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.Index Ova Draconica
A cura di Maestro Hieronymus
Dagli archivi segreti della cittadella
Le uova di drago rappresentano ed hanno rappresentato fonte di potere e ricchezza per millenni. Ai tempi dell’antica Valyria erano fonte del potere politici, dato che il loro possesso garantiva un posto tra le grandi famiglie che governavano la libera fortezza e da loro gelosamente custodite. Ma per quanto possa sembrare strano a Voi miei contemporanei non erano ammantate né di mistero ne valevano le sproporzionate quantità di oro che nobili e signori sembrano essere disposti a spendere negli ultimi secoli.
Fu solo dopo il disastro delle quattordici fiamme, quando la devastante azione vulcanica distrusse la quasi totalità delle uova esistenti che queste iniziarono a crescere esponenzialmente sia di valore che di rarità.
Molte sopravvissero per breve periodo durante il secolo di Sangue, assieme a quei pochi cavalieri dei draghi che non si trovavano alla capitale ma nelle sue colonie, quelle città che ora siamo abituati a conoscere come città libere ma questi signori ebbero vita breve, tra rivolte e viaggi di perlustrazione verso la penisola Valyriana.
Cosa sia successo alle loro uova resta oramai un mistero, le più sono andate quasi certamente distrutte ma chissà se qualcuna ancora non si trovi dormiente in qualche luogo oramai dimenticato, così come si sono dimenticati i nomi delle colonie Valyriane distrutte, come Essaria, Oros e Tyria, Bhorash e Mantarys e Tolos, tutte polvere, dimenticate e cancellate dalle moderne mappe, o Gogossos, nel profondo sud, abbandonata e dimenticata dopo la peste rossa.
Storie che affollano la mia mente, rivelata per strane vie da innominabili esseri e per via dei quali i miei confratelli mi credono pazzo, perché io so, io vedo, cose accadute o ancora sconosciute.
Ecco quindi a voi le uova che io ho visto nei miei sogni ed incubi e quello che vi ho appreso:
Cinque uova da un’unica covata, appartenute ai Targaryen da secoli e le quali sono legati a grandi sconvolgimenti:
il primo si schiuse durante il disastro di sala dell’estate, generando Ikarus, drago di Re Rhaegar, primo nel suo nome, morto troppo giovane in terra straniera, anche se gli altri confratelli ancora non lo sanno. Che ne è stato del suo drago? Che ne sarà? I draghi possono deporre uova, con o senza Partner. Immaginate il valore e le possibilità di controllare un drago vivo e in salute! Ikarus inoltre è stato a lungo lontano, nascosto ad occhi mortali, cosa potrebbe aver fatto in quei frangenti?
Il secondo fu donano dal Re per il matrimonio del fratello con la giovane rosa, troppo breve fu il tocco del fuoco sui delicati petali e le coriacee spine. Ora tutta quella generazione di signori dei draghi e fredda e morta, ma l’uovo permane tra i viticci ed il gelo, pronto per una nuova generazione di eredi di Valyria. Ed io ho visto i suoi colori, pallido come vecchie ossa e purpureo come i più velenosi tra i serpenti dell’est. Cosa potrà mai portare un simile retaggio se mai si schiudesse?
Le altre tre giacciono custodite nei più segreti anfratti della fortezza rossa, custodite in un reliquiario, una bara dorata che l’uomo non può disfare. Metallo figlio dei draghi le protegge da ogni minaccia.
Solo un chiave può aprire la strada al tesoro, ma chiave venne affidata alla progenie dei draghi e ora… [testo illeggibile] fino a che qualcuno non ne ricostruirà la storia, trovandola. Esse sono nascoste al mondo e pure ai miei occhi, intravedo le loro ombre, ma non ne vedo i colori
Altre Tre uova erano custodite nella tana dei draghi, sull’isola fumante. Ma quale triste destino! Tradimento del sangue, ora giacciono in balia di mani guidate da teste cieche, accecate dalle farneticazioni della pazzia Targaryen. Falsi Dei, false parole, cosa ne sarà stato dell’eredità dei draghi?
due sono già in mani straniere, dirette vero [testo illeggibile] per solo gli Dei sanno che motivi.
La terza ancora sembra giacere nell’ombra.
Un uovo mi è apparso in sogno, nero come la notte e lucente come il sole. Giace nascosto dai raggi che dovrebbe irradiare, sotto lande senza sire e senza amore, dove il gelo ferma anche il cuore.
Vedo un giovane cavaliere dall’antico retaggio impegnato nella sua cerca, anche lui cammina nei sogni come me, comunica con le vestigia del passato, meno terribili delle voci che sussurrano nella mia mente.
Un altro uovo non ha mai lasciato le terre del vecchio impero, custodito gelosamente dai suoi padroni dell’antica stirpe. Ammantato di verde rappresenta i suoi padroni, o è forse il contrario?
Tre uova furono rubate e da due secoli si trovano nascoste ad est dietro ferro e pietra. Rivedranno mai la luce?
Tredici, solo tredici uova so che esistono ancora e che possono generare altrettanti draghi. sparse per il mondo e nascoste conservano il potere di sovvertire le nazioni. ma i miei occhi sono stanchi e non possono sondare troppo a est o a sud, in terre sconosciute, pericolose o nascoste, dove i custodi ed i loro segreti sono polvere, polvere dimenticata.
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