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.Anche Orwell l’aveva raggiunta, se Nick era stato mandato al porto e Holland si era occupato di seguire le truppe lungo le porte a lui era spettato il compito di pattugliare quei passaggi segreti che forse non erano più così segreti. Lyanne aveva visto un uccelletto aggirarsi per introdursi nella stanza del Primo Cavaliere e lasciare lì quella bottiglia vuota, un possibile capo d’accusa che avrebbe potuto condurlo ad essere indicato come il colpevole della morte degli ambasciatori se solo lei non avesse trovato il reale mandante.
Aveva trovato chi c’era dietro ma sapere dove fosse il Ragno Tessitore era tutt’altra cosa.
Fu intercettata dall’uomo lungo uno dei corridoi della Fortezza Rossa e fu lei ad indicargli di raggiungere una zona distante da orecchie indiscrete, laddove fosse possibile.
“Ho sorvegliato con un piccolo drappello di uomini la zona che mi avete indicato.”
E non era tutto, iniziò a raccontare di quei cunicoli battuti che lei stessa gli aveva indicato, si era astenuta dal raccontare di quello che conduceva alle stanze del Primo Cavaliere.
“Ne ho trovato un terzo, non so dove porta esattamente ma sono salito e sembravano delle prigioni, ho trovato un corridoio buio, maleodorante con porte simili a quelle di celle e con persone che si lamentavano, alcune professavano la loro innocenza.”
Qualche altro dettaglio circa ciò che aveva trovato ma che alla Volpe non aveva permesso di comprendere, forse, a pieno il luogo in cui Orwell si era recato contravvenendo in parte alle istruzioni ricevute.
Aveva indagato oltre a quelli che erano stati i suoi compiti finendo, tuttavia, per scovare dove conduceva uno dei passaggi che lei per mancanza di tempo non aveva esplorato.
“La sola figura che abbiamo trovato è una bambina, l’ho portata nelle vostre stanze, lì ho incontrato lady Olenna, avrei preferito non lasciarla con nessuno ma tra tutti credo sia la figura di cui vi possiate fidare di più anche se era interessata a quella bambina. Ho lasciato due uomini di guardia dando ordine di non fare entrare nessuno.”
Se Olenna avrebbe voluto far entrare qualcuno forse avrebbe trovato il modo ma meglio con lei che con qualche sconosciuto.
“Ti ringrazio, adesso vado a vedere io di persona.”
Senza esitare congedò Orwell che avrebbe trovato in seguito, a cui affidare altri compiti poi. Se voleva capire da dove iniziavano i problemi forse avrebbe potuto capire quanto a fondo le spie di Varys conoscevano quei passaggi, sin dove erano infiltrate se una di queste aveva versato il veleno nei bicchieri degli ospiti. C’erano delle falle persino nelle cucine?
Sarebbe partita da quella bambina per poi allargare le sue indagini.
Raggiunse le proprie stanze sperando di trovare ancora lì Olenna e quel piccolo uccelletto.SPOILER (clicca per visualizzare)449 parole
Lyanne vuole interrogare la bambina che Orwell ha trovato. -
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Stanze di Lady Lyanne- Fortezza Rossa- Sera -11 gennaio 286
Effettivamente Lady Olenna si trovava nelle sue stanze, intenta a fare gli sberleffi a Victoria ed Olenna, ma negli appartamenti della neoMaestra dei Sussurri non v'era traccia di alcuna bambina.
"Immagino debba farti le mie congratulazioni, Maestra dei Sussurri." -la Redwyne non aveva sollevato gli occhi dalla culla delle bambine, ma si era comunque preoccupata di salutare la Florent al suo arrivo. Il suo tono di voce, sempre cristallino, era piuttosto indecifrabile al momento alle orecchie di Lyanne che era di certo abituata a conoscere la matrona di Alto Giardino.
"Sai qual è il potere di un Maestro dei Sussurri? Poter suggerire ciò che vuole alle orecchie del Re." -continuava a giocare con le neonate gonfiando le guance e punzecchiandole con la punta dell'indice sui morbidi pancini.
"Senza un Re a cui sussurrare sai cos'è un Maestro dei Sussurri?"-stavolta Lady Redwyne sollevò lo sguardo dalle due bambine per portarlo interamente sulla sua protetta -"Il capro espiatorio per ogni problema del Concilio Ristretto."
