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Leonard Marbrand• 1 febbraio 286 • Myr • Mattina
Come si sentiva Leonard in quei giorni febbricitanti?
Emozionato al pensiero di essere finalmente arrivato al momento del giudizio? Impaziente di tornare nel continente occidentale? Rinvigorito dalla morte di Rhaegar? O forse spaventato da quel che il futuro gli avrebbe riservato? Insicuro di quali fossero i giusti passi da intraprendere? Agitato al punto da essere insonne? Chissà....
quel che era certo era che il primo passo del suo lungo cammino a quel punto prevedeva una sosta a Pentos. La faccenda non era però semplice come poteva sembrare: possedeva due galee, insufficienti a permettere al suo intero esercito di viaggiare con lui. Avrebbe dovuto pagare di tasca propria altre imbarcazioni per tutti o avrebbe fatto meglio ad andare da solo e farsi raggiungere in seguito dagli altri? Magari Folgore e Fanciulla potevano fare un paio di viaggi e trasportare tutti.
Ma sarebbe stato saggio presentarsi a Pentos con un esercito? E cosa avrebbe dovuto fare delle ragazze...e del Blackfyre?
Decisioni, decisioni, decisioni e post introduttivi.CITAZIONETempistiche.
Tu parti da Myr il 1 febbraio, in nave saresti a Pentos il 9 febbraio. Tuttavia possiedi solo due galee in scheda qui, quindi se vai in nave puoi portare gratis solo 240 persone (tra schiavi e vari png ecc). Se vuoi portare tutto agli altri pagherai il trasporto pari a 1 moneta di rame al giorno per persona come al solito (quindi 8 monete di rame per persona in totale).
Ovviamente si può andare anche a piedi (tu oppure quelli che avanzano), in questo caso ci si impiega 24 giorni e saresti a Pentos il 25 febbraio (/gli altri ti raggiungeranno a Pentos il 25 febbraio).
Oppure puoi andare solo tu.
Ti porti i non combattenti?
E di png speciali tipo Tyche? Il Blackfyre?
Equipaggiamento?
Insomma....fammi capire bene come vai.
P.S.= mi sa che nella semi di durata decennale che stai facendo dovevi prendere altre navi. ON game ce la si gioca poi eventualmente con un "erano in riparazione" se ste navi ti dovessero arrivare in corsa finalmente.. -
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Leonard Marbrand • 1 febbraio 286 • Mattina • Myr
La lettera del Tempio Stellato era appoggiata ancora una volta di fronte a Leonard, su un barile a babordo e tenuta ferma da un candelabro di ottone senza candela, per evitare che il vento la portasse via.
Se l'Alto Septon era ancora vivo, quella di Pentos era una missione più che necessaria...indispensabile, per i progetti di Leonard. Non solo gli Dei avrebbero voluto rivedere nello Primo Sept il suo legittimo detentore, ancora una volta esiliato a causa dei valyriani, ma anche il suo piano di ristabilire gli ordini religiosi dei Sette Dei avrebbe avuto significative e maggiori possibilità di vedere la luce. Il Concilio dei Più Devoti del Tempio Stellato era sembrato possibilista ma sfidare il nuovo decreto imposto dal Primo Cavaliere era qualcosa che li spaventava...forse una voce autorevole avrebbe potuto mettere fine a quell'incertezza.
Guardava gli schiavi portare a bordo alcune provviste...e poi...eccolo. Non era in catene ma era come se lo fosse, l'unico valyriano che era rimasto abbastanza a lungo vivo pur aver conosciuto e aver parlato con Leonard.
Il suo nome non faceva differenza, un Blackfyre era pur sempre un valyriano, per quanto odiasse anche lui la Corona. Il suo scopo, però, non era ancora concluso, poiché era il punto più in comune che possedevano Leonard, in veste di Fortunato, e il Magistro Illyrio di Pentos.
Fece segno ad alcuni schiavi di continuare a camminare fino a scortarlo sotto coperta e aspettò che le manovre di carico fossero terminate. Prese la pergamena e la arrotolò dolcemente, d'altronde quelle erano parole scritte dai membri di Westeros più vicini alla sua Fede...era come se fosse un pezzo di "Casa" anche se non dell'Ovest.
Aveva deciso di utilizzare in ogni caso un approccio "diplomatico". Portare con sé tutti i propri schiavi sarebbe di certo stato inutile, pur non avendola mai vista dubitava che la milizia di Pentos fosse meno numerosa di un manipolo di uomini. Chiamò dunque a sé un piccolo numero di schiavi armati che potessero comunque mettere in movimento l'imbarcazione senza l'ausilio del vento, uniti ai suoi tre sodali che l'avevano accompagnato nell'avventura a Forte Gallar.
Guardò appena a fianco del barile e diede una carezza sulla pancia di Nenya, opportunamente distesa sul fianco, rischiando quasi di perdere un dito in quel breve momento di gioco e svago...ce ne sarebbero stati ben pochi da qui in avanti.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 384
Vado breve, si sceglie un approccio sotto-tono, d'altronde Leonard porta con sé il Blackfyre e non vuole passare nell'occhio.
Si parte con la Folgore: equipaggio
Leonard + 3 gregari
il prigioniero Blackfyre
20 schiavi armati (fanti) + 40 schiavi non addestrati (il minimo per muoverla sono 50 rematori).
