Militante ed emanò un decreto che proibiva alla Fede di armarsi e formare eserciti. Durante le campagne di Maegor contro la Fede, migliaia di persone persero la vita. Sebbene la morte di Maegor abbia portato alla fine delle campagne, i conflitti tra la Corona e la Fede perdurarono fin quando re Jaehaerys il Conciliatore pose fine alle tensioni e allo spargimento di sangue, promettendo inoltre che la Corona avrebbe sempre difeso la Fede da qualunque nemico. In cambio il Credo Militante depose le armi e la Fede accettò di supportare la giustizia della Corona da quel momento in avanti.

    Corna e Fede conobbero inoltre un periodo di grande vicinanza durante il regno di Baelor I Targaryen, la cui estrema devozione ai Sette gli valse il titolo di Baelor il Benedetto. Fu questo sovrano a far erigere il Grande Tempio di Baelor, che divenne casa dell'Alto Speton e dei Più Devoti, inoltre, sotto il suo regno la Fede conobbe un periodo di grande influenza. Tuttavia Baelor si dimostrò via via più instabile e la sua fede divenne spesso motivo di scelte bizzarre: egli consigliò per ben due volte i Più Devoti nella nomina dell'Alto Speton nella convinzione che i Sette in persone gli avessero rivelato i successori, con il risultato che il primo fu uno scalpellino analfabeta che morì di malattia, ed il secondo un bambino di soli otto anni. Infine Baelor il Benedetto digiunò per quaranta giorni e quaranta notti per purificarsi dalla lussuria, ma questo lo portò inevitabilmente alla morte.

    Storia del GdR

    Durante la Guerra dell'Usurpatore nel 285 A.A, quando Lord Tywin Lannister perese la capitale e cercò di ottenere il controllo dei Sette Regni, il Grande Tempio di Baelor finì distrutto durante la battaglia che ne conseguì, assieme a molte altri parti di Approdo del Re che vennero date alle fiame.

    Nel 286 è sorta nel continente occidentale una vena eretica ed armata della Fede chiamata Sentiero Luminoso e guidata dalla profezia di Lady Illyria Targaryen. Pur basandosi sulla Fede dei Sette, la prima grande differenza è che rifiuta ogni ruolo di sacerdozio predicando al contrario un'unione più intima e personale tra Dei ed umani. L'esercito di eretici ha conquistato perfino Roccia del Drago, antico seggio di Casa Targaryen, e tutt'ora ne detiene il possesso. Maestro Luthor scrisse in merito un esaustivo resoconto di questa eresia intitolato "Cronache della rivolta Illyriana".


    Indice



    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:26
     
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    Dio Abissale



    "Ciò che è morto non muoia mai!"



    Il Dio Abissale è il creatore dei mari e padre degli uomini di ferro, i quali sono stati creati a sua immagine e somiglianza per vivere di pirateria e saccheggi. Egli ha anche altri nomi, i più comuni sono "Dio Annegato" e "Colui che Dimora Sotto le Onde". Non ha simboli particolari né idoli e vessilli, poiché non ha bisogno d'altro che del mare per dare prova della sua forza, tant'è che le sue manifestazioni sono le onde stesse, il vento che gonfia le vele e le correnti impetuose. Da migliaia di anni è il lotta con la sua antitesi, il Dio della Tempesta, malvagia divinità che disprezza gli uomini e tutto ciò ch'essi hanno creato.

    Culto



    La fede del Dio Abissale è basata sulla pirateria e sulla forza; non ha alcuna tradizione scritta in quanto gran parte dei suoi adepti sono analfabeti, ma viene tramandata di padre in figlio e tramite le leggende narrate dai suoi sacerdoti, i quali al contrario di molti altri religiosi del mondo scendono personalmente in battaglia per combattere e saccheggiare come tutti gli uomini di ferro. Non ci sono templi o luoghi di preghiera dedicati al Dio Abissale, i suoi sacerdoti si spostano per le Isole di Ferro portando con sé i dettami della fede. Si tratta di una religione brutale che guida i suoi fedeli alla continua ricerca di combattimenti, saccheggi e stupri, denigrando ed ostracizzando coloro che sono troppo deboli per guadagnarsi da vivere in tal modo.
    Questa caratteristica è ancor più evidente da due modi di dire usati dai seguaci del Dio Abissale: "pagare il prezzo del ferro" e "pagare il prezzo dell'oro". Con "prezzo del ferro" si fa riferimento al guadagnarsi ciò che si possiede uccidendo e saccheggiando; ad esempio, quando un fedele uccide un nemico in battaglia e prende per sé la sua arma, si dice che il fedele in questione "ha pagato il prezzo del ferro". Quando per ottenere qualcosa si ricorre al commercio è invece usanza dire che una persona "paga il prezzo dell'oro"; tale pratica è ritenuta estremamente inferiore rispetto al prezzo del ferro!

    Il Dio Abissale risiede in un luogo celato sotto il mare, le "Sale Acquose"; le leggende degli uomini di ferro narrano che è proprio in quel luogo che hanno avuto origine i primi esseri umani delle Isole di Ferro, motivo per cui i sacerdoti predicano che gli uomini di ferro non hanno legami con le altre stirpi umane, bensì sono legati alle creature del mare, tra cui perfino i merling (tritoni e sirene). Secondo la tradizione, il Dio Abissale conferisce un dono a ciascun uomo di ferro, ovvero qualcosa in cui eccellere; tuttavia il suo favore va agli audaci e mai ai codardi.
    Un'altra figura venerata dai fedeli del Dio Abissale è il leggendario Re Grigio, così chiamato per il colore della sua barba, dei suoi capelli e della sua pelle. Celebre combattente e primo sovrano delle Isole risalente all'Era degli Eroi, egli risiede alla destra del Dio Abissale nelle Sale Acquose: donò il fuoco agli esseri umani e gli insegnò come creare reti e vele, prese perfino per moglie una sirena. Dai loro molti figli discenderebbero le casate che dominano le Isole di Ferro, ad eccezione di Casa Goodbrother, la quale discende da uno dei fratelli del Re Grigio.

    L'antitesi del Dio Abissale è il Dio della Tempesta, un essere divino empio e crudele il cui unico scopo è dare sfogo al suo odio contro gli esseri umani e tutto ciò che hanno costruito. Il Dio della Tempesta risiede nel cielo, nelle "Sale Nuvolose", da cui invia piogge e venti maligni, sferzando l'umanità con tempeste e fulmini.

    Clero
    Il clero del dio abissale è composto unicamente da due figure: i sacerdoti del Dio Abissale e gli uomini annegati. Costoro rinunciano ai propri beni, indossano vesti screziate di verde, grigio e blu, con mantelli di pelle di foca. Intrecciano barba e capelli con le alghe e portano sempre con sé un otre pieno di acqua marina. Non hanno dimora fissa e peregrinano tra le Isole di Ferro, allontanandosi di rado dalla costa; molti girano scalzi e si lavano esclusivamente nel mare la cui acqua bevono di quando in quando, mentre altri fanno voto di mangiare solo ciò che può essere pescato. Sebbene non vi sia una figura che governa il clero, sacerdoti e annegati ritenuti particolarmente vicino al Dio Abissale vengono seguiti con devozione dagli altri membri del clero. Solo gli uomini possono entrare a far parte del clero del Dio Abissale.

    Sacerdoti del Dio Abissale
    I sacerdoti del Dio Abissale sono ferventi seguaci della Vecchia Via e divengono tali tramite il sacro rito dell'annegamento; i novizi vengono simbolicamente annegati tramite l'immersione in acqua salata, uscendo dopo un breve periodo.

    Annegati
    I più fedeli tra i sacerdoti del Dio Abissale scelgono di sottoporsi al vero rito dell'annegamento, non a quello simbolico: i novizi vengono annegati da un sacerdote annegato in acqua di mare finché non perdono i sensi, dopodiché vengono rianimati con una pratica detta "bacio della vita". Capita che alcuni non sopravvivano al rituale, ma coloro che ci riescono divengono parte del clero assumendo il titolo di "annegato" o "uomo annegato". Per dimostrare la propria devozione al loro dio, gli annegati combattono usando esclusivamente mazze e randelli costruiti con legno galleggiante; tradizionalmente costoro pagano solo il prezzo del ferro e mai quello dell'oro.

    Aldilà
    I fedeli del Dio Abissale credono che alla morte coloro che hanno vissuto degnamente raggiungono le Sale Acquose del loro dio. Lì possono banchettare, duellare e bere per l'eternità, intonando canti gloriosi e con sirene che assecondano ogni loro desiderio.

    Vecchia Via



    L'insieme di pratiche religiose e piratesche seguito dai più fedeli al Dio Abissale è noto come "Vecchia Via", poiché praticata da migliaia di anni dagli uomini di ferro. Ad oggi però la Vecchia Via è rischiosa poiché la Corona ne proibisce l'attuazione a Westeros; gli uomini che ancora la praticano spesso si spingono lontano dal continente occidentale, portando i propri saccheggi perfino alle Isole dell'Estate e sulle coste di Essos.

    - Saccheggi: La Vecchia Via asserisce che un uomo deve pagare ciò che possiede col prezzo del ferro! Solo le donne dovrebbero pagare il prezzo dell'oro. Per questo motivo saccheggiare, prendere donne con la forza, uccidere per guadagnarsi l'oggetto dei propri desideri e depredare i cadaveri dei nemici è considerato virtuoso e lodevole.

    - Lavoro: La Vecchia Via indica la pesca come unico lavoro degno di rispetto. Coltivare la terra ed estrarre minerali è un'occupazione indegna per degli uomini liberi.

    - Guerre: Le guerre sono ben volute dalla Vecchia Via, poiché è giusto che un uomo si guadagni da vivere con l'ascia e la spada. Tuttavia strategie belliche come assediare i nemici per farli morire di fame sono ritenute da vigliacchi.

    - Esecuzioni: La Vecchia Via impone di annegare coloro che vengono condannati a morte, se possibile in acqua di mare. Questa pratica viene definita "consegnare il condannato al Dio Abissale".

    - Schiavitù: La schiavitù è concessa dalla Vecchia Via; uomini e donne possono essere resi schiavi durante guerre e razzie, per poi essere riportati in catene alle Isole di Ferro, dove possono essere utilizzati come bracciati e concubine. I figli di uno schiavo nascono liberi, purché siano stati destinati a divenire seguaci del Dio Abissale.

    - Medicina: La Vecchia Via asserisce che i veri fedeli curano le proprie ferite solo con il fuoco e l'acqua del mare.

    - Acclamazione dei Re: Nei tempi antichi, quando le Isole di Ferro erano governate ciascuna da un Re della Roccia e un Re del Sale e successivamente solo da un Re Supremo delle Isole, alla morte di un sovrano i sacerdoti annegati invocavano l'Acclamazione dei Re. Tutti i capitani delle navi lunghe potevano esprimere il proprio voto e candidarsi come futuro sovrano, poiché "ogni capitano è il re della propria nave". I candidati durante l'acclamazione potevano tenere grandi discorsi e dimostrare la propria generosità per cercare di portare più persone dalla propria parte. Tradizionalmente le acclamazioni venivano tenute presso la Collina di Nagga, sotto l'attenta sorveglianza del clero i cui membri quando veniva eletto un re avevano il compito di incoronarlo.

    Pratiche e leggi



    Gli uomini di ferro fedeli al Dio Abissale rispettano oltre alla Vecchia Via un serie di pratiche e leggi legate in parte alla tradizione piratesca e in parte a quella religiosa.

    - Quando eseguono le loro litanie, i sacerdoti annegati iniziano a pregare sempre con la frase "Signore Dio che è annegato per noi"
    - "Ogni capitano è re sulla propria nave", questa frase racchiude in sé una verità comunemente accettata da tutti i fedeli del Dio Abissale.
    - Nobili e popolani sono obbligati a dare ospitalità a sacerdoti e annegati, offrendo loro riparo e vivande se questi lo richiedono in nome del Dio Abissale.
    - Agli uomini di ferro è proibito razziare le terre e rubare donne e possedimenti di altri uomini di ferro.
    - Vecchia Wyk è considerata un'isola sacra.
    - Quando un uomo di ferro muore, soprattutto se considerato valoroso, è usanza comune affermare che "il Dio Abissale aveva bisogno di un forte rematore", indicando così la predilezione della divinità per il defunto.
    - I sacerdoti del Dio Abissale predicano che gli uomini di ferro non dovrebbero spargere il sangue di altri uomini di ferro, sebbene credano che che uccisioni mediante strangolamento, o ancor meglio annegamento siano accettabili, poiché non implicano alcun spargimento di sangue.
    - Il legno galleggiante è ritenuto un materiale sacro e coloro che lo portano dimostrano la propria devozione al Dio Abissale

    Trono di Pietra Marina
    Anche detto "Trono del Mare", il Trono di Pietra Marina è un enorme trono di pietra nera e oleosa scolpito a forma di kraken. Secondo la leggenda venne scoperto a Vecchia Wyk ed è da sempre considerato un dono del Dio Abissale. Il trono si trova nella Grande Fortezza di Pyke; tradizionalmente colui che governa gli uomini di ferro siede sul Trono del Mare. Gli annegati predicano che solo uomini fedeli dal Dio Abissale possono ambire al trono, né donne né infedeli possono reclamarlo.

    Battesimi e benedizioni
    Quando i bambini devono essere battezzati, i fedeli chiedono di essere benedetti o in infedele chiede di essere convertito, la procedura è la medesima. Il sacerdote fa inginocchiare la persona e le versa un ruscello di acqua di mare dal suo otre sulla testa affermando: "Lascia che il tuo servo [nome della persona] nasca di nuovo dal mare, com'è stato per te. Benedicilo con il sale, benedicilo con la pietra, benedicilo con l'acciaio". La persona inginocchiata allora risponde: "Ciò che è morto non muoia mai". Il sacerdote chiude dunque il rito asserendo: "Ciò che è morto non muoia mai, ma risorga sempre, più duro e più forte"
    Nel caso del battesimo dei bambini è il padre a doversi inginocchiare sorreggendo l'infante, così come dev'essere lui a rispondere alla preghiera. Quando possibile molti uomini di ferro preferiscono celebrare questo rito inginocchiandosi in mare.

