Cha-ching

Semi Leonard

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    Leonard Marbrand • 31 gennaio 286 • Mattina • Accampamento di Yaram




    "Mmmhhh" Leonard borbottava dicendo anche qualche parola, apparentemente sconnessa, sottovoce. Mentre scendeva dalla sella di Cenere guardava il luogo di fronte a sé. Quante volte era giunto in quell'accampamento? Quattro? Cinque?
    Aveva perso il conto e sembrava che ogni volta che tornasse da Yaram un qualche schiavista, sui avversario almeno dal punto di vista degli affari, fosse perito. Leonard era sempre stato convinto di usare quell'uomo ai propri scopi, ma chi è che stava usando veramente chi?
    "Amicizia" scosse il capo mentre lasciava il proprio cavallo dove era solito rimanere mentre lui parlava di affari. Difficile che vi fosse semplice e pura amicizia disinteressata tra un nobile in esilio e uno schiavista, ma ora lui stava per essere non più in esilio...e Yaram stava per diventare ben più di un semplice schiavista con un accampamento nascosto tra le alte rocce vicino Myr.
    Quella, in fondo, era sì un'amicizia per cui era stato necessario versare del sangue.

    Mentre le prime volte Yaram aveva scelto un punto di discussione "neutrale", l'ultima volta l'aveva invitato direttamente nella sua tenda, d'altronde tramare contro Canio sembrava anche per lui un azzardo.
    Come "ninnolo" per comprovare cos'era successo, Leonard aveva portato con sé lo stiletto del Gallar. Se lo metteva vicino al pugnale prelevato dal cadavere di Mida avrebbe potuto fare una bella collezione di oggetti appartenuti agli schiavisti.
    La cosa più interessante era però constatare che tanto la mappa che Yaram rivoleva indietro da Mida che quello stiletto avevano a che fare con i labirinti di una Città Libera di nome Lorath.
    Un semplice appassionato o forse c'era qualcosa di più in quella Città?

    In ogni caso, Leonard era lì solo per riscuotere quanto era suo. Non avevano pattuito alcun tipo di pagamento specifico se non semplici accenni a ottimi schiavi per le fosse di combattimento, ma il vero bottino era avere una fortezza del genere sotto il controllo di uno schiavista alleato di Myr.
    Al Marbrand poco importava di fare grande quella Città Libera ma non poteva negare che gli aveva dato ospitalità.

    "Yaram" Esordì quando poté entrare nella tenda. "Ancora una volta ci rivediamo!"
    Dopo i solti convenevoli di rito, ai quali quell'uomo sembrava ogni volta essere affezionato, Leonard spiegò e raccontò la situazione dell'assedio...con il piccolo dettaglio che la piramide dello schiavista era a metà crollata, sotto il peso mastodontico del drago. Evitò però di citare Rhaegar, non era necessario che quegli uomini si invischiassero nella politica di Westeros. A confermare la veridicità delle sue azioni, Leonard appoggiò lo stiletto di Canio, dall'impugnatura dorata.

    Eccoci, per quanto mi riguarda semi molto veloce perché non posso affrontare la cosa in libera.
    Ho linkato la semi precedente, in breve Leonard ha liberato la fortezza per far insediare Yaram (che al momento è sorvegliata da Myr fino a suo ingresso).
    Vengo ad incassare :D
     
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    Leonard venne introdotto senza troppi problemi nella tenda di Yaram, i convenevoli vennero scambiati e si arrivò in breve tempe agli argomenti succosi, ovvero la notizia della dipartita di Canio, o almeno la versione semplice che Yaram si aspettava.
    Annuì contento nel sentire come si erano introdotti nell’accampamento, ingannando e facendo fuori le guardie lungo la strada dal fiume al forte fino alla narrazione di quanto Fortunato e lo schiavista si erano ritrovati faccia a faccia.
    E li la faccia di Yaram virò espressione, perdendo al contempo sempre più colorito.
    “crollata eh? Certo sono cose che accadono, costerà ripararla, ci vorrà tempo, ma fattibile”
    quando il giovane tirò in ballo la questione che a fare quel disastro era stato il possente deretano di un drago, vivo, vegeto, e forse un po' infuriato.
    “un drago Fortunato? Da dove è saltato fuori un drago? Se n’è andato vero? Non rischio di spostarmi in quel forte e diventare uno schiavista arrosto? Capisci, non sarebbe… conveniente per me”
    Forse il Liberto stava accampando scuse per ridurre l’onorario di Fortunato, ma io suo dubbio dopo quello che aveva appena sentito erano più che legittimi, ma Leonard aveva modo di dissipare quei dubbi?

