Mercenario
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Erano trascorse molte ore da quando Leargho aveva iniziato ad insegnare a Raziel i precetti alla base della religione qohorik. Il sole si trovava ormai alto nel cielo e la luce emanata dai suoi raggi, riflessa sulle pareti dorate del salone, cominciava a irritare gli occhi del giovane nobile.
“Mi scusi un attimo. Torno subito”
Raziel si alzò dalla sua sedia e si avvicinò alla finestra più vicina. Le sue mani afferrarono la seta nera dei tendaggi, chiudendo la finestra con un deciso colpo delle braccia.
Così va meglio
Dopo aver chiuso anche una seconda finestra, il giovane riprese posto sul proprio scranno.
La schiena affondò nel velluto dell’imbottitura, mentre le braccia si allungarono sui braccioli dorati.
“Spero tu sia in comodo adesso, perchè vorrei proseguire. Come abbiamo solo accennato, l’uomo è in grado di plasmare il proprio destino. Ognuno di noi può decidere di vivere una vita virtuosa e in pace con le leggi emanate da Dio o optare per un’esistenza empia, lontana dall’abbraccio di nostro Signore. Ogni sfida che ci troviamo ad affrontare è il metro con il quale capire quanto siamo distanti dall’amore di Dio. Il Capro ci ama e, mettendoci alla prova, ci ricorda quali siano le nostre priorità.”
L’anziano sacerdote fece una pausa e, chinandosi in avanti, si avvicinò al giovane nobile.
“Ti chiederai perchè ti dica questo. Ebbene, Abbiamo parlato dei sacrifici animali, ma come sai, il bestiame non è l’unica cosa che offriamo a Dio. Esiste una vita più sacra rispetto a quella animale. Un animale non sceglie come vivere e la sua è un'esistenza passiva. Nasce, viene nutrito, viene fatto accoppiare, viene ucciso e viene mangiato. Nulla di quello che fa è per suo volere. L’unica cosa che fa è rispondere al proprio istinto.”
Raziel ebbe un’intuizione. La testa del giovane iniziò a dondolare lentamente in segno di assenso.
“L’uomo invece, proprio per quello che abbiamo detto fino ad ora, ha la facoltà di scegliere. Rispetto agli animali, abbiamo una vita più complessa. Un’esistenza più complessa e sfaccettata. Per questo il sacrificio di una vita umana ha un valore più importante per Dio?”
Il sacerdote battè un colpo sul bracciolo della propria poltrona, tornando ad appoggiarsi sullo schienale.
“Proprio così. Gli uomini vivono una ricca e variegata. Sono in grado di creare opere d’arte come la stanza in cui ci troviamo, possono influenzare la natura che ci circonda. Creare il bene o, ahimè, il male. Proprio questo potenziale, rende la vita umana così preziosa per il nostro Signore. Dio si esprime attraverso l’uomo e non attraverso gli animali. ”
Il ragazzo comprese il motivo per il quale venivano sacrificate le vite umane nei giorni sacri o per far fronte alle situazioni più tetre.
“Capisco. Mi chiedo se ci sia differenza tra i sacrifici volontari e quelli forzati. Cioè, ha un valore diverso sacrificare la vita di propria iniziativa, rispetto a sacrificare i criminali?”
Il giovane si morse il labbro. Le sue parole, espresse a voce alta, gli fecero capire quanto la sua domanda fosse stata sciocca. Era chiaro che i due sacrifici non avessero lo stesso peso. Leargho sorrise
“Ovviamente il sacrificio volontario ha una valenza maggiore e più sacra. Decidere di donare la propria vita al Signore del Sangue è l’atto più puro che si possa fare. A dimostrazione di questo, durante la preparazione al sacrificio, all’offerente viene offerto il cibo più pregiato. Viene Lavato, pulito e profumato, in modo che si presenti a Dio puro nel corpo, oltre che nello spirito. Per i sacrifici forzati questo non avviene. A gli uomini e le donne offerti in questo modo, non viene offerto nulla, anzi. Viene loro negato tutto: cibo, acqua e vestiti. Vengono condotti in catene verso l’altare. Si può dire che vengano trattate come bestie.
Il loro sacrificio resta comunque più sacro rispetto all’offerta animale, ma ha una valenza minore se la paragoniamo all’estremo atto d’amore che è il sacrificarsi di propria sponte”
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- P.E. base 5
- Tratto educativo marziale (-25%)
- 653 parole su 600 minime
- Competenza Conoscenze Religiose 3
- Ricompense base: 5 punti esperienza, Conoscenze religiose 3, +5 affinità culto del Capro Nero |
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