Se p è un morfismo lineare che commuta con l'azione di gruppo

Quest Vicare-Astrid

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    Astrid Grafton-Vicare Vorys• 12 gennaio 286 • Approdo del Re -Porto• Notte

    La faccenda si era decisamente complicata.
    Per iniziare: Vicare aveva da trasportare 500 prigionieri. Saranno anche stati stanchi o fiaccati dalla prigionia, ma erano troppi. DECISAMENTE troppi.
    Per le disposizioni ricevute da Lord Stark inoltre, si era procurato grazie al suocero 1.000 soldati Grafton per far da scorta e comunque i numeri erano inferiori rispetto a quelli ricevuti dal Protettore del Nord. Per di più questi valligiani avrebbero marciato fino a Blanetree...fortezza che dalle nuove indicazioni del Lord Comandante delle Cappe Bianche quei viaggiatori non avrebbero mai raggiunto.
    Poteva solo sperare quantomeno facessero la loro comparsa sulle navi della flotta reale fino a Porto Bianco. E poi? Da lì in poi come avrebbe proseguito? Forse era il caso di parlare con il suocero. Forse era il caso che Astrid parlasse con suo padre. E già, perché anche la sicurezza della nostra neomamma dipendeva dall'esito di quella missione; probabilmente Lord Grafton si sarebbe lasciato convincere a lasciargli i suoi uomini fino al Castello Nero? Oppure avrebbe accompagnato personalmente la figlia fino a Blanetree lasciando il povero Vicare al suo destino?
    Questi erano discorsi che la coppia avrebbe dovuto affrontare prima di lasciare quella maledetta capitale.
    Oltre ai soldati Grafton e ai prigionieri, quelle navi sarebbero state occupate dall'esercito che avrebbe avuto il compito di riportarle a casa una volta fatti sbarcare i prigionieri a Porto Bianco: 150 soldati Crabb, 150 soldati Thorne, 150 soldati Massey e 150 soldati Bar Emmon. Ciascuno col proprio generale.
    Sarebbero servite almeno 22 navi per trasportare tutte queste persone a Porto Bianco, ma se a quel punto Astrid fosse riuscita a convincere il padre a mantenere la scorta fino alla Barriera, sarebbe sorto il problema della mancanza di uomini per riportare indietro la flotta.
    E dove accidenti era finita Isabel Snow?
    Perché la gente del Nord aveva deciso di mollare la capitale?
    Bisognava organizzarsi.

    CITAZIONE
    Iniziamo prepartenza che la situazione è complicata. La riassumo se non aveste capito dal posto incasinato.
    Dovete accompagnare 500 prigionieri e babbo Grafton vi ha concesso 1k soldati di scorta (mi pare di aver capito, se ho sbagliato i numeri correggetemi).

    Primo problema: i soldati Grafton hanno l'ordine di accompagnarvi fino alla fortezza di Blanetree, vi sposate e poi Astrid resta a casa e Vicare continua su. Questo era il piano originario. Se però prendete la nave ed arrivare fino a Porto Bianco come vi ha ordinato il Lord Comandante Valerian, non passate per Blanetree. Questo fa sorgere due possibilità per i soldati:
    -arrivate a Porto Bianco e tornare a piedi fino a Blanetree (una strada lunga e disobbedireste al Concilio Ristretto)
    -arrivate a Porto Bianco ed i soldati vi mollano lì (in questo caso siete a scortare 500 prigionieri in terra straniera senza alcun aiuto)
    Astrid potrebbe parlare col padre, ma se qualcosa va male questi accompagnano solo Astrid a Blanetree per la strada normale e Vicare si arrangia senza scorta fin da Approdo.
    Ragionate insieme sul da farsi.

    Secondo problema: da Regolamento, un dromone porta max 300 persone (quindi fatevi i vostri conti con le truppe extra che vi ho segnato) ed ha bisogno almeno di 150 persone per andare. Questo vuol dire che se putacaso riusciste a convincere babbo Grafton a far proseguire i suoi soldati fino alla Barriera con voi, poi la flotta reale resterebbe bloccata a Porto Bianco. In una situazione non bellissima considerando i dissidi coi Karstark (e il Concilio vi si inculerebbe).
    Ragionate insieme sul da farsi.

    In ogni caso se decidete di partire ecc mostrami la divisione delle navi e della gente sopra e dove siete voi.

    Limite post: giovedì 9 febbraio

    Edited by Freene - 2/2/2023, 19:00
     
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    Naturale - si maledisse il Braavosiano aggirandosi per Fortezza Rossa quella notte.
    L’ultimo atto ufficiale del Buckwell è stato condannarmi…avesse aspettato qualche ora prima di esprimere il suo fottutissimo giudizio…sarei nello stesso carro di Elijah con Astrid e Kristoff diretto alla nostra fortezza. - forse era il Consiglio che doveva maledire, forse gli dei avevano tentato di assisterlo. Poche ore dopo che il Primo Cavaliere lo aveva sacrificato come capro espiatorio ed il Maestro Luthor gli aveva voltato le spalle, entrambi parevano essere stati rapiti da un condottiero nordico.
    Mi auguro lo stesso accada al resto del Consiglio…cazzo, ascoltate i segni del destino quando sono così palesi. - potevano dare quei prigionieri a chiunque altro, in fondo sembrava che tutti gli eserciti dei nordici stessero rincasando…invece no, avevano deciso di continuare ad accanirsi sul Lord senza soldati, sangue nobile od una salda presa sul proprio seggio.
    Cazzo, buttiamoli a mare se proprio danno fastidio qua, perché vanno portati così lontano?
    Bussò con delicatezza alla porta dell’amata. Dopo la chiacchierata con il simpatico Lord Valerian, Astrid era stata aggiornata con maggior completezza e brutalità di come avrebbe preferito Vicare. Forse la sottovalutava, forse si vergognava di doverla gravare di problemi che una giovane del suo rango non avrebbe dovuto nemmeno concepire.

    Notte, Jorrāeliarza… - la salutò nonostante tutto ancora addolcito dalla sua presenza.
    Temo sia giunto il momento - il bilancio della loro permanenza alla Fortezza Rossa era misto…ma decisamente tendente al traumatico. Dopo un primo periodo felice, con matrimoni e banchetti, tutto era crollato abbastanza rapidamente
    Credo tu debba parlare con tuo padre…potremmo partire all’alba. Gli avevo chiesto di portare i prigionieri alla fortezza sai, prima di questo casino. Ma hai sentito il Lord Comandante… - Non si aspettava che Astrid convincesse il padre di dar loro i soldati per scortare i prigionieri alla Barriera...un po’ lo sperava, ma non ci contava di certo.
    Che tu sbarchi a Città del Gabbiano o che tu mi segua - aveva proseguito tenendole le mani - Tuo padre deve sapere. Io temo possa non resistere all’impulso di mangiarmi se dovessi tornare subito a rinegoziare sulla mia parola - in fondo poteva benissimo impedire ad Astrid di seguirlo e costringerlo ad arrangiarsi da solo a Nord. In fondo non esisteva niente, non erano sposati e ogni mese che separava la nascita di Kristoff dal loro matrimonio rinforzava il significato del termine “bastardo”.
    Cercò il suo bacio. In verità perché gli serviva la certezza che, a dispetto delle formalità, le loro bussole continuassero a puntare al medesimo Nord.
    Tu rimani sua figlia, ha bisogno di sentirti in ogni caso. Io andrò al porto a…immagino a supervisionare l’imbarco dei…passeggeri. E a conoscere gli equipaggi se Merling permette. - La stava abbandonando?
    In fondo era suo padre, non il boia di corte, ma Vicare sentiva che quella scelta era, nonostante tutto, ancora profondamente dettata da un tocco di codardia.
    Lo terrorizzava l’idea che Lord Gerold potesse chiedergli “perché”. Le ragioni che potevano sostenere la fiducia del signore di Città del Gabbiano nei suoi confronti sembravano essere sempre meno.
    Se Gerold avesse negato loro gli uomini? Magari per costringerli a sbarcare a Città del Gabbiano, al “sicuro” da tutti quei tumulti? Avrebbe disertato il suo compito, la Corona, il lavoro?
    Aveva appena mandato via Elijah, chi avrebbe potuto rispondere a quei quesiti?

