Ambizioni immortali

Semilibera

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ascalon
        +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Corona
    Posts
    175
    Prestigio
    +100

    Status
    Anonymous
    Entrando in contatto con il freddo acciaio della lama, il corpo del pescespada veniva investito da un brivido lungo la schiena. Non era la temperatura del metallo a farlo rabbrividire, era il significato di quel contatto l'origine! La mente volava verso casa, dove qualche mese prima quel giovane non era nient'altro che il primogenito di una casa insignificante, un ragazzino viziato i cui occhi si erano posati solamente sulle baie del castello di famiglia. Non sapeva niente del mondo, non sapeva del vuoto allo stomaco provato privando della vita un altro uomo, del mal di mare, della politica e di tutto ciò che in così pochi mesi di viaggio aveva imparato. Sembravano quasi due persone completamente diverse, ma separate unicamente da un paio di mesi. Sorrise leggermente; se quello era il piano di marcia si sarebbe ritrovato sul trono del mondo in un altro paio di mesi.
    Lentamente Eivor tornò in posizione eretta con una strana sensazione addosso. Si aspettava qualcosa di più... credeva che una volta rialzato si sarebbe sentito diverso, cambiato. Invece era lì, lo stesso di mezz'ora fa, l'unica cosa cangiante era il titolo con cui lo avrebbero nominato d'ora in avanti. "Ser", aveva dato così tanta importanza a quel momento solo per infine sentire il nulla, come qualsiasi altra cosa con cui veniva in contatto. Quel brivido provato per qualche istante era già svanito come un eco lontano, mentre la sua testa si proiettava di già sul prossimo obiettivo: Radunare l'esercito e conquistare la gloria con il sangue dei suoi soldati e con quello dei suoi nemici.
    Lo sguardo incrociò quello dello zio, che sembrava visibilmente provato dal discorso di consacrazione, probabilmente erano parole cariche di significato per quell'uomo così attaccato ad onore e valori. Eivor strinse virilmente la mano dello zio guardandolo negli occhi. »Non ti deluderò.« Ovvio che non lo avrebbe deluso, il fallimento non era contemplabile. Quel "Non ti deluderò", però, era rivolto a sé stesso e non allo zio. Non avrebbe deluso la sua ambizione e la sua fame, piuttosto la morte. Una gloriosa morte. D'altronde, nonostante tutti quei sogni di grandezza e piani strategici, Eivor non era altro che un ragazzino desideroso di essere ricordato, desideroso di lasciare un segno della sua esistenza nel mondo. Per quanto stoico e tetro, dietro quel cuore sempre più nero si celava ancora l'ingenuità di un giovane ragazzo guidato dai propri sogni.
     
    .
5 replies since 20/3/2024, 14:45   177 views
  Share  
.