Non vengono altri png né navi
l'equip è quello segnato in scheda, non andando in battaglia però non porta con sé Cenere (cavallo) né l'armatura in acciaio. Il resto dei vestiti c'è tutto, compresa la cappa di hrakkar distintiva di Fortunato. -
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Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -porto• Mattina
Il porto di Pentos era più grande di quello della baia di Myr ed erano centinaia i battelli battenti bandiera straniera che approdavano e ormeggiavano lungo i suoi moli. La Folgore non sarebbe stata diversa da tutte le altre e poteva facilmente mescolarsi con tutte le altre che i portuali, zelanti, andavano a controllare.
"Benvenuti a Pentos! " -esordì in valyriano e subito dopo in lingua comune -"Salve visitatori!" E ripetè il saluto in almeno un'altra decina di lingue di cui Fortunato avrebbe riconosciuto solo quella di Yi-Ti.
Una volta appurato il linguaggio con cui avrebbe dovuto rivolgersi, sarebbe passato alle questioni più pratiche: "Avete merci da dichiarare e regolare licenza o siete qui per una visita di piacere? Quanto tempo intendete fermarvi? L'ormeggio viene 5 ori a giornata."
Ah, i fastidi di possedere un'imbarcazione privata e non essere un semplice viaggiatore!
Di certo un magistro possedeva un nome che non avrebbe reso difficile trovare la sua abitazione facendo qualche domanda qua e là; bisognava vedere quanto il Marbrand tenesse a mantenere segreta la sua visita e la presenza del Blackfyre.CITAZIONEHo usato le stesse tariffe di qui.
Possiamo fare direttamente nel tuo post la richiesta di indicazioni e l'arrivo alla dimora del tipo, non ti faccio fare un post extra. Solo fammi vedere a chi chiedi/come chiedi/ dove chiedi perché potrebbero esserci conseguenze.. -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - Porto
"xiè xiè" Salutò alzando una mano e rispondendo così al portuale dopo che questo aveva pronunciato la sua frase nella lingua orientale di Yi-Ti. Non c'era un motivo ben preciso per cui avesse deciso di rispondere in quel modo, d'altronde non ci voleva molto a capire che i tratti somatici del Marbrand non fossero quelli dei classici sudditi dell'Impero Dorato. Soprattutto, ciò era reso ancora più evidente perché vicino a Leonard era posizionato, mani dietro la schiena e colonna vertebrale ritta, l'uomo conosciuto a Myr come Roncan ma che in oriente era nato come Min Janbō.
Proprio su di lui Leonard rivolse lo sguardo, come a volergli dire "hai visto che bravo che sono stato?".
Un breve momento di allegria prima di ritornare al pensiero più importante, cioè recuperare l'uomo che fu Alto Septon. Il suo aggancio più importante, nonché l'unico a dirla tutta, era il Magistro Illyrio...fino a quanto fosse colluso con il Blackfyre o con la famiglia Uller di Dorne non poteva dirlo ma già che avesse accolto Leonard stava a significare che il valyriano doveva aver detto il vero.
Qualunque conto in sospeso avesse il Magistro con la Corona di Westeros o con la famiglia Targaryen poteva comunque essere un buon punto in comune tra loro.
"Nessuna merce se non gli schiavi che vedete e regolari vettovaglie" parlò nella lingua bassa valyriana. Non si era ancora abituato all'idea di rivolgersi ad uomini come merce, ma a furia di sentire parlare Yaram, Mida, Canio...era diventato quasi una realtà che mai si sarebbe potuta cambiare in quel continente. "Ma non sono qui per effettuare alcuna vendita, piuttosto per offrire un omaggio al Magistro Illyrio"
Non aveva senso mentire, era ancora rimasto scottato dai suoi, scoperti, raggiri nei confronti del Magistro di Myr.
"Le tariffe sono tariffe" commentò guardando un po' di sottecchi il portuale. A Westeros alcuni popolani avrebbero potuto accumulare quella fortuna forse in una intera vita di lavoro...e ora usata in una singola giornata.
"Ritengo che saremo presto di ripartenza, ma un ospite non può mettere fretta al suo ospitante" concluse facendo avvicinare Alyx e dandogli il permesso di dare al portuale quanto richiesto.
"Buzdarȳ" convocò il suo primo schiavo "Resta con Alyx sulla nave, verrà con me Roncan. Approvvigionate la nave per il viaggio di ritorno" Così dicendo, approfittò per chiedere al portuale o eventualmente agli uomini a lui più vicini le indicazioni per il luogo in cui si trovasse il Magistro di Pentos.
In fondo le differenze dalla nobiltà di Westeros erano diverse...da quanto aveva capito si procedeva con una forma chiamata "elezioni" e, come il Magistro Leniar, a quanto pare ognuno possedeva un palazzo in cui dimorare ulteriore al luogo in cui veniva amministrata la politica...e avrebbe potuto scommettere che in quei palazzi personali si facesse molta più politica che in quelli ufficiali.
D'altronde lui era per quello lì.
A seguire Leonard e Roncan vi erano solo tre schiavi armati, che chiudevano la piccola formazione che vedeva al centro Nenya, che trotterellava dietro al padrone, e al prigioniero Blackfyre.
Seguite le indicazioni e trovato il luogo in cui dimorava il Magistro, Leonard si sarebbe identificato come Fortunato da Myr a qualsiasi guardia o schiavo si fosse trovato all'esterno o nelle prossimità dei portoni o cancelli.
"Sono qui per rendere omaggio e incontrare Il Magistro Illyrio" affermò sistemandosi la testa di hrakkar della cappa che gli copriva la spalla sinistra.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 552
Allora, nell'ordine:
- Leonard paga intanto per una giornata (5 ori) e chiede info al portuale sull'abitazione
- Non fa niente per nascondersi ma si muove con un gruppo ristretto. Il fatto che si porti dietro Nenya e indossi la cappa di hrakkar è comunque segnale che non intende tentare la furtività.
