Condottiero
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Età di Arthur: circa 11 anni
Narrato
Parlato Arthur
Parlato Oromis
Parlato Orefice
Continua da qui...
Era mattina presto quando Oromis decise di svegliare il suo giovane pupillo. Aprendo gli occhi Arthur poté notare la casupola che i due uomini condividevano già in fermento, con il profumo della colazione aleggiante forte assieme alla presenza del fumo della pipa del vecchio.
In sé e per sé la cosa non era così strana. Oromis non faceva colazione, ma ogni mattina si sedeva davanti ad Arthur, a fumare e riempire di fumo pestilenziale il luogo, mentre il giovane valyriano si godeva la sua colazione. E ogni tanto, tra le risatine del giovane, il canuto allungava una mano per piluccare della frutta o un pezzo di formaggio.
In pratica Arthur era l'unico alibi possibile per il vecchio di fare colazione, altrimenti avrebbe saltato il pasto.
Ma quel giorno, però, era diverso e Arthur se lo ricordava bene. Il giorno prima Oromis aveva promesso d'approfondire i discorsi riguardo metalli e gemme preziose usando la sua conoscenza e amicizia con un orafo di fiducia.
E così, subito dopo aver passeggiato, i due si incamminarono fino ad un negozietto abbastanza vicino a dove abitavano.
Entrando, Arthur, venne abbagliato da centinaia di pietre in Bari contenitori, ori, argenti, candelabri ed ogni altro oggetto di valore che potesse essere venduto.
Dietro al bancone il giovane poté vedere il secondo artigiano della sua vita, dopo il conciatore da cui aveva già avuto modo di imparare la sua arte.
Era molto diverso dal primo: la persona era benvestita e dall'aspetto curato, anziana viste le rughe e il grigio dei capelli ed indossava sul naso e davanti agli occhi un oggetto strano fatto di metallo e vetro.
Buongiorno, Mastro Glaedr, oggi sono con il mio pupillo! Arthur, ecco l'orafo che ti dicevo.
Buongiorno Oromis, entrate pure, accomodatevi e ditemi cosa posso fare per voi.
Buongiorno Mastro Orafo, prima di iniziare... Posso farvi una domanda? Che cosa portate sulla faccia?!
La domanda era stata posta con rispetto, ma dai modi semplici e diretti di un ragazzino. La curiosità era troppa.
L'orafo sorrise, si fece avanti togliendosi l'oggetto e portandolo davanti agli occhi del ragazzo.
Sono occhi di Myr! Costosi, delicati ed insostituibili per chi è vecchio ma deve avere ancora occhi perfetti.
Arthur li prese e approfittò degli occhiali girati per guardare attraverso le lenti e vedendo un "oltre" deformato.
Che strani, mai vista roba così!
A quel punto, visto che erano stati invitati dall'artigiano, i due uomini si sedettero davanti a lui, su due seggiole sistemate davanti al bancone in modo che i clienti più facoltosi potessero parlare e accordarsi con i gioielliere comodamente.
Vi ringrazio Mastro Glaedr, per averci ricevuto. Prima di iniziare... Quella collana che vi ho portato è pronta? La signora a cui appartiene mi ha chiesto proprio ieri sue notizie.
Ringrazio io voi, Oromis, per la visita. Devo, però, ricordarvi che la collana d'oro interrasile di cui parlate e che mi avete commissionato non è pronta. Si parlava ancora di una ventina di giorni, giusto? Ma magari in dieci posso renderla alla legittima proprietaria.
Maestro... Interrache?
Arthur era leggermente spaesato e Oromis, a quel punto, rivolgendosi un po' fra il ragazzo e un po' all'artigiano imbarazzato, spiegò
Ho promesso al mio protetto qui che gli avrei parlato del valore di certi oggetti, ma potete spiegargli meglio di me certe cose...
Oltre a questo sono venuto anche per portarvi un anello di una signora a cui ho offerto i miei servigi.
A quel punto il vegliardo passò all'artigiano un bellissimo anello da donna, una fascetta dorata a cui era affisso un castone color rubino. La gemma però era staccata dal castone e l'espressione dell'orafo, si fece subito esperta.
Si certo, posso parlare con il giovane Arthur del mio lavoro! Per quanto riguarda l'anello... immagino che ci sia da allargare e fissare meglio la gemma nel castone, dico bene?