    Matrimoni



    Esistono due tipi di matrimonio secondo l'Antica Via: quello con una "moglie di roccia", e quello con una o più "mogli di sale", difatti non c'è limite a quante mogli di sale un uomo può avere. In ambedue i casi il rito matrimoniale è officiato da un sacerdote o un annegato.

    Matrimonio di Roccia
    La moglie di roccia è una donna libera ed è ritenuta la vera sposa di un uomo di ferro. Il rito matrimoniale è detto "matrimonio di roccia" ed è particolarmente solenne e preceduto da una notte di purificazione durante la quale sposo e sposa, separatamente, vengono condotti l'uno da un testimone e l'altra dal padre (o chi ne fa le veci) sino alla medesima spiaggia, ma in due momenti diversi in modo che non possano incontrarsi. Ad attenderli ci sarà un sacerdote che li inviterà a spogliarsi e lavarsi nell'acqua di mare. Al termine del bagno di purificazione il sacerdote farà loro bere un sorso di acqua marina dal proprio otre, recitando la frase "Che il sale, l'acqua e la roccia ti purifichino". Questo mette fine alla purificazione, ma fino al mattino successivo sposo e sposa dovranno astenersi dal bere, dal mangiare e dal copulare.

    L'indomani gli sposi indossano i loro abiti migliori e vengono scortati dalle famiglie presso la spiaggia. In caso di famiglie nobili i blasoni di entrambe le famiglie vengono piantati nella sabbia creando una sorta di percorso che dovrà essere attraversato dalla coppia e che conduca sino al mare, ove ci sarà un sacerdote ad attenderli. Durante i matrimoni dei popolani vengono piantati dei semplici bastoni, mentre in quello dei soldati vengono piantate delle lance. Quando lo sposo è un capitano è inoltre tradizione che la sua nave venga portata dall'equipaggio al gran completo alla spiaggia ove si terrà il matrimonio; dalla nave i suoi uomini attenderanno che la cerimonia nuziale sia finita, dopodiché raggiungeranno la coppia portando laute libagioni per i festeggiamenti.

    Le fasi del rito nuziale sono ben definite:
    1) La famiglia dello sposo si mette a destra del percorso in prossimità del mare, quella della sposa a sinistra, con la sola eccezione del padre della sposa e del testimone dello sposo.
    2) Precedendo padre e testimone la coppia nuziale procederà sino al mare, immergendosi fino alle di lei ginocchia. Il padre della sposa e il testimone dello sposo rimarranno invece sulle spiaggia.
    3) Il sacerdote aprirà la cerimonia con una domanda: "Chi porta questa donna nata dalla roccia e dal ferro a sposarsi?" a quel punto il padre (o chi ne fa le veci) dirà "Io" aggiungendo il proprio nome e i propri eventuali titoli.
    4) Il sacerdote continuerà con un'altra domanda: "Chi è testimone della volontà di quest'uomo, nato dalla roccia e dal ferro, di sposare questa donna?" a quel punto il testimone dello sposo dirà "Io" aggiungendo il proprio nome e i propri eventuali titoli.
    5) Il sacerdote si girerà dunque verso il mare, invocando il Dio Abissale e pregandolo di concedere al sua benedizione all'unione della coppia.
    6) Terminata la preghiera, il testimone e il padre (o chi ne fa le veci) entreranno in acqua ed aiuteranno marito e moglie a distendersi completamente. Il sacerdote si avvicinerà mettendosi in mezzo ai due sposi e incominciando un simbolico rito dell'annegamento. Porrà le mani sulle loro teste recitando la frase "Dio che è annegato per noi, consacriamo a te questa unione; benedicila con il sale, benedicila con la pietra, benedicila con l'acciaio" e spingerà sott'acqua le teste degli sposi, facendoli uscire dopo qualche istante.
    7) Quando riemergeranno, aiutati dai propri accompagnatori, gli sposi dovranno rispondere "Ciò che è morto non muoia mai", e solo allora il sacerdote chiuderà il rito nuziale con la frase "Ciò che è morto non muoia mai, ma risorga sempre, più duro e più forte"

    Il resto della cerimonia è appannaggio delle famiglie degli sposi; in caso di persone di basso rango, solitamente segue un piccolo banchetto a base di pesce accompagnato da generosi boccali di birra. Le famiglie più ricche indicono invece enormi banchetti, con grandi festeggiamenti, canti di mare e celebrazioni che si dilungano fino a notte inoltrata, quando i due sposi, tra grida e schiamazzi degli invitati, si allontanano per consumare la loro unione.

    Matrimonio di Sale
    Le donne rapite durante le razzie dagli uomini di ferro e rese schiave possono essere prese come mogli di sale. Questo rito sacro le rende concubine del loro marito e le vincola a lui fino alla morte, difatti lo status di moglie di sale è tra i più bassi della società degli uomini di ferro, praticamente pari a quello degli schiavi. Tuttavia non sono considerate né meretrici né schiave e i loro figli possono persino ereditare proprietà o terre al posto degli eredi nati dalla moglie di roccia del marito, soprattutto se questi vengono a mancare.

    Il rito sacro per il matrimonio di sale è assai meno elaborato di quello di pietra e dal significato ben diverso.

    1) La sposa deve posizionarsi in ginocchio dando la schiena al sacerdote del Dio Abissale e tenendo la testa chinata.
    2) Lo sposo si deve posizionare davanti alla sposa e declamare la frase "ho pagato questa donna col ferro"
    3) Il sacerdote rivolgendosi allo sposo dovrà risponde "dunque ella ti appartiene, e per mondarla dalla sua impurità qui la battezzo in nome del Dio Abissale" per poi versare acqua di mare sulla testa della donna, la quale dovrà rispondere "ciò che è morto non muoia mai"
    4) Il sacerdote farà alzare la donna, dichiarando che ora la sua fede è nel Dio Abissale
    5) Il sacerdote verserà acqua di mare nella bocca del marito, il quale poi bacerà la donna facendo in modo che beva l'acqua dalla sua bocca; tale pratica prende il nome di "Bacio del Sale" e pone fine alla cerimonia nuziale.
    6) Per celebrare correttamente il matrimonio, il marito deve prendere la nuova moglie di sale appena possibile, consumando così la prima "notte di nozze"

    Se una sposa di sale non risponde adeguatamente alle preghiere o si rifiuta di ricevere i sacramenti, con il consenso dello sposo, è tradizione che essa venga annegata e offerta al Dio Abissale.

    Usanze funebri



    Gli uomini di ferro credono che "nessun vero figlio del mare vorrebbe marcire sotto terra" poiché ciò lo renderebbe incapace di trovare le sale d'acqua del Dio Abissale. Quando un uomo di ferro muore viene posto all'interno di una bara di legno (possibilmente realizzata con legno galleggiante) e portato in mare aperto assieme a un sacerdote o un annegato; lì, la bara viene appesantita e gettata fuori bordo. Il sacerdote la osserva fin quando visibile, ed una volta svanita sotto il mare egli rivolgendosi all'equipaggio afferma "Signore Dio che è annegato per noi, guida il tuo fedele servo alle tue sale". Parenti e amici rispondo con la frase "Ciò che è morto non muoia mai", dopodiché il rito funebre ha fine con l'esclamazione della frase "Ciò che è morto non muoia mai, ma risorga sempre, più duro e più forte" da parte del sacerdote.
    La morte in mare è considerata un dono del Dio Abissale, tanto che si dice che coloro che muoiono in questo modo siano i primi a raggiungere le Sale Acquose.

    Storia



    La fede del Dio Abissale insegna che gli uomini di ferro provengono dalle Sale Acquose del Dio Abissale e che sono stati creati a sua immagine e somiglianza per saccheggiare, navigare e pagare ciò che desiderano col prezzo del ferro. Sebbene i sacerdoti e gli annegati predicano che gli uomini di ferro sono imparentati con le creature del mare e i merling, alcuni uomini di ferro riconoscono l'opinione più ampiamente accettata che li vede come discendenti dai primi uomini.

    L'attuale nobiltà degli uomini di ferro, secondo le leggende, discende dal Re Grigio in persona, eroe del mito e prediletto del dio. Le leggende dicono ch'egli uccise il drago marino Nagga, un essere tanto grande da nutrirsi di kraken e inondare le isole se irato. Con la benedizione del Dio Abissale il Re Grigio pose fine alla vita del mostro sulle coste di Vecchia Wyk e costruì la propria sala con le ossa della creatura; le mascelle divennero un trono e i denti furono posti sulla corona di legno galleggiante del sovrano.
    Il Re Grigio ha portato il fuoco sulla terra schernendo il Dio della Tempesta che furioso ha cercato di fulminarlo, colpendo invece un albero e dandogli fuoco involontariamente. Con quel fuoco alimentato dalla carcassa di Nagga il sovrano ha riscaldato a lungo la propria sala; il Dio Abissale trasformò in pietra le ossa di Nagga in modo che potessero perdurare, ricordando a lungo agli uomini di ferro il coraggio del primo re. L'antico sovrano ha inoltre distrutto l'albero demoniaco Ygg che si nutriva di carne umana e, dal suo legno pallido, ha costruito la prima nave lunga. Poiché gli uomini gli erano cari il Re Grigio insegnò loro a realizzare reti da pesca e creare vele.

    Il Re Grigio dominò per secoli le Isole di Ferro e la sua pelle divenne grigia esattamente come la sua barba e i suoi capelli, ma quando venne il tempo, egli gettò via la corona e si addentrò da solo in mare per discendere nelle Sale Acquose e prendere il suo posto alla destra del Dio Abissale. Quando svanì i suoi innumerevoli figli iniziarono una feroce battaglia per la successione: i sedici sopravvissuti si divisero le Isole di Ferro. Il Dio della Tempesta spense il fuoco di Nagga dopo la morte del Re Grigio e il mare gli rubò il trono; della sua antica sala oggi rimangono solo le ossa di Nagga su una collina a Vecchia Wyk.

    Il più grande di tutti i sacerdoti del Dio Abissale fu Galon Bastone Bianco: egli decretò che gli uomini di ferro non avrebbero mai più dovuto farsi la guerra vicendevolmente né razziare le isole o rubare le donne di altri uomini di ferro. Ha anche trasformato le Isole di Ferro in un unico regno, convocando un'Acclamazione del Re a Vecchia Wyk in cui è stato scelto Urras Greyiron e nominandolo Re delle Isole di Ferro, cancellando così l'usanza secondo cui ogni isola doveva avere un Re del Sale e un Re della Pietra.

    Durante la loro guerra di conquista gli andali raggiunsero le Isole di Ferro e forzarono i nativi delle isole ad adorare i Sette Dei. Gli uomini di ferro non avrebbero mai accettato i Sette, ma accettarono un compromesso che consentiva la coesistenza delle due religioni sulle isole. Anche se gli andali si sposarono con gli Uomini di Ferro, il Dio Abissale rimase forte sulle Isole e col tempo la maggior parte degli andali si convertì. Harras Hoare fu il primo re delle isole a spostare una donna andala e fu così che la Fede dei Sette venne ufficialmente approvata sulle isole per volere di casa Hoare; questo scatenò le ire dei sacerdoti del Dio Abissale che iniziarono ad accusare gli Hoare di essere degli usurpatori.
    Durante il regno di Wulfgar venne costruito il primo sept a Grande Wyk e da quel momento la tensione religiosa sulle isole crebbe a dismisura. Quando il suo pronipote Horgan diede il permesso di costruire un secondo sept su Vecchia Wyk, luogo sacro per la fede del Dio Abissale, scoppiò una sanguinosa ribellione sotto l'incalzare dei sacerdoti e degli annegati. Il sept venne bruciato e il septon fatto a pezzi, mentre gli adoratori dei Sette furono annegati come offerta al Dio Abissale. Horgan iniziò a massacrare i sacerdoti per rappresaglia, guadagnandosi il tiolo di "Ammazza Sacerdoti".

    Re Harmund II Hoare fu il primo re nato dal ferro che allevò i suoi figli nella Fede, sebbene ne praticasse una versione autocostruita. Accettò i Sette come veri dei, ma continuò anche a onorare il Dio Abissale. Predicò l'esistenza di "Otto Dei" e decretò che una statua del Dio Abissale fosse eretta alle porte di ogni sept. Questo però finì per scontentare i seguaci di entrambe le religioni, così alla fine il re decise che il Dio Abissale andava considerato come un aspetto dello Sconosciuto. Il sacerdote noto come "Averla" guidò una ribellione contro l'erede di Harmund II, Harmund III Hoare , e il re fu rovesciato in due settimane. Il fratello minore di Harmund, Hagon Hoare, fu incoronato al suo posto. Come primo atto ufficiale Hagon denunciò la Fede e revocò gli editti di Harmund espellendo dalle isole ogni septon e septa. Tutti i templi dei Sette e gli idoli sulle isole furono dati alle fiamme e completamente distrutti.

    L'adorazione del Dio Abissale raggiunse il suo apice sotto Lodos, sacerdote che affermò di essere il figlio vivente del Dio Abissale. Egli venne incoronato durante un'Acclamazione dei Re da ben ottanta sacerdoti a Vecchia Wyk e gli venne offerta una corona di legno galleggiante.
    Durante l' invasione delle Isole di Ferro da parte del Aegon Targaryen per abbattere diversi aspiranti re ribelli, Lodos si rivolse al suo dio e invocò i kraken degli abissi per devastare le navi da guerra di Aegon. Quando le bestie non comparvero, Lodos riempì le sue vesti di pietre e si addentrò nel mare per "prendere consiglio" con il suo presunto padre, il Dio Abissale . Migliaia seguirono Lodos; i loro cadaveri vennero via via scoperti sulle rive delle isole negli anni a venire, tutti, ad eccezione di quello di Lodos. Le Isole furono al fine conquistate da Casa Targaryen che, dati gli stretti rapporti con la Fede, acconsentì al suo ritorno sulle Isole di Ferro.