- Leonard procede con Roncan (Yi-Ti), Nenya, il Blackfyre prigioniero e tre schiavi armati. Tutti i restanti restano sulla Folgore.. -
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Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Palazzo del Magistro Illyrio• Mattina
Trovare il palazzo del Magistro non fu faccenda complessa: la sua era tra le dimore più ricche dell'intera città di Pentos. Già dall'esterno spiccavano i mosaici che rivestivano le mura ed i cancelli, di ogni colore dell'arcobaleno, tanto da far male persino alla vista. Ugualmente disorientante era l'interno di quella dimora, con volte a botte che si alternavano ed incastravano le une con le altre in un gioco di specchi e colori.
Al nome "Fortunato" i soldati lasciavano passare Leonard ed il suo gruppetto, segno che Illyrio intendesse davvero accoglierlo per concedergli udienza; giunto però infine alle porte che conducevano alla sala principale, gli armigeri di guardia intimarono in valyriano agli schiavi armati di fermarsi e a Fortunato di procedere dopo aver deposto le armi. Una procedura per salvaguardare la vita del Magistro probabilmente che intanto si sentiva armeggiare con calici e vassoi all'interno della stanza.
Da quel che riusciva a sbirciare dalle porte aperte, si trattava anche stavolta di un uomo grassoccio, bardato di rosso, con i capelli di un oro spento raccolti in treccine così come la barba. Un vezzo, più che una necessità pratica.
"Orsù orsù, è arrivato infine?". -
.Leonard Marbrand • 1 febbraio 286 • Mattina • Myr
"E sia" Annuì Leonard lasciando che l'arakh si sganciasse velocemente dalla cintola "Roncan, tienine cura, va bene?" Dicendolo consegnò l'arma all'orientale, fissandolo per un istante negli occhi. Era chiaro che Leoanrd non temesse che l'uomo giocasse o rovinasse per distrazione l'arma. C'era qualcosa di più importante che bisognava tenere sotto gli occhi e di certo il Nightrider avrebbe potuto agevolare l'incontro.
"Temo però che la hrakakr debba venire con me...sapete" disse agli uomini che avevano in considerazione la salute del Magistro Illyrio "Risulta diventare piuttosto...difficile da trattare quando riesce a sentire il mio odore ma le viene impedito di raggiungermi. Oh ma non temete, non arrecherà alcun danno fino a quando rimarrà vicino a me"
A dirla tutta, in quel momento come in altri, Nenya era veramente l'arma perfetta, poiché non erano le braccia di Leonard al alzarla.
Se i soldati avessero accordato a quella richiesta, Leonard si sarebbe spogliato anche del pugnale, normalmente nascosto dietro la cappa del leone bianco e dello stiletto appartenuto a Canio. Troppe armi? Forse, ma non si poteva mai sapere quale fosse il momento migliore per passare a delle lame più piccole e agili. L'Arconte di Tyrosh lo sapeva bene, d'altronde.
Le tenne entrambe nelle mani e abbozzò un sorriso alle guardie, passando anche queste a Roncan con sguardo innocente.
Poi, da una fessura della porta dove si intravedeva un uomo...ben messo, e non dal punto di vista solo del vestiario, provenne una voce che nascondeva un accenno di impazienza.
"Credo che il Magistro mi stia aspettando, a Myr dicono che non sia cosa saggia far aspettare gli uomini come lui" Concluse, aspettando l'eventuale via libera. Era un ospite dopotutto, irrompere in quella sala con una fiera non voluta poteva compromettere la sua missione. Se Illyrio era riuscito già a trovare l'Alto Septon Mullen in quel momento lui era il suo miglior alleato.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 303
post veloce in cui faccio come chiedono le guardie e lascia armi e soldati indietro. Ad eccezione di Nenya. -
.Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Palazzo del Magistro Illyrio• Mattina
"Tu devi essere quel Fortunato dunque!" -all'ingresso del Marbrand e, soprattutto, di Nenya i due soldati di guardia ai piedi del magistro scattarono sull'attenti, pronti ad intervenire qualora fosse stato necessario. L'uomo invece più che spaventato sembrava incuriosito dall'hrakkar e si prese qualche momento per studiarla con fare stupito alternando lo sguardo tra il cucciolo e l'uomo di Myr: "Ma guarda che esemplare interessante che abbiamo qui! Al mercato generale potresti venderlo per diverse decine di ori, forse anche di più se riesci a piazzarlo bene!"
Evidentemente Illyrio aveva squadrato Leonard e lo aveva considerato un poveraccio bisognoso di soldi, era poi troppo lontano dalla verità?
"La tua lettera mi ha sorpreso per più di un motivo ad essere onesti, ma dì, come sei entrato in possesso del mio tesoro?" -il Blackfyre era ovviamente una merce per Mopatis in un certo senso ed era pronto a fare uno scambio per riottenerla.. -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - Palazzo del Magistro Illyrio
"Corretto, da Myr" aggiunse facendo un breve segno della mano come riverenza verso l'uomo. Non era certamente di stupendo aspetto ma avrebbe scommesso diversi pezzi d'oro sul fatto che nella posizione in cui si trovava non aveva più certo bisogno di sfruttare la seduzione per ottenere ciò che desiderava.
"Mi trovo qui per la prima volta, Onorevole Magistro, e sono completamente affascinato da questa meravigliosa Città Libera" Non aveva senso chiedersi se Leonard avesse mentito o meno, certi formalismi faticavano a morire, tanto a Westeros quanto ad Essos, e anche al peggior nemico non si sarebbe negato un complimento sul castello o sulla Città Libera che aveva contribuito a costruire o mantenere in piedi.