    Alors, se Erika concorda io manderei Vicare dritto al porto ad incontrare i capitani/generali per vedere l'organizzazione delle navi
     
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    "Lord Vorys."-il primo ad approcciarsi a Vicare fu un tale con tre spirali disegnate sulla pettorina di cuoio -"Ser Reginald Waters, generale di Casa Massey. Lord Valerian ci ha dato disponibilità dell'intera flotta reale, ma credo saranno sufficienti sette dromoni per trasportare soldati e prigionieri. Muovere una flotta più piccola può essere un rischio nel caso dovessimo incontrare navi illyriane, ma ci permette di poterle manovrare al meglio." -il cavaliere sembrava molto rispettoso di Vicare e della sua posizione, una bella novità nel clima della capitale -"Volendo possiamo arrivare a quattordici navi, ma non abbiamo gli uomini per gestirne di più."
    "Sempre che i prigionieri decidano di aiutarci a remare e di non sgozzarci nel sonno...tzk.."-un uomo che non ebbe nemmeno la decenza di presentarsi, disse quelle parole e sputò per terra sui piedi di Vicare; sul petto non aveva simboli ma i segni di uno stemma che era stato strappato diverso tempo prima.
    "Non possiamo prendere troppe navi Lord Vorys!"-a parlare con voce acuta ed entusiasta fu un ragazzino biondo pur seguito da una piccola schiera di armigeri che sollevavano con orgoglio una bandiera con un mazzafrusto bianco dipinto su sfondo rosso. "Conrad Thorne!"-si presentò offrendo con spirito la mano affinché fosse stretta dal neolord di Blanetree-"Una volta che vi avremo accompagnati fino a Porto Bianco dovremmo perlustrare il Mar Stretto per evitare che aiuti navali giungano al Karstark da Karhold. Avremo dunque bisogno di almeno centocinquanta rematori a nave. Noi uomini della Corona potremo governare facilmente quattro dromoni, ma le altre dovranno essere lasciate in consegna agli uomini della Valle. Vorrei evitare di disperdere ulteriormente le nostre forze con altre navi, senza contare che quelle che non riusciremo a portare indietro potrebbero non essere al sicuro a Porto Bianco."
    Il ragazzetto faceva un sacco di ragionamenti che guardavano già al futuro e non si preoccupavano minimamente di quello che sarebbe stato il futuro del povero Vicare e dei prigionieri che avrebbe dovuto scortare per il resto del viaggio.
    "Non sono questi i nostri ordini."-la frase, lapidaria, venne pronunciata da un altro generale, con un pesce inciso nella pettorina di cuoio e lo sguardo duro di chi non ammetteva repliche. Non si presentò, degnando Vicare solo di una veloce occhiata: "Accompagneremo il braavosiano fino a Porto Bianco e scorteremo nuovamente l'intera flotta reale ad Approdo del Re. Gli uomini dei Grafton ci aiuteranno."
    Da un lato l'uomo spegneva i bollori del ragazzino, evidentemente fin troppo desideroso di mettersi in mostra per guadagnare un qualche posto nel governo della capitale. Dall'altro però era così perentorio che sarebbe stato difficile per il povero Vicare spostarlo dai suoi propositi; sarebbe stato motivo di scontro se i soldati Grafton non avessero riaccompagnato le navi fino ad Approdo del Re? E lasciarle davvero a Porto Bianco un grande pericolo per la Corona? Che fare?
    "Lady Astrid non ci raggiunge?"-eccolo infine il generale di Casa Grafton, oramai riconoscibile all'ex orefice con il suo stemma a forma di torre infuocata. Ovviamente le preoccupazioni del cavaliere erano tutte per la sua adorata, che non si era ancora palesata. Era ancora a colloquio con il padre?


    CITAZIONE
    Erika_111 ti si attende qui eh.

    Un piano d'azione quindi tra tutta sta gente? XD

    Limite post: sabato 18 febbraio
     
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    Vicare adoperò la stessa formula per ognuno dei generali: un sorriso, un leggero chinare la testa, un: “ Onorato di conoscerla, Ser. ” ed una bella occhiata. Sarebbero stati qualcosa di più che i suoi compagni di viaggio, era vitale innanzitutto imparare a conoscerli bene ed in secondo luogo anche trovare il loro favore se possibile.
    Se l’incontro con il Primo Cavaliere gli aveva insegnato qualcosa era che, anche nella ragione, assumere toni ostili, polemici o troppo assertivi era deleterio.
    Sorvolò anche sullo sputazzo del primo comandante del quale non ebbe modo di raccogliere il nome, limitandosi ad annuirgli con un mezzo sorriso di cortesia. Erano tutti guerrieri, alcuni forse addirittura nobili, l’orgoglio era sicuramente il loro organo più sensibile, avrebbe dovuto curarlo. In particolare rimase colpito dal giovane Conrad Thorne, pieno di entusiasmo ed iniziativa, sembrava ignorare le circostanze che avevano condotto Vicare lì e, a sentire l’ultimo generale, sembrava ignorare anche l’obbiettivo della missione stessa. Il Thorne stava vivendo la sua avventura nel quale Vicare era una mera comparsa, avrebbe fatto bene a nutrirne l’ego quando possibile.
    I suoi pensieri vennero interrotti dall’unico stemma riconoscibile, quello della famiglia di Astrid. Lo salutò con più calorosità, non credeva di conoscerlo, ma gli ricordava il cavaliere che era venuto a prenderlo a Braavos e che era con tutta probabilità perito a Duskandale. - Oh, Ser, Lady Astrid ci raggiungerà prima della partenza- Spero - Doveva parlare con Lord Gerold, non temete.
    Non aveva escluso che Lord Gerold si impuntasse e le impedisse di partire, il bastardo ormai era nato, il danno fatto e Vicare dopo essere condannato non era più così un partito appetibile.
    Beh, onorevoli cavalieri, è un autentico piacere conoscervi e so che la Corona vi è molto riconoscente per la vostra partecipazione a questa delicata missione. Ad ogni modo avete la mia riconoscenza per quello che vale. - scherzò cercando di alleggerire la tensione con quelli che gli sembravano i più rigidi dei generali. Era probabile che già pensassero male di lui come Lord, tanto valeva anticipare il loro giudizio sulle sue umili origini ponendosi con umiltà.
    Concordo, meno navi utilizziamo, meno lasciamo scoperta la capitale e più compatti possiamo navigare - se in due si erano espressi nei confronti di una flotta ridotta, non vedeva perché contraddirli, specialmente dato che sembravano i meglio predisposti nei suoi confronti.
    Anche Ser…scusi credo di essermi perso il nome - proseguì sorridendo allo sputacchione - solleva una valida preoccupazione, meno navi, significa navi più cariche e navi dove il rapporto prigionieri-soldati è pericolosamente vicino all’uno - la sua esperienza nel campo della metallurgia lo aiutava un po’ a fare di conto - E se gli uomini devono remare e governare la nave mentre i prigionieri si riposano da mesi…potremmo incorrere nel rischio di qualche incidente. - valutò massaggiandosi la barba.
    In fondo perché no? Perché non offrire ad alcuni di loro razioni maggiorate in cambio di lavoro? Dopo mesi di cattività in molti accetteranno, e quelli che rifiuteranno potrebbero anche disprezzare gli altri. - propose Vicare.
    Con Otto Dromoni ci sarebbero poco più di sessanta prigionieri per nave, se riuscissimo a metterne un po’ a lavoro dovremmo essere al sicuro dal pericolo di “insurrezione”, no?- cercò l’approvazione negli occhi di almeno qualcuno di loro. In fondo non era schiavitù se ricompensavano i volontari.
    Costeggiando il continente per uscire dalla Baia dovremmo poi riuscire a navigare spediti fino a Porto Bianco senza indesiderate interruzioni…dopo, con il favore degli Dei, i nostri ospiti troveranno il loro finale alloggio. - non avrebbe chiesto aiuto, non durante la loro prima discussione.
    I vostri uomini, generali…hanno combattuto di recente? - chiese innocentemente, sperando che l’ego di quei soldati abboccasse all’occasione di celebrarsi o, in caso contrario, di difendersi. Perché se lui chiedeva degli uomini, come per assicurarsi che fossero temprati o sciocchezze del genere, sperava in realtà che i generali rispondessero anche per loro. Non erano solo i prigionieri che Vicare intendeva dividere.
    650 parole, non penso l'ultima domanda richieda un vero tiro, ma in caso lascio i parametri utili:
    CITAZIONE
    186 Diplomazia
    67 (Ho tutto l'equipaggiamento addosso)
    Affinità 7+ 10 (Andali + tutte le culture)

