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Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
Leonard ascolta silente, un po' come un bambino faceva quando una persona gli raccontava qualcosa che gli stava rapendo tutta l'attenzione...o forse un po' come un adulto ascoltava proprio ciò che desiderava sentire.
Qualsiasi altro uomo o donna avrebbe potuto dire che quelle erano parole derivate direttamente dagli Dei, perché uscite dalla bocca dell'uomo che più vicino era a loro e che solcava queste terre con i piedi mortali; Leonard, però, aveva sentito quelle voci, direttamente. Erano potenti, suadenti, terrificanti. Erano divine.
Nonostante ciò, mentre Mullen parlava, il Marbrand non riusciva a far altro che a tendere tutta la propria attenzione verso di lui. Non c'era alcuna possibilità che muovesse alcuna domanda né alcuna osservazione in ciò che stava dicendo. Forse era l'unica persona che aveva a cuore la Fede comune di Westeros, non poteva in alcun modo essere su un altro fronte che non fosse il suo.
l'Alto Septon Bert... disse velocemente prima di rizittirsi nuovamente, sentendo che Mullen aveva già immaginato quale potesse essere la risposta di Leonard. Già, come aveva potuto pensare che dare il supporto del clero ad un invasore potesse migliorare le sorti di Westeros.
Probabilmente, anche allora, non avevano avuto scelta.
"Una prova, dunqe" quasi sussurrò sentendo il "sermone" dell'Alto Septon sulla Bilancia del Padre. "Ci hanno lasciato sbagliare in passato, così che nel futuro potessimo redimerci e comprendere dai nostri sbagli..." Aveva...aveva senso?
Sì, lo aveva, e lo aveva ancora di più per la mente di Leonard, così desiderosa di trovare sempre migliori e maggiori spunti per legare la discendenza dei Draghi al male che era capitato a Westeros e ai Regni degli Andali.
"Lo so...mio Alto Lord...lo so che non hanno abbandonato quei costumi" Leonard aveva sentito con le sue stesse orecchie le ultime parole di Rhaegar, parole dettate dalla morte ma che nascondevano verità che non potevano essere affiliate a nient'altro che pratiche o conoscenze occulte.
"Voi avete subito la peggiore delle punizioni di questa vita terrena, solo perché avete portato avanti il sacro compito per cui eravate stato scelto tra i Più Devoti. Contro di voi sono state infrante non solo le leggi degli Uomini ma perfino quelle degli Dei"
Non c'era possibilità alcuna che quella conversazione potesse portare ad una nuova visione della storia e dei Targaryen. Leonard vedeva solo davanti a sé la prima prova concreta di quanto aveva sempre pensato e covato nel suo cuore. Mullen non era altro che un mucchio di braci che attizzava il fuoco che bruciava sul simbolo dell'albero ardente dei Marbrand.
"La vostra tenacia è perseveranza non è che una virtù a cui io stesso aspiro e che spero non mi abbandoni mai, Alto Septon, se la volontà degli Dei è quella che mi è apparsa, muoverò ogni mio singolo passo sulla strada della restaurazione di ciò che è giusto...ma...rispetto a ciò che mi avete appena chiesto"
La conoscenza di Leonard su quell'eresia era molto limitata e per di più fondata su voci che molto probabilmente era tutto che attendibili. Un secondo nemico. Un secondo fronte.
"Ritengo che le cose siano più gravi di questa eresia, mio Alto Lord." A quel punto Leonard guardò l'anello che portava al dito, il fardello che aveva tolto dal corpo del Targaryen per non far mai venire meno il motivo per cui combatteva.
"La Corona è allo sbando...in tutti i sensi" alzò il dito e lo mostrò all'uomo "Gli Dei hanno portato Rhaegar a me, hanno trafitto con la loro potenza il suo drago, che giaceva ferito di fronte a questi miei stessi occhi. Oggi voi siete testimone davanti agli Dei di queste mie parole, parole che non dovranno essere mosse fino a quando i tempi non sono maturi: Rhaegar è spirato e se lo Sconosciuto gliene ha donato la possibilità, il suo abbraccio è ormai avvenuto da circa due settimane. E' morto ai miei piedi, pronunciando parole ben lontane dall'eresia di cui mi chiedete ma che mi hanno fatto presagire che nella Fortezza Rossa si sia nascosto in chissà quanti anni un nido di mostruose calamità. Alto Septon, non semplice eresia ma desiderio di soppiantare la Fede con chissà quale contorto sentimento...pronunciò parole piene di blasfemie, di profezie e rinnegando il futuro che gli Dei hanno promesso ai loro figli. No, Rhaegar non aveva alcun amore per gli Dei, nemmeno per la loro distopica versione eretica. La pazzia era tutto ciò che animava il suo cuore."
