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.18 GENNAIO 286 • Mura della Fortezza Rossa • Mezzo dì
Ammiravano insieme la vastità di Approdo del Re dall'alto di quel bastione di mattoni rossi, alle loro spalle si stagliava la Fortezza Rossa in tutta la sua vastità chiamata a regnare su quella città che era il luogo dove i draghi erano giunti nella conquista del Continente Occidentale. Appena sotto di loro vedevano il cortine interno tra il castello vero e proprio e la prima piazza d'armi della fortezza stessa. Nelle loro orecchi risuonavano i canti degli uccellini che cinguettavano nei giardini tra una pianta e l'altra, erano pochi i momenti che Philipp e sua sorella Marissa riuscivano ad avere insieme da quando si erano trasferiti lì. Ricordare loro padre, Lord Waynwood, non era semplice loro madre d'altro canto era rimasta ad Ironoaks con la moglie di Philipp e la lontananza si sentiva tutta da quella città caotica che potevano scrutare da quella posizione di vantaggio. "Attendiamo messer Laario sorella..." lasciò sospesa quella frase mentre potevano godersi ancora qualche istante da soli come due fratelli, di lì a breve sarebbero tornati a vestire i panni del Lord delle Leggi e della dignitaria della corte "... cosa pensate dei disordini di questa città? Perché i popoli hanno fame dopo tutto quello che abbiamo fatto per loro portando provviste e risorse dalla Valle di Arryn". Ella, sguardo come glaciale e diligente allo stesso modo, pareva come non voler fiatare. Che dire di fronte ad un problema tanto complesso? La retorica avrebbe dovuto lasciare spazio ai fatti, suo fratello si era dimostrato un eroe nel correre nella Valle di Arryn a Nido dell'Aquila, estirpare il male che lo turbava, recupere le risorse e tornare nella capitale. Eppure ora la gente reclamava ancora! I poveri erano destinati ad aumentare ma che fare? I sussidi non erano la strada giusta "Cosa è stato fatto dopo l'assedio fratello mio?" chiese come ingenuamente, non le era chiarissimo come la ricostruzione fosse stata impostata, Philipp le aveva narrato molte cose della battaglia, ma dopo di essa quello era ripartito chi aveva potuto vedere con i propri occhi? Chi?! Non avrebbe fatto tempo il Signore di Ironoaks a rispondere, Laario era ormai lì e battendo i tacchi dei propri stivali si annunciò garbato. "Comandate Laario, grazie di averci raggiunto qui... un luogo insolito ma se volete che parliamo della città, del suo popolo e del malcontento di questo voglio che mi indichiate le aree, le zone, i punti critici" fece come a rivolgersi verso il volgo della città, sapeva già che Fondo delle Pulci sarebbe stata una meta obbligata ma ve ne erano altre? Voleva però essere completo nel suo domandare ma prima fece le dovute presentazione "Ah scusate, questa è mia sorella Marissa, lei seguirà con me e per me il tema. Diteci, come è stata impostata la ricostruzione dopo l'assedio e la battaglia di Approdo del Re. Dobbiamo spegnere questi fuochi di popolo" gli voltò quindi le spalle, non per sgradevolezza o segno di mancato rispetto, ma fissò il proprio sguardo sull'area del porto, anch'essa aveva molto sofferto.SPOILER (clicca per visualizzare)/501
la semilibera parte su stimolo di questa lettera:
Lord Waynwood,
le preoccupazioni che vi avevo mostrato in caserma sono quanto più reali possibili. I miei uomini fermano da giorni piccole insurrezioni e proteste popolari nei quartieri più poveri della capitale. L'insofferenza del popolo è tangibile e credo che se il Concilio Ristretto non vi porrà presto rimedio, la situazione rischierà di divenire incandescente molto presto.
