Il Re è morto

Libera Leonard - Dagon

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    Leonard Marbrand • 25 gennaio 286 • Pomeriggio • Porto/nave di Dagon


    Con me, forza!
    Leonard diede ordine ad un gruppetto di schiavi di scendere in una delle stanze più sotterranee della caserma portuale in cui alloggiavano i propri schiavi.
    "Prendete le lance, non ho intenzione che quella...donna...vi schiacci le teste."
    "Buzdarȳ, vai anche tu, prelevatene una e raggiungetemi al porto"

    Leonard era parecchio di malumore in quei due giorni che erano passati dopo il ritorno a Myr. Tutto ciò che era capitato nella fortezza di Canio aveva minato diverse delle sue certezze e aveva aperto spiragli che sembravano essere chiusi come pesanti portoni.
    Era tutto diverso ora.
    Aspettò che il ragazzo tornasse, con la schiava di Ib circondata da uomini con le lance in mano.
    Sospirò. Forse se avesse avuto più tempo avrebbe potuto dedicare le sue giornate allo studio come desiderava Maestro Abraxas. Avrebbe potuto imparare a discutere con quelle due donne bestiali, con quelle strane ragazzine dalla testa pelata e chissà, perché no, anche con il potente Khal Haggo.
    "Andiamo!" E invece no, l'unica cosa che poteva fare ora era ingraziarsi definitivamente il Greyjoy, sperare nel suo supporto nell'indipendenza delle Isole di Ferro e dare il via al "Grande Schema" che vorticava nella sua mente.

    L'imbarcazione di Dagon era stata ormeggiata ancora una volta nello stesso punto della volta prima. Gentili le autorità di Myr a riservargli il posto...o forse erano intervenute altre modalità di diplomazia. Chissà.
    Forza, fatela salire sulla passerella!
    Era molto di cattivo umore, motivo per cui non aveva certo intenzione di chiedere il permesso a quegli Uomini di Ferro che, ironia della sorte, erano i suoi unici alleati.
    "Chiamate il capitano Greyjoy, il suo pagamento è arrivato" disse solo al primo membro della ciurma che gli passò a tiro mentre anche lui saliva sulla passerella.
    Guardò la donna di Ib. A lui ne sarebbe restata una. Donne...tsk, una bestia, anche lui avrebbe avuto difficoltà a vincere contro un'energumena del genere se non avesse avuto un'arma al fianco.

    Numar
     
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    Dagon Greyjoy • 25 Gennaio 286 • Fantasma • Myr
    Il montaggio stava andando più a rilento del previsto. La posizione in cui montarlo era tutt'ora da decidere e sarebbe servito un ulteriore rinforzo per evitare che il legno della nave si infrangesse al primo colpo sferrato. Era ormai evidente come lo Scorpione non fosse pensato per essere montato a bordo di una nave, ma ciò non aveva minimamente scalfito le intenzione del capitano. Dagon era quanto mai estasiato dall'idea di quella nuova aggiunta per la Fantasma. Sapeva perfettamente come in uno scontro navale quel genere di arma poteva completamente ribaltare gli esiti della battaglia.

    "Capitano. Il Marbrand è qui."

    L'arrivo di Eimar lo riscosse dai suoi pensieri. Era rimasto fin a quel punto nella stiva ad osservare l'armamentario appena acquisito, oltre al resto del bottino. Ne aveva approfittato per dare da mangiare anche al loro ultimo ospite: la tigre vinta a carte infatti non era ancora uscita dalla propria gabbia. Non era ancora del tutto certo che fosse una buona idea farlo, ma probabilmente più tempo passava confinata e più sarebbe diventata aggressiva. E poi se l'avevano venduta doveva essere addomesticata, no? No?

    "Capitano..."

    "Sì, sì... ho sentito!"

    Con uno schiocco di lingua si diresse verso la scale della stiva che l'avrebbero condotto sul ponte. Quando si rese conto che Leonard era già salito di sua iniziativa non ne fu molto contento ma non disse nulla. Dopotutto avevano molto di cui discutere, cose ben più importanti di dettagli di quel tipo. E poi tutta la sua attenzione era per il suo "pagamento". Dagon non aveva mai visto nulla del genere. A metà tra una belva e una donna, la schiava pareva superare una qualsiasi Donna di Ferro. Probabilmente anche qualsiasi Uomo. Forse quell'acquisto poteva rivelarsi utile anche in altri campi oltre al singolo scopo per cui l'aveva richiesta. La guardò per qualche istante prima di alzare la propria voce.