"Dite?" Guardò Nenya "Forse avete ragione ma vi assicuro che chiederei molto di più se la mia strada dovesse separarsi da quella di questa splendida hrakkar...detto ciò, dubito che il Khal con cui ho cavalcato in quella caccia possa sentirsi onorato se vendessi uno dei frutti di quel giorno" Disse quelle parole con disinvoltura, senza calcare il tono sul fatto di conoscere un Khal...ma non aveva pronunciato il tema a caso.
Come in tutte le contrattazioni, anche quella richiedeva che oltre al prezzo della merce, anche i due attori venissero valutati. Leonard certamente l'avrebbe fatto.
"Oh, Magistro, non dubitavo del fatto che la lettera vi potesse sorprendere, d'altronde è stato così anche per me quando...il nostro giovane amico ha fatto il vostro nome...e non solo." sorrise, leggermente.
"Il giovane drago aveva perso le ali, non c'era alcun dubbio...nascosto e gettato nell'oblio delle peggiori prigioni di Qohor, dove nemmeno la luce del Sole lo raggiungeva più." Accarezzò Nenya un paio di volte.
"Formalmente il ragazzo non è stato posto in schiavitù da me, dunque immagino che non debba esserci alcun bisogno di trasferirne la proprietà...ma, come immaginerete, sono molto curioso di quale sia il futuro che lo aspetta...ovviamente, non potrei mai separarlo da un amico, se effettivamente per lui voi lo siete".
In ogni caso, dopo tutto quel gioco di sguardi e parole, Leonard doveva arrivare ad un traguardo, che in quel giorno si concretizzava in un solo modo.
"Sapete per cosa...per chi sono qui, Magistro Illyrio. Un uomo per un uomo"SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 357. -
.Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Palazzo del Magistro Illyrio• Mattina
"Qohor? E come accidenti ci era finito a Qohor?" -Illyrio sembrò tanto stupito da quell'ultima rivelazione da non dare peso al nominare di un khal, almeno per il momento. Evidentemente quella della città del Capro era stata una deviazione dai suoi progetti che nemmeno il magistro si aspettava.
"Ti preoccupi ora per la sua salute? Non dev'essere stato un compagno semplice." -sì, l'uomo conosceva molto bene il Blackfyre evidentemente ed altrettanto chiaramente poco apprezzava che questi avesse dato fiato alla bocca facendo il suo nome e quello di altri.
"Un uomo vale nella misura in cui può essere utile." -la mentalità pragmatica di Illyrio era quella comune a tutte le Città Libere -"Quale sarà il destino del nostro comune amico sarà lui a deciderlo, o meglio...saranno le sue azioni presenti e passate."
L'uomo sembrava criptico, un po' perché egli stesso avrebbe avuto bisogno di tempo per comprendere come comportarsi a quel punto, un po' perché condividere i suoi progetti con uno sconosciuto non era esattamente nei suoi piani.
"Illyrio Mopatis è un uomo che rispetta i patti. Consegnami il mio uomo ed io ti darò l'indirizzo per il tuo. Sa del tuo arrivo e ti sta già aspettando." -estrasse un foglietto dalle tasche, e non sembrava che nelle sue parole si nascondesse alcuna menzogna. L'accordo poteva dirsi concluso per Leonard?CITAZIONENon ha intenzione di sbottonarsi con Fortunato su queste questioni, ma ha rispettato gli accordi.
Se gli consegni Daemon, lui ti dà l'indirizzo dell'ex alto septon e puoi già raggiungerlo; se non gli consegni Daemon/vuoi fare altro..continua pure!. -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - Palazzo del Magistro Illyrio
"Sono sicuro che...avrà una interessante storia da raccontare" affermò a riguardo della domanda del Magistro su perché quel giovane fosse finito così all'interno di Essos, chiuso in una forma di cella all'interno di un tempio.
Intendiamoci, Leonard non era per niente convinto di voler fare quello scambio, il valyriano meritava ben altra sorte che quella di tornare a casa di un potenziale alleato e nemico di Westeros. Forse non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto quel viso dai capelli argentei, forse sì.
In ogni caso, appellandosi anche alla Misericordia della Madre, un modo più che altro per placare la sua sete di sangue valyriano, Leonard fece di sì con il viso.
La posta in gioco era troppo alta, se Illyrio aveva davvero tra le sue mani una pergamena con il luogo in cui si trovasse il Più Devoto di Westeros, Leonard nona avrebbe mai potuto mettere alcun suo desiderio sopra di quello. Gli Dei gli avevano mostrato un mondo diverso e forse sarebbe passato anche per Mullen.
"No, la sua salute non è più affar mio Magistro, l'ho mantenuto in vita e ciò è l'importante, per me, per lui, e per voi. Ma avete ragione, il fato gli ha fornito una seconda possibilità, non possiamo fare altro che confidare che questa volta ottenga migliori consigli, se così non fosse...beh, sì, saranno le sue azioni a definirlo".
Abbassò la testa chiudendo per un secondo gli occhi.
Era fatta, un valyriano era stato risparmiato, ora bisognava solo capire se quel Magistro avesse davvero mantenuto fede alla sua parola.
"Buzdarȳti!" urlò per farsi sentire fino al corridoio dove aveva lasciato gli uomini. Subito dopo aggiunse altre parole, per evitare che sembrasse una richiesta d'aiuto e di intervento armato "Rilasciate il prigioniero, ora la sua custodia e di Pentos e del suo Magistro" Sì, non si fece problemi a definirlo prigioniero. Era la verità, d'altronde.