Ritrasse il dito lasciando che Mullen potesse metabolizzare il tutto.
"E' possibili che diversi nobili abbiano abbracciato l'eresia dei Targaryen e che altri, Andali compresi, siano stati ormai irrimediabilmente corrotti dalla sua visione. I loro cuori sono ora grondanti di veleno." In quel momento non parlava più Leonard lo zelota ma Leonard il "politico"...o forse meglio dire la lama di Leonard. "Solo la Madre sa se è possibile che tornino sulla retta via, la scelta verrà data a tutti, ma chi si ostinerà a osteggiare la nostra Fede..."
Non terminò. Guardò Mullen.
"Ditemi, fino a che punto si può dispensare la Misericordia?"SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 816. -
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Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
Rhaegar era morto?
Oh Dei oh Dei oh Dei...
Mullen appariva agitato tanto da spostare continuamente il peso da una parte all'altra; questo cambiava ovviamente le carte in tavola, ma nel bene o nel male? Allora allora...Leonard poteva vedere chiaramente le rotelle nella mente del suo interlocutore girare vorticosamente... quando la notizia fosse divenuta pubblica l'erede sarebbe stato Viserys che aveva quanti anni? Dieci? Dodici? Sicuramente meno di quattordici, quindi bisognava trovare un reggente per tenergli il posto sul Trono di Spade.
Il che...il che... dava modo di certo ai seguaci dell'antica causa del Leone di spingere ancora un assalto se ne avessero avuto le possibilità. Quel ragazzo che era giunto al suo cospetto però sembrava eccessivamente esaltato e poteva rischiare di cacciarlo in un guaio ancora più grosso. No, era giunto il momento che l'Alto Septon riprendesse il suo ruolo e che guidasse il gregge degli Dei.
"Abbiamo il dovere di dispensare la misericordia della Madre fino a quando la clemenza è tale e non lassismo che rischia di avvelenare gli arti che ancora sono sani." -i pericoli alla sua vita e alla sua posizione andavano eliminati, fuori di dubbio -"Pensate, se un pastore ha 100 pecore ed una si allontana dal gregge e si perde in cima ai monti...credete che abbandoni le restanti novantanove brave pecorelle per incaponirsi nel cercare quella che ha lasciato la strada segnata? Non piangerà forse la sua perdita tenendo al sicuro il resto del gregge?"
Le indicazioni della bocca degli Dei non avrebero potuto essere più chiare: "Occorre agire con clemenza nei confronti di coloro che si ravvedono, ma per coloro che non lo faranno...è nostro compito proteggere il popolo dei Sette da ogni pericolo, a costo di prenderci sulle spalle i loro peccati ed il compito di ripulirli."
Ora però bisognava indagare cosa avesse nella testa quel giovanotto: "Dunque solo voi sapete della sorte dell'Ultimo Drago? Cosa avete intenzione di fare?"CITAZIONEVangelo secondo Mullen. -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
"Io...io capisco" disse abbassando lo sguardo. Leonard capiva veramente? Il gregge aveva la priorità, priorità su tutto, priorità su ogni tipo di devianza.
I Sette Aspetti non erano che sfaccettature della stessa divinità, Leonard non avrebbe mai potuto impugnare la spada senza sapere quando era il caso di calarla sul capo del nemico e quando invece era giusto riporla nel fodero.
Doveva dare la speranza e la scelta a tutti. Non poteva essere lui il padrone del destino delle vite altrui, così come gli Dei avevano fatto con gli uomini.
Rialzò lo sguardo.
"Gli Dei ci lasciano la possibilità di scegliere nel bene e nel male" ripeté esattamente le stesse parole che aveva sentito poco prima da Mullen "E non sarò io a cambiare ciò che mi avete appena insegnato" Si mise una mano sul petto, quasi stringendo la veste.