    Per l'organizzazione delle navi spero di aver fatto i conti bene:
    8 Dromoni (capacità minima 1200- massima 2400) (500 prigionieri + 600 soldati Corona + 1000 soldati Grafton= 2100 all'andata e 1600 al ritorno (il che permetterebbe volendo a 400 Grafton di rimanere con noi a Porto Bianco)
    63 Prigionieri + 200 soldati (se i Grafton vengono) a Dromone circa
     
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    "E' un'ottima idea la vostra!"-il Thorne sembrava il più entusiasta di tutti di quella partenza e non ci volle molto a comprenderne il perché -"I soldati Thorne hanno combattuto con onore a Roccia del Drago, ma per me è la prima missione fuori dalla capitale."
    E voleva dimostrare al padre, e probabilmente al mondo e a qualche fanciulla, di sapere il fatto suo e poter contare qualcosa.
    "Non fate troppo caso a quello..."-mormorò alla volta dello sputacchione avvicinandosi a Lord Vorys al punto da piazzargli una mano sulla spalla -"Dick Crabb, non vale niente lui come la sua famiglia. Probabilmente è venuto solo perché l'alternativa era rincorrere il Karstark."
    Non avere il cuore di un soldato era forse un crimine?
    Ser Reginard si schiarì la voce: "Ho condotto l'armata che ha portato al sicuro i nobili Massey e Bar Emmon durante l'invasione dell'Uncino. Sono uomini affidabili i miei, su cui potrete contare."
    "Pff..."-l'uomo dallo sguardo più duro degli altri osservò lapidario i presenti: "Nessuno di voi è mai stato su un vero campo di battaglia. Se le cose dovessero mettersi male, prenderò il comando."-tagliò corto prima di salire sulla nave che portava la bandiera uguale allo stemma sulla sua pettorina.
    "Duran Bar Emmon, fratello del Lord di Punta Acuminata."-il prezioso Conrad contribuiva di istante in istante ad ampliare le conoscenze del braavosiano.
    "Salite pure sulle navi. Attenderò io Lady Astrid, Ser Billy Stone"-concluse l'ultimo presentandosi.

    CITAZIONE
    Il tuo piano piace, va bene.
    Iniziano dunque a caricare i prigionieri. Idealmente ciascuno di loro andrà su una nave ora, a meno che tu non deciderai diversamente.
    A= Reginald
    B= Dick
    C= Conrad
    D= Duran
    E= Billy
    F= Billy con Astrid (non la mollerà)
    G= ?nessun comandante
    H= ?nessun comandante

    Se hai piani, comunicazioni, cose ecc vai prego tutto tuo!

    Erika_111 il prossimo post ci sarebbe la partenza, facci sapere se ti unisci o se Astrid resta ad Approdo!

    Limite post: domenica 26 febbraio
     
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    In cuor suo Astrid si aspettava che la partenza dalla Fortezza Rossa fosse un segno di rinnovata speranza, sia per lei che per Vicare che, ovviamente, per Kristoff… ma la conversazione che ebbe quella notte con il suo futuro sposo fu tutt’altro che incoraggiante, tanto per usare un eufemismo: certo, gli ultimi sviluppi avevano un che d’inquietante, ma l’ultima cosa che la ragazza dai capelli rossi si sarebbe mai immaginata era il fatto che quel genere di problemi, che nella sua mente relegava alla corte di Approdo del Re, potessero continuare a perseguitarli anche nel giorno in cui sarebbero partiti per quello che rappresentava a tutti gli effetti il loro futuro insieme.

    Schioccando un bacio sulle labbra di Vicare, in risposta a quanto cercato dal Braavosiano, appoggiò la testa contro il suo petto per qualche istante, alzando di tanto in tanto lo sguardo ed incrociando le sue meravigliose iridi verdi mentre ascoltava silenziosamente tutto ciò che aveva da dire.
    “Trovo assurdo che non si sia proposto lui per primo di aiutarti lasciandoti parte dei soldati, sei il suo futuro genero, e che caz-“
    In quell’istante Astrid si morse la lingua, rammentandosi del suo buon proposito di assumere toni e linguaggi più indicati per una Lady.
    “Scusami… comunque stai tranquillo, se è questo di cui hai bisogno allora gli parlerò io… se abbiamo soltanto poche ore non c’è tempo da perdere. Io vengo con te, con o senza i suoi soldati ad aiutarci, ma se possiamo fare un tentativo per rimanercene tranquilli durante il viaggio, così sia”
    Sembrava che per la prima volta in assoluto fosse lei a rassicurare Vicare, sebbene la sua conoscenza dei fatti, per quanto approfondita, fosse comunque lacunosa, con ogni probabilità: c’era certamente qualche particolare che le era sfuggito, qualcosa di cui non sapeva nulla, qualche dettaglio di cui era all’oscuro, ma il tempo stringeva e non c’era più spazio per attente pianificazioni.

    Dopo aver affidato Kristoff alle cure delle balie di corte, incaricate di scortarlo al porto entro al massimo un paio d’ore prima dell’alba - con l’ordine perentorio di imbarcarlo sullo stesso veliero di Vicare e di attendere comunque l’arrivo di Astrid prima d’incamminarsi -, Astrid si mise immediatamente alla ricerca di suo padre. Nonostante la lunga permanenza tra quelle mura, la giovane ancora non riusciva ad orientarsi tra corridoi, passaggi e scalinate e riuscire finalmente ad ottenere udienza fu paradossalmente la parte meno complessa.

    “Padre… so che probabilmente non vi aspettavate questa visita a quest’ora, ma dobbiamo parlare. Urgentemente, pure”
    Mettendosi a sedere su una sedia trovata poco distante, Astrid strinse furtivamente in una mano un lembo del suo mantello azzurro, passandosi il tessuto tra pollice e indice com’era solita fare nei momenti in cui trovava difficoltoso scegliere le parole giuste.
    “La farò breve… non voglio che suoni come un ordine, anche perché ho imparato bene quale sia il mio posto, ma non per questo non posso dire ciò che penso. In poche parole… saprai bene che Vicare stia portando i prigionieri al Castello Nero. Ebbene, servirebbero i nostri soldati per garantire la sua sicurezza”

    La tattica, insegnatale da una balia pochi giorni prima, era quella di avanzare un’iniziale lusinga ai danni del proprio interlocutore, in quel caso la consapevolezza che la figlia avesse imparato il proprio posto nel mondo – per quanto questo non fosse vero – per poi portare avanti una richiesta: era poco, certo, ma era anche l’unica strategia attualmente valida. Il bagliore tremolante delle candele le faceva cadere un fascio di luce sul volto portando i suoi occhi azzurri a risplendere più del normale.