Sospirò portando le mani sulle cosce, rassegnata: "In che guaio ti sei cacciata, bambina?"CITAZIONEOlenna non ha preso in carico la bimba da Orwell casualmente..... -
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Al suo ingresso trovò due bambine ma nessuna di queste era quella di cui le aveva parlato Orwell. Lyanne trovò Olenna alle prese con le proprie figlie, si stava comportando da bisnonna che giocava con le nipotine e di quell’uccelletto trovato ad aggirarsi tra i vicoli non c’era nessuna traccia.
Rimase appena poco oltre la soglia ad osservare Victoria e Olenna che ridevano di quegli sberleffi giocosi, ancora troppo piccole per rendersi conto del mondo che le circondava e che le aspettava appena sarebbero state abbastanza grandi.
“Non che ce ne sia bisogno.”
Fu la risposta a bassa voce e consapevole di non avere ancora fatto nulla per sistemare una serie di macerie che quello stesso Re assente aveva lasciato dietro di sé.
Rimase ad osservare le figlie facendo scorrere lo sguardo dall’una all’altra più volte prima di piantare gli occhi su Olenna che si era quindi decisa a spostare lo sguardo per sollevarlo verso di lei.
Era consapevole che quelle osservazioni fossero giuste.
“Uno solo?”
Domandò con la voce chiaramente modellata da una nota di ironia amara.
“Questo posto pullula di guai irrisolti e se non posso sussurrare all’orecchio del Re posso sperare di farlo a quello della Regina Madre per mettere una toppa e provare ad evitare che questi guai diventino ancora più grossi.”
Nonostante le giuste riflessioni non aveva dimenticato il motivo per cui era arrivata lì.
“Orwell aveva lasciato qui una bambina, dov’è finita?”. -
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Stanze di Lady Lyanne- Fortezza Rossa- Sera -11 gennaio 286
"So cosa vuoi fare."-quella era la maniera di Olenna di rispondere alla domanda di Lyanne -"Spero di riuscire a farti cambiare idea prima di rivelarti dove si trova la bambina."
Si poteva credere che la Regina di Spine avesse già interrogato la piccola a modo suo e anche che avesse unito i puntini di quanto stava accadendo grazie alle Lacrime di Lys, il veleno che lei stessa aveva scoperto, e alle sue personali informazioni. Dunque era probabile che la Redwyne fosse già a conoscenza del coinvolgimento del precedente Maestro dei Sussurri negli omicidi degli stranieri invitati a corte.
"Non fare l'errore di credere che aver tolto il titolo all'eunuco voglia dire anche avergli tolto il potere. Lord Varys, anche senza Lord, resta Varys. E tu bambina mia resti una mosca nella tela del Ragno." -una figura che doveva risultare pericolosa persino agli occhi della madre di Lord Mace in qualche modo.
"L'ultima persona che si è messa contro di lui è stato il biondino e a quanto ne sappiamo è finito sotto terra insieme al Lord di Isola della Chela e a mio nipote." -era evidente che Olenna si era fatta un'opinione del tutto personale di quanto era accaduto ad Approdo del Re nelle ultime ore ed intendeva convincere la Florent della bontà della sua visione -"Qui accusano tutti il Karstark, ma buon cielo, Lyanne, d'accordo che sopra gli Incollatura hanno poco cervello a separare le orecchie ma credi davvero che il Lord di Karhold possa essere così stupido?" -si portò una mano alla fronte a massaggiarsi la radice del naso.
"Di cosa era colpevole? Di furto ed adulterio. Con l'intercessione del suo Signore e di mia nipote se la sarebbe cavata con delle pubbliche scuse ed un'ammenda, nulla di più. Chi sarebbe tanto sciocco da pensare che togliere di mezzo due nobili ed il Primo Cavaliere del Re sia un'opzione preferibile?"-di certo il fatto che a sparire fosse stato proprio l'uomo che poche ore prima aveva accusato Lord Varys di tradimento qualche sospetto avrebbe anche potuto farlo sorgere.
"Varys ha incastrato il Karstark nella sua tela così come intendeva fare con Lord Buckwell se il piano non avesse funzionato." -la decisione della Regina di Spine era perentoria a riguardo -"Non metterti contro di lui."
Ecco la richiesta della Redwyne, pura e semplice.