Cosa aveva intenzione di fare?
"Il destino degli Andali non può che essere negli Andali stessi, la sorte del Drago non può essere rivelata fintanto che non sapremo quali sono gli Andali che sono in grado di rinnegare il proprio gregge e avventurarsi da soli sulle montagne."
Lo guardò, fisso.
"Il nostro gregge è degli uomini che credono, non di chi si assoggetta credendo che un Targaryen sia potente degli Dei"
Leonard l'avrebbe fatto, avrebbe preso sulle sue spalle i peccati degli Andali traditori e avrebbe lavato via quell'onta, se necessario.
"Ripercorrerò ciò che ci ha mostrato Hugor della Collina" A quel punto lo sguardo divenne così insistente che quasi sembrò di sfida. Non verso Mullen ma verso il futuro stesso.
"Il Vecchio Leone credeva che i Baratheon fossero suoi alleati ma i miei stessi occhi hanno visto il tradimento di quella famiglia. Desidero dirigermi a Capo Tempesta, mio Alto Lord, comprendere con la Saggezza della Vecchia le motivazioni che hanno spinto quella famiglia a voltare le spalle agli Andali per appoggiare i Valyriani e riportare la famiglia sulla retta via"
Come? Non era dato saperlo, neanche a Leonard.
"Le Terre della Tempesta sono il primo tassello, come per Hugor fu la Valle. Da là spero di poter inviare ai Lord e le Lady dei Regni una chiamata alla restaurazione.""Se i nobili di Westeros sapessero che l'Ultimo Drago è caduto, allora le loro scelte sarebbero indotte dalla convenienza e non da ciò in cui credono veramente. Vi era un tempo in cui i Re degli Andali governavano sui propri terreni, un tempo in cui rispondevano agli Dei e non a uno straniero giunto dalla fuga di una terra maledetta ad Oriente.SPOILER (clicca per visualizzare)Da qui farei un tiro di seduzione (o meglio, per rendere comprensibili il completo attaccamento di Leonard alla causa)
Aiutatemi a restaurare gli antichi ordini dei Poveri Compagni e dei Figli del Guerriero, lasciate che nobili e popolani combattano ancora una volta insieme non per mero potere ma per riportare la Stella a Sette Punte dove era stata posta dagli Dei.
Non più un Trono di Spade, ma i Re Andali" Fece una breve pausa "Incoronati dall'Alto Septon, a imperitura memoria che un Re non ha eguali tra gli Uomini ma è sottomesso a chi è davvero superiore."
"Non...non posso assicurare che il gregge perda solo una pecora...ma posso assicurarvi che darò la vita per difendere i figli degli Dei. Ora, e per sempre.
Gli Dei mi hanno mostrato molte, forse troppe cose per un singolo uomo, è per questo che non posso vacillare, che non posso abbandonare i nostri fratelli al presente in cui stanno vivendo.
Io...so che devo mostrare loro un altro futuro, come ci arriveranno, dipenderà a chi doneranno la loro alleanza. La mia, insieme alla mia lama e il mio cuore è ai Sette Dei...e a voi, Alto Septon"
Non lo chiamò nuovamente senza un motivo.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 584. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)
Tiro seduzione Leonard -> Altissimo
[Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]= [(5+3+3) + (55/8 + 17/2 + 107/100*90)/10 + (128 + 71)/4] - [(3+3) + 75/2 + 1*5]= (11+10+50)-(6+38+5)=71-49= 22 Seduzione promossa, l’Altissimo è chiaramente mosso dalle parole di Leonard.
Oh Marbrand…- il religioso intrecciò nervosamente le dita e si mordicchiò il labbro iniziando a fare qualche passo in cerchio mentre digeriva quanto sentito. La fede dell’uomo era indiscutibile, ma le parole del Marbrand gli stavano evidentemente facendo arrovellare la testa oltre che lo spirito.
Le vostre parole sono colme di verità, ma ciò non le rende più leggere. …disse assorto nel suo pensiero.
Conoscerete bene anche voi il rischio insito dietro gli ordini che avete evocato. È vero che la decisione di scioglierli fu dettata dalla Fortezza Rossa oltre che dal Tempio Stellato, ma rimane comunque un atto dei miei predecessori di cui dobbiamo tenere conto…Uomini che si affidano totalmente al Guerriero senza giudizio, saggezza, misericordia, creatività…anche se ben intenzionati vivono assieme al peccato, lo sapete anche voi. - era duro sentire che lo stesso rappresentante di tutti i fedeli nutriva dubbi sulla possibilità di un esercito realmente pio.
