L'ira non manca mai di ragioni

Quest introduttiva Asten Volmark

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    Asten Volmark • 9 Febbraio 286 • Sala del Trono • Pyke

    Non passò molto prima che la folla terminò tutti i preparativi necessari alle navi per poi muoversi verso l'interno. Lordsport non distava troppo da Pyke ma ci sarebbe voluto comunque una mezz'ora a piedi per poter raggiungere la fortezza di casa Greyjoy. Pur non interagendo direttamente con gli altri Uomini di Ferro, Asten avrebbe comunque potuto percepire il sentimento generale: alcuni trattavano la cosa come un semplice raduna tra vassalli, ma la maggior parte non condivideva quella sicurezza. C'era tensione nell'aria e non faceva altro che crescere man mano che le numerose torri di Pyke si facevano sempre più vicine. Una volta giunti ai cancelli la maggior parte degli uomini rimase nel cortile, lasciando che i vari Lord e altri pochi uomini fidati si addentrassero per incontrare il Pazzo. Asten aveva la fortuna di appartenere a quest'ultimo gruppo. Una volta dentro furono condotti alla sala del trono dove Quellon li attendeva sul Trono di Sale. Aveva gli occhi scavati come se non dormisse da tempo, eppur questo pareva farlo sembrare ancora più minaccioso. Osservava il volto di ciascun dei presenti in maniera compulsiva man mano che entravano nelle stanza. Alla fine la piccola folla si posizionò a diversi metri dal seggio, lasciando uno spazio vuoto tra loro e il Lord delle Isole. Solo quando le porte furono chiuse, quello cominciò a parlare.

    "Bene... sono tutti qui, pare. Avete risposto tutti... eppure..."

    La sua voce restò appesa qualche istante, prima di dare un paio di colpi al proprio trono.

    "Manca ancora un ospite."

    Non passò molto prima che un gruppetto di guardie fece la sua entrata da una delle stanze ai lati. Circondavano un uomo, legato quasi esageratamente con del cordame, trasportandolo esattamente tra i vassalli e Quellon dove fu fatto mettere in ginocchio. Aveva il volto completamente tumefatto ma il padre del Volmark parve riconoscerlo, facendosi scappare una frase a bassa voce.

    "Quello è Maron Wynch!"

    Anche altri a poco a poco riconobbero l'identità di quello sventurato e un leggero vociare iniziò a farsi piede. Lo sguardo di molti cadde su Lord Urrathon Wynch, fratello di quello che a tutti gli effetti era il prigioniero di casa Greyjoy.

    "Waron, qui, porta con sé notizie interessanti! Perché non le condividi con gli altri?"

    Il chiacchericcio cessò immediatamente alle parole dell'uomo. Solo il mormorio spezzato di Waron cominciò a riempire la stanza, mentre un poco di sangue iniziava a colargli dalla bocca.

    "Abbiamo lasciato... Approdo del Re.... e..."

    "Approdo del Re, sì. Per combattere in nome del Targaryen a Roccia del Drago i fanatici della cugina. Sotto il comando niente meno che di SIR Astion Goodbrother! Graydon non ha avuto nemmeno il fegato di vivere per pagare le conseguenze delle sue azioni e ha lasciato che quella fighetta del figlio prendesse il comando! E quando quell'incapace delle Terre Verdi vi ha condotto alla sconfitta perdendo METÀ DELLA CAZZO DI FLOTTA, qual è stata la vostra grande idea?"

    "Ci siamo diretti verso... le..."

    "Le Isole dell'Estate! Giusto per salvare la faccia con qualche razzia! Oh ma quanta grazia da parte del cavaliere di averti inviato ad avvertirmi! QUANTA CAZZO DI CORDIALITÀ!"

    Quellon ormai pareva per la sua strada. Pareva rivolgersi più a sé stesso che ai vassalli lì riuniti. Questi ultimi si scambiavano sguardi l'uno con l'altro: era forse il caso di intervenire in qualsiasi modo oppure era più saggio tenere la bocca chiusa e lasciare che il Greyjoy si desse una calmata. Nel frattempo Waron, legato com'era, sembrava facesse perfino fatica a respirare.




    Termine: 30/04
     
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