Grandi acquisti, non così grandi poi.

Libera acquisti

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    Lord

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    Quella città aveva messo a dura prova il Tasso per via del freddo che si percepiva a seguito dell’umidità dettata dalla vicinanza con il mare. Deep Den era molto interna e il freddo proveniva solo dalle montagne che la circondavano. Il fiume che univa il dominio dei Lydden da quello dei Serrett non era poi così grande da sprigionare umidità e, seppur ne fosse in parte capace, non si sentiva il freddo nella dimora sotterranea dei Tassi. Forse era questo che permetteva ai Lydden di vivere e non soffrire più di tanto.
    Myr, purtroppo, non era così gentile. La bottega dove il Tasso viveva non era isolata e il freddo notturno attraversava le imposte insinuandosi e poggiandosi sui corpi dormienti dei due ragazzi per poi farli svegliare con i brividi addosso. E non era meglio durante il giorno. Le intense piogge che colpivano quella zona, molto più frequenti di quando non fossero a Deep Den, avevano lesionato quei pochi indumenti che il Lydden ancora possedeva da quando era scappato. Non si era rifatto un guardaroba e non aveva nemmeno il denaro sufficiente per potersi permettere l’acquisto di un vestiario adatto. Viveva in quella città da pochi mesi e solo negli ultimi giorni aveva iniziato a vedere quanto fosse stato poco cosciente e consapevole di quello a cui andava incontro. Per fortuna aveva appreso l’arte necessaria affinché, poco alla volta, avrebbe potuto farsi un guardaroba tutto suo. Per ora, molto più importanti, gli servivano delle scarpe adatte a proteggerlo dal freddo e permettergli di fargli anche pubblicità. A bottega di Merion doveva emergere non solo come luogo dove era possibile acquistare delle statue di legno o delle opere in metallo, ma anche per ciò che il Tasso aveva imparato a fare quando stava a Deep Den e sapeva fare. Era un qualcosa di aggiuntivo per il passato di quella bottega e, seppur fosse stata conosciuta solo per i lavori in legno e in ferro, ora avrebbe avuto anche altro da offrire ai suoi clienti e chi meglio di lui avrebbe potuto sfoggiare le sue stesse creazioni?
    Ecco, gli serviva del materiale e il tempo per potersi creare ciò di cui aveva bisogno, cioè delle scarpe che lo tenessero al caldo e gli dessero anche una certa comodità.
    Di gran carriera, quindi, deciso a farsi un regalo che si meritava dopo quella nomina a “non apprendista” che aveva ricevuto solo pochi giorni prima, il Tasso si avviò verso il luogo che più conosceva, ormai: il mercato generale. Sapeva cosa comprare, quanto prenderne e come prodursi ciò che desiderava.
    Si avvicinò, quindi, senza perdere ulteriore tempo, al banco del conciatore, quello che vendeva strisce di pelle e cuoio già conciato per chi voleva dedicarsi ai lavori con quel materiale. Ausel era capace di conciare il cuoio e di lavorarlo già prima di arrivare a Myr e aveva anche già prodotto alcuni oggetti in cuoio vendendoli in quello stesso mercato e sfoggiandoli. Uno di questi era proprio al suo fianco, una scarsella azzurra in cui aveva le monete che gli necessitavano per l’acquisto di quei materiali. La scarsella era stata prodotta dal Tasso stesso diverse settimane prima e ne era molto fiero e orgoglioso di quel suo lavoro venuto davvero bene.
    Arrivato al banco del conciatore, il Tasso lo salutò da amico. Non erano reali amici, ma aveva acquistato da lui diverse volte. L’ultima volta gli aveva anche detto che avrebbe creato qualcosa di bello e, ora, stava indossando quella sua creazione. Probabilmente non sarebbe stata nulla di ché agli occhi del venditore, ma per il tasso era comunque un qualcosa che aveva fatto lui con le sue stesse mani.
    "Buongiorno" esordì il Tasso tutto sorridente.
    "Buongiorno a lei" per poi osservare il Lydden.
    "Di nuovo qui Zag?"
    Ormai Zag era diventato il nome con cui era conosciuto a Myr, un nome che si era scelto al momento e che ancora non sapeva quali oscuri segreti nascondeva, cioè quello di significare rotondetto o grassoccio nella lingua di Myr, tutt’altro rispetto a ciò che il Lydden era in quel momento.
    "Sì e mi serve ancora il tuo miglior cuoio. Devo lavorarci ancora."
    "Certo. Ma non hai terminato con quella tua idea?"
    Chiese il commerciante intento a porre sul tavolo espositivo del cuoio conciato.
    "Terminato e … credevo te ne saresti accorto subito."
    Il Lydden mostrò la scarsella che aveva fatto con le sue mani.
    "Davvero molto bella." Disse l’uomo senza sbilanciarsi più di tanto.
    "Cosa farai questa volta?"
    "Ho un’idea, ma non so se mi verrà bene. Mi serve del cuoio conciato … direi sette di questi."
    "E’ tanto. Cosa devi fare?"
    "Lo vedrai." Disse il Lydden sorridendo.

    Dopo averlo pagato, il Tasso si allontanò con il materiale necessario alla costruzione degli stivali.



    Da togliere 7 ori per i materiali.
     
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    Alfiere

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    7 pezzi di cuoio conciato

    scala pure i soldi dall'inventario
     
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1 replies since 17/12/2023, 11:08   20 views
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