"Sei intelligente, troverai una maniera di far ricadere la colpa su qualcun altro.". -
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Poteva aspettarsi diverse cose ma doveva ammettere di non avere pensato a quella variabile. Olenna le stava consigliando di non mettersi contro l’uomo che adesso era fuggito per rintanarsi chissà dove nell’ombra. Il colpevole era stato collegato ai suoi misfatti eppure ora Olenna le stava chiedendo di far ricadere la colpa su qualcun altro. Ma chi?
Un cosa poteva anche sfiorarle la mente, a maggior ragione dopo i disordini e quanto era accaduto persino a Roccia del Drago. Qualcosa si stava muovendo nella sua testa, ad Olenna sarebbe bastato osservare l’espressione pensierosa di Lyanne che rimase concentrata, silenziosa. Lasciò passare alcuni istanti prima di rispondere.
“Ignoro dove sia, potrebbe essere sotto terra, in un fosso o in qualsiasi altro posto.”
L’idea della Redwyne era plausibile ma solo il corpo dell’uomo a cui alludeva le avrebbe rivelato la verità su di lui e sugli altri tirati in ballo. Non appena il Karstark fu nominato anche la donna fece una lieve smorfia.
“Red Karstark è molte cose, indubbiamente quello che mi avete mostrato mi fa pensare che sia un donnaiolo a cui piace tenere conto delle sue imprese ma un assassino? Non penso.”
Almeno non fino a quel punto, fino a quel livello di stupidità. Sull’adulterio invece non sembrava nutrire alcun dubbio ma era un male secondario, minore, condannabile molto di più da qualche Septa, a lei interessava ben poco cosa facesse il fu Maestro della Guerra nella propria camera da letto.
“Potrebbe essere tardi a meno che io non decida di coinvolgere il Concilio Ristretto, il Gran Maestro e la Regina in una direzione diversa.”
Avrebbe significato coinvolgerli e convincerli a puntare l’opinione degli altri nobili e di chiunque non conoscesse la verità in una direzione diversa poiché la verità non era conosciuta e nota a tutti.
“Ma ciò non toglie che ci siano dei buchi nella sicurezza, Varys è arrivato ad avvelenare gli ospiti del Re, a mettersi contro quella stessa corona di cui era consigliere per qualche motivo che tutt’ora mi sfugge. A questo va posto un rimedio che può avere due strade: corrompere chi era dalla sua o eliminarlo, ne vedete forse una terza?”
Forse c’era, riuscire a mettersi in contatto con lui e sollevarlo da ogni accusa a patto di trovare un modo di cooperare, silenziosamente, lontano da tutto e da tutti, da qualsiasi orecchio. Voleva davvero valutarlo?
“Il candidato migliore a questa colpa è quel gruppo di Fanatici, come può avere creato disordini potrebbe essersi intrufolato fino ad avvelenare qualcuno, ma dovrei convincere chi conosce la verità a lasciare che io punti il dito verso di loro, verso un nemico già pubblico verso cui convergere forza e ostracismo.”. -
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Stanze di Lady Lyanne- Fortezza Rossa- Sera -11 gennaio 286
"Ho fatto lavare e vestire il tuo canarino, è tra le nuove domestiche Florent." -rassicurata dalla protetta sulle sue intenzioni, Olenna non si fece più alcun problema a rivelare l'ubicazione della ragazzina che era riuscita facilmente a "comprare" sottraendola dai cuniculi e anche al contempo da orecchie indiscrete -"Forse puoi usarla per capire come risolvere il tuo problema."
Cercare Varys? Risalire ai suoi complici ed eliminarli o corromperli? Questa sarebbe stata una decisione interamente di Lyanne.
"A quanto ho sentito il nuovo Langward ed il figlio del vecchio capocarceriere si sono messi sulle tracce di uno dei capi di questi eretici...potresti sfruttarli per portare a compimento il tuo proposito. Quanto a chi sa già qualcosa..."-evidentemente si trattava di personaggi troppo illustri perché potessero essere eliminati senza destare sospetti, ma potevano essere convinti, quello sì -"Il segreto è convincerli che questa sia la decisione migliore per loro, prima che per i tuoi interessi. Se non hai bisogno di altro da me..."
