Mercenario
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Laenor vide questo vecchio uomo, un vecchio uomo che ha avuto la fortuna, o la sfortuna per qualcuno, di avere mantenuto il suo ruolo senza finire in guerra ma prottegendo e rimanendo vigile delle carceri e dei prigionieri della capitale reale. "Non servono così tanta cortesia ser" Laenor pur non sapendo se effettivamente la guardia fosse un ser o meno la volle chiamare così per cortesia diciamo come segno di rispetto per il suo operato "Non datemi del signore quando lavoro vi prego." Di seguito l'uomo diede al giovane Longwaters il suo compito, ovvero fare un giro delle celle per vedere in che condizioni fossero e controllare i prigionieri. Laenor quindi dopo aver salutato la vecchia guardia avrebbe iniziato la ronda delle celle. La prima in cui si fermo era la cella di un 5 soldati Lannister, Laenor controllo subito le sbarre, i chiavistelli e i lucchetti che erano vecchi ma non danneggiati in alcun modo. "Non ti preoccupare ragazzo non abbiamo intenzione di scappare. Siamo stati sconfitti con la morte di re Tywin e senza un re a comandarci non a senso uscire di qui. Ma voi credo che siate felici della morte del nostro re o sbaglio? Voi siete solo dei cani al servizio di un finto re che non c'è mai." Laenor non reagì a quella provocazione anzi fece finta di niente e mentre passava alla seconda cella disse "Vedo che i leoncini finalmente sono domati. Ottimo" Di seguito Laenor arrivo in una cella dove si trovavano 2 ladri "Buongiorno donzelle, spero siate in vita." disse Laenor per controllare la situazione dei due ladri "Fottiti cane" disse uno "Si, vai a fare in culo" rispose l'altro "Vedo che siete vivi e vegeti devo dire. Ottimo, meno lavoro da fare." affermò Laenor in maniera ironica e di seguito inizio a controllare i chiavistelli, i lucchetti e le sbarre. Quest'ultime sembravano non solo vecchie ma anche levigate e molto più consumate del normale ed, a un controllo più attento Laenor aveva capito che molto probabilmente le avevano rosicchiate un bel po' "Vedo che il prolungato contatto con i ratti delle prigioni vi ha fatto diventare simili a loro. Pregate gli di che le guardie non si incazzino troppo" disse Laenor prima di proseguire verso la prossima cella. In quella si trovava un fratricida che aveva ucciso tutta la sua famiglia e si consegno alla guardia cittadina. Laenor era schifato da quel uomo il quale aveva ucciso il sangue del suo sangue qualcosa che per il ragazzo era il peccato massimo e la cosa più orrenda che un uomo potesse commettere "Sei sveglio animale? Hai mangiato? o come il solito non apri quella boccaccia?" disse Laenor mentre controllava la struttura della cella che era si vecchia ma integra niente segni di levigatura o rosicchiatura nulla dei nulla. L'uomo non solo non rispose alle provocazioni del Longwaters, come il solito, ma non aveva manco alzato quello sguardo dannato come il solito. Illuminando poi meglio la stanza Laenor poté vedere che sotto il corpo rannicchiato dell'uomo c'era un lago di sangue, il suo sangue. "Merda è morto. Che tu possa trovare la dannazione negli inferi fratricida." disse Laenor per poi proseguire per la perlustrazione delle celle. Arrivato alla quarta c'erano due compari che avevano provato ad aggredire delle donne cercando di derubarle ma la guardia riuscì a fermarli ed arrestarli. "Voi due siete in vita? Belli forti come sempre o un po' state vacillando feccia?" disse Laenor ai 2 "E' stata solo colpa tua, tua, tua, tua. Dovevi controllarli, vedere se gli artigli d'oro del drago arrivavano ma tu no. E solo colpa tua." disse uno dei due, molto probabilmente impazzendo, verso l'altro "Colpa mia? Sei matto parla ancora e giuro sui sette che ti fracasso la testa capito? Feccia fuori di testa. Ora bisogna scappar....." disse l'altro fermandosi proprio sul più bello. Laenor nel mentre aveva osservato le celle e i chiavistelli si stavano piano piano si stavano svitando dalla porta della cella e sembrava che ciò non fosse causato solo dal tempo ma anche dai due prigionieri "Sono sorpreso. Vedo con gioia che avete energie in corpo. quindi dirò alle guardie che a quanto pare la sbobba che mangiate non vi serva per un pò." disse Laenor allontanandosi e riuscendo a sentire solo "No, no, no, no. E' COLPA TUA!" La situazione che si creo poi era alquanto "Strana e inquietante" aveva pensato Laenor, perché non solo le celle erano si vecchie ma non c'era alcun segno di evasione e i prigionieri avevano tutti un incisione della stella dei sette sul corpo e non facevano altro che fare quelle che sembravano preghiere verso i sette. Ho finito. Devo avvisare la guardi subito. soprattutto per questi ultime celle. e cosi fece raccomandando pure alla guardia di riparare le celle e stare attenti ai prigionieri che pregavano i sette. Quelli lì gli avrebbero fatto venire gli incubi la notte
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