    “So che non è una decisione semplice da prendere, ma vi prego di ascoltarmi: portare quel genere di feccia verso la Barriera è tutt’altro che semplice e Vicare è ormai pressochè un membro della nostra famiglia, essendo tuo genero. E’ importante che i Grafton e di conseguenza anche coloro che sono sposati con una Grafon portino a termine i propri incarichi, specie se affidati da qualcuno di Approdo del Re. Ma non potrà farlo senza i tuoi uomini e anzi, non solo la vita di Vicare in quel caso sarebbe a rischio, ma lo stesso nome della nostra casa lo sarebbe”

    Doveva giocare tutto sull’orgoglio che suo padre provava nei confronti del proprio nome, del proprio prestigio e di tutto ciò che ne derivava: quale altra casata di Westeros avrebbe potuto portare rispetto a chi non riusciva a portare a termine un compito così “semplice” come lo scortare mezzo migliaio di ladri, stupratori ed assassini verso il loro destino a nord?

    “All’alba le navi partiranno, padre” Continuò infine, cercando di dimostrare una certa sicurezza, sebbene probabilmente Lord Grafton già sapesse che i velieri sarebbero salpati di lì a poche ore, ma c’era ancora tempo per lui per tornare sui suoi passi.
    “Se dovessi decidere che Vicare meriti questa opportunità da parte tua, dagli ordine di marciare verso il porto ed imbarcarsi con lui. Daremmo un segnale di forza e di affidabilità anche a tutta la corte reale, ma la scelta è soltanto tua”

    Non poteva attendere una sua risposta, non rimanendo lì con le mani in mano, per cui l’unica strategia che riteneva valida era quella di lasciarlo con una patata bollente tra le mani, con l’implicita consapevolezza che se non avesse accondisceso alle richieste di Astrid, quest’ultima avrebbe probabilmente serbato rancore nei suoi confronti per il resto della sua vita. La scelta era soltanto sua, per il momento tutto ciò che poteva fare Astrid era recarsi nel cortile e, senza dare troppo nell’occhio, approfittando anche dell’oscurità della notte, avviarsi verso il porto a passo svelto, stringendo Kristoff tra le proprie braccia e guardando con sospetto ogni singolo popolano, passante o cittadino con cui si incrociavano: l’esperienza coi fanatici l’aveva segnata a tal punto che probabilmente non sarebbe mai più riuscita a fidarsi appieno di coloro che appartenevano alla cosiddetta plebaglia. Un po’ altezzoso, da parte sua, ma in quel caso ne aveva ben donde, almeno dal suo punto di vista.

    Il porto, a quell’ora della notte, sembrava pressochè deserto. L’odore di salsedine e del muschio della pietra bagnata era invece lo stesso ad ogni singola ora del giorno, ma in quella particolare circostanza fu abbastanza semplice riconoscere la direzione giusta da seguire: le sagome oscure dei velieri si stagliavano contro il cielo stellato in modo quasi inquietante. Otto navi, quale di quelle sarebbe stata quella giusta?
    Scoprendosi il capo dal cappuccio che lo copriva, Astrid si mise a percorrere la banchina insieme ai suoi accompagnatori, facendo attenzione a dove mettesse i piedi, in maniera tale da farsi eventualmente riconoscere da qualcuno degli uomini ancora a terra.

    Ok allora. Sono una cretina, lo ammetto. Mi sono scordata più volte di aggiungere la risposta alla quest, e di questo (gioco di parole, scusatemi) chiedo scusa immensamente. Ho cercato di essere il più sintetica possibile, avendo zompato vari turni, se c'è qualcosa da aggiustare provvedo nelle prossime ore direttamente, in ogni caso ho cercato di mantenere il discorso di Astrid il più vago possiible con suo padre, sia per non fargli capire che lei fosse intenzionata ad andare a nord con Vicare, sia per non fare metaplaying ed anticipare involontariamente le risposte di Lord Grafton

    Scusatemi ancora TwT
     
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    Nuovamente, Vicare prestò molta attenzione alle reazioni ed i comportamenti dei vari generali, specialmente a come si atteggiassero fra di loro. Il suo principale interprete era il più motivato del gruppo, caratteristica che al Vorys non sarebbe sfuggita
    Ottimo! Davvero ottimo, sono sicuro che la gloria vi attende - sorrise Vicare al giovane. Normalmente avrebbe malvisto la fame per la gloria militare, che era in fondo un’attrazione verso la morte, ma Lord Vorys sentiva di dover abbracciare lo spirito sanguinario dei suoi colleghi nobili.
    Annuì profusamente anche alla rassicurazione di Ser Reginald, cavaliere gentile seppur la sua paraculaggine venne rivelata dallo sprezzante commento di Ser Bar Emmon.
    Siamo grati di avervi con noi messere, la vostra esperienza sarà per noi una guida. Suggerisco che guidiate anche la flotta se concordate. - stando in cima alla formazione, Ser Duran Bar Emmon avrebbe guidato la rotta e avuto un punto di vista privilegiato per individuare eventuali minacce…avrebbe anche potuto interferire meno con quanto poteva invece avvenire alle sue spalle.

    Mentre suggerirei a voi di proporvi per coprirci le spalle dalla retroguardia, Ser Thorne. E’ la posizione più sensibile della flotta, una buona occasione se mi intende.- disse a più bassa voce al giovane Conrad, trattenendolo un poco più a lungo mentre gli altri terminavano i preparativi - Io non sono certo un guerriero - proseguì. Trattava il ragazzino con il rispetto che sospettava poteva non ricevere dagli uomini come Duran, magari anche dai suoi parenti. - Ma mi sono ritrovato alcuni mesi fa di fronte ad un ostacolo notevole…in oriente c’è un lago, lo chiamano il Lago dei Pugnali…è totalmente infestato da pirati, ed io lo dovevo attraversare ad ogni costo. La mia imbarcazione ospitava meno di dieci guerrieri, era una follia e tutti pensavano che saremmo finiti schiavi. - raccontò provando a dipingere la storia a Conrad Thorne - Tutto il giorno raccolsi felci, arbusti, rami marci e tutto ciò che le selvagge foreste potevano offrire ed al calar del sole appiccai un fuoco talmente alto da sembrare un secondo tramonto. Come insetti, i pirati abbandonarono le proprie isole situate al centro del lago per andare a controllare, e come insetti rimasero bruciati: prima si incendiarono le vele, poi, quando non riuscirono ad estinguerle sui ponti delle loro lunghe navi divampò l’incendio. Noi sgusciammo attraverso loro come anguille sani e salvi, mentre loro…beh penso che ad oggi non si siano ripresi- oltre a dar rispetto al giovane, doveva riuscire a ottenerlo…obbiettivo difficile vista la differenza sostanziale fra se stesso e l’ideale eroe al quale il Throne probabilmente si ispirava.
    Similarmente l’altro dì, durante l’attacco dei fanatici…chi credi abbia fermato la partenza dei vessilli dal porto? - sarebbe stato così vanesio anche con suo figlio un giorno? - Quello che voglio dire è che a volte è più importante sorprendere il nemico che essere esattamente tali e quali a come si appare. L’attacco a Roccia è stato formidabile, ma non sorprendente. A volte per dimostrare il proprio pieno valore è utile cambiare le regole del gioco, sorprendere tutti. Io non sono un guerriero Ser Thorne, ma lei è chiaramente destinato a grandi cose. Ma non può aspettarsi che le grandi cose le arrivino, bisogna cercarle…sorprendere anche il destino - gli sorrise infine amichevolmente. Gli stava suggerendo di darsi all’avventura? Di aspettare che le tenebre calassero di nuovo per prendere eroicamente Roccia del Drago con i suoi centocinquanta? Vicare non sapeva a quali conclusioni il giovane potesse arrivare, dove quella leggera spinta lo avrebbe condotto. Quello che sperava era che fra i capitani ci fosse quanta meno intesa possibile, sapeva che l’entusiasmo del Thorne sarebbe entrato in conflitto con la prudenza del Crabb o la diligenza del Bar Emmon. L’orgoglio di quest’ultimo lo avrebbe potuto rendere detestabile agli altri, specialmente ai più umili come Ser Reginald, il quale, pur bistrattato, sembrava aver salvato la famiglia di Duran. Magari proprio la testardaggine di Conrad avrebbe potuto provocare un’esplosione del nobile ed esperto condottiero, essere la saetta a scatenare l’incendio.
    Erano semi da piantare, del resto avrebbero trascorso la gran parte del viaggio isolati ognuno nella propria nave, ognuno solo con i propri pensieri, ognuno libero di rinforzare e rimuginare sulle proprie opinioni degli altri.
    Se, giunti a Porto Bianco, l’astio fosse stato sufficientemente forte, avrebbero potuto decidere di non tornare insieme ad Approdo…magari qualcuno avrebbe preferito rimanere al suo fianco e portare a termine l’avventura.