Ser Laario, Comandante delle Caserme Orientali, Comandante Sostituto della Guardia Cittadina. -
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18 GENNAIO 286 • Mura della Fortezza Rossa • Mezzo dì
Laario si fece dappresso alla coppia di fratelli chinando rispettosamente il capo alla vista della Waynwood che salutò con gentilezza prima di farsi tutto serio per soddisfare le curiosità del Maestro delle Leggi.
"Sono certo che il Maestro del Conio conosca i dettagli della ricostruzione meglio di me, ma ad ogni modo..." -si affiancò a Philipp per meglio indicargli quel che intendeva.
"Si sono concentrati dapprima sull'apparato difensivo e commerciale. Hanno ricostruito le mura difensive, lì alla Porta del Leone che era saltata in aria." -iniziò indicando un punto sulle mura occidentali -"Quindi il Porto e la Strada dell'Acciaio." -le dita di Laario seguitavano a mostrare ciò che già indicava con la voce -"Ultimamente anche la zona di Cobbler è tornata funzionale e la maggior parte dei cittadini si è potuta permettere di tornare nelle proprie abitazioni."
Quindi andò ad indicare la parte diametralmente opposta della città, oltre le mura settentrionali: "I campi profughi sono stati quasi del tutto smantellati. Ad ora ci vivono solo coloro che hanno perso un lavoro e non si sono più potuti permettere di vivere tra quattro mura."
Quindi passò ad indicare un buco su una collina dove una volta sorgeva il Grande Tempio di Baelor: "Solo il Tempio non è stato mai ricostruito e sulle sue rovine a lungo i predicatori fanatici hanno fatto proseliti."
Il Grande Tempio era un'opera architettonica ed artistica con un costo troppo grande perché le casse della Corona potessero permettersene la ricostruzione, ma d'altronde era anche comprensibile che la disattenzione mostrata di fronte al luogo di culto per il popolo (che ad ora non ne possedeva alcuno) non fosse stata di certo vista di buon occhio.
"Non è la ricostruzione ciò che mi preoccupa però, Lord Waynwood. Il malcontento è trasversale." -tossicchiò un paio di volte prima di osservare Marissa e farsi portavoce dei malumori del popolo.
"I commercianti lamentano le chiusure prolungate. Nel corso degli ultimi due anni la capitale è stata più tempo chiusa ai commerci che il contrario. Senza rifornimenti di materie prime via mare e senza la via di esportazione, la Strada dell'Acciaio rischia di fallire. I mercanti domandano più certezze e che si proceda a non chiudere più porta e porto." -cercava il consenso di Marissa, come se la sorella potesse convincere il fratello della gravità di ciò che stava dicendo.
"Il popolino ha sofferto epidemie e fame nel campo dei profughi e sebbene l'emergenza sia finalmente rientrata, la nostra lentezza è solo andata ad ingrossare le fila dei fanatici e dei ribelli." -ovviamente per quanto le risorse dalla Valle erano infine giunte, Philipp aveva comunque dovuto viaggiare e l'intervento anche se salvifico non era stato immediato. Quanto alle epidemie, facile che scoppiassero per le precarie condizioni igieniche del contesto.
"I prelati lamentano la scarsa considerazione che abbiamo avuto per il Culto dei Sette Dei. Non hanno un Alto Septon, non hanno un luogo di culto...e a quel che so riferiscono le loro lagne al Tempio Stellato." -il cui supporto era fondamentale per assicurarsi il favore della popolazione.
"Ma quel che peggio Signori miei..."-si prese un attimo per sospirare e guardarsi attorno per assicurarsi non ci fossero orecchie indiscrete -"Sentite, non è mia intenzione mancare di rispetto a Lord Buckwell date le circostanze. So che gli attentati del Sentiero Luminoso gli hanno ammazzato il padre e disonorato la sorella e questo può far perdere la lucidità all'uomo più onesto al mondo..."