"L'accordo è siglato, Magistro Illyrio, i termini sono stati accettati. Vi porto i saluti di Myr" Così dicendo, aprì la mano e lasciò che il biglietto con le informazioni che desiderava scivolasse dentro di essa.SPOILER (clicca per visualizzare)Accordo siglato, procedo dunque come mi hai detto
"Buzdarȳ" disse mentre si trovava a pochi metri dal luogo che era stato segnalato, voltando il viso verso il ragazzino "Resta fuori e presidia la porta con gli altri, parlerò da solo con l'uomo che si trova all'interno"
Così ordinando, Leonard entrò. Non mise neanche mano al pugnale. Per quanto assurdo potesse sembrare in un momento delicato come quello, era sicuro che gli Dei stessero guardando. Il loro Campione stava per incontrare l'uomo che era stato nominato dagli Uomini per guidarli verso la strada che perpetuamente solcava la Vecchia.
Alzò la voce ma il tono era calmo, come se stesse leggendo un passaggio davanti a sé. Il ricordo di Septa Agatha si palesò davanti ai suoi occhi, come se stesse parlando attraverso la bocca di Leonard "Il Padre allungò la mano verso il cielo e tirò giù Sette Stelle, e una ad una le pose sulla fronte di Hugor della Collina, a formare una corona splendente..."SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 495. -
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Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
La breve collaborazione con il magistro si era conclusa nel migliore dei modi e di buona lena Leonard aveva già raggiunto la magione dove lo attendeva l'obiettivo di quel viaggio. Si trattava di un'abitazione modesta rispetto al lusso di Illyrio, eppure aveva ogni comodità di cui si potesse necessitare, a cominciare da un uomo di guardia alla porta e di un paio di servitori che si affrettarono a ricevere il Marbrand.
L'uomo che si trovò di fronte aveva superato la cinquantina da qualche anno, era quasi completamente pelato e piuttosto grassottello, caratteristica comune a tutti gli uomini di potere che il povero Leonard stava incontrando ultimamente. Forse erano le Città Libere ad impigrire gli animi e a lasciare che anche gli uomini migliori si adagiassero sugli allori e cedessero alle comodità della vita e della gola? Si trattava comunque di un uomo in ordine, perfettamente curato e dignitoso persino nella sua altezza che non superava il metro e cinquanta. Quell'uomo che aveva di fronte era stato scelto per rappresentare la volontà dei Sette Dei sulla terra.
"Oh..." -il volto dell'uomo si riempì di stupore al saluto di Fortunato, ma si affrettò a continuare la preghiera come una forma di saluto: "La Vergine portò al suo cospetto una fanciulla, delicata come un salice, con occhi che parevano profondi laghi azzurri ed Hugor dichiarò di volerne fare la propria sposa. "
Sollevò la mano istintivamente come a voler continuare la benedizione, un gesto che era evidentemente abituato a fare per anni, quindi restò in piedi: "Non sapevo che a Myr vi fossero seguaci degli Dei."
Evidentemente l'Alto Septon era stato ragguagliato dal magistro e si attendeva un valyriano o un uomo al servizio del Concilio dei magistri di Myr; sentire le vive parole della Stella a Sette Punte dalla bocca di Leonard doveva averlo sorpreso.. -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
Era lui...era davvero lui? L'uomo che gli Dei avevano incaricato di portare sulla retta via il popolo che era loro figlio. Non era il fisico a disturbarlo di quella visione e neppure le parole che aveva pronunciato, completamente in linea con quelle che si sarebbe aspettato di ricevere. No...l'unica cosa che non andava era solo i negativi pensieri del Marbrand, così convinto che tutto ciò che trovava di fronte a sé non fosse altro che un un ostacolo.
Ma questa volta...questa volta sarebbe stato diverso?
"Così la Madre la rese fertile, e la Vecchia predisse che avrebbe dato al Re quarantaquattro possenti figli maschi. Il Guerriero diede loro forza nelle braccia, mentre il Fabbro forgiò a ognuno un'armatura a piastre di ferro." Non c'era bisogno di dimostrare a quell'uomo che in passato Leonard avesse imparato a memoria quei passaggi, ma quello era l'incontro più intimo, religiosamente parlando, a cui stava assistendo da quando gli Dei gli erano apparsi e avevano fatto di lui il portatore della loro volontà.
"Non Myr, Mullen, ma Westeros." Lo guardò negli occhi mentre pronunciava quel nome davanti a quello che ne doveva essere il proprietario. "Siete voi il Guardiano dei Sette Altari? Il servitore degli Dei, un tempo membro del Concilio dei Più Devoti e tra loro eletto per portare la nostra Fede come una lanterna nell'oscurità?"
Quasi per un istante Leonard si sentì scrollarsi di dosso un pesante, pesantissimo fardello che sentiva dentro di sé, proprio come quello di un bambino che incontrava un adulto che poteva farsi carico dei suoi problemi.
"Siete voi l'Alto Septon Mullen?" Avrebbe voluto inginocchiarsi ma i suoi occhi erano fissi su quelli dell'uomo che si trovava di fronte a lui.
Senza neanche aspettare una risposta, come se qualcuno gli stesse correndo dietro, Leonard continuò. Il cuore batteva all'impazzata, forse terrorizzato di sapere che avesse preso un abbaglio.
"Sono qui per riportarvi a casa...per riportarvi al Concilio a cui appartenente" frugò dentro la veste e ne fece emergere una pergamena, quella inviata dallo stesso Concilio che aveva appena citato e la consegnò all'uomo.SPOILER (clicca per visualizzare)Giovane Marbrand,
il vostro nome ci è sconosciuto, ma non lo è quello di vostro padre, un guerriero valoroso ed un saggio Lord.