Un conto è terminare il regno dei Targaryen…spezzare l’unità del reame, anche col vostro nobile intento… - cinse le spalle del Marbrand con le sue morbide mani e gli scambiò uno sguardo colmo di responsabilità - Sangue di fedeli scorrerebbe copioso. Siete davvero sicuro di potervi far carico di un compito del genere? Il più puro dei cuori non è immune alla contaminazione. - batté le mani leggermente sulle spalle di Leonard, aggrottando lo sguardo e rindirizzandolo altrove - E’ molto su cui pensare. Capite anche voi che la mia responsabilità verso i fedeli mi impone di pensare ad ogni ipotesi…se voi falliste cosa accadrebbe? Potrebbe essere la fine del nostro culto, Vecchia Città potrebbe esser data alle fiamme, i septon costretti alla clandestinità…io sento che parlate in sintonia con gli dei, ma devo tenere conto anche di questo, capite? - se la notizia della morte di Rhaegar non fosse stata abbastanza, il piano di Leonard aveva ulteriormente scombussolato l’Alto septon, visibilmente combattuto tra l’idea di farsi protagonista dell’inizio di una nuova era per la fede dei Sette e la prudenza che il suo ruolo gli imponeva.SPOILER (clicca per visualizzare)Sedurlo lo seduci, ma questo complica solo la sua posizione. Il dilemma per lui è la tra la prudenza che preferirebbe (insomma già ne ha prese) e la tua allettante visione. Spingere o non spingere.... -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
Come poteva...come poteva insistere?
Come poteva un nobile esiliato forzare la mano di un uomo scelto tra gli uomini, dagli uomini, per elevarsi quasi agli Dei.
Come poteva...forse non c'era alcun modo giusto in cui poteva fare una cosa del genere, ma non era più importante cosa poteva e cosa non poteva fare, l'unica cosa che contava era realizzare il desiderio degli Dei.
Questo non rendeva però le parole di Mullen meno vere, la prudenza di cui si accingeva era certo ciò che gli stava consigliando l'aspetto della Madre. Doveva essere così, non potevano esserci altri fini.
"Non posso negare che anche il mio cuore mi ha portato gli stessi pensieri che mi avete appena esposto...vedere Westeros nuovamente nel sangue...e questa volta non solo nell'Ovest e nelle Terre della Corona ma...potenzialmente ovunque. Sì, è qualcosa che mi fa raggelare il sangue anche solo ad immaginarlo."
Lo fissò
"Ma quale sarebbe l'alternativa?" Commentò non appena Mullen finì di battere sulla spalla del Marbrand.
"L'unico modo che abbiamo per scongiurare che questa guerra si protragga all'infinito in una spirale di morte e vendetta è scorporare, almeno parzialmente, l'effetto della nobiltà. Se giungessi ancora una volta nelle mie Terre dell'Ovest e richiamassi i vassalli alla guerra per cacciare l'invasore valyriano, non sarei nient'altro che un pazzo seguace di Tywin che vorrebbe osare dove il Vecchio Leone ha fallito. Nessuno sarebbe così folle da ritentare la stessa azione con ancora meno sicurezze. No, questa volta deve essere diverso, gli uomini non devono più essere guidati dalla mera gloria della propria Casa, dobbiamo fare in modo che tutti, nell'Ovest, nell'Altopiano, nei Fiumi e nelle altre regioni abbiano un fune comune, qualcosa che li leghi ancora più del voto del loro Signore al Re dei Sette Regni."
Leonard capiva ciò a cui stava andando incontro, ma non poteva fare altrimenti.
"Vi sembrerà assurdo, mio Alto Lord, ma ritengo con tutto il mio cuore che armare il popolo nel nome degli Dei sia il modo migliore per evitare spargimenti di sangue."
In effetti solo un folle avrebbe proposto che armare più persone equivalesse a farne morire meno.