    Durante il regno di Aegon, Goren Greyjoy represse una rivolta guidata da un uomo che sosteneva di essere Lodos il Due Volte Annegato, tornato dopo aver visitato il Dio Abissale; egli predicava il ritorno alla Vecchia Via e la ribellione contro gli invasori stranieri. Goren inviò la testa di Lodos al sovrano che in cambio diede a Goren il permesso di espellere la Fede dalle Isole di Ferro, dandogli modo di consolidare il dominio del Dio Abissale e ottenere la fedeltà dei suoi seguaci. Agli adoratori dei Sette ci volle più di un secolo per tornare sulle Isole e sebbene ad oggi alcuni persistano, quella del Dio Abissale rimane la religione dominante nelle Isole di Ferro.


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    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:26
     
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    Culto di R’hllor



    “signore della Luce, difendici. La notte è buia e piena di terrori”



    Il culto di R’hllor è basato su una visione dualistica del mondo, che vede da una parte R’hllor, il Dio della luce, del calore e della vita, contrapposto al Grande Altro, dio del ghiaccio e della morte, antitesi della vita.
    Questi due Dei sono impegnati in un0eterna lotta per il mondo ed i suoi abitanti, i quali uno vuole preservare mentre l’altro distruggere.
    Secondo le antiche profezie di Asshai questa lotta finirà solo quando Azor Ahai tornerà, brandendo la spada rossa degli eroi e risollevando i draghi dalla pietra.
    R’hllor è conosciuto con molti nomi, come il signore della luce, il cuore del fuoco ed il dio della fiamma e dell’ombra, nelle terre dell’ovest viene chiamato anche “il Dio Rosso”. Mentre il grande Altro, in cui vero nome non può essere pronunciato dalle creature vive è anche noto come il signore delle tenebre, l’anima del ghiaccio ed il Dio della notte e del terrore.
    Secondo la visione dei seguaci del Signore della luce un credente deve temere solo la notte e ciò che da essa è generata, perché è solo quando il sole, emanazione della luce di R’hllor è assente dal mondo che l’Altro può manifestarsi è corrompere il mondo.
    Le ombre al contrario sono presenti solo se c’è una luce a proiettarle e per questo sono loro figlie e servitrici di R’hllor.


    Organizzazione



    La principale ed unica figura religiosa del Culto di R’hllor è il prete rosso.
    I preti rossi, sia maschi che femmine, vengono addestrati nella dottrina e nella magia legata al fuoco che si dice riescano a utilizzare, anche se tale pratica possa richiedere diversi anni prima di essere anche semplicemente appresa. I sacerdoti vengono addestrati all’interno dei templi rossi ed indossano sempre ampie vesti rosse. I sacerdoti del grande tempio di Volantis sono tutti schiavi, ma vi sono addestrati anche uomini liberi che hanno risposto alla propria vocazione.

    L’alto sacerdote si trova al vertice della gerarchia del culto, dal Grande tempio di Volantis è l’unico in grado di parlare a nome di tutti i fedeli di R’hllor. Esso o essa possiede i titoli di: Fiamma della verità, Luce della saggezza, primo servitore del signore della luce e Schiavo di R’hllor.

    Oltre a questa figura clericale si possono trovare altre figure laiche al servizio di R’hllor e dei suoi templi:

    La mano di fuoco, sono un gruppo di schiavi utilizzati ed addestrati come guardie per il Grande tempio di R’hllor a Volantis anche se in rare occasioni è possibile trovarli anche altrove.
    La mano di fuoco conta sempre 1.000 membri, né di più né di meno. Indossano armature rosse, sopra vesti arancioni e impugnano lance con la punta a forma di fiamme. Sulle guancie presentano due tatuaggi a forma di fiamma, simbolo della loro schiavitù a servizio di R’hllor.
    La mano di fuoco nasce per custodire e difendere il grande tempio ed i suoi sacerdoti. Obbediscono unicamente all’alto sacerdote.

    Servitori del tempio: nel grande tempio di Volantis tutti i servitori sono schiavi cresciuti nel tempio fin da bambini, nel quale si occupano dei compiti più disparati, dall’assistere i fedeli ed i sacerdoti durante le funzioni ai compiti di pulizia e di approvvigionamento e di amministrazione. Come la mano di fuoco presentano dei tatuaggi di fiamme sulle guancie. Sebbene al grande tempio servano solo schiavi nel resto delle città libere non è inusuale trovare anche uomini liberi tra le loro fila, così come a Westeros, dove la schiavitù è un crimine.

    Prostitute del tempio alcuni, tra schiavi e schiave, vengono addestrate nelle arti dell'amore e servono in tal senso al grande tempio di Volantis. visto che si tratta di un sacro servizio a beneficio dei fedeli di R'hollor esse offrono i propri servizi gratuitamente all'interno di apposite stanze nel complesso del grande tempio


    [inserire link percorsi religiosi tradizionali] qui [/ link] trovate i requisiti, gli obblighi e le posizioni che si possono ricoprire on game.


    Pratiche, feste e giorni sacri



    Nel culto di R’hllor il sole ed il fuoco sono due degli elementi principali attorno ai quali si articolano la maggior parte delle loro pratiche religiose.

    I seguaci di R’hllor pregano davanti ai fuochi notturni, ringraziando R’hllor della giornata appena trascorsa e supplicandolo di portare l’alba per bandire l’oscurità della notte.
    I fuochi notturni vengono accesi al tramonto, e le preghiere durano per quasi un’ora.
    All’alba questi fuochi vengono spenti e ne vengono accessi altri al loro posto, per onorare l’alba, davanti ai quali i fedeli pregano mentre i sacerdoti officiano i riti per accogliere il sole.
    Oltre a questi fuochi preparati all’interno dei templi ogni fedele può pregare davanti ad un piccolo fuoco acceso per lo scopo, alimentato da oli profumati o da legni pregiati, in quanto tutto ciò che è bello o innocente è un’offerta gradita da R’hllor.
    Nelle città libere è pratica comune tra i fedeli più devoti legarsi dei nastri rossi in testa o al braccio, oppure portare simboli e stemmi riportanti il sole o il cuore fiammeggiante.

    I giorni più sacri del culto di R’hllor seguono l’eterna lotta tra luce e buio e cadono agli equinozi e ai solstizi:
    il solstizio d’estate, segnato dalla durata massima della giornata rispetto alla notte, rappresenta una parziale supremazia di R’hllor sul grande Altro, ed è accolta con feste e celebrazioni di vittoria durante la stagione più calda dell’anno.
    Al contrario il solstizio d’inverno rappresenta la ripresa di potere dell’oscurità, ed è celebrata dai fedeli con veglie di preghiera davanti i templi, dove per tutta la notte ardono immensi falò per allontanare il lungo buio e scongiurare l’inizio di un’altra lunga notte. Questa veglia notturna termina all’alba, che viene festeggiata a simboleggiare un’altra vittoria di R’hollor anche nel giorno di massima forza del suo avversario.

    Questa dicotomia che si verifica nella variazione di lunghezza del giorno e della notte rappresenta l’equilibrio tra le due forze, che verrà spezzato a favore di R’hllor quando le antiche profezie verranno portate a compimento.

    Matrimoni.


    Durante una cerimonia nuziale, un sacerdote o una sacerdotessa recita preghiere cerimoniali, a cui rispondono gli ospiti del matrimonio. Il sacerdote e lo sposo attendono la sposa vicino a un fosso. La sposa viene accompagnata dal sacerdote, che prima chiede alla sposa di identificarsi, e poi chiede chi viene a reclamare la sposa. Agli sposi viene chiesto se condivideranno il loro fuoco con i loro futuri coniugi, per riscaldarlo "quando la notte è buia e piena di terrori". Gli sposi devono saltare insieme oltre il fosso, per emergere come una cosa sola. In seguito, lo sposo toglie il mantello della sposa e il suo attorno alle sue spalle. Dopo la cerimonia si svolge il banchetto nuziale
    Ecco un esempio di passaggi del rito matrimoniale
    Anche il culto di R'hllor ha alcuni piccoli rituali da seguire per essere celebrato.
    1) Innanzitutto i sacerdoti accenderanno un fuoco e invocheranno la benedizione del Signore della Luce recitando le loro preghiere verso il cielo.
    2) A quel punto verranno introdotti i due sposi con questa formula: Soli siamo nati e soli moriamo, ma mentre attraversiamo questa nera valle traiamo forza l'uno dall'altro, e da te Signore. Due si sono presentati oggi per unire le loro vite e affrontare insieme le tenebre di questo mondo. Riempi di fuoco i loro cuori, mio Signore, affinché possano percorrere insieme il tuo luminoso sentiero, mano nella mano, per sempre. Vengano avanti coloro che devono essere uniti.
    3) La sposa procede verso il fuoco accompagnata dal padre o dal parente maschio più prossimo e il sacerdote si informa su chi porta la donna ad essere maritata e chi la prende in moglie lasciando che l'accompagnatore e lo sposo si presentino (analogamente a quanto avviene per il matrimonio tra i Primi Uomini).
    4) Il sacerdote domanda allo sposo: Giuri di condividere il tuo fuoco con lei e di scaldarla quando la notte è oscura e piena di terrori?
    5) Lo sposo giura.
    6) Il sacerdote domanda alla sposa: Giuri di restare fedele sempre a tuo marito così come al nostro Signore?
    7) La sposa giura.
    8) Il sacerdote dichiara il matrimonio avvenuto e invita gli sposi a baciarsi.


    Morte


    Secondo i sacerdoti “la vita è calore e il calore è fuoco e il fuoco" di R’hllor e solo suo”
    Quando una persona muore è “ascesa alla sala della luce, per sedere affianco al Signore delle fiamme”
    Il rito mortuario è amministrato dai sacerdoti ed è noto come Ultimo bacio:
    il sacerdote si riempiono la bocca di fuoco e soffiano le fiamme all’interno della bocca del defunto, bruciandolo e purificandolo dagli eventuali peccati commessi in vita. Le ceneri dei defunti, purificate da R’hllor, vengono raccolte ed inumate in mausolei o all’interno dei templi.

    Preghiere


    Un esempio di sequenza di preghiera è:

    officiante: Guidaci dalle tenebre, o mio Signore. Riempi i nostri cuori di fuoco, affinché possiamo percorrere il tuo luminoso sentiero. R'hllor, tu sei la luce nei nostri occhi, il fuoco nei nostri cuori, il calore nei nostri lombi. Vostro è il sole che riscalda le nostre giornate, vostre le stelle che ci custodiscono nel buio della notte.

    Risposta: Signore della Luce, difendici. La notte è buia e piena di terrori. Signore della Luce, proteggici.

    officiante: R'hllor che ci ha dato respiro, ti ringraziamo. R'hllor che ci ha dato giorno, ti ringraziamo.

    Risposta: Vi ringraziamo per il sole che ci riscalda. Vi ringraziamo per le stelle che ci guardano. Ti ringraziamo per i nostri focolari e per le nostre torce, che tengono a bada il selvaggio buio.

    I sacerdoti rossi potrebbero anche pregare prima di una di una battaglia, con la seguente formula:
    officiante: Signore della Luce, guardateci dall'alto in basso.

    Risposta: Signore della Luce, difendici.

    officiante: Signore della Luce, proteggici nelle tenebre.

    Risposta: Signore della Luce, fai risplendere il tuo volto su di noi.

    officiante: Accendi la tua fiamma in mezzo a noi, R'hllor. Mostraci la verità o la falsità di quest'uomo. Colpiscilo se è colpevole, e dai forza alla sua spada se è vero. Signore della Luce, donaci saggezza.

    Risposta: Perché la notte è buia e piena di terrori.

    Diffusione:


    il culto di R’hllor, è la religione maggiormente diffusa delle città libere, tranne che a Norvos e Qohor, dove sono comunque presenti dei templi. Suoi seguaci si possono trovare anche presso la baia degli schiavisti e ad Asshai delle ombre, dalla quale provengono i testi e le profezie più antiche del culto.
    Il culto è poco diffuso a Westeros ed è possibile trovare dei suoi esponenti presso la costa dorniana, Vecchia Città e ad Approdo del re

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    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:26
     
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    Dio Silente


    Odi la verità attraverso il silenzio del vuoto



    Il Dio silente è una divinità venerata in alcune città Libere di Essos. Per questo culto il loro Dio comunica ai suoi più devoti fedeli tramite segni e visioni, in cui mostra possibili avvenimenti futuri da scongiurare. Esso illustra quindi all’umanità diversi futuri possibili, anche se lascia completo arbitrio su quale via attuare.
    Per questo motivo è considerato dagli studiosi (di altre religioni) molto ambivalente nei suoi metodi e nei suoi fini, ovvero se sia attivo per salvare o condannare l’umanità.
    L’aggettivo “silente”, secondo gli oratori del culto, è attribuito per il desiderio della divinità di comunicare attraverso mezzi che trascendono il tempo e la parola, utilizzando visioni, sensazioni ed emozioni comprensibili a chiunque nel mondo. Viene anche chiamato Il consigliatore, la Voce interiore e il Sussurratore dell’anima.