In questi tempi oscuri, quando un cuore giovane abbraccia la gioia della vera fede non possiamo che rallegrarci di fronte agli Dei; avete riscoperto le radici della nostra cultura, e l'esempio di Hugor della Collina si è stagliato nel vostro cuore come coltello nel burro. Aggrappatevi a questa fede, ancoratevi alla verità come un naufrago ad un tronco in mare perché, sola, può condurvi alla salvezza.
Concordiamo sulla necessità di restaurare gli antichi ordini a difesa del Credo, purtuttavia siete forse digiuno di quanto stia accadendo nella nostra terra. Ser Lionel Buckwell, nominato Primo Cavaliere del regno di Rhaegar Targaryen, ha ribadito l'attualità del real decreto di Re Maegor I Targaryen, dichiarando l'illegalità di qualsiasi organizzazione militare di stampo religioso. Agire in questo senso vorrebbe dire schierarsi apertamente contro la Corona e non nell'interesse nostro o dei fedeli che seguono ligi i comandamenti dei Sette.
Discuteremo tuttavia della vostra proposta con Approdo del Re per impugnare il decreto.
E' opportuno infatti che alla luce degli eventi la Corona si esprima pubblicamente a sostegno del Culto dei Sette, l'unico ad aver subito i violenti affondi delle vicissitudini reali, che sia per l'eresia di Lady Targaryen o per la restaurazione del Grande Tempio non ancora cominciata.
A questo proposito, vi chiediamo di sincerarvi delle condizioni di Septon Mullen, fu Alto Septon, esiliato da Re Rhaegar a Pentos poco dopo le Nozze di Fuoco. Non abbiamo ricevuto le ragioni di questa punizione e vogliamo assicurarci non vi siano impedimenti di sorta.
Che la grazia dei Sette sia con voi e la misericordia della Madre possa perdonarvi,
il Conclave del Tempio Stellato
Lì c'era tutto...forse troppo.
"La Corona è caduta...non c'è modo che possa esprimersi a favore né che possa rivedere il decreto apostata..."
Non lo fece apposta ma con quelle parole il subconscio di Leonard voleva mettere fine all'unica possibilità di dialogo lasciata aperta dal Concilio dei Più Devoti del Tempio Stellato.
"Voi...voi siete vivo" concluse, ancora incredulo...
Solo a quel punto lasciò il tempo all'uomo per leggere quella pergamena, che su di essa non aveva poche parole.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 408. -
.Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
"Westeros?"-l'incredulità dell'uomo, che pur ascoltava con attenzione le preghiere del ragazzo, era ben palpabile. Si fece ancor più spessa quando Leonard parlò di riportarlo al Concilio dei Più Devoti, ma fu con la missiva e la dichiarazione della sconfitta della Corona dei Targaryen che il cuore del poveretto sembrò cedere definitivamente.
Restò in silenzio, senza ancora rispondere nulla al ragazzo, ma leggendo con avidità la lettera che questi gli aveva consegnato. Quanti sentimenti vorticavano ora nel cuore del Septon! Quelle parole erano state impresse nella pergamena dal Conclave del Tempio Stellato, l'ordine che oramai aveva preso a considerare solo un ricordo del passato. Ma loro pensavano ancora a lui, e come non avrebbero potuto del resto? Ma le emozioni e le implicazioni di quello che stavano accadendo erano troppo grandi al momento.
"Voi siete il giovane Marbrand? Gli alfieri del Vecchio Leone infine sono riusciti a riconquistare Approdo del Re?" -aver finalmente chiaro chi avesse di fronte a lui gli permetteva di capire che tono dover dare alle sue parole, fattore non da poco per un camaleonte come Mullen -"In questa lunga prigionia non ho avuto che informazioni di terza mano sui conflitti del nostro povero continente...che lo Sconosciuto accolga in cielo tutte le anime di coloro che sono periti in questa guerra."
Si disegnò la stella a sette punte sul petto, quindi finalmente si identificò: "Sì, Mullen sono io. Quando dimoravano nel Grande Tempio di Baelor ero conosciuto come Alto Septon ma quei tempi ahinoi sono stati allontanati con forza. Eppure il buon Conclave non ha dimenticato la retta via..." -aveva di fronte la soluzione al suo lungo esilio, il tronco a cui aggrapparsi per poter far finalmente ritorno alla sua vecchia vita.
"E voi, un nobile rampollo, vi siete preoccupato di me e di riparare la tremenda ingiustizia che è stata il mio esilio." -si avvicinò a Leonard traboccante di gioia e commozione e sollevò la mano destra sulla fronte del ragazzo -"E' stata la Vecchia a guidare il vostro cammino fin qui, gli Dei benedicano voi, la vostra famiglia ed il vostro popolo."
La mano si mosse nell'aria.
Esisteva al mondo un onore più grande di essere benedetto dall'Alto Septon in persona?