Tutte quelle giustificazioni, borbottate sotto voce, tradivano un giudizio che ora non tardava ad arrivare: "La notte dopo i disordini di Approdo ha chiamato a raccolta tutte le Cappe Dorate e fatto setacciare la città da cima a fondo per trovare qualsiasi sacca di fanatici gli capitasse a tiro. Sono stati fatti interrogati sommari, bruciate abitazioni, percosso, picchiato, e credo che qualche soldato abbia anche..." -tacque per rispetto alla fanciulla di Ironoaks, ma Philipp era uomo di mondo e poteva comprendere cosa era accaduto quando si lasciavano a briglia sciolta soldati frustrati dopo dure giornate di lavoro e rabbia.
"Inutile dirvi che ovviamente ad essere stati colpiti sono stati molti innocenti...". -
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18 GENNAIO 286 • Mura della Fortezza Rossa • Mezzo dì
Essere su quel terrazzamento era stata una scelta tattica, la visuale da lì su Approdo del Re era a pressoché totale. Il Comandante della Guardia Cittadina risultò essere d'aiuto per molti dei dubbi che Philipp - ed anche Marissa - si erano posti sui lavori di rifacimento della capitale dei Sette Regni, seppur il Maestro del Conio avrebbe potuto dare uno sguardo più dettagliato dei conti e dello status dei lavori minori "Se dovrò approfondire chiederò al Lord del Tesoro" sorrise quindi Philipp "Quanto mi dite mi preoccupa e non poco, la città sembra in profondo declino, più di quanto si tenga in considerazione dietro queste mura" aggiunse con tono amaro mentre osservava la cinta muraria ricostruita nelle sue breccia, la Porta del Leone risorta con le vicine aree abitative e la Strada dell'Acciaio tornata praticabile al contrario di quanto era dopo l'esplosione che l'aveva vista squarciata dall'alto fuoco. "E' un bene che i campi profughi siano stati per lo più dismessi. Ci servirà un censimento di chi ancora vive in una tenda" guardò sia il militare che la sorella che avrebbe aggiunto "Sapere quanti di loro non vivono in una casa ci sarà utile per valutare un piano edilizio popolare magari anche nell'area del tempio" con fare grazioso seppur ipotizzando quella che a tratti si poteva tradurre in un'eresia, fare case per il popolo sulle macerie del Grande Tempio di Baelor! Lord Waynwood, suo fratello, l'avrebbe come corretta ma l'idea dei due non sembrava come distante "I Sette Dei meritano un luogo di culto ad Approdo del Re, per quanto la mia devozione al Tempio Stellato di Vecchia Città sia molta..." si interruppe pensieroso "... dobbiamo spronare il Concilio dei Più Devoti a nominare un Alto Septon! Con esso parleremo del nuovo tempio, o meglio, di una sacra basilica più sobria. Che sia vicina alla gente, che sia in grado di dare un tetto e quattro mura come dite voi Laario a coloro che dall'assedio della città sono divenuti indigenti". La prospettiva voleva avere una doppia lettura, popolare e sacrale, capace di approfondire ed espletare i sette aspetti dei Sette Dei quali la misericordia della Madre, la giustizia del Padre, il coraggio del Guerriero, l'innocenza della Fanciulla, la saggezza della Vecchia, la capacità di impartire dei mestieri del Fabbro e la cura della morte dello Sconosciuto. Un grande complesso, nell'idea di Philipp, che avrebbe potuto impiegare la forza lavoro di chi era disoccupato ripartendo dalle macerie del Grande Tempio per creare un luogo funzionale anche alla comunità e non solo dedicato al culto. Un simbolismo forte anche per osteggiare il populismo del Sentiero Luminoso, un modo per incanalare quell'odio represso a proprio favore. I sogni di Philipp vennero comunque interrotti da Marissa "Quanto ai commercianti direi che manifesti, banditori e strilloni dovranno infondere in loro lo spirito positivo che la città d'ora in poi non sarà più chiusa. Abbiamo raccolto