Aconé Tyrell

Orientamento Essos -ho tempo fino al 2 gennaio per farci add

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    "Più parlate più questo continente mi sembra immenso." -si ritrovò a riconoscere che sebbene conoscesse Westeros a menadito, viveva nella più assoluta ignoranza per tutto ciò che riguardava la geografia del continente orientale. Quella mattina ad esempio, quando Caleb le aveva chiesto se conoscesse il Mare di Giada...assoluta ignoranza. Era inaccettabile per una come la Tyrell che aveva fatto della conoscenza la sua arma principale.
    "Quanto è vicino il Mare di Giada?"
    "Vicino? Oh Signora no no no!"-Osirys condusse la sua alunna verso un angolo della biblioteca dove era appesa una gigantesca mappa di Essos, incorniciata da prezioso e spesso legno. Gli occhi di Aconé si aprirono su un lembo di terra talmente vasto da risultare quasi spaventoso.
    "Il mare che divide i due continenti è il Mar Stretto, come saprai. A nord c'è il Mare dei Brividi a bagnare le coste di Essos, a sud il Mare dell'Estate."-fin lì era chiaro, a nord faceva freddo e a sud caldo, un po' come avveniva a Westeros -"Procedendo verso est il Mare dell'Estate lascia il posto a mari locali, con nomi ben precisi. Quello di fronte alla penisola di Valyria si chiama ad esempio Mare Fumante a causa delle nebbie e dei vapori dei vulcani sommersi che portarono al disastro, zona molto pericolosa, sono pochissime le barche che la attraversano con successo."-le dita dell'uomo si muovevano sulla mappa mentre un senso di angoscia iniziava ad attanagliare lo stomaco della ragazza -"Oltre Valyria, la Baia degli Schiavisti si apre sul Golfo della Sofferenza e nell'estremo oriente il Mare dell'Estate incontra le acque del Mare di Giada attraverso i Portali di Giada a nord e gli Stretti di Cannella a sud."
    Era così lontano e così vasto quel continente! Non potevano esplorarlo tutto. Non potevano raggiungere il Mare di Giada...significava lasciare i suoi figli soli troppo a lungo...l'idea di separarsi da Caleb iniziava a divenire sempre più disegnata nella sua mente, sebbene sarebbe stasto così dannatamente pericoloso.
    "Le Città Libere sono ovviamente tutte ad ovest e per la maggior parte sono città costiere, ad eccezione di Norvos e di Qohor che si trovano nell'entroterra, la prima in montagna sulle rive della Nhoyne, la seconda nella sua foresta sulle rive della Qhoyne."-seguendo le indicazioni dello studioso la Rosa individuò quindi le isole di Lorath nella loro baia, quindi Braavos a nord della penisola di Andalos dalla quale provenivano i suoi antenati, quindi Pentos in una zona relativamente pianeggiante, più a sud il Mare di Myrth (una baia su cui sorgeva Myr) e le isole di Tyrosh, e attraverso le Stepstones ed il Mar Stretto giunse infine a Lys, a sud delle Terre Contese. Per raggiungere Volantis, sulla costa meridionale del continente, occorreva attraversare tutta la costa arancione.
    "Questa è la penisola valyriana, territori ad oggi quasi del tutto abbandonati."-quanti nomi stava leggendo? Le Terre della Lunga Estate, Mantarys, il Mare dei Sospiri...poteva raggiungere quelle zone al fianco dello Stark?
    "Entrando nella Baia degli Schiavisti si incontrano le Isole di Cedar."-oltre quelle, nel Golfo della Sofferenza, si affacciavano in senso orario Meereen, Yunkai ed Astapor -"Mentre costeggiando la Baia a sud si arriva alla vecchia Ghis, di fronte alla quale si trova l'isola dove sorge il nuovo centro abitato."
    E a quel punto, seguendo gli stretti di Qarth e raggiungendo anche quella grossa città, si potevano incontrare il famigerato Mare di Giada. Dei...quanto era vasto il mondo? E quanto piccoli gli uomini a confronto?
    "E' nel Mare di Giada che si affacciano la penisola di Yi-Ti e l'isola di Leng e l'arcipelago della Manticora."-quei nomi le erano del tutto sconosciuti. Così come la città di Asshai e gli stretti di Saffron che conducevano ad un'isola chiamata Ultos nell'estremo Oriente.
    "Sembri stanca. Vuoi che continuiamo domani?" -più che stanca Aconé era sconvolta, ma non si perse d'animo scuotendo la testa. Non ci sarebbe stato un domani a Pentos infatti.
    "No, continuiamo con la costa settentrionale. Questa grossa isola si chiama Ibben, giusto?"-lesse il nome dalla mappa. Per la prima volta, mentre si accingeva a illustrare ciò che restava della geografia del continente, sul volto di Osirys comparve un sorriso.

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