    Culto


    Il culto del Dio silente è organizzato ma non presenta una figura apicale teologica, ma più un concilio di sacerdoti che si occupa di coordinare e gestire la congregazione stessa.
    Nei luoghi sacri, così come all’interno di tutti gli edifici religiosi vige la regola del silenzio perenne. Dato che molti tra coloro che servono il culto si sono fatti auto-infliggere il mutismo il culto ha sviluppato uno speciale linguaggio attraverso l’uso ed il movimento delle mani per permettere ai religiosi di comunicare tra di loro.
    Ogni suono all’interno dei monasteri o dei seminari è considerato sacrilego.
    All’interno del culto si possono individuare 4 figure:
    Oratori: sono sacerdoti che si occupano di comunicare ai fedeli le visioni ottenute dal Dio, oltre ad occuparsi di guidare le funzioni e fare proselitismi. Sono la facciata pubblica del culto e coloro che si interfacciano con l’esterno.
    Fratelli e sorelle silenti: sono coloro che hanno scelto una vita completamente al servizio del loro Dio e si impegnano a migliorare e purificare sé stessi per diventare degni di essere considerati adatti a ricevere una visione. Per dimostrare la loro completa devozione al Dio silente, dopo il percorso di studi pronunciano i loro voti, prima di farsi tagliare la lingua.
    Sorellanza del vuoto: ordine completamente femminile di donne devote, le quali credono che per poter vedere le verità e i segni del loro Dio debbano rinunciare alla vista, offrendo i loro occhi al momento della pronuncia dei voti. nel loro servizio si occupano dei morti e dei luoghi dove riposano
    Oracoli: vi appartengono tutti coloro che sono stati benedetti da una visione del Dio silente.
    Vivono in quasi completo isolamento, cercando di eliminare o sradicare i cinque sensi, in modo da entrare il più possibile in profondo contatto con il divino. Non sono pochi quelli che scelgono di farsi asportare occhi, lingua e timpani.
    Nonostante la vita sacerdotale comporti enormi privazioni e impedisca contatti con membri esterni del clero si mormora che le visioni del Dio silente vengano studiate a fondo dai fratelli e sorelle silenti, e che abbiamo portato a innovazioni e scoperte fondamentali in diversi ambiti, dalla medicina ai segreti del mondo. Ovviamente tali conoscenze non vengono rivelati ai semplici fedeli ma utilizzate per scopi più alti.


    Pratiche e leggi


    Il culto del Dio silente, per via della natura stessa della divinità pone ben poche leggi sociali o di condotta ai propri fedeli, al di là del rispetto del sacro silenzio dei luoghi sacri, crimini come l’omicidio sono anche considerati giusti ed accettati se contribuiscono a far avverare una delle divine visioni. Come spesso gli Oratori ripetono nei loro sermoni verso il popolo “è vietato solo ciò che ci viene mostrato come tale, ma la singola azione è vietata in un dato momento nel tempo, non per la natura dell’azione stessa.”
    Per questo motivo il Culto del Dio silente è uno dei più permissivi tra quelli presenti ad Essos o a Westeros e ha raccolto numerosi fedeli provenienti dai contesti e dalle classi sociali più disparate.
    Ai fratelli e alle sorelle silenti è imposto il celibato, ma unicamente in virtù del fatto che non rispettarlo rischierebbe di rompere il sacro silenzio.

    Giorni e luoghi sacri


    Il culto non santifica ricorrenze particolari, e qualsiasi luogo indicato come sacro o degno del silenzio in una visione viene omaggiato come tale dai fedeli.

    Usanze funebri


    La morte viene vista come l’apoteosi del silenzio ed i riti ad essa legati sono i più codificati dagli adoratori del Dio silente. Normalmente la testa, casa dei sensi principali attraverso i quali si entra in comunione con il divino, viene separata dal corpo e privata delle carni, per simboleggiare la rinuncia totale e definitiva alle interferenze del mondo.
    I teschi vengono conservati, con il nome del defunto inciso sulla fronte all’interno di catacombe, curate dalla sorellanza del vuoto, nella speranza che possano fungere da ricettacolo per sussurri silenziosi del Dio.
    Il resto del corpo viene in genere bruciato e le ceneri disperse.


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    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:26
     
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    Re Merling



    "Nessun patto è proficuo quanto quelli suggellati con Re Merling"



    Il Re Merling è una divinità delle isole, del mare e dei patti; anche chiamato "Patrono degli Accordi" è venerato principalmente dagli uomini di mare, in particolare da mercanti e contrabbandieri. Egli ha l'aspetto di un antico e possente tritone: un'immane barba e capelli lunghissimi incorniciano il suo volto vetusto e severo sormontato da una splendida corona. Il busto è identico a quello di un essere umano, ma la metà inferiore del corpo è formata da una grande coda simile a quella di un pesce. Nella mano stringe un tridente d'oro, simbolo della sua religione, mentre a seconda delle rappresentazioni può indossare gioielli fatti d'oro, corallo, alghe o conchiglie. Si narra che sirene e tritoni siano ai suoi ordini, così come tutte le creature del mare; quando la sua furia si scatena, Re Merling può invocare feroci tempeste e innalzare le onde a tal punto da poter far sprofondare qualsiasi nave.

    Culto



    La religione del Re Merling, il cui simbolo è il tridente d'oro, ha una base antica che lo vede come divinità del mare, delle isole e degli accordi; si narra che il suo palazzo sottomarino realizzato interamente in corallo e conchiglie si trovi da qualche parte nel Mare Stretto, considerato dai fedeli il più sacro fra tutti i mari. I suoi seguaci, soprattutto marinai devoti al commercio o al contrabbando, sono quasi sempre persone temprate dal mare e in cerca di buoni affari. L'unico tempio dedicato al Patrono deli Accordi, nonché unico centro di formazione religiosa della sua fede, si trova a Braavos ed è chiamato "Riposo dei Fedeli".

    Re Merling ha una particolare predilezione per gli accordi, tant'è che nel corso della storia ne ha stretti alcuni proprio con dei mortali; la natura di questi patti è sconosciuta perfino ai membri del clero, ma sono in molti, anche semplici fedeli, a sperare di essere prima o poi benedetti da una vista del Patrono degli Accordi in cerca di un patto vantaggioso.
    Sebbene sia una divinità solitamente ritenuta benevola, il Re Merling ha anche un lato feroce e spietato; difatti se irato egli anima il mare ai suoi ordini, flagellando gli uomini con tempeste e maremoti. Questo è anche il motivo per cui i marinai che seguono la sua fede tendono a gettare fuori bordo coloro che infrangono le leggi sacre, cercando così di evitare di attirare l'ira del Patrono degli Accordi sulla propria nave.

    Oltre al Re Merling, un'altra figura molto importante per i suoi seguaci è quella di Ursula Upcliff, colei che divenne sua sposa e seguace ai tempi in cui gli andali non avevano ancora il controllo sul continente occidentale.

    Diaconi delle Onde
    Proprio per via dei pochi fedeli che da sempre hanno caratterizzato la religione di Re Merling non vi sono molte figure ad amministrarne i canoni. Gli unici sono i Diaconi delle Onde, ovvero coloro che hanno intrapreso la carriera religiosa divenendo curatori del tempio di Re Merling a Braavos, l'unico esistente al mondo. Costoro indossano vestiti di vario genere ma sempre dei colori verde mare e nero, in memoria di Casa Upcliff, abbinati a pendenti e ciondoli d'oro rappresentanti il tridente del loro dio.

    Riposo dei Fedeli
    Il tempio del Re Merling viene chiamato "Riposo dei Fedeli", nome che gli venne affidato in quanto, col tempo, divenne l'unico punto fisso per tutti i membri del culto del Patrono degli Accordi, ergendosi come luogo di sosta sicuro tra i viaggi per mare.
    Il Riposo dei Fedeli è un edificio di pietra grigia composto principalmente da una lunga navata rettangolare che culmina con un ampio abside. Le navate laterali ospitano una gran quantità di panche e tavoli di legno, ove i fedeli possono riposare e rifocillarsi, mentre la navata centrale è sempre lasciata vuota. L'abside ha mura dipinte che ritraggono il mare e le sue creature: uccelli sopra le onde, pesci, sirene e tritoni sotto. Al centro esatto della stanza vi è una statua di Re Merling alta quanto due persone e bianca come il latte, con la sola eccezione dell'immane tridente d'oro. Proprio accanto al tempio c'è un piccolo dormitorio a due piani ove vivono i diaconi.

    Aldilà
    I fedeli del culto del Re Merling credono che dopo la morte l'anima lasci il corpo per farsi strada sino al palazzo di corallo e conchiglie del loro dio. Lì le anime trascorrono l'eternità allietate dalla presenza del Patrono degli Accordi in persona.
    Tuttavia ogni anima prima di essere accolta a palazzo deve presentarsi davanti alle sue porte, inizialmente chiuse; saranno i tritoni al servizio di Re Merling a determinare se un defunto è degno dell'eterna beatitudine. In caso contrario, le anime considerate indegne vengono scacciate e sono costrette a vagare per l'eternità nelle profondità marina senza potersi mai fermare.

    Pratiche e leggi



    Sacri Rebbi
    Il culto del Re Merling segue tre leggi sacre, le quali sono riconosciute da tutti i seguaci; ciascuna di esse è incisa su uno dei denti del tridente presente a Riposo dei Fedeli, e difatti tali norme assumono il nome di "rebbi".

    Rebbio destro: Non compiere mai furti
    Rebbio centrale: Venera il Re Merling sino alla morte
    Rebbio sinistro: Non infrangere mai un patto

    Per queste leggi e l'attitudine del Re Merling a stringere patti per ottenere ciò che desidera, rompere un patto e rubare sono considerate azioni assolutamente spregevoli, difatti, sulle navi i cui equipaggi venerano Re Merling, i ladri e coloro che vengono meno alla parola data sono spesso gettati in mare.

    Tradizioni
    Oltre alle ai Sacri Rebbi c'è una serie di tradizioni, in parte storiche, in parte religiose e in parte marinaresche che contribuiscono a delineare l'atteggiamento del culto di Re Merling verso svariate questioni.

    - L'ammutinamento è aborrito da tutti i fedeli e severamente punto
    - La decapitazione è un atto proibito anche se rivolto ai propri nemici
    - Poiché il matrimonio è ritenuto un patto sacro, l'adulterio è considerato un atto a dir poco spregevole
    - Il commercio è considerato un'occupazione estremamente pregevole, poiché basato sullo stringere accordi
    - La Fede dei Sette è vista di cattivo occhio da parte dei fedeli in quanto segnò l'elisio del culto dal continente occidentale
    - L'uso della magia non è punito, anzi, pur non avendo una tradizione legata agli alti misteri i praticanti di tali arti sono apprezzati dai seguaci del Re Merling, poiché si narra che egli stesso rivelò segreti occulti alla sua sposa Ursula Upcliff

    Matrimoni



    Il matrimonio è considerato un patto sacro per i fedeli del Re Merling; quando due sposi convolano a nozze, costoro devono indossare vesti color verde mare e devono necessariamente sposarsi su una nave, anche solo ormeggiata in porto.

    Le cerimonie sono brevi e vengono celebrate da un diacono:
    1) Marito e moglie devono posizionarsi di spalle, lo sposo rivolto verso tribordo, la sposa verso babordo.
    2) Una volta in posizione, il diacono dirà la frase "Per quale accordo siamo qui riuniti oggi?"
    3) A turno gli sposi dovranno rispondere "Un accordo di eterno amore ed eterna fedeltà"
    4) Il diacono dunque procederà a bagnare la testa degli sposi con acqua di mare per poi pregare assieme a loro
    5) Al termine della preghiera gli sposi si gireranno guardandosi negli occhi e pronunceranno la frase "donandoti il mio amore suggello questo patto"

    Così la cerimonia ha fine e gli sposi sono liberi di scendere dalla nave come marito e moglie, eventualmente continuando a celebrare le nozze come più li aggrada.
    Come da tradizione marinaresca, se ci si trova in mare aperto e senza un diacono questo rito può essere ufficiato anche dal capitano della nave su cui si viaggia, a patto ovviamente che sia un seguace del Re Merling.

    Usanze funebri



    Quando un fedele muore, la sua salma deve essere portata in mare aperto accompagnata da un diacono che, una volta al largo, chiederà ad eventuali amici e parenti di ricordare il defunto con alcuni aneddoti, dopodiché posizionerà al collo della salma una collana di conchiglie e una moneta sulla fronte come offerta al Re Merling per accettare l'anima del defunto nel suo palazzo. Fatto questo la salma verrà gettata in mare e il diacono pronuncerà alcune preghiere.
    Come da tradizione marinaresca, se ci si trova in mare aperto e senza un diacono questo rito può essere ufficiato anche dal capitano della nave su cui si viaggia, a patto ovviamente che sia un seguace del Re Merling.

    Feste e giorni sacri



    In memoria del patto stretto tra il Re Merling e i suoi primi fedeli, ovvero la loro venerazione in cambio di un tragitto sicuro per attraversare il mare, una volta all'anno i diaconi guidano i fedeli su una nave uscendo in mare aperto. Lì ciascuno, indipendentemente dal suo status, offre al Re Merling un oggetto di valore (sia esso economico o personale) gettandolo in mare per poi mettersi a pregare in silenzio. Quest'offerta simbolica serve a ottenere il favore del Patrono degli Accordi nella speranza di ottenere la sua guida lungo il mare insidioso della vita.
    Quando la nave rientra in porto, fedeli e diaconi si dirigono al tempio ove si tengono grandi festeggiamenti tra piatti di pesce, birra a fiumi e canti marinareschi. Tradizionalmente questa ricorrenza, chiamata Festa del Primo Accordo, viene festeggiata il primo giorno di settembre.

    Storia



    Secondo quanto narrato dai seguaci del Re Merling egli si mostrò per la prima volta proprio a un gruppo di marinai che stava attraversando il Mare Stretto offrendo loro un patto: una via sicura tra le onde in cambio della loro eterna venerazione. Costoro accettarono e furono guidati a Westeros, in un luogo che divenne successivamente noto come Isola delle Streghe, una delle ottanta isole al largo delle coste orientali e settentrionali della Valle di Arryn. Tuttavia nel continente occidentale il culto del Re Merling trovò un seguito molto scarso, limitandosi alla piccola isola che era però sede di un'antica casata ad oggi estinta: Casa Upcliff, il cuoi emblema era un'onda crestata verde mare su sfondo nero. I primi seguaci furono difatti bene accolto dagli Upcliff i quali, secondo la leggenda, strinsero poi a loro volta un accordo con il Re Merling. L'ultima discendente della casata, Ursula Upcliff, si dichiarò "Sposa di Re Merling", ed era considerata tale da tutti i seguaci della religione. Si narra che il Patrono degli Accordi, come dono di nozze, le avesse donato misteriosi poteri, non a caso Ursula era ritenuta una strega e contribuì a dare all'Isola delle Streghe una sinistra nomea.