La Regina di Spine si avvicinò alla finestra delle stanze indicando con un cenno del capo le mura della capitale: "Quando avete intenzione di togliere i vostri bellimbusti dalle porte? Intendo fare ritorno nell'Altopiano e preparare Mace all'incontro ad Ashford.". -
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Un nuovo carino, era il primo. Avrebbe dovuto essere il primo di altri, poteva partire da lei per scoprire dove si nascondevano altri infiltrati di Varys. Eliminarli sarebbe stato più difficile di corromperli, forse, sarebbe stata la scelta secondaria. Se non fosse riuscita a portarli dalla propria parte avrebbe dovuto togliere dal mezzo quelli che potevano costituire un problema lì dove la sicurezza presentava alcune falle. Se quella bambina era stata pescata dalle guardie e, prima di lei, anche quel ragazzino che stava portando la boccetta nelle stanze del Primo Cavaliere, era chiaro di come il Ragno Tessitore si servisse di quei cunicoli per i suoi loschi piani e continuasse a farlo anche a distanza.
“Vedrò di comprendere come posso fare, d’altro canto non mi risulta che sappiano niente, potrebbero essere le pedine perfette.”
Ignari al punto giusto, qualche parola ben sussurrata e si sarebbero mossi tracciando scie di colpevolezza verso uno dei capi degli eretici. Doveva congegnare quella strategia e spingerli a muoversi per lei per portarla a buon fine.
Fece una smorfia.
“Tenetemi il più lontano possibile Tosco Redwyne.”
Già che avrebbe dovuto incontrare lord Mace Tyrell per quell’incontro ad Ashford, se solo fosse riuscita a trascinarle quell’uomo lontano dai piedi le avrebbe fatto un grosso piacere.
“Spero ci rivedremo presto e con le migliori notizie possibili.”
Definirle buone sarebbe stato ottimistico da parte sua. L’avrebbe lasciata andare ringraziandola con gli occhi più che con le parole. Saperla fare ritorno nell’Altopiano piuttosto che lì era qualcosa che non le piaceva troppo, avrebbe perso il migliore appoggio eppure se così doveva essere così sarebbe stato.SPOILER (clicca per visualizzare)266 parole. -
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"A quanto ne so, dopo che la notizia della nomina di qualcuno in questa stanza nel Concilio Ristretto si è diffusa, mio nipote ha deciso di far presto ritorno a casa sua. Non credo ti sarà d'ostacolo." -fosse stata un cavaliere, Olenna avrebbe dato alla sua protetta una bella pacca sulla spalla a quel punto. Essendo una Lady, le rivolse un sorriso amichevole ed una carezza sul gomito.
Un nuovo capitolo della vita della Florent stava per iniziare.
E prendeva forma nel volto vivace di una bimba un po' timorosa, ma che a prima vista non sembrava affatto l'orfanella che le aveva descritto Orwell: probabilmente le cure che le erano state riservate per ordine della Regina di Spine avevano rinfrancato l'animo della piccola prima ancora del suo aspetto esteriore. Accoglierla tra le domestiche non era stato tanto un atto di misericordia della Redwyne, quanto il modo di nasconderla il più possibile sia dalle spie di Varys sia dalle altre personalità a corte che avrebbero potuto avere interesse nell'interrogarla.
"Mia Signora..." -l'inchino della bimba al cospetto di Lyanne fu piuttosto goffo e scoordinato, ma restava comunque un primo tentativo.CITAZIONETua!. -
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Peccato. Era un vero e proprio peccato che Tosco non le sarebbe stato tra i piedi. Se solo non avesse avuto cose più importanti a cui pensare si sarebbe fatta riempire la vasca e ci si sarebbe immersa con una coppa piena di vino per brindare al suo essersi tolto dai piedi, almeno per il momento.
Rispose al gesto di Olenna sollevando la mano più vicina a quella della lady e cercando a sua volta il contatto con l’altra, un gesto leggero per sfiorare il dorso della mano femminile in un contatto leggero prima di lasciarla andare.
Fu il momento di osservare quella bambina che sembrava diventata diversa dall’orfanella che aveva addentato la mano del soldato, a vederla così si poteva dire che le cure di Olenna avevano iniziato a fare effetto in qualche modo. Osservò il suo farsi avanti, vestita come una delle serve in mezzo a cui si stava nascondendo per essere protetta da chi poteva cercarla o riconoscerla. La osservò esibirsi in quell’inchino goffo e scoordinato ma ugualmente apprezzabile per essere uno dei primi tentativi e decide di sorridere in risposta, un incoraggiamento per quella prova di calarsi in un mondo nuovo per lei.
