Jakob Manderly

Jakob è un giovane di statura piuttosto elevata, sul metro e ottantasette, la sua corporatura è nella media, nonostante l’addestramento infatti non è riuscito a sviluppare una muscolatura massiccia come quella del fratello, perciò in combattimento si affida più alla tecnica e alla velocità piuttosto che alla sola forza bruta. Tende a non curare molto il suo viso e in virtù di ciò Jakob ha i capelli castani di lunghezza elevata, specie se paragonati a quelli degli altri uomini della sua famiglia, che prediligono invece un taglio più corto. La barba è forse l’unico dettaglio del suo volto di cui tende ad occuparsi. I suoi occhi verde chiaro sono stati ereditati dalla madre ed è l’unico in famiglia, oltre a lei, ad averli di questo colore

Pur essendo il secondogenito, Jakob ha ricevuto una solida preparazione militare che tuttavia non ha avuto modo di mettere in pratica concretamente. Si dimostra molto protettivo verso coloro a cui vuole bene e spesso arriva anche ad agire impulsivamente pur di proteggere i suoi cari. La sua facilità ad alterarsi, frutto dei continui soprusi da parte di Byron, può essere un elemento di grande rischio, in quanto Jakob non peserebbe le sue parole e i suoi gesti neppure di fronte al più pericoloso dei criminali di Westeros. Inoltre durante le situazioni più concitate perde la calma molto facilmente, mettendo a rischio non solo se stesso ma anche chi ha attorno.
Nei momenti più calmi, Jakob non disdegna il relax, meglio se accompagnato da una buona pinta di birra e dalla compagnia dei suoi amici d’infanzia, cosa a cui dovrà rinunciare dopo l’inizio del suo viaggio.

Jakob nacque nel 266, secondo figlio di uno dei rami cadetti di casa Manderly. Egli dimostrò un atteggiamento piuttosto remissivo durante i suoi primi anni di vita, a causa dei continui litigi con Byron, suo fratello maggiore, che spesso veniva severamente punito da loro padre per il suo comportamento aggressivo non solo verso Jakob ma anche verso Anja, la terzogenita della famiglia, nata qualche anno dopo. Una volta divenuto più grande, Jakob cominciò a prendere coraggio e a “reagire” ai soprusi di Byron, dimostrandosi molto protettivo verso sua sorella, maggiormente perseguitata in quanto più debole. Jakob crebbe dunque in un ambiente difficile ma non ostile. L’affetto dei suoi genitori, infatti, non mancò mai e questo non fece altro che accrescere la gelosia di Byron.
Una mattina, tuttavia, la vita del giovane Jakob, appena diciannovenne, cambiò per sempre. Sua sorella Anja venne trovata morta nelle sue stanze, la sua gola era stata tagliata e il suo corpo orribilmente martoriato da decine e decine di pugnalate. Nel mentre la famiglia di Jakob, ancora sconvolta per la morte della ragazza, si accorse della sparizione di Byron, cosa che fece insospettire Jakob. Il giovane non era sicuro del coinvolgimento del fratello nell’omicidio di Anja… ma si trattava di una coincidenza alquanto sospetta, specie per via del suo atteggiamento non propriamente affettuoso verso di lei. Ricevette dunque dal padre il compito di indagare sulla morte della sorella e Jakob si dimostrò subito disposto a percorrere in lungo e in largo i Sette Regni pur di avere giustizia.