"So per certo che se scoppiasse una nuova guerra civile, i Lord dei Sette Regni si spaccherebbero ancora una volta: gli Dei mi concederebbero certo l'arguzia per convincerne alcuni a supportare la causa della distruzione delle dinastie valyriane ma sarei solo un superbo se pensassi che nessuno si schiererebbe con la prole del Drago. Quello che invece non so, è cosa farebbero gli stessi Lord se a supportare la nostra causa ci fossero cavalieri e uomini sotto la Stella a Sette Punte. I pii lord si schiererebbero con ardore a supporto del loro Re, ma lo farebbero altrettanto se ciò li mettesse contro i loro Dei? La nostra Fede resisterà, perché non siamo noi a dettarne la vita e la morte, ma solo i fili che gli Dei intrecciano sulla nostra strada.
Se solo un Lord si astenesse dal mandare i propri uomini al massacro, sarebbe certamente qualcosa su cui puntare."
Parlava col cuore, il punto non era convincere Mullen in maniera coercitiva ma "obbligarlo" a vedere che la strada che Leonard stava percorrendo era possibile. Solo se l'Alto Septon fosse stato completamente convinto di quella mossa allora ci sarebbe stata possibilità di vincere.
"Ma per rispondervi...cosa accadrebbe se io fallissi? Nulla, mio Lord, io non sono altro che un uomo toccato dalla sacralità degli Dei, il loro volere è la mia strada, ma questa guerra non dipenderà da me, ma da ogni singolo fedele.
Se cadrò, ci sarà chi raccoglierà ancora una volta lo stemma della Stella a Sette Punte e insieme alla vostra guida porterete a compimento ciò che sta cominciando mentre noi parliamo.
Il Tempio Stellato ha chiesto di voi...di voi. Non c'è niente che potrebbe farmi cambiare opinione sullo sbando in cui si trovano da quando il precedente Alto Septon è morto, io capisco di tutto quello che voi dite deve essere tenuto in considerazione...ma voi capite dove la nostra Fede è arrivata? Un concilio che non è riuscito nemmeno a nominare un nuovo Alto Septon.
Noi abbiamo avuto il privilegio di intravedere una minima porzione di divinità, ma questo ci obbliga a rispettare i nostri doveri verso il gregge. Siamo stati sulla strada della Vecchia senza la sua Lanterna troppo a lungo".SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 700
delicatamente, ma Leonard non molla di una centimetro. E' lì per un obiettivo.. -
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Votazione fatta in corte/concilio, risultato: unanimità, 4 su 4 Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
"Il vostro è un parlare assennato...io credo ecco..." -poteva forse Leonard comprendere ciò che in quel momento si arrovellava nella mente del povero Mullen, trascinato in un disegno molto più grande di lui? Quel ragazzino gli stava dando la concreta possibilità di tornare nella sua terra con tutti gli onori che gli spettavano, di più...non avrebbe solo riconquistato la sua vecchia vita e i suoi vecchi privilegi al Grande Tempio di Baelor. Il Marbrand gli stava dando la possibilità di mettersi a capo di tutti gli eserciti di Westeros, di istituire una teocrazia che avrebbe visto nell'Alto Septon il suo fulcro centrale e potere più ampio. Quel tipo, quell'anonimo figlio di nobile, aveva intenzione di consegnargli l'intero continente.
"Non v'è più spazio per l'attesa." -gli occhi di Mullen ardevano d'emozione; forse Leonard avrebbe scambiato l'ambizione per fervore religioso, ma tant'è.
"Tornerete a Westeros con un documento scritto di mio pugno. Mi manderete Septon e predicatori dal Tempio Stellato, affinché io possa istruirli e persuadere le masse ed i soldati di tutti i Regni a stringersi attorno alla Lanterna della Vecchia." -per quanto lo riguardava, a meno che il Marbrand non potesse assicurargli adeguata protezione, non aveva alcuna intenzione di attraversare il Mare Stretto e mettersi in prima linea -"Benedirò l'arruolamento dei fedeli, insieme salveremo il Regno che Hugor della Collina ci ha affidato."
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.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
La mano di Leonard andò al petto, ancora una volta, lì dove si trovava il suo cuore, lì dove nella visione dello Sconosciuto quel cuore gli era stato strappato e posto su una bilancia insieme ad una piuma.
No, in quel momento sentiva che quel cuore era molto più pesante di una piuma, ma era una forma di peso...bella. Positiva, emozionale.