    Lo stiletto passò di mano e Yaram si prese il suo tempo a rimirarlo, quasi per confermare i ricordi che aveva di quell’oggetto al fianco del precedente proprietario. Sempre tenendolo in mano si alzò da dove si trovava, spostandosi per la tenda con fare nervoso.
    “senti Fortunato, non è mia intenzione venire meno al nostro accordo, non dopo tutto quello che hai fatto, le vite che hai tolto per portarmi questo. Un grande servigio e un ostacolo in meno per me e di questo ti sono grato, ma oltre al drago a cui hai accennato…”
    torno a sedersi davanti al giovane, abbassando la voce:
    “alcuni miei contatti mi hanno informato che c’è del nervosismo tra gli uomini di Khal Hoggo, non è che è successo qualcosa che dovrei sapere? i miei colleghi hanno subito delle perdite da queste tensioni, sfociate proprio di recente…”

    c’era anche qualcosa che voleva aggiungere, ma parve indeciso sul dafarsi.
    “sono un uomo d’affari Fortunato, e certi rischi potrebbero mettere a rischio i miei investimenti.”

    gli passò una brocca di vino
    “ma dopo i nostri trascorsi sono pronto ad ascoltarti e aspettare a prendere una decisione”

    386 parole
    allora, ho letto la quest, mi sono informato sulle varie vicende e spero di non fare errori troppo gravi, se scrivo qualcosa di errato dimmelo.

    Yaram sarebbe stato più felice se la fortezza fosse stata liberata senza queste complicazioni che hanno posto la morte di Canio in secondo piano.
    Avrebbe bisogno di essere rassicurato su questi inconvenienti inattesi prima di portare a termine la trattativa.
     
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    Leonard Marbrand • 31 gennaio 286 • Mattina • Accampamento di Yaram


    "Un drago, sì...e temo di non essere molto amico degli uomini che li governano...da dove sia giunto? Non ne ho idea" Disse quasi con strafottenza alzando le spalle.
    "Sicuramente da occidente...ma avrai sentito del drago apparso appena fuori dal Tempio di Giada poche settimane fa...e quello ti posso assicurare che non provenisse dal Continente Occidentale. Sono tempi bui, non c'è dubbio." Leonard evitò di raccontare della breve discussione avuta con quella strana donna dedita alla stregoneria. D'altronde, lui stesso non credeva fosse stato possibile creare un Drago con la magia e la sua principale pista era qualche polvere allucinogena che gli fosse entrata a contatto con gli occhi o con il naso.
    "In ogni caso, a tua sicurezza, posso dirti che quel mostro non sembrava essere in forma...lo potrai constatare tu stesso dalle profonde pozze di sangue lasciate nelle sale di quella piramide. Se non è già morto, lo sarà presto.
    Non era stato lui a ucciderlo, non aveva avuto la stessa forza di Hugor nella epifania del Guerriero...eppure disse quell'ultima frase con un certo grado di soddisfazione.

    Poi, però, arricciò il labbro inferiore. Non gli piaceva quando una delle due parti in causa si sottraeva...motivo per cui lui stesso aveva sempre portato a termine gli incarichi, anche quando dalla dubbia morale. La cosa migliore era dunque rigirare la frittata, una tecnica sempre utile.
    "Nervosismo tra gli uomini del Khal?"
    Leonard fece la faccia stupita, per poi tramutarla in una accondiscendete come se avesse appena inteso a cosa si stesse riferendo Yaram.
    “Ah certo, lo posso immaginare, d’altronde nessuno aveva prospettato loro che potessero imbattersi in una battaglia campale…certo, non che io creda la cosa sia loro dispiaciuta, ma sono sicuro che fosse...quantomeno...inaspettata. Non è vero, Yaram?
    Lo schiavista non l'aveva minimamente avvisato che Canio potesse contare anche su una compagnia mercenaria.
    Quindi...o ne era davvero all'oscuro, e quindi probabilmente non era così furbo come lui stesso pensava di essere...o aveva taciuto pensando di trovare qualche vantaggio.
    "Ma d'altronde hai sempre detto di avere un buon rapporto con Khal Haggo, sono sicuro saprai acquietare i suoi animi dopo l'animosità delle spoglie di guerra."
    Prese la brocca che gli era stata offerta e mise un po' del liquido in essa contenuto nel primo calice a portata di mano, avvicinandolo poi alla bocca.
    "Oh, eccome se lo sei Yaram" commentò sull'essere un uomo d'affari. "Saprai dunque bene che come ti avevo promesso il Magistro Leniar ha fatto occupare la fortezza da un manipolo delle milizie di Myr...quanto a lungo però aspetteranno il tuo insediamento non mi è dato saperlo" Incrociò le dita delle mani e sorrise, spostando di lato il calice. "Immagino ci siano altri pronti a far sentire la propria voce...o chissà forse Myr potrebbe sfruttare la fortezza per un maggior controllo delle Terre Contese...quante possibilità...ma ne so così poco della politica della Città Libera, le mie sono solo supposizioni" Finì il calice.
    "Quindi mi pare che sia tutto nelle tue mani e nella tua disponibilità, Padrone Yaram. Congratulazioni."

    Non aveva alcuna intenzione di trattare, non dopo aver rischiato la vita sotto le mura della fortezza del Gallar.
     
