Conosciamo il piccolo

Libera Isabel-Arthur

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    Condottiero

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    Libera in retrospettiva per conoscere la maternità di Isabel.


    Narrato
    Parlato Arthur


    Nel mezzo del tentativo di trattativa con Red Karstark per la restituzione del corpo del Primo Cavaliere del Re, Lionel Buckwell, un tremendo terremoto aveva scosso la terra allontanando le parti in causa, ma lasciando, tuttavia, tutti illesi.
    A quel punto ai due novelli sposi, Isabel Snow ed Arthur Waters, non era rimasto altro da fare che tornare verso Approdo del Re per riferire sulla situazione e capire come muoversi.
    Ad Arthur però preoccupava l'umore e la salute della moglie.
    Già nel viaggio di andata inseguendo il Maestro della Guerra la ragazza sembrava sofferente. Era pallida, lamentava nausea e si sentiva fiacca. Ma poteva essere una conseguenza della marcia forzata.
    Il giovane bastardo però si stava iniziando a preoccupare siccome questi malesseri non accennavano a diminuire o scomparire, con tutto che al ritorno stavano andando più tranquilli e rilassati, sapendo che in qualsiasi momento sarebbero arrivati alla Capitale andava bene, non avevano fretta.
    I due ragazzi viaggiavano sullo stesso cavallo, Isabel davanti, circondata dalle braccia forti del valyriano che tenevano le redini e, nello stesso momento, proteggevano la moglie.
    La ragazza chiedeva al giovane scudiero di fermarsi spesso perché doveva vomitare o minzionare spesso. Dopo l'ennesima fermata, che Arthur non partiva se non per la preoccupazione per lei, le disse

    Tesoro... Mi sto iniziando a preoccupare sul serio. Appena arriviamo ad Approdo del Re farò in modo che il maestro di corte ti visiti. Sono preoccupato per te.

    Ed infatti negli occhi ametista del giovane e nei tratti del viso si potevano leggere tutta la preoccupazione e la tristezza per la Snow.

    274 parole
    Marwel
     
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    Alfiere

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    Non era stata una missione ne felice, ne facile. Dall'entusiasmo di aver trovato Red Karstark e quindi, ipoteticamente, il Primo Cavaliere, erano passati alla delusione e sofferenza più totale davanti al suo cadavere.
    Per non parlare del terremoto. Sembrava gli Dei volessero maledire i novelli sposi con dolore e paura.
    Il viaggio di ritorno, dopo essersi ripresi dallo stordimento di quello che era stato in tutto e per tutto un evento naturale inaspettato, aveva avuto inizio presto, ma senza alcuna fretta di raggiungere la Capitale, un po' per timore delle cattive notizie che avrebbero portato con se, un po' per la stanchezza mentale e fisica di entrambi, ma soprattutto quella di Isabel.
    Si sentiva sempre più debole e a tratti super affamata, ma se pensava ad alcuni cibi le veniva una nausea terribile che a fatica riusciva a trattenere. Pure le oscillazioni del cavallo le portavano malessere, ma solo al mattino, mentre durante il pomeriggio questi sintomi si affievolivano e lasciavano spazio ad un sonno atroce con conseguente difficoltà a tenere aperte le palpebre. Più di una volta si era addormentata durante il viaggio, appoggiando la testa sul petto di suo marito.
    Era costretta spesso ad arrestare la loro marcia a causa di bisogni del tutto naturali quando avvengono poche volte durante il giorno, ma assai preoccupanti quando iniziano a dare fastidio ogni ora.
    La preoccupazione di Arthur arrivò alle sue orecchie e Isabel gli sorrise, cercando di rincuorarlo.

    Non sono abitata a viaggi così lunghi e ad emozioni così forti e in questi giorni ne ho provate veramente tante, di ogni genere, soprattutto quelle dolorose disse, mentre si sistemava la gonna.

    Mentre si avvicinava al suo sposo, sentì in bocca un sapore dolciastro, una sensazione stranissima, ma non sapeva etichettarla come piacevole o non piacevole.

    Che strana voglia di pesche! esclamò guardando Arthur.

    Rise di ciò che aveva appena detto e non riuscì a spiegarsi il perchè avesse così desiderio di mordere un frutto che non nasceva nemmeno in quella stagione.

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1 replies since 10/12/2023, 16:03   37 views
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