Condottiero
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Età di Arthur: circa 11 anni
Narrato
Parlato Arthur
Parlato Oromis
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Dopo le spiegazioni sommarie date da Oromis al giovane valyriano, l'erudito si alzò e si avvicinò al piccolo cucinino che avevano a disposizione nella casupola modesta che occupavano a Pentos.
Visto che l'ora di pranzo si avvicinava, Arthur si alzò e i due uomini si occuparono di preparare qualcosa da mettere sotto i denti. La loro situazione non gli permetteva di avere agi nemmeno sul cibo, infatti quel giorno si sarebbero dovuti accontentare di una misera zuppa di verdure, pane raffermo e qualche pezzo di formaggio. Il cibo che si poteva o permettere veniva guadagnato da Arthur con i suoi spettacoli in giro per la città in cambio di qualche moneta, oppure da Oromis stesso in cambio dei suoi servigi come erudito.
Quando tutto fu pronto i due si misero a tavola e furono troppo occupati a muovere le mandibole per parlare. Vista anche la mattinata faticante condotta da Arthur, il giovane spazzolò tutto con evidente fame e voracità.
Quand'anche l'ultimo boccone fu divorato il valyriano si alzò, pensieroso, prese i piatti e li portò al bacile per lavarli.
Maestro... Mi avete parlato di metalli e pietre semipreziose... Quali sono e come si ottengono i gioielli dalle pietre?
Oromis si limitò a ridacchiare, ma aspettò che il ragazzo si risedette prima di parlare.
Le pietre semipreziose sono minerali. Ovvero nascono nelle rocce e spetta ai tagliatori di pietre ricavarli dalle montagne e portarli agli orari che le lavorano fino a farli divenire gioielli che adornano dita, orecchie o colli delle signore o dei nobili.
Ovviamente più sono grandi e con meno impurità e più sono costose. Si narra anche che ogni pietra abbia alcune proprietà a seconda della pietra stessa, ma io non ci credo molto.
Il bastardo rimase di stucco a quelle parole, ma si limitò ad annuire tenendo per sé i propri pensieri.
Mi potete fare qualche esempio, Maestro? Che tipo di pietre conoscete?
Possiamo sicuramente citare il rubino, rosso come il sangue e duro come il carapace di un granchio. È la Regina delle Gemme.
Poi conosciamo lo zaffiro, che ricordi mare o cielo, sempre blu è. Ce ne sono alcuni addirittura stellati, con raggi che si diramano dall'interno. Stai pur certo che in ogni modo siano han mercato.
Oromis si zittì un momento per portarsi alle labbra secche un sorso d'acqua fresca. Arthur ne approfittò subito.
Mi sembrava di averne uno verde brillante... Ma non ne avete ancora parlato. Che pietra è?
Lo smeraldo, Arthur. Gli orefici di solito lo lavorano sempre sul quadrato, dicono che renda meglio la luce. Sarà vero? Io non lo so.
Poi possiamo parlare dell'ametista, come il colore dei tuoi occhi. Dicono sia stregata. Un giorno ho visto un nobile nel Continente Occidentale che fece benedire il cofanetto dove erano riposte queste pietre da un Septon.
Topazio, Corniola e l'onice, gemme semipreziose, ottime per le incisioni.
Infine, tra le gemme, possiamo ancora parlare del Turchese e del Quarzo, meno preziose, però più dure e di vari colori. Ottime per le spille.
A quel punto l'anziano mentore tacque, lasciando il giovane estasiato di tutte le informazioni ricevute. Poi, ripensando alle gemme nominate dal vegliardo chiese
Maestro... E i metalli invece? In cosa si differenziano oltreché dal colore?
Oromis non aveva mai parlato così tanto ed iniziava ad avere la gola secca. Sollevò gli occhi al cielo ed espirò pesantemente. Tirò fuori un anello da uomo, con inciso uno strano stemma, ma lo girò in modo che il giovane non potesse riconoscerlo.
Partiamo da questo. Argento... Il secondo metallo più nobile e costoso. Come vedi é di un colore bianco splendente, riflette la luce meglio di tutti gli altri metalli ed è così duttile e malleabile che viene preferito all'oro per le lavorazioni più minuziose.
Non teme neppure l'acqua, però con il tempo si scurisce. Basta lucidarlo e torna come nuovo.
Mise via l'anello e prese in cambio la pipa che riempì con le foglie di cardo che soleva fumare.
E l'oro Maestro? È quello il metallo più prezioso?
Oromis annuì.
È il più costoso fra i metalli, quello giallo. Non si lascia influenzare né dall'acqua né da altro, infatti è molto richiesto dagli alchimisti.
Ho detto che è giallo, ma dipende anche dalle varietà: si va da tonalità più verdine a quelle rosate, dal bianco operino
al violaceo.
Anche questo è un materiale molto duttile, si presta molto per farne gioielli come anelli, collane o orecchini.
Bevve ancora ed accese la pipa liberando un alone di fumo scuro e pestilenziale nella casupola.
Ti parlerò ancora degli ultimi due metalli, poi per ora abbiamo finito.
L'ottone, da non confondere con l'oro perché ha più o meno lo stesso colore, ma vale meno. È di facile lavorazione anche questo. In ultimo il rame, il metallo prezioso dei poveri: duttile, si presta ad elaborazione di ogni tipo ma non è molto duro a lavoro finito... Lo so usa poco perché da rosa diventa verde col passare del tempo... Quindi si tende a barattarlo.
Ora... Visto il tuo interesse domani ti presenterò un mio amico orafo qui di Pentos. Magari acconsentirà a tenerti qualche ora con lui per insegnarti altro.
Arthur si alzò felice a quella promessa.
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Marziale
12 p.e base
Orefice 2 su 5 |
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