    "Swenn!"

    Rapidamente l'eunuco dai capelli rasati si fece strada attraverso il resto della ciurma, radunatasi quasi in difesa degli "intrusi" appena giunti.

    "Prendi un paio di uomini e dai qualcosa da mangiare alla nostra ospite. Vedi se riesci a capirla..."

    Fece quindi cenno ai soldati del Marbrand di abbassare le lance per fare in modo che l'ibbense potesse essere condotta all'interno della nave. Se fossero stati fortunati, quella non avrebbe ammazzato nessuno. Se fossero stati molto fortunati, avrebbe anche saputo leggere. Una volta che l'immensa figura fosse scomparsa al di sotto del ponte, la sua attenzione tornò su Leonard. Lo osservò per diversi istante senza dire una parola. Poi gli cennò di seguirlo col capo.

    "Suppongo che tu voglia parlare. Andiamo nella mia cabina."




     
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    Leonard Marbrand • 25 gennaio 286 • Pomeriggio • Porto/nave di Dagon


    Leonard alzò un braccio appena dopo il cenno di Dagon e lasciò che i propri schiavi abbassassero le lance per permettere il trasporto della "donna" sotto coperta, difficilmente i suoi schiavi avrebbero accettato un ordine da altri persone...il che era qualcosa di affascinante quanto spaventoso, sarebbero andati contro ogni tipo di buona morale se ciò fosse stato desiderio di chi li possedeva...
    Avrebbe aggiunto volentieri qualcosa sul fatto che comprendere i suoni gutturali di quell'essere fossero fuori dallo scibile di Westeros, ma evitò. La proprietà era passata e lui non era più in alcun modo responsabile dell'utilizzo che avesse fatto Dagon di quella "merce".
    Annuì, facendosi scortare fino alla cabina di Dagon ma senza dare ordine ai suoi schiavi di scendere dall'imbarcazione.

    Una volta arrivato nella cabina del capitano, Leonard sospirò. Non era un sospiro di liberazione né quello di un uomo che vedeva un po' del fardello che portava sulle spalle sgravato.
    No, quello era un sospiro per un fardello che diventava ogni secondo più ingombrante.
    "Cosa siamo, Dagon di Casa Greyjoy?" Usò quel formalismo non a caso "Uccisori di Re?"
    Aprì e chiuse la mano sinistra un paio di volte.
    "E' morto in autonomia, ma il non salvare il proprio Re in pericolo di vita è forse equivalente a cagionarne la morte?"
    Forse un Maestro avrebbe potuto rispondere in maniera corretta, Leonard invece non aveva idea se alla sua causa aiutasse o no il fatto di essere stato la persona a uccidere il Re.
    "Mi davi del folle...fino a poche settimane fa...e ora? Ora vedi ciò che deve essere fatto? Non puoi più sottratti, ormai siamo la scintilla che darà l'inizio a questa guerra.
    Rhaegar è morto, il corpo disperso da qualche parte nei fondali della baia del Mare di Myrth. Il suo Drago morente..."
    Lo guardò, fisso negli occhi.

    Cosa si aspettava che rispondesse? Nemmeno Leonard lo sapeva.
    Un giuramento di fedeltà formale sarebbe stato fuori luogo, ma i giuramenti a volte si nascondevano sotto mentite spoglie. E poi, a dirla tutta, Leonard aveva ben capito che un'azione valeva più di mille discussioni.
    "Ho bisogno della Flotta di Ferro...Dagon" Forse non era mai stato così diretto. Che fosse un desiderio o una supplica, però, non era chiaro.
     
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    Dagon Greyjoy • 25 Gennaio 286 • Fantasma • Myr
    La cabina di Dagon non era particolarmente decorata, presentava solo qualche scaffale e un grosso tavolo verso il fondo della stanza. L'unica cosa che avrebbe potuto attirare l'attenzione del Marbrand era un telo che copriva qualcosa delle dimensioni di una cassa, posto su uno dei mobili. Il pirata diede le spalle al proprio ospite per tutta la durata del suo discorso, in modo che quello non potesse vedere come stesse alzando gli occhi al cielo. Era chino su una delle ante inferiori di un mobile, come a cercare qualcosa. Ne riemerse dopo un po' con paio di boccali di legno e una bottiglia di rum che si era preso alle Stepstones.

    "Ho bisogno della Flotta di Ferro...Dagon"

    Sbatté con poca grazia i bicchieri sul tavolo e iniziò a versarci dentro il liquore. Diede appena un'occhiata a Leonard.

