Lord
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Ausel Lydden "parlato"
Ausel Lydden pensato
Vetraio "parlato"
Livello: 28
P.E. base: 12 PE; Vetraio 4
Tratto educativo: Studioso
Contro-tratto: Impudente
N° parole: 716
"Ti spiego un altro paio di cose e poi mi farai vedere se hai davvero appreso bene questa nuova arte."
L’uomo aveva iniziato così quella seconda parte dell’addestramento, se poteva essere definito in quel modo. Ausel aveva già praticato quella tecnica la volta precedente quando aveva incontrato l’uomo e si era spinto nel suo laboratorio a eseguire alcune prove pratiche. Aveva notato quanto fosse difficile riuscire a soffiare all’interno di quella lunga cannula di metallo e quanto fosse complicato riuscire a cogliere il tempo giusto per poter tagliare la bolla di vetro che si veniva a creare ed evitare che si afflosciasse o si rompesse senza un bordo omogeneo.
L’uomo l’aveva fatta sembrare così semplice, come una sorta di passeggiata che, per il Lydden non era per nulla tale.
"Col vetro non si ottengono solo oggettini comuni e gioielli da indossare, ma il vetro è luce. Puoi girarti ovunque e troverai del vetro tal quale o colorato. Immagino tu abbia già frequentato il Tempio Rosso e ti sei mai chiesto come mai la luce che entra all’interno del tempio sia di un colore che non distrugge l’atmosfera dettata dalle pietre rosse? Quelle vetrate immense sono opera dei migliori vetrai di Myr."
Ausel stava ascoltando quando l’uomo si avvicinò al tavolo da lavoro e prese diversi frammenti di vetro colorato.
"Immagina di creare lastre di vetro dalle dimensioni più disparate. Ognuno di queste lastre è una figura, o parte di essa, e devi essere un mastro vetrai con i fiocchi per non sbagliare. Il vetro delle vetrate è molto più sottile di quanto possa sembrare e lo è perché deve far passare la luce e ricreare la figura a terra, con dimensioni e proporzioni tali da non renderla un mostro."
L’uomo parlava come se una di quelle vetrate fosse stata opera sua e voleva omaggiare non solo la sua arte, ma se stesso e la sua bravura. Il Lydden non seppe dirlo con certezza, ma era sicuro che quelle vetrate ci fossero da molto tempo prima ancora della nascita di quell’uomo. Era probabile che avesse avuto un ruolo nella ristrutturazione, forse, ma non nella produzione originaria.
"Le varie lastre di vetro hanno diversi gradi di opacità perché devono dare la sensazione di figura viva e il telaio su cui poggiano a volte è di legno, ma molto spesso è di piombo. Non sarai te a creare l’intelaiatura."
Il mastro vetraio non conosceva le altre “doti” del ragazzo e la sua capacità di lavorare il metallo, quindi era potenzialmente lo stesso che avrebbe potuto fare sia la vetrata sia il telaio di metallo, nonché di legno nel caso l’alternativa fosse stata quella.
"Sempre con punte di piombo fuso che si solidificherà, le lastre vengono fissate tra loro e il telaio. I più abili ottengono del vetro colorato usando ricette segrete mentre altri dipingono le lastre di vetro dopo averle montate e fissate."
Poi, guardando il ragazzo quasi con disappunto, disse.
"Non ti capiterà mai di partecipare alla creazione di una vetrata, molti maestri vetrai attendono tutta una vita, figuriamoci un novellino come te. Puoi, però, provarci in piccolo e perderci il tempo."
Un commento davvero poco gentile da parte di una persona che stava insegnando il mestiere a un futuro artigiano o … voleva solo aprirgli gli occhi ed evitare che si facesse strane illusioni? Dopotutto Ausel aveva già lavorato per un ordine sacerdotale, quello dei Septon dove aveva addirittura fatto un disegno preparatorio per quella che sarebbe poi stata la statua del Fabbro. Chi poteva mai dire cosa gli riservasse il futuro? Dopotutto nessuno poteva mai saperlo con certezza.
"Usando frammenti molto più piccoli, di spessore diverso da quello delle vetrate, ovviamente, è possibile creare altre opere maestose. Immagino tu abbia già visto per le strade di Myr alcune case antiche e nobiliari mostrare sui muri delle decorazioni con cocci colorati. Quelli sono antichi mosaici e si possono fare non soltanto con pietre colorate adeguatamente tagliate, ma anche con frammenti di vetro. In questo modo si creano effetti e giochi di luce sorprendenti."
Ausel avrebbe atteso qualche altra delucidazione … che arrivò come un ulteriore batosta.
"Chiaramente anche il mosaico richiede molta esperienza che non si ottiene dall’oggi al domani."
Dopo essersi spostato nuovamente dall’altra parte del laboratorio, il maestro vetraio si sedette per osservare il ragazzo.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ausel Lydden "parlato"
