Aconé Tyrell

Lingua dell'Estate

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    27 gennaio sera (o comunque durante il viaggio in quest)
    basso valyriano
    lingua comune
    Recuperato png e permesso qui
    Quarta lingua appresa -requisiti: Conoscenze 55 / attuali: Conoscenze 81



    "In che senso solo tredici lettere?" -Aconé non riusciva a capacitarsi delle informazioni che Aqale le stava dando per introdurla allo studio della Lingua dell'Estate. Una delle caratteristiche del valyriano che aveva apprezzato sin da subito era la ricchezza di suoni che completava in qualche modo la povertà della lingua di Westeros, ed ora quella ragazzina le aveva addirittura ridotto gli strumenti a disposizione per esprimersi? Certo, erano selvaggi dopotutto, non è che avessero poi chissà che concetti da riprodurre a parole.
    "Utilizziamo quelle che i valyriani chiamano vocali, perlopiù. E simboli, ad esempio [‘] è l'okina, una pausa, dovete fermare la lingua sul palato prima di pronunciare la lettera successiva, tutto qui! ʻA ʻoia!" -pronunciò decisa traducendo il "è così" e mostrandole al contempo come usare questa okina. No, a Westeros non avevano nulla del genere, quindi fu necessario che la Tyrell si esercitasse più del solito per pronunciarla correttamente, ma alla fine riteneva di aver fatto un discreto lavoro.
    "Pehea ʻoe? (1)"-chiese infine sicura alla ragazzina che mostrò soddisfazione rispondendole immediatamente -"Maikaʻi au."(2)
    "[ō] è kahakō, il simbolo che indica una pausa nella frase ma stavolta non fermando il suono, un allungamento ecco. Ad esempio Hīmeni(3)" -stavolta la Rosa non ebbe difficoltà con la pronuncia poiché anche in valyriano le vocali non avevano tutte lo stesso suono ed esistevano modi per mantenere attiva più a lungo di una normale sillaba la durata di una determinata vocale -"Kōkua"(4)
    Ottenuta l'approvazione della sua piccola insegnante, il duo poteva cimentarsi in frasi un po' più complesse ed impegnative con le poche parole che Aconé era riuscita a memorizzare in quelle ore (aiutandosi spesso con appunti che aveva scritto su piccoli stralci di pergamena).
    "Hui! ʻO Aconé koʻu inoa, ʻo wai kou? No ke komohana au a ke kaʻahele nei au i Essos no kaʻu mahina meli."(5) -sentiva maledettamente la mancanza di consonanti labiali o fricative, era come se stesse scimmiottando il verso di qualche animale più che un linguaggio d'uomini, ma tanto valeva rassegnarsi.
    "Aloha Aconé! ʻO wau ʻo ʻAqale, no nā mokupuni kauwela. ʻO ka moku kēia o koʻu makuakāne, ʻo."(6) -era quasi certa che avesse usato un qualche pronome alla fine al posto di nave, ma non aveva afferrato quale fosse. L'importante in fondo era che il significato della frase non venisse alterato, no?
    "He ʻehā kaʻu mau keiki. ʻO Amerey ka hiapo, ʻo ia ke kaikamahine a kaʻu kāne make. Ua lawe au iā ia me aʻu no koʻu aloha nui iā ia.(7)" -Aqale restava in silenzio, quindi credeva di aver fatto un buon lavoro fino a quel punto -"ʻO Galuadh kaʻu keiki ʻelua, a hana wau iā ia me kaʻu kāne make."(8)
    A questo punto la ragazzina scoppiò a ridere: "No no Signora! Avete sbagliato! Hana è il verbo che si usa quando si produce un oggetto, ad esempio un tavolo. Lo si...costruisce, capito? Un figlio non lo costruite, usate il verbo hoʻohua, generare!"
    Aconé si portò la mano in volto e riprovò: "O Galuadh kaʻu keiki ʻelua, ho'ohua wau iā ia me kaʻu kāne make."-si corresse osservando il fare della sua insegnante che sembrò positivo -"He mau māhoe kaʻu mau keiki muli loa, ʻo Torrhen lāua ʻo Diana. ʻO lākou nā keiki aʻu i hana..no, non hana... ho'ohua ai me kaʻu kāne ʻo Caleb Stark."(9)
    Aqale si alzò in piedi battendo le mani con la felicità tipica della sua età: "Ua maikaʻi loa ʻoe!"(10) -forse Aconé aveva una naturale predisposizione per l'apprendimento delle lingue poiché anche col valyriano volgare non le erano bastate che poche lezioni con gli ambasciatori pentoshi. Se non fosse nata nobile, forse avrebbe potuto sperare in un qualche futuro da diplomatica in quelle terre orientali.
    "Inā makemake ʻoe, hiki iaʻu ke aʻo aku i kāu kāne!"(11) -stavolta fu la Rosa a ridere, di gusto, con le mani sulla pancia e trattenendo a stento le lacrime -"ʻO ka huakaʻi a puni ka honua ʻaʻole lawa ka manawa no kaʻu kāne e aʻo i ka ʻōlelo ʻē aʻe!"(12)


    CODICE
    664 parole
    Lingua dell'estate= hawaiano canon

    1= Come stai?
    2= Molto bene!
    3= Cantare
    4= Aiuto
    5= Ciao! Mi chiamo Aconé, tu? Vengo da Occidente e sto viaggiando per Essos per la mia luna di miele.
    6= Ciao Aconé! Io sono Aqale, dalle Isole dell'Estate. Questa è la nave di mio padre.
    7= Ho quattro bambini, la più grande è Amerey, era la figlia di mio marito oramai defunto. L'ho presa con me perché le voglio molto bene.
    8= il secondo è Galuadh, è stato prodotto da mio marito morto.
    9= i miei figli più giovani sono gemelli, Torrehn e Diana. Li ho costruiti...no, non costruiti, generati con mio marito Caleb Stark
    10= Siete stata bravissima!
    11= se volete posso insegnare anche a vostro marito!
    12= Nemmeno se navigassimo intorno a tutto il mondo avremmo il tempo necessario per insegnare a mio marito un'altra lingua!"
     
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    La lingua dell'estate è ispirata allo zulu e le isole al sud africa e al madadascar, ma dettagli.

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