"Farò quello che chiedete, mio Alto Septon, manderò a voi gli uomini che hanno vacillato ma che saranno pronti a rivedere la luce delle Sette Stelle a Sette Punte, userò le parole che scriverete su quella pergamene con saggezza e parsimonia, perché in esse c'è il volere dei nostri Dei"
A quel punto rialzò nuovamente lo sguardo.
"Che le Terre della Tempesta siano le prime a ritornare sul cammino della Vecchia e che vedano la luce, così come in passato lo è stata la Valle, quando i figli di Hugor portarono le lame da Andalos a Westeros.
Io oggi giuro a voi, che gli Dei mi siano testimoni, che agirò perché il Credo Militante rinasca, che i cavalieri investiti tornino a servire gli Dei e non la Corona, come era in passato, che i nobili desiderosi di servire la causa abbandonino i loro titoli e le loro terre e indossino le cappe iridee unendosi ai Figli del Guerriero, che i membri del popolino, uomini o donne che siano, si armino nei cuori e nelle braccia della armi per difendere la loro Fede, unendosi ai Poveri Compagni. Che i Draghi rimasti riscoprano cosa erano una volta le Spade e le Stelle.
Che gli eretici paghino per aver macchiato di sangue invano il nome dell'Uno-che-è-Sette."
Poi, così come aveva fatto Mullen, anche Leonard ripetè:
"Insieme salveremo il Regno che Hugor della Collina ci ha affidato."
Mullen aveva deciso di non presenziare in prima persona all'approdo a Westeros, in ogni caso, non era per forza una cosa negativa, al momento era l'unico ingranaggio che facesse muovere la sua ruota. Perderlo, avrebbe distrutto tutto ancora prima che potesse mettersi in moto la macchina voluta dagli Dei.
A Leonard ora non restava che pregare e vedere cosa avrebbe scritto l'Alto Septon su quella pergamena.
Poi, infine, sarebbe giunta l'ora finalmente di tornare a Westeros.
Di tornare a casa.
Nel nome degli Dei, degli Andali e delle speranza dell'Ovest.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 371. -
.Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
La mano aperta sulla spalla del Marbrand era una carezza leggera, un ultimo attimo di affetto paterno prima di concentrarsi sulla sua pergamena che vergava con mirabile attenzione. Sembrava davvero ispirato, davvero mosso dagli Dei in quell'opera divina. Quand'ebbe finito e l'ebbe ricontrollata più volte, la consegnò a Leonard affinché ne facesse l'uso che avevano pattuito.
"Ho una richiesta per voi, giovane Marbrand." -che compito aveva in serbo per il figlio di Preston l'Alto Septon?
"Come avrete visto la mia ubicazione qui a Pentos non è così segreta come speravo. Avete conosciuto meglio di me l'odio velenoso che deturpa certi cuori...quando quella lettera inizierà a fare il suo effetto..." -perdindirindina, Leonard non si aspettava certo che quel poveretto rischiasse così a buon cuore la sua vita!
"Temo che molti coltelli proveranno ad attraversare quella porta. Avete degli uomini che possano difendermi?" -cosa sarebbe accaduto se il messaggero degli Dei fosse stato ucciso per una sua leggerezza?
"Non è certo la mia vita a preoccuparmi..." -oh sì che lo era -"Quanto il destino del mio popolo se il male dovesse compiere questo passo.... -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
Leonard annuiva, era d'accordo con la valutazione dell'Alto Septon Mullen, la sua storia non poteva circoscriversi in una semplice scrittura affidata a una pergamena.
"Terrò con me questa pergamena, Alto Septon, e farò in modo che solo gli occhi più puri possano vederne l'originale. Farò certificare le vostre parole dai Septon locali e dai Maestri che incontrerò nel mio percorso, in modo che i loro Ordini possano spargere la voce. Consegnerò l'informazione della vostra ubicazione solo a coloro i quali saranno pronti a intraprendere la strada oscura alla ricerca della Luce della Vecchia e farò in modo che la vostra permanenza a Pentos sia sicura con gli uomini che mi avete richiesto "
A tal proposito, Leonard sapeva che non era finita lì.