    "Concordo."

    Quando ebbe terminato, si sedette al proprio posto invitando l'altro con un gesto di fare altrettanto al lato opposto.

    "Ma direi che perdersi in sofismi sia una perdita di tempo! Il Targaryen è morto, punto. E il suo drago, cosa ancora più importante, è fuori dai giochi."

    Diede un leggere sorso alla propria bevanda lasciando che il suo forte sapore gli riempisse la bocca.

    "Direi che è questo il dettaglio che fa passare il tuo piano da al limite del suicidio a fattibile. Quando basi la tua forza su navi di legno, tendi ad essere cauto di eventuali lucertole sputafuoco."

    Più del Re e degli eventuali eserciti al suo fianco, era sempre stata quella creatura a non farlo impazzire per tutta quell'idea di rivoltarsi alla Corona. E di certo non era il solo ad averla pensata così nel corso dei secoli. I Targaryen sarebbe forse riusciti a restare la casa regnante di Westeros senza i draghi? Evidentemente era arrivato il momento di scoprirlo.

    "Quindi... cose pratiche. Qual è la prossima mossa?"

    Fece per farsi un altro sorso ma ci tenne subito a fare una precisazione, portando una mano in avanti.

    "Ah naturalmente, intendo cosa farai tu? Io ho ancora una missione da compiere da queste parti e di certo non posso presentarmi in patria, senza averla portata a termine."





     
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    Leonard Marbrand • 25 gennaio 286 • Pomeriggio • Porto/nave di Dagon


    "Il drago è morto...è vero. E il Re anche." In realtà l'ultima volta che l'aveva visto quel drago volava ancora ma se non avesse trovato qualcuno capace di curare delle ferite così profonde, difficilmente sarebbe sopravvissuto...ma in ogni caso, la cosa fondamentale è che non fosse più a Westeros.
    "Non sono sofismi" dis use tendando di mandare un po' giù di liquore, difficilmente ci avrebbe fatto l'abitudine a quel sapore pungente. "Il drago sui loro drappi ha tre teste...due sono state tagliate, ma sarebbe un errore pensare che la terza non sia in grado di reagire"
    Guardò verso un punto vuoto nella cabina "Approdo del Re è ancora in vita e con lei tutti gli alfieri che desidereranno proteggere Rhaegar e lo status quo di Westeros. ".
    Evitò di commentare il fatto che Dagon avesse come sempre messo in prima posizione la sua strana missione di cui aveva capito ben poco, invece di dirgersi verso le Isole di Ferro.
    "Rimarrò a Myr a sistemare le ultime questioni aperte, spero in una decina di giorni di poter terminare tutto ciò che era rimasto pendente...dopo di ciò, salperò per le Terre della Tempesta. Nell'ultima guerra Tywin credeva fossero suoi alleati, cosa che poi si è rilevata falsa dato che ho dovuto sopprimere personalmente la carica dei loro cavalieri per le vie di Fondo delle Pulci. Le cose temo che saranno due, o riuscirò a riportare la loro famiglia sulla strada di Tywin...altrimenti immagino che dovrò trovare qualche altra famiglia nobile che vorrà ardentemente sedere a Capo Tempesta"
    Fissò Dagon per qualche istante.
    "Nel mentre, farò pressione sulle Terre dell'Ovest per far deporre Lord Serrett, che da quanto so è stato nominato nuovo Protettore dell'Ovest dopo il suo tradimento ai danni dei Lannister e continuerò a indicare al Tempio Stellato la via che i Sette Dei vogliono che sia seguita. Rhaegar e il suo Primo Cavaliere hanno disposto un editto che vieta la ricostituzione di ogni armata sotto i simboli della fede...mphhh, temo che rimarranno delusi. I Figli del Guerriero e i Poveri Compagni hanno servito i Sette Dei in modo esemplare in passato" Tamburellò per un attimo con due dita .
    "Non ti obbligherò a lasciare la tua ricerca per dirigerti all'isola di Pyke, ma desidero che tu venga a Capo Tempesta con me. Sei un Greyjoy e volente o nolente il tuo nome vale più del mio. " Si alzò e tentò e fece due passi per la cabina.
    "Coi venti a favore dicono che non ci voglia più di una settimana in nave. Accompagnami e poi sarai libero di riprendere il tuo viaggio"
     
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    Dagon Greyjoy • 25 Gennaio 286 • Fantasma • Myr
    Il volto di Dagon non tradì una singola emozione mentre il Marbrand esponeva il suo imminente viaggio alle Terre della Tempesta. Quando però fece la sua richiesta, scosse tranquillamente il capo.