    Quando gli andali invasero il continente occidentale, Ursula Upcliff unì le sue forze a quelle dei primi uomini dell'entroterra per fronteggiare il comune nemico. Purtroppo ebbe la peggio durante la Battaglia delle Sette Stelle, nella quale provò a maledire il leggendario eroe andalo Torgold Tollett che però la sconfisse per poi strapparle la testa a mani nude. Con la sconfitta dello schieramento dei primi uomini gli andali invasero la Valle, ponendola sotto il controllo di Casa Arryn e della Fede dei Sette. Certi di violente ritorsioni i pochi fedeli rimasti del Re Merling fuggirono attraverso il Mare Stretto ed approdarono a Braavos, dove costruirono un tempio in onore del loro dio.

    Secondo la storia del culto, l'ultimo patto noto stretto da Re Merling andò a beneficio di un'altra casta dell'occidente, Casa Velaryon. A suggello di questo misterioso accordo, Re Merling donò ai membri della casata valyriana il famoso Trono di Legno, scranno che fu levigato dal mare stesso per volontà del Patrono degli Accordi.


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    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:27
     
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    Padre delle acque


    Grazie Padre, per il sangue nelle nostre vene, per le acque nelle nostre gole.



    Il Padre delle acque è una divinità adorata nella città Libera di Braavos. Padre di tutte le acque e degli effluvi vitali i fedeli credono che il Padre domini ogni liquido presente nel mondo e sia il fautore dell’immane ciclo che compiono le acque da e verso il mare. Essi vedono ogni creatura e ogni essere vivente come emanazione del divino, necessitando, anche se in misura diversa, dell’acqua per poter vivere. Dove manca l’acqua non c’è vita, dove c’è il Padre è presente.

    Culto


    I templi del Padre delle acque sono generalmente costruiti su palafitte in prossimità di mari, fiumi o laghi, ovvero ovunque sia possibile essere completamente in comunità con l’elemento dal quale ogni creatura trae la propria vita. In genere sono costruiti di legno di alberi non tagliati e di pezzi scartati.
    Il culto del padre delle acque è una religione popolare, guidata da alcuni “viandanti delle acque” che rivestono la figura di guida spirituale per il popolo dei fedeli.
    I fedeli credono che l’acqua sia il bene più prezioso esistente al mondo e che debbano prodigarsi per salvaguardarlo e preservarlo.

    Pratiche e leggi


    I fedeli aborrano la magia del sangue ed ogni pratica magica e religiosa esterna che comporti l’uso del sangue . Credono infatti che le pratiche non legate al padre delle acque che ne facciano uso contaminino il sangue, il quale una volta tornato alle acque contribuisca a spargere la corruzione nel mondo. Credono che il disastro di Valyria sia stato un bilanciamento naturale delle acque, a causa della contaminazione perpetrata dai valyriani, i quali sono stati privati delle loro acque dall’azione dei vulcani delle quattordici fiamme. Inoltre vedono il mare fumante come la concretizzazione di tale corruzione.
    I fedeli attuano una feroce politica discriminatoria contro coloro che presentano tratti valyriani o che ne siano discendenti, in quanto “nelle loro vene scorre lo stesso sangue, la stessa ignobile corruzione”, oltre ad un odio naturale verso il popola schiavista per eccellenza.
    Essendo una religione sviluppata principalmente a Braavos o presso comunità che crescono attorno a specchi e corsi d’acqua coloro che credono nel Padre delle acque consumano unicamente pesce, radici e verdure, in quanto vedono nella coltivazione di cereali e frutta uno spreco d’acqua intollerabile. Allo stesso modo non consumano carni di animali allevati, in quanto il loro sangue “viene versato solo per l’uomo e dall’uomo, senza tornare al padre”.
    Considerano un gravissimo crimine l’omicidio, per lo spreco di sangue che ne deriverebbe.
    Sacra è la famiglia e i legami familiari, che vengono attentamente annotati ed imparati, in quanto non c’è legame più grande che condividere il proprio sangue con qualcuno.

    Giorni e luoghi sacri


    Considerano gioioso ogni giorno di pioggia e vedono fortunata ogni persona nata durante un temporale, in quanto benedetta dal Padre.
    Il tempio principale di Braavos è considerato il primo ad essere stato eretto e per questo il più sacro. In questo luogo si tiene la festa delle acque, durante la quale una fanciulla si offre come sposa del padre, cedendogli volontariamente il suo sangue, per propiziare prosperità e pioggia per l’anno successivo. Dopo che l’offerta si conclude i fedeli smantellano e ricostruiscono il tempio, a rappresentare l’eterno circolo e ricambio delle acque e dei suoi doni.
    Nei templi minori durante la festa delle acque ogni fedele versa un po' del proprio sangue in grandi otri, che vengono poi successivamente versati nelle acque, per ridare al Padre parte dei flussi vitali che ha donato al mondo.

    Usanze funebri


    Quando una persona muore il suo corpo viene dissanguato, in modo che il sangue possa tornare alle acque, mentre il corpo viene bruciato, in modo che l’acqua ancora presente al suo interno possa rientrate nell’eterno circolo.
    Sebbene il fuoco sia l’antitesi dell’acqua viene visto dai fedeli come un mezzo per liberare completamente l’acqua da qualsiasi cosa e pertanto bruciare qualcosa viene visto come un modo per far tornare al padre fino all’ultima stilla d’acqua.

    Matrimoni


    Durante i matrimoni i due sposi si immergono fino alla vita nell’acqua, per poi procurarsi un’incisione su una delle mani.
    In sangue viene versato nelle acque, mentre viene pronunciata la seguente formula “Grazie padre, tuo è il sangue che ci dà la vita, da te veniamo e a te ritorniamo”.
    Successivamente gli sposi congiungono le mani ferite per mischiare il loro sangue, mentre gli invitati pronunciano “erano divisi, ora sono uniti. i due sono uno, il padre è tutti”

    Storia


    Secondo la tradizione i primi adoratori del padre delle acque scapparono da Valyria assieme a coloro che successivamente fondarono la città di Braavos, vedendo ormai la corruzione della libera Fortezza come irreversibile.


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    Edited by BlackCleric - 6/6/2023, 09:27
     
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    Fanciulla della luna pallida


    Guidami tra le insidie del mare



    Il culto della Fanciulla pallida più che una religione è un insieme di credenze, superstizioni e racconti provenienti da diverse parti di Essos, aventi come figura principale un Nume, uno spirito protettore che viene comunemente chiamato la Fanciulla pallida e che veglia sui marinai durante le traversate.

    Culto


    Queste credenze sono diffuse tra i marinai, da Braavos ad Asshai, ed i loro famigliari. Nonostante si possa considerare la credenza principale di molti tra coloro che solcano le onde non è strano sentirla invocare nei momenti di difficolta anche dai marinai appartenenti ad altre religioni, in quanto difficilmente gli Dei sembrano avere presa sugli uomini in mezzo alle immense distese d’acqua squassate da tifoni e temporali.
    Sebbene le credenze possano variare da città in città mantengono un insieme di caratteristiche identitarie:
    la fanciulla della luna pallida, figlia del mare e della luna appare ai marinai durante la così detta ora del lupo, ovvero quando la luna si trova al suo zenit nel cielo, indicando ai marinai in pericolo la via verso la terra ferma. Secondo quanto raccontano i marinai è in suo onore che da quando si ha memoria gli uomini pongono una polena, con le forme di una ragazza o di una fanciulla a prua delle navi, in modo che sia di buon auspicio ed indichi la strada da seguire nella tempesta.
    Inoltre la fanciulla apparirebbe come una presenza spettrale o come una fiamma bluastra sopra le vele e gli alberi maestri, avvisando i naviganti dell’avvicinarsi di un temporale.
    I marinai pregano la fanciulla di proteggere la loro nave e di ricondurli sani e salvi al porto, sebbene molti di loro, alla maniera dei marinai, pronuncino spesso volgarità ed improperi spinti su di lei, nella speranza che essa non faccia mai visita alla loro nave e di conseguenza tenga le calamità lontane.
    È vista quindi sia come una figura di salvezza, quando appare nel mezzo del pericolo, sia di malaugurio, quando invece compare in momenti di tranquillità o calma per annunciare delle sventure in arrivo.

    Nel culto non esistono delle vere o proprie figure sacerdotali, ma i templi sono gestiti e curati da anziani marinai che si sono ritirati dal servizio.

    Pratiche e leggi


    I marinai nella loro superstizione evitano di parlare apertamente della Fanciulla ed anche coloro che affermano di averla vista o di essere scampati ai flutti grazie al suo intervento raramente lo raccontano a coloro che non sono dei “salati” ovvero dei marinai.
    Tra i fedeli è uso indossare delle collane, a cui è appeso un ciondolo rappresentante una luna piena, nella quale è inciso il profilo del volto di una ragazza dai lunghi capelli lisci, oltre a tatuaggi con la stessa simbologia.
    Sulle navi, così come nei porti è comune trovare edicole, tabernacoli od altari dedicati al Nume, nei quali le candele votive vengono accese solo di notte.
    Presso i porti più grandi si trovano dei veri e propri templi, nei quali i marinai al ritorno da un viaggio particolarmente lungo o difficile lasciano una offerta in monete d’argento, per ringraziare della protezione che gli è stata concessa; Oppure prima della partenza per ingraziarsi la Fanciulla, affinché convinca suo padre il Mare a dirigere la sua furia altrove.
    Le leggi del culto sono mischiate a doppio filo con le leggi del mare e su quelle in vigore su ogni nave e variano di paese in paese.
    Il culto è ricco di numerose preghiere ed invocazioni derivate dai canti marinareschi, con i quali condividono il ritmo e la struttura. Essendo nati per essere cantati sul mare è considerato di cattivo auspicio intonarli sulla terraferma e un terribile insulto sentirli intonare dalla “gente di terra”


    Giorni e luoghi sacri


    Non ci sono luoghi o giorni sacri, ma i marinai considerano di buon auspicio le partenze sotto la luna piena, mentre di cattivo l’attraversare tratti di mari insidiosi nelle notti di luna nuova.

    Usanze funebri


    I marinai fedeli alla Fanciulla pallida praticano in così detto “funerale in mare” secondo il quale qualsiasi persona muoia su di una nave durante un’attraversata (e che non venga già reclamato dal mare) debba essere chiuso in una cassa di legno appesantita ed affidato alle profondità dei flussi, all’alba o al tramonto, quando la fanciulla passa dal regno di un genitore a quello dell’altro.
    gli ammutinati, i pirati od i ladri non sono resi partecipi di questi onori ed in genere vengono consegnati al mare, appesantiti da qualche palla di ferro, e possibilmente ancora vivi.


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    Yndros del Crepuscolo



    "Yndros, donaci la completezza."



    Yndros del Crepuscolo è una divinità dell'amore e della sessualità; la sua è una natura duplice, poiché durante il giorno ha aspetto maschile, mentre di notte assume sembianze femminili. Ambedue questi aspetti sono ritratti con corpi bellissimi, spesso del tutto privi di vestiti e adornati con collane, bracciali e anelli preziosi. Il suo simbolo sacro è formato da una mezzaluna d'argento e un mezzo sole d'oro uniti in modo che formino un unico cerchio perfettamente diviso in due metà.

    Culto



    Il culto di Yndros del Crepuscolo segue la "Dottrina della Completezza", un insieme di credenze religiose secondo cui ogni essere umano è in principio sia maschio che femmina; tuttavia, quando si viene al mondo il corpo non ha la forza di accettare una natura duplice e per tanto si nasce solo di un sesso. Per i membri del culto il sesso di una persona non deve determinare le sue possibilità nella vita, questo in virtù del fatto che ciascuno ospita dentro di sé anche una propria metà di sesso opposto. Sempre per questo motivo i seguaci di Yndros rifiutano ogni caratterizzazione di genere, asserendo che non esistono né comportamenti né azioni che debbano essere appannaggio di un sesso e preclusi all'altro. Questo vale ovviamente anche per la sessualità, la quale deve essere praticata in totale libertà e disinibizione. Si narra che il culto sia in possesso di strani rituali legati agli alti misteri, i quali concederebbero ad alcuni suoi membri la capacità di cambiare sesso alternando la propria metà femminile a quella maschile.

    Tempio del Crepuscolo
    Il Tempio del Crepuscolo è il grande edificio religioso in cui si venera Yndros del Crepuscolo; si tratta di un palazzo che si trova nella città libera di Lys ed è anche la casa del Vale, dei sacerdoti e delle sacerdotesse. L'esterno del palazzo è costruito in pietra candida, il portone dell'ingresso principale è formato da due ante di spesso legno: quella di destra reca un decoro d'oro rappresentante Yndros nella sua forma maschile sormontato dal sole, quello di sinistra uno d'argento rappresentato Yndros nella sua forma femminile sormontata dalla luna.
    La parte bassa del tempio ospita una grande sala le cui pareti sono caratterizzate da bassorilievi rappresentanti diverse scene d'amore carnale, preghiera e contemplazione del sole e della luna; quest'ultime scene sono molto dettagliate e riportano uomini che guardano la luna e donne che guardano il sole, un simbolismo che rappresenta la ricerca della propria metà sessuale alternativa.
    Il Tempio del Crepuscolo è anche una casa del piacere; coloro che desiderano ricevere il sacramento dell'amore pagano un sacerdote o una sacerdotessa che li accompagneranno nelle proprie stanze salendo al di sopra della grande sala. La parte più alta del palazzo è tuttavia riservata esclusivamente ai membri del clero o, in rare occasioni, anche a ospiti accuratamente scelti. Lassù, in grandi sale ben celate, si svolgono i riti d'amore privati del clero, compresi riti orgiastici: secondo alcuni, perfino quelli di natura occulta in cui i sacerdoti e le sacerdotesse cambiano il loro sesso nell'atto d'amore carnale.


