Addestramento Eivor

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    Arte della Spada Lunga 2
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    Mare Stretto, 286


    Eivor e Ser Stone si erano dati appuntamento quella mattina per iniziare gli allenamenti con l'arma che lo aveva affascinato il giorno prima: La spada lunga. Ser Stone sembrava un tipo tranquillo, aveva accettato la richiesta del Bar Emmon con estrema facilità ed in modo cordiale. Non si poteva dir lo stesso del carattere di Eivor, che spiccava per il suo animo austero, ma riusciva comunque ad apprezzare persone come Ser Stone. La sera stessa infatti avevano condiviso un piatto caldo e qualche boccale di birra, discutendo sull'allenamento del giorno dopo e conoscendosi meglio. Eivor era felice di essere stato mandato lì dal padre, stava imparando tante cose su come girasse il mondo. Non era più nella sua gabbia d'oro a Punta Acuminata.

    Incamminandosi verso la prua vide il suo nuovo maestro. Era impegnato nel sistemare dei barili come se fossero dei manichini, aveva piazzato anche un tavolino con un paio di spade.
    »Buongiorno Lord Bar Emmon.« Ser Ston diede il benvenuto al Pescespada lanciandogli una spada, che prontamente fu presa al volo. Era la prima volta che la maneggiava, il giorno prima non ne aveva avuto la possibilità. »Iniziamo dalle basi, anche se ieri sera ti ho già anticipato qualcosa: Uno dei vantaggi della spada lunga è la sua versatilità. Questo tipo di lama, noto anche come spada bastarda, è sia un'arma a una mano che a due mani, il che ti dà la flessibilità di scegliere come vuoi maneggiarla in una determinata situazione. Che tu preferisca uno stile di combattimento rapido e agile o uno più energico e potente, questa spada si adatta al tuo stile. Non è veloce quanto una lama corta e non è potente quanto uno spadone, ma se cerchi entrambe queste caratteristiche le troverai fuse in questa spada.« Ser Stone lasciava ondeggiare la spada tra le sue mani durante la spiegazione, indicando i vari punti dell'arma, con un'attenzione particolare all'elsa. »Direi che è arrivato il momento di provarla. Ho piazzato dei barili un po' a casaccio qui a prua, prova a colpirli per iniziare a prendere dimestichezza con la spada lunga.« Eivor annuì roteando la lama un paio di volte e tirando un bel respiro. Iniziò la carica verso un barile alla sua sinistra, sperava fosse vuote in quanto se lo avesse distrutto si sarebbe fatto il bagno nel suo contenuto. Lo colpì con un fendente diagonale facendo schizzare schegge per tutta la zona, a seguire lasciò l'elsa con la mano sinistra rimanendo ad impugnare l'arma con una mano. Certo era pesantuccia ma non proibitiva, l'impugnatura ad una mano permetteva una manovra molto più libera e dettata dalla fantasia. Fece una piroetta accompagnando l'arma in un fendente da sinistra a destra verso uno dei barili alle sue spalle. Eivor si stava divertendo un mondo, quell'arma non gli limitava i movimenti tanto quanto lo spadone, eppure la potenza dei colpi non ne risentiva.
    »Quest'arma è perfetta per il mio stile di combattimento.« Asserì Eivor guardando la lama sorridendo. Nonostante la sua stazza imponente Eivor era sempre stato un danzatore elegante tra le lame. L'utilizzo dello spadone lo aveva spesso e volentieri costretto a limitare il suo arsenale di mosse, stringendolo in delle manovre unicamente dettate dalla forza bruta. »Dove avete imparato ad utilizzarla?« Chiese poi verso il maestro Stone. »A Città del Gabbiano, sono stato scudiero di un cavaliere anziano ma estremamente esperto, ciò che l'età gli aveva tolto in termini di forza fisica gli aveva donato in quanto esperienza ed intelligenza bellica. L'ho visto atterrare avversari con la metà dei suoi anni. Che gli Dei se ne prendano cura ora che non cammina più tra i vivi.« Sentendo quelle parole ragionò qualche istante sulla possibilità di diventare a sua volta scudiero. Da piccolo era stato il paggio di suo padre per un po' di anni, ma non ne era mai diventato scudiero. Suo padre non era un cavaliere nè un guerriero. La via delle armi non lo apparteneva, così Eivor non potè mai proseguire la sua strada verso il cavalierato. Che fosse arrivato il momento di proseguire ciò che aveva interrotto? Il candidato principale era ovviamente suo zio Duran, sotto la sua ala sarebbe diventato sicuramente un ottimo cavaliere. Restava capire se lo zio potesse accettare o no.


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    Competenza: Arte della spada lunga 2
     
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