    "No."

    Buttò giù un altro sorso di rum. Fece passare la lingua sui denti per qualche istante contro i denti prima di rivolgersi di nuovo al proprio ospite.

    "Non so quanto tempo richiederà la mia ricerca ma ho intenzione di ripartire stasera stessa. E non perderò del tempo prezioso a reclutare altri nobilotti delle Terre Verdi! Quello starà a te farlo."

    Allargò poi le braccia con un mezzo sorriso.

    "E poi che cazzo di vantaggio pensi possa darti il mio nome? Non sono né Lord né erede diretto e la mia famiglia è generalmente disprezzata da quelli del Continente. Per di più sono un pirata: le notizie viaggiano in fretta e ciò che ho compiuto in queste acque e sulle coste di Dorne rischia di essere arrivato anche alle orecchie dei Baratheon."

    Scrollò le spalle con sufficienza, sempre mantenendo il solito ghigno.

    "Non che me ne lamenti ma non credo che rischierò inutilmente la cattura..."








     
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    Leonard Marbrand • 25 gennaio 286 • Pomeriggio • Porto/nave di Dagon


    "No" Ripeté Leonard. Già cosa poteva pretendere da un Uomo di Ferro. Un'alleanza che non avrebbe mai potuto pensare potesse esistere tra due popoli così radicalmente diversi. Quante volte si erano scontrati sulle acque del Mare del Tramonto o sulle coste ad ovest per impedire delle razzie. E ora, ancora ora, pur davanti ad una richiesta di aiuto, si sentiva rifiutare.
    "Capisco" Non poteva costringerlo, non aveva elementi, non aveva forze.
    "Ma ti sbagli se credi che il continente che conosci sarà lo stesso che ci apprestiamo a riforgiare, credi che quando i nobili si opporranno a questo cambiamento non vi siano altri nobili...non Lord, non eredi diretti che alzeranno la testa? Certe cose non possono essere riparate, Dagon, vanno distrutte e ricostruite, e se così dev'essere dovranno essere anche i Greyjoy. Non mi interessa come, se la Corona di Legno dei tuoi avi è ciò che cercherai faremo in modo che sia tua, se non la vorrai la darai a chi ritieni, ma quando la tua cerca sarà conclusa, mi aspetto che la Flotta di Ferro e gli Uomini di Ferro si uniscano alla causa."
    Finì anche lui il liquido alcolico, con una piccola smorfia.
    "E sia dunque, ai Baratheon ci penserò io ma ti stai dirigendo ancora più lontano da casa, per tornare impiegherai mesi anche col vento a favore. Confido che troverai un modo per rispettare quanto ci siamo detti...in tempi consoni, anche senza la tua presenza diretta."

    Leonard è comunque preoccupato che il viaggio di Dagon lo porti troppo lontano e che non torni in tempo
     
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    Dagon Greyjoy • 25 Gennaio 286 • Fantasma • Myr
    Poteva percepire dal tono della voce del Marbrand come la sua risposta non lo avesse affatto compiaciuto. Dovette buttare giù l'ultimo sorso di rum per nascondere il sorriso che istintivamente gli comparì sulle labbra. La sua decisione non era stata presa per il puro piacere di infastidirlo, quella era semplicemente una simpatica conseguenza.

    "Sai come sono finito in questo lato del mondo, Leonard?"

    Il nobilotto non pareva comprendere l'importanza della sua missione. Probabilmente l'arroganza fornitagli dai sette pagliacci che dominavano la sua fede gli impediva di prenderla sul serio. Dubitava che fornendogli una spiegazione cambiasse di molto la sua opinione, ma forse era meglio spiegare la situazione piuttosto che apparire al proprio "alleato" come un ragazzino viziato, volubile quanto il vento stesso.

    "Ero un uomo spezzato, avevo abbandonato la mia fede e tutto ciò in cui la mia gente credeva. Il perché non è affar tuo..."

    Riempì nuovamente il proprio bicchiere, lasciando la bottiglia al proprio ospite se avesse voluto fare altrettanto.

    "Quindi presi una nave, la riempii di ammutinati e fuggii alle Stepstones per fare la vita del pirata. Eppure in queste acque straniere... io ho trovato il mio dio. L'Abissale si è mostrato a me e mi ha concesso qualcosa di raro sia tra gli uomini e gli dei: una seconda occasione. L'ho fallito in passato, non lo farò di nuovo."