    Vale
    Vale è una parola in alto valyriano, il plurale della parola "uomo" inteso come essere umano. Nel culto di Yndros questa parola viene usata per indicare la massima carica religiosa, la persona il cui compito è prendere le decisioni che influiscono sulla vita dell'intero culto, indire le orge del crepuscolo e celebrare i riti più sacri. La persona che ricopre il ruolo di Vale può essere sia uomo che donna, tuttavia i fedeli le si rivolgono usando usando il pronome "voi" come se si rivolgessero contemporaneamente a due persone, poiché il Vale è considerato a tutti gli effetti sia uomo che donna. Tradizionalmente il/la Vale veste con un abito metà argenteo e metà aureo che lascia intravedere la pelle in più punti e mette in risalto le forme del corpo; assieme ad esso il/la Vale indossa una piccola corona, un semplice cerchio privo di gioielli realizzato metà in oro e metà in argento. Si dice che il sacerdote o la sacerdotessa che ascende a Vale divenga anche custode dei segreti mistici celati nel Tempio del Crepuscolo.

    Sacerdoti e Sacerdotesse
    I sacerdoti e le sacerdotesse di Yndros sono uomini e donne che hanno scelto di abbandonare le proprie vite per diventare i più fedeli servitori di Yndros del Crepuscolo. I loro compiti sono molteplici: intonano le preghiere, concedono la benedizione di Yndros ai fedeli, praticano i riti d'amore e tengono ordinato il tempio. Si narra che alcuni sacerdoti compiano un passo ulteriore verso il loro dio apprendendo i segreti occulti per mutare il proprio sesso.

    Hūrenkon e Vēzenkon
    Coloro che desiderano servire Yndros senza rinunciare i propri beni sono definiti hūrenkon e vēzenkon; il termine hūrenkon significa "lunare" e viene affidato alle donne, il termine vēzenkon significa "solare" e viene affidato agli uomini. Queste figure si potrebbero definire dei novizi del culto ed il loro compito è aiutare i sacerdoti e prendere parte ai riti sacri. Hūrenkon e vēzenkon sono considerati come amici del clero e veri fedeli di Yndros; nonostante il loro ruolo non sono obbligati ad aiutare i sacerdoti, anche se farlo è l'unico modo che hanno per ascendere loro stessi al rango di sacerdote.

    Pratiche e leggi



    Dottrina della Completezza
    Le Dottrina della Completezza è l'insieme di leggi e ideologie sacre dei seguaci di Yndros; secondo questa dottrina il fine dell'esistenza è ricercare e accettare la propria metà di sesso opposto tramite la preghiera e l'amore carnale, così da ottenere la completezza. La dottrina impone categoricamente l'equità dei sessi, difatti all'interno del clero non si fanno distinzioni tra uomini e donne. Un altro punto cardine della dottrina è l'amore, il quale deve essere libero e privo di costrizioni morali o sociali: i membri del clero e i fedeli sono dunque guidati ad accettare ogni forma di amore e sessualità, purché queste non arrechino danni alla persona desiderata. Lo stupro è considerato dalla Dottrina il più ignobile dei crimini, poiché il sesso è un mezzo affidato all'umanità da Yndros per cercare la completezza e prendere qualcuno contro la sua volontà è un atto ripugnante agli occhi della divinità; i fedeli ritenuti stupratori vengono ripudiati dal Tempio del Crepuscolo e non vengono più considerati seguaci di Yndros.

    Sacramento dell'Amore
    L'amore a pagamento è ritenuto il più nobile dei mestieri, e difatti viene ampiamente praticato dai sacerdoti e dalle sacerdotesse del Tempio. Tuttavia i membri del clero, compresi hūrenkon e vēzenkon possono non pagare tali servigi, a patto ovviamente che il sacerdote o la sacerdotessa accetti di concedere gratuitamente i suoi favori.

    Orge del Crepuscolo
    Nelle alte sale del tempio si svolgono occasionalmente le Orge del Crepuscolo: questi riti orgiastici avvengono tra i membri del clero e gli ospiti che hanno ricevuto un invito del Vale. Per tradizioni ai novelli sposi è concesso di unirsi ai riti nel giorno del loro matrimonio.

    Matrimonio e Libertà Sessuale
    La fede di Yndros ammette le unioni poligame e non vede come peccato il giacere con persone che non siano il proprio sposo o la propria sposa.

    Asilo
    Offrire asilo ai bisognosi è ritenuto un sacro dovere; tuttavia ogni richiesta d'asilo presso il Tempio del Crepuscolo è appannaggio del Vale, che può anche rifiutare di concedere la protezione del tempio.

    Simboli Sacri
    La luna e il sole, così come l'oro e l'argento sono considerati sacri dal culto di Yndros, poiché l'oro e il sole rappresentano l'aspetto maschile della divinità, l'argento e la luna quello femminile. Allo stesso modo questi simboli sono spesso usati dai fedeli per indicare la sessualità in generale.

    Matrimoni



    Le cerimonie nuziali possono essere celebrate o presso la sala grande del Tempio del Crepuscolo o in una delle abitazioni degli sposi. I matrimoni avvengono sempre con la presenza di amici e parenti e gli sposi indossano tradizionalmente i propri abiti migliori accompagnati da almeno un gioiello d'oro e uno d'argento per le famiglie benestanti, mentre i fedeli più umili avvolgono un pezzo di tessuto dorato e uno argenteo ciascuno attorno a un polso.
    Al momento della cerimonia, amici e parenti formano un cerchio attorno agli sposi e al sacerdote, dando il via a un breve rito nel quale gli sposi dovranno sempre rispondere all'unisono, motivo per cui molte coppie si esercitano a recitare le parole assieme molte volte prima del matrimonio.

    Rito nuziale
    - Il sacerdote fa inginocchiare gli sposi e chiede loro: "Siete pronti a cercare assieme la completezza? A trarre amore e serenità accettando l'altra persona in ogni suo aspetto, sia esso il sole o luna?"
    - Gli sposi rispondono assieme: "Su Yndros, signore del Crepuscolo, noi giuriamo di voler cercare assieme la completezza"
    - Il sacerdote prende dunque le mani degli sposi per poi sovrapporle: "La vostra carne diverrà una, e così le vostre vite"
    - Stringendosi la mano gli sposi dovranno rispondere: "Scegliamo di unirci, ora e per sempre. Possa Yndros benedirci con il suo amore"
    - Il sacerdote bacia in fronte ciascuno degli sposi per poi recitare: "L'amore di Yndros è con voi. Possa la vostra ricerca concedervi piacere e gioia"
    - Fatto questo gli sposi si alzano per chiudere la cerimonia baciandosi.

    I matrimoni possono continuare a lungo tra banchetti e festeggiamenti vari, ma tutti si concludono in un unico modo; la coppia deve appartarsi per consumare il primo rapporto, questo anche nel Tempio del Crepuscolo poiché il sacerdote che ha celebrato il matrimonio metterà una stanza a disposizione degli sposi. Per gli sposi è anche possibile decidere di celebrare il matrimonio unendosi a un'orgia del crepuscolo.

    Usanze funebri



    Poiché nella morte il corpo è condannato a un'unica forma, i fedeli di Yndros cremano i defunti per poi liberarne le ceneri, atto che simboleggia la liberazione dal vincolo del corpo e il ritorno alla divinità. Le ceneri degli uomini vengono liberate di giorno con il sole alto in cielo, quelli delle donne durante le notti in cui si può vedere la luna

    Feste e giorni sacri



    La fede di Yndros non ha particolari festività; tuttavia ogni volta che il Vale indice un'Orgia del Crepuscolo, il giorno precedente all'evento è sempre una grande festa e nella sala grande del tempio i sacerdoti intonano canzoni in onore della divinità, mentre hūrenkon e vēzenkon portano cibarie e bevande da offrire ai fedeli e ai membri del clero per celebrare l'imminente rito sacro. Inoltre ad ogni cambio di stagione è usanza indire una grande Orgia del Crepuscolo come rito propiziatorio per la stagione a venire.

    Storia



    Il culto di Yndros del Crepuscolo è antico poiché di origine valyriana; si dice che alcuni signori dei draghi fossero seguaci di Yndros e che per questo motivo il culto conserva ancora delle conoscenze legate alla magia. Quando Lys venne fondata come meta di piacere, i seguaci di Yndros scelsero di costruire un secondo tempio presso la neonata città libera rilevando un palazzo che era già stato destinato a divenire una casa del piacere, dunque decisamente adatto come sede del culto.

    Dopo il Disastro di Valyria il tempio di Lys divenne l'unico rimasto al mondo, venendo via via migliorato negli anni dai sacerdoti che lo trasformarono nel bellissimo Tempio del Crepuscolo che è tutt'ora.

    Per lungo tempo il culto mantenne uno stretto rapporto con la famiglia Rogare, ricca e potente dinastia di banchieri che ventava membri di spicco fedeli a Yndros del Crepuscolo. Tra questi la più nota è indubbiamente Lady Larra Rogare che fu sposa del principe Viserys Targaryen, fratello minore di re Aegon III Targaryen. Durante il dominio di Aegon III la banca della famiglia Rogare era anche più influente della Banca di Ferro di Braavos, tuttavia dopo un lungo periodo d'oro la banca crollò e Marra Rogare fuggì al tempio di Yndros in abiti da uomo in cerca d'asilo. Sebbene l'essere stata aiutata dal tempio le salvò la vita, quando i Rogare furono processati Marra fu privata di alcuni beni preziosi che aveva ereditato.

    Ad oggi il culto di Yndros ha una certa importanza a Lys, ma non vanta più la grande influenza di cui aveva goduto durante il sodalizio con la famiglia Rogare.

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    Edited by BlackCleric - 9/7/2023, 17:34
     
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    Leone della notte e Fanciulla fatta di luce


    tra le tue fauci soccombono i malvagi.
    La tua luce lo trattiene nelle notti.



    Il Leone della notte, assieme alla fanciulla fatta di luce sono gli Dei principali adorati a Yi Ti e a Leng. Il loro culto è ancestrale ed antico come l’impero che li venera ed è rimasto immutato fin dall’età dell’alba. Il Leone è il Dio della notte e delle stelle, della punizione e della ricchezza. Mentre la Fanciulla è la Dea della luce, della temperanza e della sapienza.
    Essendo Yi Ti un impero chiuso e poco interessato a quello che succede fuori dai suoi confini è assai difficile trovare dei suoi cittadini nelle città libere o a Westeros.

    Culto


    I due culti, intrinsecamente legati tra di loro, sono due dei più antichi conosciuti, rivaleggiando con quello degli Antichi Dei. Data la sua enorme importanza per la storia di Yi Ti, nell’impero si possono trovare templi talmente enormi e sfarzosi da far svergognare un’intera città libera.
    Il leone della notte è il Dio creatore di ogni cosa, e colui che generò il “Dio sulla terra”, il Dio-imperatore che regnò sull’impero dell’alba per diecimila anni, prima di ascendere al cielo. La fanciulla fatta di luce ne è invece la madre, Dea benefica a cui si devono i raggi vitali del sole, e l’intelletto degli uomini, che li ha posti al di sopra delle bestie.
    Il dominio del Leone è la notte, le stelle il suo manto e la luna risplende come i suoi occhi, la Fanciulla regna sul giorno, il sole risplende ed acceca come la bellezza del suo viso.
    Secondo quanto si dice a Yi Ti, quando la Fanciulla fatta di luce voltò le spalle al mondo il Leone della notte fece calare la lunga notte sul mondo, riversandoci sopra tutta la sua Ira per punire la malvagità dell’uomo. Al servizio del Leone della notte si trovano legioni di Demoni che seminarono morte e distruzione durante la lunga notte ed ora attendono, pronti a invadere nuovamente il mondo nel caso la sua malvagità dovesse tornare a prevalere. la donna con la coda di scimmia la luce della Fanciulla sono in grado di sconfiggere i demoni del Leone della notte.

    Il leone della notte è quindi sia il Dio creatore che un Dio maligno, pronto a rigettare il mondo nel buio e ad annientare l’umanità, trattenuto al suo posto dall’azione contrapposta della Fanciulla fatta di luce, in grado di placare e rabbonire il consorte.

    Dato che gli Dei-imperatori governano ancora l’impero di Yi-Ti, essi sono considerati i discendenti delle due Divinità e per questo deificati, anche se negli ultimi secolo il loro potere assoluto si estende solo sulla capitale imperiale, mentre è debole e solo di facciata nel resto dell’impero.

    All’interno dei culti si identificano tre figure:

    I sacerdoti del Leone della notte, Riconoscibili per le pelli di leone e alle pietre preziose che vi sono sopra ricamate, oltre alle vesti colorate in base alla dinastia imperiale che servono.

    Le sacerdotesse della Fanciulla fatta di luce, vestite con vesti bianche o gialle, si truccano il viso con pigmenti a base d’oro ed indossano orecchini di diamanti.

    Gli scribi. Membri di entrambi gli ordini sono coloro che mandano avanti buona parte della burocrazia ecclesiastica ed imperiale. Vestono in maniera sobria, ed indossano dei turbanti in tessuto grezzo, con un’unica pietra semi-preziosa sopra, in base al compito che svolgono





    Pratiche e leggi



    Essendo i culti delle due Divinità religione di stato le leggi sono le stessi dell’impero e all’interno dei suoi confini sono legge.
    Particolarmente dure sono le punizioni contro i traditori ed i violenti, i quali sono spesso puniti con condanna a morte, indipendentemente dal ceto sociale.
    Inoltre data la naturale riservatezza dei membri dell’impero è considerato punibile il rivelare qualsiasi informazione agli stranieri che non siano stati autorizzati dall’imperatore, o dal sovrano della regione.
    Essendo il Leone della notte il Dio della ricchezza coloro che riescono a guadagnare soldi e prestigio sociale sono ben visti dalla società e considerati benedetti dalla divinità.
    Si sa che però le punizioni del Dio sono repentine e feroci, perciò coloro che cadono in disgrazia vengono messi ai margini della società, in quanto si crede che il Leone della notte li abbia puniti per un qualche crimine che abbiano commesso. Non è inusuale che su tali persone vengano avviate indagini ecclesiastiche di natura penale per accertarne i comportamenti.