    Speranze, tante speranze. Erano l’unica cosa coltivabile anche con l’acqua di mare. Speranze e capperi.
    In quanto al suo viaggio? C’erano più navi che comandanti, ma avrebbe certamente potuto navigare assieme a Ser Billy Stone ed Astrid. Non avrebbero ancora potuto condividere la cabina, ma avrebbero sicuramente trovato il modo di viverla come un viaggio romantico: sarebbe stata la prima navigata di Kristoff ed un nuovo capitolo della loro vita. Una luna di miele al contrario, un viaggio verso le nozze.
    Era fin troppo allettante.
    Vedere le dromoni essere caricate di prigionieri ricordava chiaramente il grave obbiettivo di quel viaggio. Sarebbe stato inebriante poter dire che da vicino avrebbe potuto difendere Astrid.
    Gli Dei mi han voluto un miglior sabotatore che salvatore…lo possono testimoniare la Regina ed il primo Cavaliere…ovunque sia.
    La verità era che, con le intenzioni che aveva, Astrid e Kristoff sarebbero stati più a sicuro con Billy che non con lui.
    Molto bene Ser Stone, conto sul vostro valore per la protezione di Lady Astrid e del giovane Kristoff. - gli disse con discreta solennità. La promessa fra lui ed Astrid non era certo un mistero, ma forse quella sarebbe stata una soluzione più onorevole per tutti.

    Alors, Vicare si piazza in una delle navi sprovviste di comandante (c'è un doppio Billy nella lista quindi forse mi prendo la nave F od E)
    Inoltre suggerisce che Duran navighi in testa e Conrad in coda alla formazione (supponendo che si navighi in colonna, altrimenti vabbé).
    Proviamo intanto a mettere la pulce dell'avventura a Conrad.
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    Tiro di Seduzione Astrid vs Lord Grafton
    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]
    Giudizio mod Astrid= 8 circostanza (senza sti uomini siete nella popò) + 4 modalità + 4 scrittura= 12 punti
    Affinità Astrid vs Lord Grafton= Affinità casata/2 + Affinità casata maggiore/8 + Affinità vassalli/8 + Affinità cultura/2 + Affinità culto/100*pietà controparte + Affinità tratto specifico/5 + Affinità pg= -1/2 + 0 + 0 + 0 + 0 + 0 -5= -6,5
    Giudizio mod Lord Grafton= 3 circostanza 1 modalità = 4 punti
    Scheda Lord Grafton
    [12 -6,5/10 + 0 + (0+15)/4] - [4 + 20/2+0]= (12-0,65+3,75)-(4+10)= 15,1 -14= 1,1 Seduzione parzialmente riuscita

    CITAZIONE
    Tiro di seduzione Vicare vs Conrad
    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]
    Giudizio mod Vicare= 4 circostanza 5 modalità 4 scrittura= 13 punti
    Giudizio mod Conrad= 1 circostanza 1 modalità= 2 punti
    Affinità con Conrad= Affinità casata/2 + Affinità casata maggiore/8 + Affinità vassalli/8 + Affinità cultura/2 + Affinità culto/100*pietà controparte + Affinità tratto specifico/5 + Affinità pg= 0 + 12/8 + 0 + 17/2 + 0 + 0 + 00= 1,5+8,5= 10

    [13 + 10/10 + 0 + (67+190)/4]-[2 + 38/3+0]= (13+1+64,25) - (2+12,66)= 78,25-14,66= 63,59 Seduzione riuscitissima

    "Se al posto del braavosiano ci fosse stato qualsiasi altro nobile, le tue parole sarebbero state di sicura saggezza, figlia mia." -Lord Gerold riconosceva alla ragazza l'assennatezza di comprendere che empasse diplomatico sarebbe stato perdere tutti quei prigionieri e farli disperdere per i campi del Nord -"Quand'è che quell'uomo inizierà a prendersi cura di te, del suo seggio e dei suoi doveri? Fino a quando sarà tuo padre colui che dovrà provvedere ad ogni sua singola difficoltà? Tanto valeva non maritarti affatto allora! Ora va' figlia mia...la notte mi porterà consiglio..."
    ---
    "Lady Astrid!"-Ser Stone si fece avanti indicando dunque anche al Vorys l'arrivo della fanciulla col suo accompagnamento. La figlia del suo Signore fu salutata con un profondo inchino: "Ser Billy Stone, al vostro servizio."
    Quindi, ciò che non aveva ritenuto di dover menzionare al braavosiano, fu riferito alla dama: "Lord Grafton mi ha dato il compito di scortarvi da Porto Bianco fino alla vostra nuova dimora con trecento dei miei uomini. Gli altri accompagneranno Lord Vorys fino alla Barriera."
    Astrid ci era riuscita dunque! Certo, settecento uomini non erano mille, ma offrivano comunque una soddisfacente protezione a Vicare. Il problema sarebbe sorto all'arrivo, quando la Grafton sarebbe dovuto proseguire verso sud secondo le intenzioni del padre.
    "I Grafton si disporranno nella seconda linea dunque, noi milady saremo sulla nave più vicina alla costa, in modo da poterci riparare più facilmente in caso di pericolo." -dagli accordi di Vicare dunque la coppia si sarebbe separata durante il viaggio.
    ---
    Gli occhi del Thorne brillavano mentre Vicare raccontava le proprie imprese e dava i propri, assolutamente disinteressati, consigli. Di certo l'animo del ragazzino era stato acceso, come questa scintilla sarebbe maturata durante il viaggio però sfuggiva al momento al controllo del Vorys.

    CITAZIONE
    Disegno_senza_titolo__1_
    FORMAZIONE
    Nave azzurra: Duran Bar Emmon + 150 soldati Bar Emmon + 60 prigionieri= 211 persone
    Nave gialla: Billy Stone + Astrid e Kristoff (contano come uno) + 238 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave verde: Vicare + 229 soldati Grafton + 70 prigionieri= 300 persone
    Nave rosa: 240 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave rossa: Dick Crabb + 150 soldati Crabb + 60 prigionieri +20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave blu: 230 soldati Grafton +70 prigionieri= 300 persone
    Nave marrone: Reginald Waters + 150 soldati Massey + 60 prigionieri + 20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave arancione: Conrad Thorne + 150 soldati Thorne + 60 prigionieri+ 23 soldati Grafton= 234 persone

    Indicazioni
    CITAZIONE
    Se vi vanno bene così le divisioni fatte da Vicare potete imbarcarvi (salutarvi ecc). Il piano per ora è (per i Grafton): si arriva tutti insieme fino a Porto Bianco, poi 300 uomini e Billy accompagnano Astrid a Blanetree, mentre i restanti 700 scortano Vicare fino alla Barriera.
    Durante il viaggio se volete potete ovviamente fare altro casino ecc.

    Se non avete altre modifiche da fare
    Potete ruolarvi i primi 5 giorni di navigazione (in cui dunque se siete su due navi separate non potrete parlarvi). Come potete vedere dalla mappa, in 6 giorni siete ancora nel grande golfo della Baia delle Acque Nere. Per ora in questi primi giorni, tutto tranquillo.
    Potete fare add nel vostro post ed aprire libere/semi ambientate in questi primi 5 giorni.