    Lasciò che il silenzio permeasse quelle sue ultime parole. I piani di Leonard, la guerra alla Corona... tutto era secondario rispetto a quella missione.

    "E poi se voglio veramente convincere la mia gente, non posso certamente presentarmi a mani vuote: probabilmente mi ritengono un traditore. Devo portar loro la prova che l'Abissale ha scelto me. Capisci?"

    Non aveva mai rivelato il suo passato turbolento alle Isole al Marbrand. Forse ciò lo rendeva un alleato meno appetibile, ma in fondo chi era disperato non poteva fare troppo lo schizzinoso. E lui, per quanto cercasse di non darlo a vedere, puzzava di disperazione.

    "Non so dove mi porterà la mia cerca ma ho detto che ti offrirò il mio aiuto e così sarà. Non certo perché la mia parola sia qualcosa di sacro o stronzate del genere... spero tu non sia così idiota di fidarti di un pirata! Ma perché la tua offerta è estremamente interessante, e dubito che altri possano fare di meglio."








     
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    Leonard Marbrand • 25 gennaio 286 • Pomeriggio • Porto/nave di Dagon


    "Quel che ne è stato del passato non ha importanza" commentò con un tono secco ma che tradiva ben altro.
    Dagon un uomo spezzato? Senza fede? Difficile crederlo guardandolo ora ma anche il passato di Leonard era difficilmente sovrapponibile al suo presente. Chissà cosa avrebbe detto suo padre vedendolo ora. Una persona nuova nello stesso corpo del figlio.
    Il liquore che gli aveva offerto Dagon non gli piaceva, purtroppo i gusti di un nobile della terraferma difficilmente incontravano quelli di un abitante delle Isole di Ferro, eppure in quel momento tutto si sarebbe sognato di fare piuttosto che sindacare...o rifiutare un secondo giro. Lasciò che il liquido venisse messo nel boccale del Capitano, poi prese la bottiglia e versò una modesta quantità nel suo.
    Erano persone totalmente diverse...eppure dalle sue parole avevano condiviso molto di più di quanto un uomo avrebbe potuto immaginare nella sua vita, se non leggendo qualche racconto fantasioso o ascoltando qualche narrazione da dubbi cantastorie.
    "Tu sei fuggito da Westeros con un gruppo di ammutinati, io son fuggito con quelli che la maggior parte degli uomini avrebbero chiamato ribelli...tu dici di aver incontrato l'Abissale in questi luoghi e io ti posso dire che così è successo a me...in un tempio distrutto ed eroso dal tempo i miei occhi hanno ricostruito un tempio fatiscente e gli Aspetti dell'Uno-che-è-Sette si sono mostrati."
    Dagon stava mentendo? Poteva davvero esistere l'Abissale?
    Di certo, i Sette Dei erano gli unici che potevano dimorare a Westeros, non avrebbe eliminato i valyriani solo per avere i Figli del Sale e del Ferro portare la loro cultura e la loro religione su quelle sponde.
    Per assurdo, però, se l'uomo delle Isole avesse detto il vero, non era altro che un vantaggio per entrambi.
    "Gli Dei parlano, dunque, Dagon, e gli Dei vogliono che le nostre Case tornino a quelle del passato. Io non sono un Septon e tu di certo non sei un sacerdote del tuo credo...un Annegato, dico bene? Eppure le loro voci sono giunte a noi...no, non sono così idiota da fidarmi di un pirata ma sono così zelota da credere che la parola di un uomo verso il divino valga più di qualsiasi menzogna.
    Trova le tue prove, risolleva il tuo popolo e guadagna la loro fiducia...perché sarà una delle poche cose che conterà nella guerra che giungerà"

    Leonard lo sapeva...lo sapeva dannatamente bene...quanti Andali avrebbe dovuto uccidere in futuro? Solo perché non avrebbero avuto abbastanza ardore da credere nelle sue parole e nei Sette Dei.
    "Fa' presto" fu l'unica cosa che disse alla fine, bevendo in un colpo tutto il liquido che aveva riempito.
    Si poteva mettere fretta ad un uomo in una missione divina?
    Beh, ormai l'aveva fatto.
     
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    Leonard ottiene:
    +4 affinità Dagon Greyjoy
    +5 affinità Culto dei Sette Dei
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    Dagon ottiene:
    +4 affinità Leonard Marbrand
    +5 affinità Culto del Dio Abissale
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9 replies since 17/9/2023, 18:45   285 views
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