    I poveri e gli indigenti vivono ai margini della società, spesso in comunità chiuse e separate dal resto della popolazione, assieme a coloro che non riescono a controllare i propri istinti o inclinazioni, come l’abuso di alcool o la rabbia violenta, in quanto essi rifiutano la Temperanza, attributo della Fanciulla fatta di luce.

    Giorni e luoghi sacri



    Nell’impero di Yi ti il culto festeggia sia la fine della lunga notte sia il compleanno del Dio in terra, figlio delle due divinità e primo Dio Imperatore.

    Matrimoni



    Durante i matrimoni gli sposi indossano vesti cerimoniali molti articolate, dotate di maschere che raffigurano le fattezze dei due dei, giurando di onorarli e rispecchiarli con la loro vita da coniugi.

    Usanze funebri



    Non vi è un’usanza specifica per la tumulazione dei cadaveri, che possono essere sia cremati che interrati. L’importante è che le salme vengano benedette da un sacerdote o una sacerdotessa, in quanto le anime di coloro che non subiscono questo rito sono destinate ad entrare a far parte delle fila dei Demoni del Leone della notte, senza trovare la pace dopo la morte.

    Negare la benedizione ad un condannato è una punizione applicata per i crimini più gravi.


    Storia



    Secondo gli scribi di Yin, tutte le terre tra il Mare di Giada e il Mare dei Brividi, le Montagne d'Ossa e i Rifiuti Grigi facevano parte del Grande Impero dell'Alba e ricadevano sotto il controllo del Dio sulla Terra, unico figlio del Leone della Notte e della Fanciulla Fatta di Luce. Si dice che abbia avuto cento mogli e che abbia regnato per diecimila anni, prima di ascendere alle stelle per raggiungere i suoi antenati. Gli successe il figlio maggiore, l'Imperatore della Perla, che regnò per mille anni. A lui seguirono l'Imperatore di Giada, l'Imperatore di Tormalina, l'Imperatore di Onice, l'Imperatore di Topazio e l'Imperatore di Opale, tutti regnanti per secoli. Ogni sovrano successivo ebbe un regno più breve e dovette affrontare problemi crescenti, poiché l'umanità divenne avida e corrotta.

    All'Imperatore di Opale successe la figlia, l'Imperatrice di Ametista. Il fratello minore la uccise e usurpò il trono, evento ricordato come il Tradimento di Sangue. Si autoproclamò Imperatore della Pietra di Sangue e iniziò un regno di terrore, praticando arti magiche oscure e necromanzia. Abbatté i veri dei per adorare una pietra nera caduta dal cielo. Secondo gli annali orientali, il Tradimento di Sangue è attribuito come causa della Lunga Notte, poiché causò la disperazione della Fanciulla-Fatta-di-Luce che distolse il suo volto dall'umanità, mentre il Leone della Notte inviò l'inverno generazionale per punire l'umanità. Nel caos che seguì, il Grande Impero dell'Alba crollò.

    Dopo il crollo del Grande Impero dell'Alba, ebbe inizio l'Impero d'Oro di Yi Ti. Dalla fine della Lunga Notte, undici dinastie di imperatori hanno regnato su Yi Ti, ognuna conosciuta con un colore onorifico. Alcune di esse hanno governato per non più di mezzo secolo, ma la più lunga ha regnato per settecento anni. I passaggi di potere tra le dinastie non sono sempre avvenuti in modo pacifico e in quattro occasioni la fine di una dinastia ha portato a un periodo prolungato di guerra civile e anarchia. Il più lungo di questi durò più di cento anni.

    Ai giorni nostri, Yi Ti è governata da Yin dal diciassettesimo imperatore azzurro, Bu Gai. Tuttavia, il potere di cui dispone è debole rispetto agli antichi imperatori divini, e i governatori locali e gli esattori delle tasse si sono ritagliati un centinaio di principati tra le province.

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    Trios



    Tre volte santo, tre volte benedetto, nascita, vita e morte del Mondo intero!




    Trios è una divinità trina adorata in diverse città libere. Il suo è il culto della completezza e dell’equilibrio.
    la divinità Si presenta con un corpo dalle fattezze umane sormontate da tre teste: quella centrale assorta in meditazione, quella di sinistra è gioiosa, mentre quella destra pensierosa.

    Le statue che rappresentano la divinità sono in genere sedute con le gambe incrociate, mentre le braccia sono sei o nove.
    Il simbolo sacro di Trios è il triangolo, considerato simbolo dell’equilibrio e della perfezione, oltre alle stelle a 6 e 9 punte



    Culto


    il culto di Trios è divisa in due sette, in armonia e unione tra di loro:

    La setta della ricerca dell’imperfezione:
    secondo questa setta l’uomo, a differenza della divinità è un essere imperfetto, in quanto la perfezione del numero tre e dei suoi multipli non sono presenti all’interno del corpo umano.
    Secondo questa corrente di pensiero Trios è un esempio da seguire per raggiungere la completezza. Quando corpo, mente e spirito saranno perfettamente in equilibrio essi potranno ascendere, e affianco alla testa del corpo compariranno anche le altre due, così come appaiono in Trios.
    I seguaci di questa setta praticano la meditazione contemplativa, circondandosi di elementi naturali il modo da ripristinare il loro contatto con la divina perfezione. Inoltre sono molto attivi nella matematica e nell’arte, che considerano una via per rappresentare la perfezione di Trios e come tecnica da praticare per raggiungere la completezza.

    La setta della tripla perfezione:
    secondo questa setta l’imperfezione dell’uomo è voluta dalla divinità per aiutarli a guardare oltre se stessi ed apprezzare la bellezza e la perfezione del mondo.
    Secondo questa corrente di pensiero sul numero tre sono basati molti dei principi naturali che regolano il mondo, così come molte delle fasi attraversate dall’uomo. Piuttosto che guardare dentro di se per raggiungere la perfezione credono che il modo migliore per avvicinarsi alla divinità sia donare se stessi fino a unirsi spiritualmente con il resto della comunità.
    I membri di questa setta rifiutano i beni personali a favore della condivisione comunitaria, utile a separarsi dalla visione dell'io ed abbracciare quella comunitaria e perfetta, data dall’equilibrio tra gli individui, in quanto solo dalla perdita dell'uno imperfetto e divisorio è possibile avvicinarsi a Trios. I membri si prodigano a divulgare la conoscenza del culto nelle città libere e all’aiuto degli ultimi. Sono inoltre conosciuti per gli scritti spirituali e filosofici che hanno prodotto nei secoli.

    Secondo i fedeli di Trios verrà un giorno in cui si creerà una terza setta, la quale porterà ad un nuovo equilibrio e le cui idee permetteranno di raggiungere una maggiore vicinanza a Trios, in quanto colmerà e pareggerà le credenze delle prime due.

    Benché il culto sia diviso in sette, anche se un fedele si sente rispecchiato maggiormente in una sola delle due può comunque praticare e condividere gli ideali e le pratiche dell’altra.



    Il culto non presenza figure sacerdotali, le quali sono sostituite da figure monacali:
    i monaci delle setta della ricerca dell’imperfezione dedicano anima e corpo alla loro spiritualità interiore, ritirandosi dal mondo per riuscire a raggiungere la completezza finale.
    I monaci della setta della tripla perfezione al contrario dedicano la vita al pellegrinaggio nel mondo e alla creazione di nuove nuove comunità di fedeli, professando il culto.

    Essendo una religione comunitaria i templi sono gestiti dai membri stesi. Ogni tre anni dei rappresentanti delle sette di ogni comunità nel mondo si riuniscono per condividere le idee, i risultati ed i pensieri emersi nell’ultimo periodo e per tre mesi ne discutono e ci meditano, fino a decidere quali debbano essere condivise anche alle altre comunità e quali invece siano scartate.

    I templi sono costruiti a pianta triangolare, ai cui vertici si alzano tre piccole torri, che svettano sugli edifici circostanti. La statua della divinità si trova al centro perfetto del tempio, a simboleggiare la sua centralità per la comunità, che si raggruppa attorno alla statua sia per le preghiere, sia per discutere o confrontarsi sui bisogni e problemi.


    Pratiche


    i membri del culto, quando entrano ufficialmente all’interno delle comunità, hanno l’abitudine di tatuarsi un triangolo sulla fronte, simbolo di Trios e posto simbolicamente come terzo occhio rivolto non al mondo ma allo spirito. In triangolo è orientato verso l’alto per i membri della ricerca dell’imperfezione, a simboleggiare la volontà dell’ascensione, mentre è verso il basso per i membri della tripla perfezione, a simboleggiare la vicinanza all’essenziale.

    I membri del culto vestono normalmente vesti dei tre colori primari, dai quali si originano tutti gli altri, e portano i capelli o le barbe raccolte in tre trecce. I più devoti vestono lunghe e larghe vesti, in modo da coprire l’imperfezione numerica dei loro arti.

    Ai bambini viene assegnato alla nascita un nome composto da sole due sillabe, alla quale ne viene aggiunta un’altra al compimento del terzo anno di età, quando il bambino viene introdotto ufficialmente nella comunità religiosa. I bambini che sono nati dopo gravidanze anomale, ovvero più brevi di nove mesi, sono considerati in pericolo e come compensazione e protezione il loro nome contiene più sillabe, in modo che al terzo anno di età sia composto da sei o nove.

    La vera età adulta, per il culto, cade al compimento dei trent’anni, mentre gli anziani che riescono ad arrivare all’incredibile età di novant’anni sono omaggiati e considerati esempi di virtù e e benedizione di Trios.

    Secondo tutti i credenti il 3 ed il simbolo del triangolo può essere usato per rappresentare molti dei fenomeni naturali fondamentali:

    alba, zenit e tramonto. Nascita, vita e morte. Passato, presente e futuro, madre, padre e figli. Sole, luna e stelle e così via.

    Il numero tre rappresenta quindi la centralità della vita e della comunità dei membri del culto, ed oltre ad essere omaggiato è considerato di buon auspicio tutto ciò che vi è riconducibile.


    Leggi



    il culto di Trios considera vergognose e blasfeme tutte le azioni che turbano l’equilibrio della comunità e rischiano di allontanare i membri dalla vicinanza e dalla completezza con Trios.
    Nonostante questo l’unica punizione praticata all’interno della religione è l’allontanamento del membro colpevole dalla comunità per un periodo di 3, giorni mesi o anni, o per i casi più gravi trent'anni. Al termine dell'allontanamento se il membro dimostra di essere capace di tornare in armonia con la comunità viene riaccolto.
    In caso contrario sulla sua fronte viene tatuata una linea che taglia a metà il triangolo, a simboleggiare allontanamento dal culto e dei suoi ideali. Nonostante questo all’espulso vengono donati averi e beni necessari per ricominciare una nuova vita.
    La violenza è molto rara nelle comunità più devote del culto.


    Vita comunitaria e rito di iniziazione



    anche se in maniera diversa entrambe le sette hanno alla sua centralità la comunità, intesa come vita condivisa in tutti i suoi aspetti. La setta della ricerca dell’imperfezione mantiene il concetto di proprietà privata, anche se ridotta all’essenziale, condivide quasi tutti i momenti della giornata, incentrata sui momenti di preghiera e meditazione collettiva. Sebbene i membri del Culti di Trios lavorino, tendono a fondare e gestire attività commerciali con altri membri del culto, in modo da produrre beni per la comunità, rivendendo solamente l’eccesso all’esterno. Il denaro allo stesso modo è utilizzato solo per acquistare i beni a cui non riescono a provvedere da soli.

    La setta della tripla perfezione invece sebbene non preveda il concetto di proprietà privata mantiene una comunità molto stretta nella condivisione dei momenti più importanti della giornata, mentre nel resto del tempo i propri membri sono invogliati a lavorare e a praticare l’aiuto agli ultimi anche al di fuori dal loro quartiere, in modo da portare nuovi membri al culti o ad aiutare sempre nuove persone. I quartieri abitati dai membri della setta sono in genere organizzati attorno ad alcuni edifici conviviali, all’interno dei quali si trovano i beni ed i servizi necessari e a disposizione della comunità, attorno ai quali sono organizzate le unità abitative e gli edifici adibiti all’aiuto e all’accoglienza degli ultimi.

    Affianco a queste comunità molto devote se ne affiancano altre, in cui attorno ad un nucleo di membri devoti si raccolgono diverse famiglie che pur essendo parte del culto conducono una vita armonizzata con le popolazioni delle città libere nelle quali si sviluppano, in una versione più aperta di comunità.


    I riti di iniziazione si svolgono all’interno del tempio.
    I membri esterni, ovvero coloro che non sono nati all’interno delle comunità possono entrarvi a far parte attraverso un periodo di diversi anni, durante i quali si entra man mano all’interno dell'ideologia della vita comune, attraverso dei periodi di lunghezza sempre maggiore e di rinuncia crescente alla propria vita precedente. Questo passaggio obbligato serve a sintonizzare gli aspiranti membri agli ideali e alla mentalità della comunità. Questo percorso ha una durata variabile e non sempre si conclude con l’ingresso nelle comunità. Molti aspiranti non riescono a raggiungere la mentalità necessaria ad entrare in sintonia completa con le comunità, ma non ne vengono allontanati. Continuano a vivere come aspiranti, fungendo anche da portavoce ed intermediari per le comunità ed il resto della società, svolgendo commissioni e servizi che potrebbero comportare schemi di pensieri o concetti troppo estremi per qualcuno cresciuto all’interno delle comunità.