    Limite post: martedì 7 marzo
     
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    Prima d’imbarcarsi, l’esclamazione di Ser Billy Stone condusse la sua attenzione all’arrivo di Astrid. Di Astrid e Kristoff.
    Che strano effetto faceva vederla camminare con loro figlio fra le braccia anziché in grembo. Sospirò di sollievo, doveva essere riuscita a convincere suo padre.
    Attese pazientemente che il cavaliere finisse di farle rapporto prima di venirle incontro.
    Ser Stone avrà cura di voi - le promise con voce soffice prendendole la mano per stamparvi sopra un ufficiale bacio - il viaggio sarà breve, in men che non si dica saremo a Nord. - si avvicinò anche per dare un bacio in capo al figlio, diritto che certamente non gli sarebbe stato negato nemmeno dall’etichetta.
    Insieme. - aggiunse dunque avendo chiuso la distanza strizzando fugacemente l’occhio. Non era sua intenzione adirare Lord Grafton, ma se le giuste circostanze si fossero concretizzate, sarebbe stato solo naturale per lei seguirlo.

    Fatta quella silente promessa si allontanò con un più formale inchino e procedette ad imbarcarsi. La formazione della loro flotta era stata concordata e gli equipaggi distribuiti a bordo delle diverse imbarcazioni. Vicare guidava la nave al cuore della flotta, in fondo lui era stato investito di quel dovere e dunque era formalmente capo di quella spedizione…inoltra da là difficilmente avrebbe potuto tagliare la corda.
    Non che fosse nelle sue intenzioni! Era la più alta carica sulla sua imbarcazione, circondato da soldati Grafton, uomini che, con un po’ di intelligenza e fiducia, avrebbero potuto vedere in lui un successore del loro signore tramite Astrid!
    Certo, era molto labile come legame, ma era meglio di quello che avrebbe avuto con i soldati del Crabb o del Bar Emmon per esempio.

    No! Fuggire non era affatto nei suoi piani al momento. Quella terribile situazione era iniziata nel modo migliore e Vicare era diventato più sicuro, più fiducioso delle proprie abilità per far fronte ad eventuali inconvenienti. Bastò mettere la tetra silhouette di Approdo del Re alle proprie spalle per sentirsi più in controllo.
    Guardando oltre il parapetto della nave reale, Vicare non poté evitare di sorridere mentre la salsedine gli entrava man mano più prepotentemente nel naso ed il vento gli passava aggressivamente fra la barba ed i capelli.
    Intanto Vicare Vorys è vissuto. E’ entrato nella capitale del più grande regno del mondo conosciuto ed è sopravvissuto.- strinse con forza il parapetto fino a tingere di bianco i polpastrelli.
    Tornato nel suo elemento, doveva solo raggiungere Porto Bianco.
    Speranzoso guardò la nave capitanata da Ser Stone che fendeva sulle onde al fianco della propria contemplando il futuro che doveva conquistarsi.
    Il sole divenne presto accecante, simpatico dettaglio del dover salpare verso est all’alba per uscire dalla baia delle Acque Nere.

    La prima settimana all’incirca di viaggio proseguì tutto sommato tranquillamente, costeggiando l’arco settentrionale della Baia delle Acque Nere, ora resa sicura dalla riconquista di Duskendale e benedetti da un clima favorevole.
    Come da piano, Vicare aveva proposto ai prigionieri disponibili il patto “lavoro per maggiori razioni” ed era stata sua premura tentare di creare un ambiente quanto più disteso a bordo. Memore del suo primo viaggio verso Westeros, Vicare consumò i propri pasti in compagnia dei soldati Grafton, ricordando il coraggio dei loro commilitoni ed esprimendo ammirazione per la loro città natale. Essendo i primi giorni di viaggio si tenne ben lontano dal suggerire anche solo lontanamente i propri piani, limitandosi per l’appunto a condividere momenti di convivialità per incoraggiare una certa armonia a bordo.
    Certo, per quanto potesse essere armoniosa una nave carica di prigionieri.
    Le città a sud di Braavos erano perlopiù città schiaviste, ed i mercanti di schiavi riuscivano a percorre lunghe tratte con scafi colmi di uomini in catene…come facevano esattamente a tenere su l’umore della ciurma? Probabilmente era una questione di abitudine. La differenza fra essere mandati alla Barriera e la schiavitù? A Vicare ancora non era del tutto chiara, ma sembrava essere invece una cosa ovvia agli Andali.
    Passati alcuni giorni, poco meno di una settimana, Vicare si sentì abbastanza sicuro da convocare uno dei prigionieri nella sua cabina, chiedendo che fosse il volontario che più convintamente aveva prestato il proprio lavoro. Il migliore in soldoni.
    Aveva preparato per il galeotto un bicchiere di vino ed un piatto di porco salato e cipolla. Lui, naturalmente, aveva mangiato prima, non sarebbe arrivato al punto di condividere un piatto con lo schiavo. No, non lo schiavo, il prigioniero di guerra.
    considerando che è sostanzialmente in catene credo di poter asserire la mia superiorità sociale senza pericolo- sarebbe stato anzi degradante cedere troppo terreno ai sottoposti, doveva badare a non strafare!
    Pare tu stia cogliendo l’offerta a piene mani, mi sembra solo giusto ricompensarti con un pasto decente. - spiegò all’arrivo del prigioniero. Si rese conto in quel momento che era almeno la seconda volta che era gentile con gli incarcerati, e che la prima si era pure quasi preso una ginocchiata nelle stepstones.
    Parlami un po’ di voi…la verità è che pur essendo incaricato di trasportarvi poco conosco la vostra storia…il vostro crimine
    L’unico lato positivo era che se fosse andato tutto storto avrebbe potuto far gettare quel disgraziato fuori bordo ed alleggerito il carico!

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    Trovare la nave che li avrebbe condotti verso la loro successiva destinazione fu inaspettatamente semplice, nonostante il buio: probabilmente tutti erano già stati avvertiti del loro arrivo e ser Billy Stone fu il primo a presentarsi a lei. Aveva già sentito parlare di lui, sebbene non avesse mai avuto l’occasione di parlarci né di immaginare che aspetto avesse, ma il solo fatto che effettivamente ci fossero uomini fidati di Lord Grafton su quei velieri – oltre naturalmente a Vicare – bastò ed avanzò per rassicurarla ulteriormente.

    “Buona sera, ser, perdonate il ritardo ma sono stata trattenuta”

    Di per sé, Astrid non sapeva se l’armigero al servizio di suo padre fosse a conoscenza dell’incertezza sull’arrivo di ulteriori soldati Grafton, motivo per cui preferì evitare di menzionare la conversazione avuta con quest’ultimo in merito alla faccenda. Quando però il cavaliere al servizio dei Grafton menzionò la presenza di soldati di quest’ultima casata, la ragazza dai capelli rossi faticò a trattenere un sorriso: il colloquio con suo padre aveva avuto un qualche tipo di esito e ciò poteva voler dire anche un’altra cosa: il suo nome, all’interno della famiglia, non era stato completamente svalutato.
    Ben diverso fu l’atteggiamento di ser Stone in merito a ciò che sarebbe accaduto a seguito del viaggio: Astrid avrebbe dovuto separarsi da Vicare, come da programma… a quanto pare sia lei che il suo futuro sposo erano riusciti a mantenere ben celate le loro intenzioni, almeno fino a quel momento.
    Il migliore auspicio era che tale segretezza perdurasse ulteriormente.

    Con un leggero cenno del capo, Astrid annuì in merito alla questione della sicurezza del viaggio, consapevole che in realtà non avesse voce in capitolo anche qualora avesse avuto qualche tipo di obiezione. Il suo sguardo si perse in realtà nella penombra, allo scorgere di una sagoma fin troppo famigliare e alla cui voce rispose ricambiando quel bacio colmo di speranze per la parte successiva del viaggio, mentre una folata di vento carica di quell’aroma di salsedine le scompigliò parte delle ciocche di capelli impossibili da tenere in ordine.
    “Staremo bene, anche solo saperti ad una o due navi di distanza per noi è abbastanza, non è vero?” Mormorò Astrid in risposta, rivolgendosi prima al volto in penombra di Vicare e poi a quello del neonato tra le proprie braccia, di cui solo il volto sporgeva tra i tessuti in cui era stato comodamente sistemato e che portò comunque a portata di labbra per il Braavosiano.