"Ma ditemi, cosa è successo durante la mia assenza? Cosa è accaduto a Re Targaryen e ai suoi fratelli?" -era piuttosto perentorio per garantire la sua incolumità che Rhaegar e chi per lui non fossero più di questo mondo. Mullen amava le comodità, vero, ma ancor di più la sua sicurezza personale.. -
.Leonard Marbrand • 9 febbraio 286 • Mattina • Pentos - STANZE DELL'ALTO SEPTON ESILIATO Illyrio
"Sono io, Mio Alto Lord" annuì chinando leggermente il volto verso il pavimento. Da quanto è che non si era presentato così? "Sì mio Signore, l'Ovest ha conquistato Approdo del Re sotto la guida di Lord Tywin e i valorosi soldati...qualunque cosa avesse però in mente il Vecchio Leone, si è sgretolata quando i suoi occhi erano ancora aperti per vedere il presente: Isole di Ferro, Terre della Tempesta, le Dune di Dorne, una dopo l'altra tutte queste famiglie hanno mostrato il dorso all'Ovest, che si è trovato a difendere la nuova capitale conquistata da...chiunque. Ero lì, e se le parole del Tempio Stellato sono colme di verità e saggezza, nella distruzione del Grande Tempio di Baelor, anche il precedente Alto Septon deve aver perso la vita...non credo sia un caso che mi abbiano chiesto di voi." A quel punto Leonard alzò lo sguardo e fece un breve passo indietro, come se rimanere così vicino all'Uomo più vicino al Divino fosse troppo da sopportare in così poco tempo.
"Anche io manco da molto tempo e tutte le informazioni che ho avuto non sono state altro che affidate a queste brevi pergamene o alle voci di uomini che riportavano notizie di cui non poteva verificare l'autenticità. Ma quello che posso sentire..." si mise una mano sul petto "è che..." come poteva dirlo? Come poteva dire a Mullen che aveva vissuto quel momento a un continente di distanza, come se i suoi occhi fossero stati presenti alla decapitazione di Tywin "Lord Lannister è ora nell'abbraccio della Madre, così come molti altri che hanno deciso di seguire la sua...visione. No, mio Alto Lord, il Tempio Stellato non ha dimenticato, la sua veduta era solo offuscata da un manto di ingiustizia e falsità che ha dovuto sopportare in questi secoli e decenni, da quando la nostra terra che tanto faticosamente conquistammo guidati da Hugor ci venne tolta da uomini giunti da oriente." Leonard espirò, quasi che molti dei suoi tormenti stessero uscendo in quell'istante. Era forse la benedizione che l'Alto Mullen aveva appena proferito?
"La mia vita è dedicata ai Sette-che-sono-Uno, Alto Septon, la vostra ricerca non è stato altro che il primo tassello per dimostrare la mia Fede." Quanto...quanto poteva dire?
"Ci sono cose, mio Alto Lord, che non possono essere spiegate...cose che bisogna sentire circolare nei nostri corpi, come la fiducia che io e voi possediamo nel Padre e negli altri Aspetti Divini. Eppure...eppure i miei occhi hanno visto cose che nemmeno dieci vite potrebbero dire di aver potuto vedere.
Per le Leggi degli Dei e per le Leggi degli Uomini, Alto Septon, io non posso mentirvi né posso nascondervi verità, ma anche la migliore delle virtù suggerisce che vi sia un tempo per ogni cosa.
Le vostre domande sono chiare, i Targaryen sono in rovina così come ciò che hanno distrutto. La ribellione del Vecchio Leone venne schiacciata ma solo gli Dei possono sapere se quell'uomo non avesse avuto intenzione di infilare la propria spada nell'ultima crepa che teneva il Regno ancora saldo. Mi sono giunte terribili notizie, di una eresia nata dalle stesse carni e sangue di una Targaryen, una eresia che ha voluto ancora una volta mettere a ferro e fuoco il nostro continente.
Non sono certo io a dover narrare a voi quanto possano essere alti i soprusi inflitti da un Drago...ma...ma se vi dicessi che vi è una possibilità...una possibilità di riportare i Sette Dei al posto cui spetta loro, una possibilità di ridare il dominio di Westeros agli Andali, così come si volle secoli e secoli fa...una possibilità di...aggiustare le cose, una volta per tutte e per sempre.
Una possibilità per terminare ciò che è stato cominciato."SPOILER (clicca per visualizzare)Leonard sa che non può mentire ad un uomo che è stato Alto Septon ma si sbottona piano a piano, cercando di capirne le reazioni.
Parole: 619. -
.Leonard Marbrand• 9 febbraio 286 • Pentos -Stanze dell'Alto Septon esiliato• Mattina
"Certamente" -il religioso appariva meditabondo in seguito al parlare di Leonard. Ovviamente c'era tanto da elaborare ed il Marbrand avrebbe potuto comprendere il bisogno del Septon di un minuto di raccoglimento per ascoltare la voce degli Dei dentro il suo cuore; nella pratica il povero Mullen si trovava di fronte al dilemma di dover comprendere cosa quel ragazzino gli stesse dicendo davvero. Dire che i Targaryen erano in rovina significava tutto e niente: c'era ancora qualcuno in vita in grado di fargli tagliare la testa se avesse violato l'esilio imposto da Rhaegar?
Quel che era certo era che il nemico del proprio nemico era di certo suo amico, quindi doveva tenersi ben buono quel ragazzo che tanta stima sembrava possedere del prelato.
"Giovanotto...sapete con quali parole l'Alto Septon Bert incoronò Aegon il Conquistatore dopo la sua conversione?" -eh già, perché se il figlio di Preston aveva studiato un po' di storia Targaryen avrebbe ricordato che la dinastia dei Draghi fu legittimata proprio dal massimo esponente del Culto dei Sette -"Riconosciamo come Re e guida colui che dalle tenebre del peccato si è lasciato condurre dalla saggezza della Vecchia verso una strada di luce."