degli accordi con Braavos giusto Philipp?" il Maestro delle Leggi annuì ed aggiunse "Sì, Lady Florent presto affronterà il caso di Lys e la Banca di Ferro. Se necessario farò un editto per garantire loro che il commercio ha tutte le possibilità di essere ripreso appieno" non sapeva se sarebbe stato utile incontrare l'ordine dei mercanti locali, forse avrebbe dovuto, ma pose una domanda sensata "Laario, per voi oggi il popolo cosa più desidera da questo palazzo?" quella domanda era chiaramente orientata a non commentare le gravi oscenità compiute dalle Cappe Dorate e Cremisi per ordine della Mano del Re, sapeva di quel tema spinoso, sapeva e lo voleva evitare non tanto per nasconderlo quanto per non commentarlo. Ascoltò tutto quello che aveva da ascoltare ma ora era sua intenzione cambiare registro e sua sorella Marissa condivideva "Si messer Laario, mio fratello ed io intendiamo dare uno sguardo autorevole ma umano della politica per questa città. Il terrore dev'essere un ricordo dei Lannister e circa Lord Buckweel... bé un momento dettato dai sentimenti immagino" si trattenne in quanto donna e lady ma il comportamento del Primo Cavaliere del Re non era stato certo cavalleresco.SPOILER (clicca per visualizzare)/675
alur bé per la questione tempio, culto dei Sette Dei ma anche edilizia popolare oltre a prospettare una costruzione così chiedo il censimento degli attuali sfollati senza casa
poi per i commercianti se serve faccio un editto - su missive? - o non saprei, pensavo anche a strilloni etc...
infine il domandone a Laario che evidentemente ha il polso della situazione. -
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18 GENNAIO 286 • Mura della Fortezza Rossa • Mezzo dì
Quante questioni da affrontare per il nuovo Comandante delle Cappe Dorate!
Laario annuiva cercando di restare al passo con i ragionamenti dei due fratelli: "Spedirò i miei uomini al campo profughi per avere un censimento quanto prima. Quali dati vi occorrono oltre al loro numero?"
Si riferiva ovviamente a sesso, età, condizioni di salute, eventuali capacità lavorative ecc...probabilmente i soldati non sarebbero stati molto felici di impiegare le loro giornate in tal modo, ma il Comandante ci teneva a far bella figura con il Maestro delle Leggi.
"Edilizia popolare? Se Lord Chelsted ve lo consente!" -voleva scoppiare a ridere ma si trattenne data la gravità della questione che andava trattando -"Qualsiasi richiesta gli sia pervenuta è stata bocciata perché le casse della Corona sono vuote a suo dire. Dovete avere un buon ascendente su di lui."
Non esattamente, ma Laario strinse nelle spalle, in fondo che ne sapeva lui di certe questioni. Molto più ferrato invece appariva negli ultimi dubbi dei fratelli: "Dopo quanto accaduto dubito che il popolo prenderebbe bene rassicurazioni provenienti dalle Cappe Dorate e da un manifesto da essi appeso alle mura..." -iniziò a grattarsi il mento per pensare con più lucidità -"Penso che la cosa migliore sarebbe che la Corona ci mettesse personalmente la faccia scendendo tra la gente, ma il Re non ha ancora fatto ritorno e la Regina..."
Non seguitò oltre, ritenne anzi di essersi già spinto troppo in là con i suoi pensieri.
"Credo che ciò che il popolo più abbisogna in questo momento, ciò che più occupa i suoi pensieri per lo meno, sia la serenità. L'assedio dei Leoni, la battaglia di riconquista con le esplosioni di Altofuoco, gli attacchi dei fanatici, le rappresaglie della Corona...tutto questo in poco più di un anno!" -effettivamente non si poteva dire che la capitale se la fosse passata esattamente bene negli ultimi tempi -"Credo che a loro importi poco chi siede sul Trono di Spade, vogliono solo che la Corona consenta loro di vivere le proprie vite in pace. Potete farvi garante di questo?"