"Vi devo dunque chiedere due cose, se me darete la possibilità, mio Lord...la prima, a tutela di tutto ciò che ci apprestiamo a compiere, se doveste sentire che la vostra sicurezza in questa Città Libera sia in qualche modo messa a rischio, vi prego di chiedere udienza al Magisto Illyrio di Pentos, ho avuto modo di sperimentare che le sue personali emozioni nei confronti del Re di Westeros non siano positive. Cercate di farvi accordare un passaggio sicuro verso la Città Libera di Myr e cercate là rifugio. Sebbene la nostra fiducia totale e incondizionata non possa che essere rivolta con esclusività agli Dei, nutro speranza che uomini come il Magistro Malar Leniar o lo schiavista delle Terre Contese Yaram si ricordino con benevolenza del nome Fortunato di Myr, e che vi possano offrire ciò di cui necessiterete."
Poi sospirò.
"E la seconda, riguardo agli uomini che vi ho citato...dopo la mia fuga da Westeros con una delle eredi dell'eredità Lannister, le mie opere non sono sempre state cristalline come Hugor avrebbe voluto per i suoi figli. Nonostante non abbia mai infranto le leggi del Continente Occidentale, poiché non mi trovavo sul suo territorio, uno dei pochi modi per accrescere il proprio potere in queste Città è il denaro e lo schiavismo. Per diverse opere che ho compiuto mi sono stati concessi dei manipoli di uomini armati senza libertà, che non rispondevano ad alcun ideale, divinità o simbolo di casata. Solo al mio nome. La mia parola è per loro legge, così come è per me quella dei Sette Dei che sono Uno.
Rientrare nelle terre della Tempesta con questi uomini sotto schiavitù non mi renderebbe migliore degli uomini che dobbiamo mondare. Vi chiedo dunque di darmi la benedizione per renderli uomini liberi e rinascere come uomini di Westeros sotto i colori nero e arancio di Casa Marbrand."
Dare loro lo stemma della Stella a Sette Punte sarebbe stato troppo immondo, per uomini che neanche sapevano i nomi dei Sette Aspetti divini.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 448
Ultime "richieste" per Leonard:
- avvisa Mullen che se necessario potrà rifugiarsi a Myr
- chiede benedizione nel rilascio degli schiavi nel rientro a Westeros (formale perché tecnicamente rispondono solo a Leonard)
- segno a fine quest in scheda che 20 schiavi rimarranno a Pentos con Mullen. -
+1 .Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
A Mullen dei compromessi a cui era dovuto scendere il Marbrand importava poco o nulla, per cui prese mentalmente nota dei nomi che gli erano stati riferiti per contatti in caso di bisogno e si preparò all'assoluzione che tante volte aveva concesso anche al Re Folle quando la cosa gli conveniva.
"Figliolo..." -sollevò la mano al cielo per invocare la Misericordia della Madre -"Nessun uomo è immune dall'ombra che la sua stessa anima può proiettare, eppure davanti agli occhi degli Dei, ogni anima è un pezzo del mosaico divino. Oggi ti assolvo dei tuoi peccati, accogliendo la tua sincera penitenza E chi sono io, se non uno strumento della volontà divina a guidarti verso la via della rettitudine? Hai confessato il tuo triste passato, quando le tue mani, forse mosse dalla contingenza e dalle catene del mondo che ti circondava, hanno osato ridurre dei tuoi simili in schiavitù."
Il volto del Septon si contrasse in una mossa di dolore: "Spezza oggi le catene della schiavitù, libera questi uomini e lascia che accettino col loro cuore di seguirti. Che la luce dei Sette ti guidi e che tu possa essere testimone del potere della redenzione- Puoi ora elevar la tua fronte con la consapevolezza che gli dèi ti hanno perdonato, la Madre ti accoglie nel suo abbraccio."
Leonard Marbrand
10 punti esperienza base + 3 punti lunghezza - 0 post sotto le 300 parole + 4 mod + 8 interazione= TOTALE 25 PUNTI ESPERIENZA
3 punti Diplomazia
1 punto Conoscenze
1 punto Amministrazione
Prestigio +3
Fama +3
Affinità Targaryen -10
Affinità Septon Mullen +10
Affinità Culto dei Sette Dei +5
Affinità schiavi +5
Ricevi la lettera di cui sopra!
Vengo a scriverti presto per il proseguo.
Chi va piano va sano e va lontanoQuest Leonard |