Si prese un lungo minuto per un sospiro pesante: "Credete che il buon Septon fosse caduto in errore? O che gli Dei lo avessero consigliato male? No, no, non è questo." -si mise a sedere, lentamente e stancamente, stava per rivolgere una delle sue omelie alla persona che in tutto il mondo più di tutte avrebbe dato peso alle sue parole -"Gli Dei ci lasciano la possibilità di scegliere nel bene e nel male, con la consapevolezza che la bilancia del Padre saprà infine dare il giusto peso alla nostra vita e alle nostre azioni. La saggezza della Vecchia suggerì al buon Septon di benedire chi aveva abbandonato i peccaminosi costumi per abbracciare la vera Fede ma non già per ciò che riposava nel cuore del Conquistatore, ma per il bene che avrebbe potuto fare alle anime dei suoi sudditi." -sudditi che proprio dal momento di quell'incoronazione avrebbero vissuto in un Regno costruito su modello dei Sette Dei, per i Sette Dei. Un regno in cui ogni corte avrebbe avuto un Septon ed ogni villaggio un tempio. Un regno in cui la parola dei Sette sarebbe stata conosciuta ovunque, dall'Incollatura in giù.
"I Draghi però mentivano, giovanotto. Non hanno mai davvero abbandonato gli antichi costumi compiendo ogni genere di nefandezza sotto gli occhi di tutti." -bastava pensare ai numerosi incesti della famiglia, ultimo dei quali quello tra la Regina Madre e suo marito -fratello, il Re Folle.
"Abbiamo tollerato a lungo, in nome della pace e per il bene del popolo. Ma io, in cuor mio, ho sentito la chiamata degli Dei che mi hanno chiesto di agire. E' per questo che sono stato esiliato." -ancora un pesante sospiro -"Sono giunte alle mie orecchie in confessione delle informazioni tremende sulle perversioni della famiglia regnante, in grado di far tremare le dinastie di mezzo continente. Non potevo ignorarle, non potevo chiudere gli occhi e le orecchie di fronte ai mali compiuti contro gli Dei."
Sollevò lo sguardo sul Marbrand, incendiato dalla passione: "Ho affrontato Rhaegar direttamente, nelle sue stanze. Non mi è concesso rivelare ciò che mi viene confidato in confessione, ma avevo la facoltà di chiedergli di ravvedersi. E gli Dei mi siano testimoni, ci ho provato con tutta la misericordia che la Madre mi ha messo nel cuore." -stavolta il sospiro del prelato era di rassegnazione -"Ha bestemmiato tutti gli Dei in risposta e mi ha colpito con violenza al capo tanto da farmi perdere i sensi. Quando mi sono risvegliato ero qui, con un ordine di esilio firmato dal sovrano in persona per "complotto ai danni della Corona."
Le azioni miserabili del Drago a cui pure era stato concesso il perdono della Madre non facevano che confermare le visioni di Leonard, ribadendo, se ve ne fosse stata la necessità, che la morte di Rhaegar era il primo tassello necessario di un percorso molto più lungo.
Mullen, credendo di aver conquistato così il suo salvatore, si portò alla seconda parte del suo discorso, quella che invece invocava la prudenza necessaria per tenersi il più possibile al sicuro.
"Non crediate dunque che sia codardia la mia quando vi invito ad usare prudenza. Ho sfidato i Draghi già una volta e sono pronto a farlo altre cento se questa è la volontà degli Dei." -il fatto che non si sarebbe mai azzardato a portarsi dal sovrano con quelle richieste se avesse saputo che rischiava l'esilio era un dettaglio che poteva ben tenersi per sé -"Ma dobbiamo pensare al bene del popolo, del gregge che gli Dei mi hanno affidato. La Corona ha abbracciato l'eresia della Targaryen? Altri nobili lo hanno fatto? Quali cuori dobbiamo riportare sulla retta via?" -ossia, quanti eserciti potevano ancora schierarsi a favore di Rhaegar?CITAZIONEPrima facciamo un tiro di Inganno sulla questione esilio.CODICEQuel che vuole farti credere Mullen: confessioni sulle azioni terribili dei Targaryen, lui va da Rhaegar a fargli il predicozzo per amore degli Dei, Rhaegar lo prende a parole, lo attacca e lo esilia.
Quel che è accaduto realmente: confessioni su azioni presunte dei Targaryen da parte dei fratelli Martell, lui va da Rhaegar per ricattarlo e fargli estorsione, Rhaegar lo tramortisce e lo esilia.
[Giudizio mod + Bonus fama + Liv Competenza Inganno*4 + Liv competenza Oratoria*5 + Liv Competenza Manipolazione*3 + (Intrigo + Diplomazia + Attrazione)/6 + Affinità bersaglio/10] - [Giudizio mod*2 + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Intrigo/3*2 + Bonus convinzione]
Giudizio mod Septon= 7 circostanza 100 modalità (spezza numeri per il tratto Zelota di Leonard, sei un papa-boy di fronte al papa che tendenzialmente sta confermando quel che già credi, ossia che i Targaryen siano pupù, ha il massimo delle chance dalla sua)= 107 punti
Bonus Fama= (50-40)*50/100= 5
Affinità, rango 4= 40
Giudizio mod Leonard= 1 circostanza 1 modalità (perché dovrebbe mentirti, che figo l'alto septon, non ci stavi) 4 scrittura= 6 punti
[107 +5 + 2*4 + 2*5 + 0 + (75 + 145 + 40)/6 + 40/10]+10% - [6*2 + 0 + 164/3*2+0]= (107+5+8+10+270/6+4)+10% - (12+109,33)= 196,9 - 121,33= 75,57 Inganno riuscito, credi alla versione sopra che vuole farti credere.
Chi va piano va sano e va lontanoQuest Leonard |