E come poteva, il povero Philipp?. -
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18 GENNAIO 286 • Mura della Fortezza Rossa • Mezzo dì
Tante erano le questioni da affrontare per Laario quante di più erano quelle di Philipp che con sua sorella Marissa ed altri membri della Corte Reale avrebbe dovuto sbrigliare dal grosso gomitolo di problemi che gli si parava in fronte! Il milite avrebbe spedito al campo profughi i suoi adepti per fare il censimento, capire cosa si voleva sapere era fondamentale e Philipp su questo appariva sufficientemente ferreo "Sesso, età, mestiere e se disponibile a fornire le proprie braccia per la capitale" il Lord della Valle di Arryn capiva che il tema era ostico ma precisò "Dobbiamo chiuderlo quanto prima, a quella gente va trovata casa, anche a costo che sia la Corona a dirgli dove ricostruirsela di comunità" quanto poi alle idee sul nuovo tempio, le nuove case, le nuove aree ipotizzate da Marissa il Comandante Laario cadeva in difficoltà, le sue parole lasciavano trasparire che per farsi approvare qualcosa dal Maestro del Conio si doveva andargli a genio, Philipp era sulla lista nera di questo? Sicuramente i due non si erano piaciuti in un primo incontro e nei successivi avevano saputo, seppur collaborando, operare su sole poche, pochissime, cose! A quelle parole Philipp preferì tacere ma Marissa intervenne "Parlerò io con Lord Chelsted, la nostra casa ha pagato una tassa alla Corona, l'idea di questo obolo è stata vostra fratello, ci dovrà un po' di riconoscenza quest'uomo no? Facciamolo chiamare" il Maestro delle Leggi non sapeva se nascondere il proprio astio, seppur solo lavorativo, con il Maestro del Tesoro o se dirsi imbarazzato ma chiuse frettolosamente la cosa dicendo "Parleremo con lui di ciò, intanto Laario concentriamoci sul resto".
Diverso era il discorso relativo ai commercianti, al popolo, e soprattutto alla necessità di quella gente di trovare in una guida un riferimento. Il Re non c'era da tempo, la Mano del Re ora giaceva scomparsa e la Regina Madre bé, non aveva lo stesso appeal del monarca illuminato dei Sette Regni a cui forse piaceva la folla. La Corona insomma doveva scendere tra la gente, eppure Philipp era consapevole che al massimo lui e gli altri avrebbero avuto solo loro stessi da mostrare e far sfilare nelle vi e nelle piazze, non certo un drago od un suo erede. "Dite bene" disse lapidario "La gente vuole vedere il Re ma questo non è disponibile allo stato attuale delle cose" non aveva di che altro aggiungere, non sapeva come giustificare quell'assenza e si limitò a dire "Organizziamo una visita tra la gente, poche Cappe Dorate, io e mia sorella faremo un giro tra le case se questo può dare una sensazione di tranquillità e pace alla gente. Che dite Laario?"SPOILER (clicca per visualizzare)/441. -
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"Certamente, avrete il vostro censimento già da domani. Per la visita, ditemi quando volete partire e farò in modo da organizzare una scorta adeguata." SPOILER (clicca per visualizzare)La visita ai vari mercanti e commercianti puoi farla in libera; sono tutti rassicurati, ma appunto vedranno in te il "garante" in qualche modo. Quindi vedi di non deluderli.
Per il Maestro del Conio vai pure di semi.
Per il censimento arrivo max entro domani!
Philipp Waynwood
Affinità Laario +3
Affinità Marissa +3
Affinità Popolo +3
1 punto albero qualità
1 punto Amministrazione
Marissa Waynwood
Affinità Laario +3
Affinità Philipp +3
Affinità popolo +3
1 punto albero qualità
1 punto Amministrazione.
Messere il popolo ha fame - Che mangino i ratti se serveSemilibera Philipp + Marissa (Gregario) |