    Coloro che invece sono cresciuti all’interno della comunità o coloro che vengono accettati alla fine del loro periodo di ingresso partecipano alla cerimonia vera e propria.
    I candidati vengono condotti all’interno del tempio, spogliati delle loro vesti. Entrano quindi nella bocca destra della statua di Trios, uscendone da quella sinistra, accolti con gioia dalla comunità, che lo riveste con le vesti colorate dei loro membri. Successivamente il nuovo membro potrà decidere se farsi o meno tatuare.
    Alla fine della cerimonia i membri provenienti dall’esterno hanno l’usanza di radunare tutti i loro averi nel tempio, per donarli alla comunità e compiendo la rinuncia definita ai propri averi non essenziali.





    Giorni e luoghi sacri



    essendo il numero tre il più sacro, la festa più importante del culto cade il terzo giorno, del terzo mese, ogni tre anni. In questa data i membri della comunità sono esentati dal lavoro comunitario e festeggiano con feste e parate per le città in cui risiedono, facendo doni a coloro che non appartengono alle comunità, motivo per cui la loro festa è molto conosciuta ed attesa nelle città in cui si trovano le comunità più grandi.
    Al termine della parata inizia un periodo di calma e riflessione comunitaria che dura 9 giorni, al termine del quale avviene l’incontro della comunità, che sceglie 3 suoi membri da mandare all'incontro delle comunità.

    Matrimoni



    nel tentativo di perseguire la perfezione del numero sacro non è inusuale che i membri del culto contraggano matrimoni trigami, di qualsiasi composizione.

    Pratiche funerarie



    all'interno del culto di Trios i morti vengono cremati, e le loro ceneri sparse dalla cima delle torrette del tempio, al tramonto.

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    Signora delle Lance


    nostra sposa, guidaci alla vittoria!





    La signora delle lance è la dea adorata dagli immacolati, i soldati/schiavi eunuchi famosi in tutte le città libere per le loro competenze marziali.
    Si sa ben poco della divinità che adorano, in quanto il suo vero nome, così come buona parte delle informazioni ad essa associate non vengono condivise con coloro che non appartengono agli immacolati.
    è conosciuta anche come la Sposa della Battaglia e la Madre degli eserciti.



    Culto



    La formazione degli immacolati inizia all’età di cinque anni ed è conosciuta per la sua particolare brutalità. I bambini vengono man mano spogliati della loro individualità, empatia ed austostima. Al contempo vengono iniziati ai dogmi della loro Dea, che si dica servano a mantenerli uniti e mortali in battaglia.
    Si tratta di una divinità marziale, il cui culto e le sue pratiche girano completamente attorno alla battaglia o alla preparazione per essa. Non conosce ne pace ne riposo, ma solo sangue e morte.


    Pratiche




    gli immacolati che superano l’addestramento iniziale, vengono completamente castrati e si consacrano alla signora delle lance offrendo i propri attributi alla Dea, bruciandoli al suo altare. In questa maniera limitano la forza che possono sviluppare, in quanto non saranno mai forti come uomini completi, ma compensano e molto spesso superano queste mancanze tramite la disciplina e le tecniche della Dea, segrete e tramandate tra le diverse generazioni di Immacolati.
    In certe cerimonie legate alla dea gli Immacolati assumono decotti e bevande che li privano della paura e il pensiero indipendente, lasciando un guscio vuoto, inamovibile davanti al pericolo e pronto al sacrificio in ogni istante.
    Oltre a queste misture gli immacolati assumono ogni giorno il vino del coraggio, una bevanda dai componenti sconosciuti che attutisce la loro sensibilità al dolore.

    Gli immacolati, rispetto ad altri schiavi od eserciti regolari praticano la pulizia personale quasi con devozione maniacale, pulendosi con la sabbia o l’acqua salata secondo quanto decretato dai dettami segreti della loro Dea

    la lancia è il simbolo degli immacolati e della loro dea. Non se ne separano mai e la tengono sempre curata e pronta all’uso, utilizzandola anche come totem per la preghiera prima delle battaglie.

    Gli immacolati non parlano con gli estranei della loro Dea.

    Storia



    le pratiche degli immacolati, così come molte caratteristiche della signora delle lance sembrano ispirarsi fortemente alle legioni della vecchia Ghis, ed alcune delle divinità del defunto impero.

    Molti credono che la Signora delle lance sia solo un espediente ideato dai buoni padroni di Astapor per instillare l’obbedienza ed il cameratismo agli immacolati durante il loro indottrinamento, dandogli qualcosa in cui credere fino al fanatismo come via di fuga dalle terribili e brutali procedure a cui vengono sottoposti.


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    Edited by BlackCleric - 15/9/2023, 16:19
     
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    Signora piangente



    lacrime amare, lacrime di morte





    la signora piangente è una divinità adorata a Lys, in particolare dalle donne anziane e da chi ha subito un lutto. Si vocifera inoltre che ci si possa rivolgere alla signora piangente anche per richiedere la morte di qualcuno.



    Culto



    il culto della Piangente non è un culto organizzato, anche se le sue statue si possono trovare in diverse piazze e giardini di Lys, oltre che in piccoli santuari nelle vie più buie e tortuose.
    Le statue sono generalmente di pietra nera e rappresentano una donna dall’età indefinita china su se stessa, con il volto tra le mani, con piccole lacrime che solcano le guance
    ai suoi piedi i fedeli lasciano accese delle candele profumate e dei piccoli ciottoli neri, che si possono trovare sulle spiagge attorno a Lys.


    Pratiche



    le donne anziane fanno spesso visita alle statue durante il giorno, in cerca di conforto per i cari estinti. Non è strano che si radunino in campanelli attorno alle statue, innalzando preghiere e lamenti mentre agitano i loro veli neri intessuti di perline.
    Nei periodi di guerra o malattia sono molti di più i cittadini che si raccolgono attorno alle immagini della divinità per chiedere protezione e per allontanare la morte dalla loro famiglia. Non si sa se la signora ascolti le preghiere di chi chiede la vita, in quanto sembra più legata al lutto e alla morte che alla vita e alla gioia.

    Secondo quanto si racconta a Lys coloro che intendono pregare la dea affinché si porti con se la vita di qualcuno devono recarsi a pregare la dea nelle notti senza luna, accendendo un cero rosso, nel quale va bruciata una ciocca di capelli come offerta.


    Le lacrime di Lys, il famoso e mortale veleno sembra legato a doppio filo con la figura della signora piangente, in quanto secondo i locali sono proprio le lacrime della loro dea ad avere il potere di donare la morte. Non si sa quale sia l’origine di queste voci ma è indubbio che il veleno sia stato inventato ( o donato dalla Dea) proprio a Lys

    Storia



    non si conosce molto dell’origine della figura della signora piangente. C’è che dice che un tempo le statue avessero un’espressione felice, per poi chinarsi ed iniziare a piangere dopo il disastro di Valyria.
    Al di là dei racconti popolari la dea piangente era probabilmente una divinità adorata nella libera fortezza di Valyria, portata sull’isola dai primi colonizzatori. Non si conosce nè il suo vero nome ne se abbia subito variazione durante la permanenza a Lys


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    Edited by BlackCleric - 15/9/2023, 16:19
     
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    Madre Luna


    Dolce madre a te cantiamo, guida i nostri passi nell’oscurità, le nostre mani sono tue.


    La Madre Luna è una Dea adorata nella città libera di Braavos, se non la più importante della città.
    È la dea della profezia, della sapienza e dei segreti. Si presenta con un corpo da donna, alta e magrissima. Il corpo è avvolto da una lunga veste grigia con cappuccio, che lascia visibile solo il mento e la bocca, oltre che le mani, lunghe e sottili di color alabastro. Dal cappuccio escono lunghi capelli neri, che arrivano fino a terra.
    Le statue dedicate alla divinità la rappresentano sia nel suo aspetto umanoide sia in quello elementare; nel quale appare come una enorme sfera di pietra bianca, incisa di fitte scritte argentate, comprensibili solo alle Cantrici della Dea.

    Culto


    Il culto della Madre Luna praticato a Braavos è probabilmente assai diverso da quello originale, radicato nella popolazione nomade che abita oltre le montagne delle ossa. Sebbene mantenga inalterati alcuni principi buona parte della struttura moderna si è plasmata a seguito dell’insediamento del primo tempio a Braavos.
    Il culto è considerato il principale di Braavos, per via dell’importanza storica che ha rivestito per la nascita della città stessa.
    Le cantrici della luna: sono le ancelle della Madre luna, uniche figure sacerdotali del culto sono tutte donne, seguendo le antiche tradizioni del popolo che per primo ha adorato la Madre luna queste sacerdotesse si rasano completamente la testa, oltre a raschiare via ogni pelo corporeo. Indossano strette vesti grigie, di lino o seta, lunghe fino a terra e dotate di un colletto rigido, che si eleva dal retro del collo fino a superare la testa.
    In casi eccezionali anche gli uomini possono diventare cantrici della luna, a patto che si vestano, si comportino e vivano come donne.
    L’oratrice della madre: la figura apicale del culto, viene scelta tra tutte le cantrici durante una cerimonia segreta, la quale può durare anche giorni interi. L’oratrice veste una veste bianchissima intessuta di pietra lunare ed è considerata la Voce stessa della Luna. Ogni sua parola è legge, e resta in carica fino alla morte o fino a quando è in grado di parlare ed intonare i sacri inni.

    Tempio delle cantrici: l’unico tempio delle cantrici si trova a Braavos, in un’isola a nord-ovest dell’isola degli Dei, all’incrocio tra il canale lungo e quello degli eroi. È il tempio più grande della città, costruito in marmo bianco come la neve e sormontato da un’enorme cupola argentata con vetrate che mostrano le varie fasi lunari. Due statue di fanciulle sostengono l’architrave a forma di mezzaluna davanti alla porta principale.
    pratiche

    Le cantrici della luna vivono per adorare ed innalzare canti alla luna e per questo motivo le loro giornate iniziano al calare del sole. Per tutta la notte è possibile sentire i loro canti diafani innalzarsi dal tempio. Le cantrici non sono mai visibili durante i sacri inni, ma chiunque passi dal tempio durante la notte non può non rimanere incantato dalle loro voci, anche se nessuno sembra in grado di capirne le parole.
    Oltre ai sacri canti i fedeli partecipano anche a delle delle veglie notturne guidate dalle cantrici, durante le quale si prega la madre luna di concedere sapienza e verità alle cantrici, in modo che possano guidare il popolo di Braavos attraverso le difficoltà.
    L’oratrice della madre gode di grande fama e potere e la sua voce oltre a guidare il popolo è ascoltata anche dal signore del mare di Braavos.

    Oltre a gestire il tempio le cantrici, durante il giorno, si occupano di insegnare l’arte della guarigione e la legge, perpetrando le antiche usanze delle loro antenate. Le cantrici sono considerate giudici integerrimi a cui il popolo si può rivolgere per risolvere dispute e controversie, con il beneplacito del governo Braavosiano


    Leggi ed usanze


    molte delle leggi delle cantrici riprendono quelle in uso presso i Jogos Nhai, il loro popolo originario, anche se nel tempo sono state stemperate dai costumi braavosiani.
    Considerano fondamentali i legami di sangue, i quali vanno sempre rispettati ed onorati, mentre è illegale ed immorale versare sangue altrui.
    Anticamente tra gli adoratori della madre luna c’era l’abitudine di legare la testa a i neonati, al fine di rendere i loro teschi allungati ed appuntiti, ma negli ultimi secoli questa pratica è andata scemando.
    Le fedeli indossano abitualmente dei grossi orecchini argentati a forma di luna, mentre gli uomini portano pesanti medaglioni. Per via delle antiche leggi ai fedeli è proibito indossare gioielli d’oro e pietre preziose, perché per il popolo originario delle cantrici simboleggiavano l'oppressione da parte dell'impero Yi Ti
    Le donne più devote si rasano completamente i capelli, anche se è un’usanza poco applicata, mentre gli uomini lasciano solo una striscia di capelli al centro del cranio, usanza molto in voga e di moda anche tra coloro che non credono della madre Luna.


    Feste e giorni sacri


    la vita religiosa del culto gira intorno alle fasi lunari e vede le sue feste più sacre cadere in concomitanza dei grandi eventi astronomici, quali le eclissi lunari e la Luna rossa, considerate dei messaggi di pericolo inviati dalla Dea.

    Festa del sacrificio: anticamente gli Jogos Nhai avevano l’usanza di rubare alle tribù vicine gli animali da offrire in sacrificio alla dea per le feste più sacre. Oggi giorno invece viene organizzata una sagra sull’isola del tempio dove i fedeli acquistano gli animali da offrire al tempio.
    Ratto della sposa: anticamente gli uomini del popolo delle cantrici compiva incursioni nelle altre tribù per rapire delle donne da sposare. Oggigiorno l’usanza viene rievocata dalle giovani coppie, le quali si dividono in base ai sessi e al termine di una parata mimano il furto delle donne, trascinandole all’interno del tempio, dove le coppie vengono poi benedette dall’oratrice della Madre

    Storia


    Quando un carico di schiavi della libera fortezza di Valyria diretti a Sothoryos si ribellò, sequestrando le navi negriere che li trasportavano e fuggendo a nord, un gruppo di donne schiavizzate dalle terre dei Jogos Nhai profetizzò dove avrebbero trovato rifugio: una laguna dietro un muro di colline ricoperte di pini e pietre marine, dove frequenti nebbie avrebbero aiutato a nascondere i rifugiati dagli occhi dei signori dei draghi. Queste donne erano le cantrici della luna e, secondo la storia di Braavos, la loro profezia si rivelò vera. Per questo motivo, il tempio delle cantrici è il più grande di Braavos.

    Indice



    Edited by BlackCleric - 15/9/2023, 16:19
     
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