“Dunque ci conosciamo finalmente, come posso chiamarti?”
Non era necessario che le offrisse il suo vero nome, le stava dando la possibilità di sceglierne uno nuovo da usare lì, tra la servitù, un’identità rinnovata per continuare a nascondersi a partire proprio dal nome come protezione.
Si avvicinò a lei sistemando i piedi.
“Se non vuoi rischiare di inciampare quando ti inchini devi metterli così, certo aiutano molto anche l’esperienza, le scarpe e i vestiti che indossi.”
Lentamente le mostrò come inchinarsi.SPOILER (clicca per visualizzare)278 parole. -
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"Don..." -la bimba stava per rispondere col suo vero nome, quindi decise su due piedi che quello non sarebbe andato più bene e, per scegliersene uno di suo gusto, puntò la sua attenzione su una figura femminile a cui le sarebbe piaciuto poter assomigliare un giorno: "Selene è il mio nome!"
Oh, la defunta Principessa Targaryen! Sogno e delizia di ogni bimbetta di Approdo. Quindi osservò con attenzione le indicazioni di Lyanne che le avrebbero insegnato ad inchinarsi proprio come la dama alla quale cercava di assomigliare.
Riassunse la posizione eretta, ben dritta con i piedi uniti e le braccia lungo i fianchi, le spalle più rilassate che poteva. Quindi portò le mani leggermente dietro il corpo, con le dita estese in un movimento che sembrasse il più delicato possibile; mantenendo la schiena dritta dunque, andò ad abbassare entrambe le ginocchia, lentamente. Durante il movimento andò ad estendere lentamente una gamba di lato tenendo le dita dei piedi rivolte verso l'esterno e abbassò gradualmente il corpo mantenendo il suo peso su quella dritta, inchinandos profondamente ma tentando di mantenere l'equilibro. Lo sguardo fu rivolto leggermente verso il basso, senza spostamenti però della schiena in avanti o indietro; riportò dunque con calma la gamba estesa alla sua posizione originaria rialzandosi con cura e con un'espressione compiaciuta sul volto.
"Mia Signora..." -ripeté soddisfatta.. -
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“Molto meglio Selene.”
Le sorrise dopo aver notato quell’inchino, senza lasciarsi andare a correzioni o altro. Sarebbe stata lei, osservando le altre serve o con l’esperienza a prenderci la mano e far diventare quei movimenti più fluidi e comprendere come andava fatta quella riverenza a dovere.
Quale che fosse il suo nome vero le sarebbe importato se avesse dovuto minacciarla in qualche modo ma aveva già pensato Olenna a comprarla, un eventuale tradimento da parte di quella bimbetta non era impossibile ma al momento non avrebbe voluto pensarci. Era pur sempre una bambina che si era appena calata in una nuova realtà, con la possibilità di stare al sicuro e avere un tetto sulla testa e almeno qualche pasto, frugale, garantito.
“Siediti.”
Le indicò una delle sedie presenti nella stanza, non era esattamente il genere di cortesia riservata alla servitù ma in quel momento non doveva dare disposizioni su come intendeva ritrovare la propria stanza al mattino.
“Ci sono alcune cose che vorrei chiederti, se sai come rispondermi ovviamente.”
Decise di mantenere toni miti per farla sentire a proprio agio e non lasciarla chiudere a riccio.
“Qualche giorno fa ho visto qualcuno intrufolarsi nelle stanze del Primo Cavaliere.”
Iniziò a fare la descrizione di quel ragazzino che aveva visto.
“Hai un’idea di chi potrebbe essere?”
Quindi passò a fornire anche le informazioni che Orwell aveva riportato dal mercante circa il bambino con le scarpe nuove mandato a raccogliere gli ingredienti.
“Lo hai mai incontrato?”
Decise di rimandare ancora di qualche istante le domande sul Ragno Tessitore, quelle dirette.SPOILER (clicca per visualizzare)258 parole. -
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"Uhm..." -ora iniziavano i problemi.
A Selene piaceva quello che le era stato offerto da quelle Signore e non avrebbe voluto rinunciarci, però le piaceva anche avere la testa ancora attaccata al collo e l'esperienza (breve ma significativa) che aveva le suggeriva che forse parlare non era la migliore delle opzioni.