    “Insieme” ripetè con gli occhi colmi di gioia e il cuore finalmente alleggerito dal peso dell’ignoto: c’era ancora da sopportare e stringere i denti per qualche giorno, dopodichè il vento avrebbe cominciato a soffiare definitivamente a loro favore, ormai ne era pressochè sicura.
    Certo, c’era ancora da capire come avrebbero potuto proseguire assieme verso Nord senza dare nell’occhio, visto che pressochè chiunque altro su quelle navi era convinto di ben altre dinamiche, ma avrebbero avuto comunque una settimana per pensarci: almeno in quell’occasione, pensò, il tempo era dalla loro parte.

    ***

    Per la seconda volta, Astrid si ritrovava a navigare dunque su un veliero, questa volta non per tornare dopo un lunghissimo viaggio dall’altra parte del Mare Stretto, bensì soltanto per poter finalmente cominciare la propria vita in maniera indipendente assieme a colui che amava. Era buffo pensare che soltanto poche settimane prima, il suo precedente viaggio lo aveva affrontato con suo figlio ancora nel grembo mentre invece al momento era stretto tra le sue braccia.

    Kristoff, da parte sua, fu probabilmente il neonato più ben educato e tranquillo che avesse mai solcato i mari: certo, qualche pianto dovuto ai bruschi scossoni se l’era chiaramente fatto, ma per la maggior parte del tempo se n’era stato buono tra le braccia della sua giovane madre, la quale aveva ovviamente cercato di evitare il più possibile di parlare con gli altri membri dell’equipaggio, ser Stone a parte – sebbene pure con lui le conversazioni fossero al limite del “circostanziale” – e le sue giornate erano state inframezzate soltanto dai pasti, dall’allattamento di Kristoff e dalle saltuarie gite sul ponte esterno, per poter prendere un po’ di aria assieme a suo figlio e anche nel tentativo di poter scorgere Vicare su una delle navi che affiancavano la sua, ma senza successo. Probabilmente se si fosse avvicinata abbastanza al parapetto avrebbe certamente avuto una visuale migliore, ma non voleva rischiare nulla con suo figlio tra le braccia.

    Nella sua mente già si stava sforzando di escogitare un qualche piano che potesse portare Astrid a Nord assieme a Vicare: gli ostacoli infatti non erano ancora conclusi, anzi… c’era l’ultimo, quello più importante e che avrebbe deciso se tutti quei giorni di preparazione fossero serviti a qualcosa o meno.
     
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    Vicare Vorys• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave verde• Mezza giornata

    L'uomo che era stato quasi trascinato nella cabina di Vicare era sporco e decisamente magro e, alla vista della generosa offerta del Vorys, mancò poco che iniziasse a sbavare. Non se lo fece ripetere due volte prima di gettarsi avidamente sul primo vero pasto decente che metteva sotto i denti da mesi: "Il nostro crimine...sì il crimine"-aprì la bocca per addentare voracemente la carne -"E' stato combattere per il cavallo perdente."
    Non riusciva neppure a sollevare gli occhi dal piatto per guardare il suo interlocutore negli occhi: "Abbiamo combattuto per conquistare Approdo del Re al seguito di Leonard Marbrand, figlio del nostro Signore."-portò alle labbra il vino chiudendo gli occhi per assaporarlo meglio -"Poi i nostri Signori hanno perso e noi siamo stati imprigionati per mesi nelle celle della capitale."
    Si strinse nelle spalle, come quella che avesse detto fosse la cosa più naturale del mondo: "Pare che Lord Marbrand lo hanno perdonato poi..gli altri soldati che erano nelle segrete con noi, pure. Noi invece siamo qui a spaccarci la schiena per finire a morire alla Barriera."
    Più che risentimento nella sua voce sembrava ci fosse incredulità.
    Un rutto.
    "La povera gente come me non decide niente. Fa quello che gli ordinano e muore dove gli ordinano di morire."
    "Lord Vorys!! L'ammiraglia ci sta segnalando qualcosa!"- uno dei marinai fece il suo ingresso, senza annunciarsi, nella cabina di Vicare segnalando qualcosa con le mani -"E' una bandiera a scacchi bianca e rossa, sapete cosa vuol dire?!?"
    No, Vicare che non aveva mai fatto add di Strategia navale o simili non ne aveva la più pallida idea.

    Astrid Grafton• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    Sulla prima nave del fianco sinistro, Astrid fu la prima a notare sull'ammiraglia una bandiera a scacchi bianca e rossa che sventolava nel vento. Fortunatamente accanto a lei c'era qualcuno che aveva una certa dimestichezza con l'ambiente di mare: "E' un segnale di pericolo, il Comandante Bar Emmon vuole che facciamo attenzione a qualcosa..."
    Ser Stone si era avvicinato alla sua protetta, non solo spiegandole quel codice nautico, ma anche preparandosi a difenderla da qualsiasi minaccia Duran Bar Emmon avesse avvistato dalla sua posizione.
    Gli occhi della Grafton lavoravano di fino quella giornata e scorsero all'orizzonte, non troppo distante dalla linea della costa, un'imbarcazione su cui non aveva mai posato lo sguardo prima: non sembrava assomigliare a niente che avesse mai visto a Città del Gabbiano oppure ad Approdo del Re. Si trattava di un natante in legno con prua e poppa stranamente simmetriche e a forma di...drago? Era possibile?
    La strana nave batteva a sua volta una bandiera che la ragazza non aveva mai visto in nessuno stemma nobiliare di Westeros: sette candele disposte in fila su sfondo rosso.
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    Nave azzurra AMMIRAGLIA: Duran Bar Emmon + 150 soldati Bar Emmon + 60 prigionieri= 211 persone
    Nave gialla: Billy Stone + Astrid e Kristoff (contano come uno) + 238 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave verde: Vicare + 229 soldati Grafton + 70 prigionieri= 300 persone
    Nave rosa: 240 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave rossa: Dick Crabb + 150 soldati Crabb + 60 prigionieri +20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave blu: 230 soldati Grafton +70 prigionieri= 300 persone
    Nave marrone: Reginald Waters + 150 soldati Massey + 60 prigionieri + 20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave arancione: Conrad Thorne + 150 soldati Thorne + 60 prigionieri+ 23 soldati Grafton= 234 persone

    Limite post: mercoledì 15 marzo
     
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    Vicare ascoltò attentamente le parole del prigioniero, gesto evidentemente inusuale, visto quanto scoperto nelle celle della Fortezza. Quello che scoprì invece a bordo di quel dromone con l’ausilio di un po’ di maiale e vino fu l’identità di casa Marbrand e la sua evidente sconfitta in una delle più recenti guerre dei Sette Regni. Ancora più interessante era lo stato d’animo di totale rassegnazione dell’affamato: sembrava completamente appiattito al suo magro destino, pur riconoscendo che gli fosse stato sostanzialmente imposto arbitrariamente. - Sarà stata la prigionia ad abbatterlo…
    Lo prese un po’ alla sprovvista l’ultima considerazione, un colpo tremendo pronunciato dopo un rutto che suscitò in Vicare una successione di rabbia, vergogna e generale disagio. Morire dove veniva comandato di farlo era in parte esattamente ciò che aveva sempre rigettato, ciò che lo aveva spinto a cercare un proprio percorso indipendente…e ora non solo si era ritrovato ad essere parte di ciò che aveva ordinato quell’uomo a vivere prima in cella e poi in esilio a spaccarsi la schiena, ma era lui stesso a sua volta agli ordini di qualcuno.
    Che beffa.
    Non per forza deve… - aveva iniziato a mormorare quando un marinaio decise di irrompere, facendo per un momento impallidire di spavento il Braavosiano.
    Merling! Sono io il capitano…Merda, Merling, Merda! - lui era un esperto passeggero di navi, ma segnali? Anche fossero stati gli stessi delle Città Libere, Vicare non sapeva certo decifrarli.
    Niente panico, siamo nel cuore della formazione, tenete la nave bene allineata all’ammiraglia, seguitela ed imitate ogni sua manovra per il momento, io arrivo. - convincente? Sperava di sì. E se il segnale fosse stato “Disperdetevi”? O gettate l’ancora? O “date fuoco ai remi e fate un balletto”?
    Copiando gli altri saremo nel peggiore dei casi un poco più lenti…dannazione, Astrid… - Almeno Ser Stone era un più esperto marinaio…forse - Non è che il nome suggerisca una carriera marittima - no, Astrid era sicuramente al sicuro…probabilmente.
    Sembri una brava persona per un traditore - disse una volta di nuovo solo con il prigioniero, sperando che cogliesse il suo sarcasmo e non si offendesse - Ed un buon lavoratore. Continua così e prova a pensare come sarebbe una vita diversa da questa. Ne riparleremo, ora penso che la mia presenza sia richiesta sul ponte. - si congedò volendo mettere alla prova la fantasia di quell’uomo: se nemmeno fosse riuscito ad immaginare una vita da uomo libero sarebbe stato inutile insistere e, forse, i Lord avevano ragione a trattare la loro gente come servi.
    Riaccompagnatelo sottocoperta con gli altri quando ha finito di mangiare - disse ad un soldato abbandonando la cabina per andare a vedere cosa Merling stesse accadendo.
    parole 400qualcosa
     