Esatto... E mentre lavorate posso lasciarvi qui Arthur, in modo che possiate istruirlo su qualcosa della vostra arte.
A quel punto era dovere dell'artigiano spiegare certi termini e quello, pazientemente, lo fece improvvisando.
Allora giovane Arthur... Interrasile è una tecnica attraverso la quale una lamina d'oro viene lavorata a traforo in maniera tale da renderla simile a un merletto ... Una tecnica antica, ma dall'effetto molto bello.
Merletto? Ma tipo vestito?
Oh no... Cioè si... Aspetta un attimo.
E l'orafo prese un plico da sotto al bancone, lo aprì e prese un disegno, mostrandolo e spiegandolo al ragazzo.
Questo è l'estetica del gioiello che si può dare, mentre per i merletti veri e propri... Sì, si possono fare vestiti in oro, ma si usa un'altra tecnica che poco mi compete.
Arthur prese in mano il disegno per osservarlo prima di riconsegnarlo.
Capisco, Mastro Glaedr... E ditemi... Il... Cazzone, che cos'è?
A quella domanda Oromis e Glaedr si guardarono leggermente imbarazzati, poi si misero a ridere.
L'orafo cercò di trattenersi, ma non ce la fece. Con ancora il sorriso in volto gli rispose in modo molto professionale
Il caSTOne è l'incavo di un gioiello in cui viene fissata una gemma.
In realtà non è che l'oreficeria fosse così complicata una volta capiti i concetti generali.
Tornando a noi se posso... e si girò verso Oromis che porgeva all'orafo l'anello della cliente.
Oh si, qui non c'è solo da allargarlo...
Si portò l'anello vicino al viso scrutandolo attentamente
Vedo già le faccette fuori fuoco... l'anello si sta deformando.
Faccette fuori fuoco?
Il ragazzo però certi termini e concetti doveva ancora conoscerli e l'orefice avvicinò l'anello ad Arthur, indicandogli con il mignolo la gemma trasparente
Vedi? La gemma si muove dentro il castone, tutte quelle "facce" della gemma si muovono e si perde l'illusione ottica che doveva dare inizialmente quando è stato composto l'anello.
Ah si... Certo...
Aveva capito i tre quarti, ma troppo ignorante non voleva apparire... Certo era che gli adulti non si potevano ingannanare, ma anzi si divertivano quando i ragazzi facevano i sostenuti.
Comunque... Allargarlo ancora sarà difficile. Rischierei di romperlo o deformarlo ancora. Potrei guadagnare qualcosa rilavorando la superficie a niello.
Il valyriano rimase in silenzio, ma alzò la mano facendo capire all'orafo che ancora non aveva capito.
Il niello è un'antica tecnica di oreficeria, che consiste nell’incidere sulla superficie del metallo dei solchi sottili donandogli un piccolo disegno, poi si riempono questi solchi con un’amalgama nera e si leviga la superficie fino a renderla completamente liscia.
Darebbe un buon effetto visivo e guadagnerei un po' di larghezza per il dito della vostra cliente.
La proposta al vegliardo venne accolta con riserva dopo un poco di tentennamenti: significava sborsare dei soldi, ma per la cliente non era un problema pagare.
Prima vorrei vedere che effetto fa. Non vorrei che la mia cliente resti insoddisfatta. Verremo noi nella vostra bottega domani mattina, vi sta bene?
L'orafo si propose aprendo di nuovo il plico.
Ma se volete posso mostrarvi dei disegni o farli sul momento!
Oromis però fu irremovibile.
Voglio vedere l'effetto dal vivo, verrò con Arthur.
Vorrei che si faccesse un'idea della cosa.
A quel punto l'orafo si alza in piedi e i due uomini fecero altrettanto.
Ma certo Oromis, sarà un'onore ricevervi di nuovo qui nella mia bottega.
A quel punto il vegliardo ed il bastardo di Fondo delle Pulci uscirono.
Visto Arthur? Saremo graditi ospiti! E tu potrai vedere e chiedere tutto quello che vuoi a quel poveretto, qualsiasi cosa ti venga in mente.
1219 parole su 600 richieste
Marziale
12 p.e base
Orefice 3 su 5 |
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