"Non lo so. Non conosco nessuno...come me." -la piccina si mordicchiava un labbro ed agitava la gamba destra in evidente stato di inquietudine. L'esperienza della Florent le suggeriva che quella che le aveva raccontato era una balla.
"Giravo per la città in cerca di cibo, ero al Grande Tempio e mi sono ritrovata nei sotterranei." -si era stretta nelle spalle manifestando apertamente la sua estraneità a qualsiasi fatto la Florent stesse cercando -"Non so nulla io del Primo Cavaliere o degli altri bambini della città. Mi dispiace."
La capacità che aveva Lyanne di scovare le bugie un giorno forse le sarebbe tornata utile nell'educazione delle sue figlie, ma in quella giornata le serviva semplicemente a comprendere quanto quella bambina avesse paura di rivelare quel che sapeva alla Lady di Acquachiara. Perché il fatto che qualcosa, in effetti, sapeva era oramai evidente agli occhi della donna.
"Ora posso andare?"CITAZIONETiro di inganno Selene vs Lyanne
[Giudizio mod + Bonus fama + Liv Competenza Inganno*4 + Liv competenza Oratoria*5 + Liv Competenza Manipolazione*3 + (Intrigo + Diplomazia + Attrazione)/6 + Affinità bersaglio/10] - [Giudizio mod*2 + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Intrigo/3*2 + Bonus convinzione]
Giudizio mod Selene= 8 circostanza (cercare di salvarsi la pelle) 3 modalità (sempre sul chi va lù la Florent, ma effettivamente non conosce come funziona la rete di Varys)= 11 punti
Affinità settata per i png sempre a 50 come la Pietà ecc.
Giudizio mod Lyanne= 8 circostanza (è già circsoeptta ecc) 1 modalità (specularmente rispetto a lei) 2 scrittura= 11 punti
UCCELLETTO PNG Rango 1 lv 13
Parametri 130 + 32= 165
Spia Imbecille -15% prova
Marzialità 20 (5f-15 d)
Diplomazia 80
Intrigo 80
Amministrazione 4
Conoscenze 1
Competenze base di Roccia del Drago + intermedie Intrigo
[11 + 0 + 0 + 0 + 0 + (80+80+0)/4 + 50/10] + 15% - [11*2 + 3*4 + 190/3*2 + 0] + 15%= (11+40+5)+15% - (22+12+126,66)+15%= 63,25 - 184,66= - Millemilioni Prova non riuscita. -
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Se le parole di Selene dicevano una cosa ecco che il suo linguaggio del corpo comunicava un’altra cosa. Si era accorta di quella menzogna, forse avrebbe dovuto anche insegnarle come mentire o almeno come nascondere meglio quello che le passava per la testa se voleva proteggersi. E poi? Avrebbe dovuto fare quel lavoro con tutte le spie che in qualche modo sarebbe riuscita a nascondere a Varys per salvaguardarle?
Troppo laborioso.
Da quella bambina spaventata per ora non avrebbe ottenuto niente per ora, forse quando si sarebbe sentita più al sicuro ma adesso sembrava avesse troppa paura. Forse il Ragno Tessitore aveva tra le mani qualche informazione o, più semplicemente, temeva mandasse qualcuno ad eliminarla così come aveva fatto con gli ambasciatori di Essos.
“Curioso come dal Grande Tempio tu sia riuscita ad infilarti nei sotterranei.”
Si limitò ad un’osservazione che poteva sembrare, dall’esterno, innocente e ironica ma nascondeva qualcosa di più.
“Puoi andare.”
Dubitava sarebbe riuscita a ricavare da lei altro ma oramai era chiaro che dovesse puntare gli occhi sui bambini. Ne aveva scoperto uno nei sotterranei, un altro era stato mandato ad acquistare gli ingredienti. Erano piccoli, tendevano spesso a passare inosservati o forse apparivano innocui.
Se c’erano delle falle nella sicurezza forse doveva cercare a partire da loro.SPOILER (clicca per visualizzare)212 parole. -
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1 punto albero qualità
1 punto Intrigo
Affinità Olenna +5
Affinità uccelletti +3
Affinità Varys -3
Affinità Sentiero Luminoso -3
Affinità Tosco -1.
Il cinguettio di un uccellettoSemilibera |