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    La fredda aria marina intrisa di sale non contribuiva certo al mantenere ordinati i capelli rossicci di Astrid, che in quel momento stavano venendo sferzati da numerose folate. Probabilmente una volta scesa a terra avrebbe necessitato di ore per districare i nodi che sicuramente si erano formati nel frattempo. Kristoff, da parte sua, dormiva invece beatamente: che fosse una specie di premonizione su come il mare potesse essere per lui un elemento imprescindibile in un lontano futuro? Oppure anche lui, come molti altri, avvertiva la stanchezza dovuta a notti insonni inframezzate da risvegli altrettanto bruschi?
    “Beato lui che ronfa come un sasso” Pensò Astrid, scostando leggermente la pesante coperta di lana in cui l’aveva avvolto prima di portarlo con sé sul ponte; difficilmente avrebbe potuto dimenticare le prime notti insonni causate dal pianto affamato di suo figlio e in un certo senso le occhiaie che portava sotto gli occhi erano una specie di simbolo rappresentativo di come quei giorni fossero stati provanti.
    Gettando il proprio sguardo all’orizzonte, lo sguardo di Astrid andò ad incrociare la presenza di una bandiera collocata su uno dei velieri della flotta che da giorni solcava quelle acque: era certa di non averla vista in precedenza e tale dubbio fu effettivamente sciolto da Ser Stone, che sicuramente meglio di lei poteva leggere tali segnali marittimi.

    “A qualcosa? Cioè?” Chiese Astrid, voltandosi per un attimo e schioccando un’occhiata vagamente intimorita al cavaliere che aveva il compito di vigilare su di lei, per poi posare nuovamente lo sguardo su un’imbarcazione decisamente più modesta come dimensioni rispetto a quelle su cui stavano solcando le onde, ma qualcosa in essa fece attorcigliare le viscere ad Astrid, nel momento in cui notò il vessillo portato da quella nave, a lei del tutto sconosciuto.

    “Ser Stone…” Mormorò, inghiottendo nel vano tentativo di sciogliere il nodo alla gola che l’aveva imprigionata: i suoi occhi azzurri sembravano non volersi staccare da quella che a prima vista pareva soltanto una minuscola sagoma a poche remate dalla riva ma che per lei rappresentava un presagio. Che fosse per via delle precedenti esperienze traumatiche con ciò che aveva trascurato in un primo momento o per via di un non meglio precisato sesto senso non era dato saperlo, ma una cosa era certa: il segnale che invitava tutte le navi a prestare attenzione unito a quell’improvvisa apparizione non era un buon segno.

    “Siamo finiti in una trappola?” Gli domandò subito dopo, mal celando una certa inquietudine che cercò di sublimare stringendosi Kristoff al petto.
     
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    Astrid Grafton• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    "Uhm..."-Ser Stone segnalò qualcosa ad uno dei marinai che si issò sull'albero-maestro per scrutare l'orizzonte e quindi segnalare qualcosa al cavaliere che sembrò tirare un sospiro di sollievo -"Dubito sia una trappola, mia Signora. Non si vedono altre navi all'orizzonte."
    Il viaggio poteva dunque proseguire indisturbato, ma se Duran Bar Emmon aveva segnalato quella nave come pericolosa, poteva voler dire solo una cosa: "Ho sentito che la spedizione di Roccia contro la feccia fanatica è finita in un massacro anche stavolta. Pare che il nemico oramai abbia avuto tempo di organizzarsi, assoldare uomini e navi. Forse quella là è una delle loro nuove imbarcazioni. Segnaliamola a Lord Vorys."-altri scambi di segnali con i marinai che si preparavano ad issare un altro set di bandiere per comunicare con le altre navi della flotta.
    "Il fatto che si riforniscano così apertamente nel continente, senza nemmeno prendersi la briga di nascondere i loro simboli...può voler dire solo che l'eresia ha fatto breccia nelle Terre della Corona più in profondità di quanto pensassimo..."-a questo punto l'umore del cavaliere tornò a farsi nero e preoccupato -"Il Comandante Bar Emmon è un uomo di queste terre. Potrebbe voler bloccare l'imbarcazione e catturarne gli occupanti, ma noi non possiamo farci coinvolgere in uno scontro. Spero che il vostro promesso se ne renda conto."

    Vicare Vorys• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    Il prigioniero restò in silenzio, interdetto per un secondo dalle parole del braavosiano. Che aveva in mente lo straniero?
    Per il momento però quello che doveva farsi venire in mente qualcosa era proprio Vicare. Sembrava che l'ammiraglia stesse rallentando poiché gli sembrava fosse un poco più vicina.
    "Fianco sinistro, comunicazioni Lord Vorys!"-i soldati richiamarono le attenzioni del rosso sull'imbarcazione in cui viaggiavano suo figlio e la sua sposa. Sull'albero più grande della nave i marinai stavano appendendo un'altra serie di bandiere: la prima era una bandiera bianca con una croce blu, la seconda era per metà gialla e per metà blu. Ovviamente quel gioco di bandiere era del tutto sconosciuto al povero orefice che però, seguendo con lo sguardo la direzione delle bandiere, avrebbe potuto notare una barca non troppo distante ma costeggiante la costa: da quella distanza non ne vedeva bene il simbolo che svettava sulle vele, ma gli poteva sembrare un'imbarcazione fin troppo strana e diversa rispetto a quelle che aveva visto finora. Sia nel continente occidentale sia in quello orientale.
    Un fascio di luce gli colpì gli occhi e lo riportò verso il marinaio sul pennone della nave che tramite qualcosa che teneva tra le mani, forse uno specchio, stava proiettando dei piccoli fasci di luce lunghi e brevi alla volta di Vicare:
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    Disegno_senza_titolo__1_
    FORMAZIONE
    Nave azzurra AMMIRAGLIA: Duran Bar Emmon + 150 soldati Bar Emmon + 60 prigionieri= 211 persone
    Nave gialla: Billy Stone + Astrid e Kristoff (contano come uno) + 238 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave verde: Vicare + 229 soldati Grafton + 70 prigionieri= 300 persone
    Nave rosa: 240 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave rossa: Dick Crabb + 150 soldati Crabb + 60 prigionieri +20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave blu: 230 soldati Grafton +70 prigionieri= 300 persone
    Nave marrone: Reginald Waters + 150 soldati Massey + 60 prigionieri + 20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave arancione: Conrad Thorne + 150 soldati Thorne + 60 prigionieri+ 23 soldati Grafton= 234 persone

    Limite post: domenica 26 marzo
     
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