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    Se non è già morto, lo sarà presto.
    "Una grossa bestia ferita. Un animale ancor più pericoloso del normale."
    “Ah certo, lo posso immaginare, d’altronde nessuno aveva prospettato loro che potessero imbattersi in una battaglia campale…certo, non che io creda la cosa sia loro dispiaciuta, ma sono sicuro che fosse...quantomeno...inaspettata. Non è vero, Yaram?
    “pff, non si può di certo prevedere tutto”
    O forse il caro schiavista aveva tentato di guadagnare una fetta più grande in qualche giro a Leonard sconosciuto, mettendolo in difficoltà?
    "Ma d'altronde hai sempre detto di avere un buon rapporto con Khal Haggo, sono sicuro saprai acquietare i suoi animi dopo l'animosità delle spoglie di guerra."
    “con i Dothraki si è come su un’enorme montagna di merda, si può essere in equilibrio, ma la puzza c’è sempre. Non sono persone con cui è possibile ragionare, sedersi ad an tavolo e mercanteggiare. Certo sanno fare accordi o delle forme di compromessi, ma il loro mezzo principale di mediazione rimane la spada. Inoltre potrei anche andare da lui e fingere di non sapere niente di tutta la questione. Del resto io sono sempre rimasto qui nel mio campo. Se Khal Haggo ha dei conti in sospeso, non sono io il destinatario dei suoi pensieri”
    Fortunato aveva attirato l’orda e quella si era dispersa alla vista del drago. Ma il Khal sapeva che lui non centrava niente col lucertolone volante? Era una domanda su cui soffermarsi a pensare.
    ed avrebbe fatto meglio a guardarsi le spalle, almeno per qualche tempo.

    "Quindi mi pare che sia tutto nelle tue mani e nella tua disponibilità, Padrone Yaram. Congratulazioni."

    “si nelle mie mani, anche se mi sembra quasi di ricevere un macigno che una pepita. Myr felice per un avamposto in più, mentre le sue sorelle potrebbero anche decidere di approfittarne e sarò io a rimetterci”
    sospirò vistosamente, lasciandosi andare sui cuscini che lo circondavano.
    "ma non posso fartene una colpa, ti ho chiesto io di liberare quel campo. tu hai avuto le tue difficoltà, ed io avrò le mie


    era contrariato, ed era evidente, ma anche lui sapeva di essere un uomo di parola, perché senza reputazione non si aveva vita lunga in quel luogo o in quel settore.

    “immagino che tu sia venuto qui a riscuotere. Avevamo pattuito quanto? 65 dei miei guerrieri sotto contratto?”

    contratto, un eufemismo per indicare coloro che non possedevano nemmeno la propria vita.

    398 parole
     
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    Leonard Marbrand • 31 gennaio 286 • Mattina • Accampamento di Yaram


    "Hai ragione, non si può prevedere tutto amico mio...come quel maledetto drago..." Alzò le spalle
    "Quello che però potevamo prevedere è che Canio non fosse più un problema, ed eccoci accontentati. Non disperare Yaram, Mida è morto, Canio è morto...dovrai stare attento, certo, ma non so quanti saranno così pronti a mettersi contro di te o contro Myr, ora che avrai il loro supporto."
    Su una cosa però aveva ragione, il Khal non era certo un uomo con cui si poteva scendere a diplomazia, anche Leonard aveva dovuto più di una volta mettere mano alla propria arma per ottenerne il favore.
    "Haggo riconsoce solo la forza ma non per questo è all'oscuro di cosa sia il rispetto. La fortezza è stata conquistata e i mercenari con cui si sono scontrati sono morti, ha avuto la sua buona dose di dimostrazione...ciò che però dovrai fare se non desideri che la loro fiducia nei tuoi confronti svanisca, è dimostrare che sarai in grado di mantenere il controllo di quel luogo. Tu stesso conosci le insidie delle Terre Contese, se si desidera avere dei nemici è necessario avere anche chi su cui contare"
    Una lezione che Leonard avrebbe dovuto far sua molto in fretta.
    "Ma basta angosciarci, ora." Annunciò facendo seguito alla fine delle "formalità" per passare agli affari veri e propri.
    Annuì, non aveva intenzione di contrattare sui numeri degli schiavi. A Essos decine di soldati in più o in meno potevano fare la differenza ma a Westeros dove interi eserciti in armatura si scontravano su lunghe praterie o valli pronte a essere insanguinate...beh, di certo 65 o 80 schiavi non avrebbero di certo fatto la differenza.
    In ogni caso, aveva visto fin dalla sua prima visita in quell'accampamento i guerrieri personali di Yaram, armati di grossi spadoni. Non sarebbero stati per niente una cattiva aggiunta al suo gruppo.
    "Corretto" Disse con una singola parola, come era solito essere fatto nelle transazioni.
     
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    Benissimo!
    il risparmio economico sembrò rimettere Yaram di buon'umore, nonostante le varie grane che gli restavano da sbrogliare.
    ti consegno subito tutti i documenti e potrai portare con te gli schiavi.
    erano tutti felici.

    Ottieni:
    1 punto albero qualità
    1 punto amministrazione
    +1 affinità yaram

    +65 schiavi armati
     
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5 replies since 17/9/2023, 17:27   139 views
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