Josephine Mallister

Conoscenze Religiose 4

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    I
    l Padre.

    Fin da piccola l’autorevole statua del Padre, uno dei Sette Volti del Divino, riusciva ad incuterle timore. Sguardo severo, per incarnare al meglio il giudizio divino, che scrutavano l’animo di ogni fedele alla ricerca della verità e della menzogna. Viso barbuto, i cui scultori avevano mostrato ampia abilità nel definire la canuta barba che sporgeva fino all’ampio petto. Posizione autorevole, come quella di un Lord al cospetto della propria corte e pronto ad emettere un’ardua ed inappellabile sentenza. Il Padre però emetteva giudizi molto più importanti, di salvezza e di condanna nei confronti delle anime. Amministrare la giustizia di un feudo era poca cosa, che demandava attraverso il proprio benestare ai piccoli e grandi Lord di Westeros. Impugnava come una lama la bilancia, che spesso pendeva dall’una o dall’altra fazione. Letture esoteriche identificavano nel Padre l’equilibrio tra il Bene ed in Male. I più devoti alla Fede dei Sette invece affidavano la loro ricchezza d’animo tra le saggie e sapienti mani del Divino in attesa di giudizio. Solo chi dimostrava di aver l’animo leggero e privo di colpe poteva godere della Luce dei Sette Divini, in caso contrario erano le fiamme dei Sette Inferi ad attenderlo. In molti s’appellavano al senso di giustizia del Padre, quando ricevevano un torto da un padrone o da un mefitico vicino. Augurare il “Giudizio del Padre” era un’espressione molto comune, a volte limitata tra i ranghi sociali meno abietti. Una lunga tonaca, ben realizzata con pieghe e priva di beltà, copriva l’intera statua del Padre. Un’allegoria nel ricordare ai peccatori che di fronte alla giustizia divina tutti erano allo stesso livello. Non importava se in vita fossero stati miseri mercanti o prestigiosi cavalieri, il Buon Dio giudicava solo ed esclusivamente la nobiltà d’animo e la virtù delle scelte. Emessa l’insindacabile sentenza, priva d’appello, la decisione del Padre non poteva esser mutata o addirittura fallace. Ogni mortale doveva piegarsi al giudizio del Padre.

    Quando era a Seagard Lady Josephine Mallister guardava con timore ed ammirazione la statua del Padre nella riservata cappella a lei dedicata, poco lontana dalle sue stanze. Un piccolo gioiello incastonato della fortezza per rallegrare l’animo devoto e mite della prediletta figlia di Lord Jason Mallister e Lady Joanna Banefort. Un modo per sostenere la passione della fanciulla ed incoraggiarla a perseguire la via della vera Fede. Non esisteva donna più devota della Mallister a Seagard. Un esempio di virtù e di grazia. Anche di fronte agli inappellabili e severi, a volte, giudizi del Padre la fanciulla di Seagard accoglieva con mite rassegnazione e ardente devozione premi e punizioni da chi amministrava la giustizia divina. Aveva avuto modo di spiare quella terrena, senza venirne particolarmente attratta. La giustizia amministrata dagli imperfetti mortali non poteva che esser fallace, anche se non metteva in dubbio il buon giudizio di Lord Jason Mallister che amministrava con pugno di ferro le coste del golfo. Dietro allo sguardo inquisitorio c’era desiderio di stabilità ed affetto per i territori che gli erano stati lasciati in dono dai suoi antenati. Dietro lo sguardo severo del Padre si nascondeva desiderio di veder riunito l’intero creato nella Luce.

    Aveva letto di molti studiosi sull’infallibilità del “Giudizio Divino”. Alcuni storici laici avevano scritto di eresia nel metter in dubbio che Lord e Lady non fossero davvero ispirati dalla Luce del Padre nell’emettere sentenze nelle controversie terrene. Lady Josephine lasciava simili speculazioni intellettuali e politiche agli altri, beandosi dell’armonia che il Padre riusciva a portare con sé. Con punizioni e ricompense, inappellabili su qualsiasi piano terreno o celeste, riusciva a bilanciare l’eterna lotta tra Bene e Male. Mentre i demoni degli Inferi sussurravano mefitici pensieri ai mortali, inducendoli all’omicidio, all’eresia o all’adulterio, era il Padre a ricondurli sulla retta via con giusti castighi. La bilancia del Padre rappresentava senza ombra di dubbio l’eterna lotta tra Bene e Male, combattuta negli animi dei mortali ogni giorno. Una lotta che finiva con il volger a termine della vita del peccatore, per poi scontare ogni malefatta fino a ritornare sul sentiero della Luce e vedersi aprire le porte del Paradiso fino al ricongiungersi con l’Onnipotente ed Onnipresente. In quanto giudice del creato, spesso i fedeli si appellavano per ricevere illuminazione su una diatriba terrena. Si appellavano alla sua statua, riponendo offerte e preghiere, pur di commutare l’ingiustizia in giustizia. Mutare il corso degli eventi, che spesso avveniva tramite la sentenza di un Lord o di un Conte, che concedeva la giustizia agognata ed intensificava il legame tra il fedele ed il Divino. Non si trattava di un mero scambio di favori, ma di un rapporto proattivo. Gli stessi giuristi invocavano lo spirito del Padre, durante le diatribe nella sala di corte. In tribunale il senso religioso era molto sentito, tanto da iniziare con sincere preghiere verso il primo volto del Dio per infondere saggezza e forza nel discernere verità dalla menzogna nella commissione della sentenza. I contrasti si scioglievano come neve al sole al cospetto della Luce rivelatrice del Padre.

    Da infanta Lady Josephine Mallister aveva avuto modo di vivere il giorno del Padre, il primo dei sette in onore dei Sette Divini, in cui ogni campanile del Regno faceva risuonare la propria campana. La cerimonia della Squilla, così era conosciuta tra i devoti, era l’unica occasione in cui la Torre di Bronzo di Seagard non faceva risuonare la propria voce solo per avvisare di un pericolo all’orizzonte. Lidi in sicurezza e sorrisi sui visi dei cittadini di Seagard. Era ciò che ricordava, nonostante non fosse tanto piccola da cancellare il ricordo. Accantonato il timore di un attacco dal mare, da parte degli Uomini di Ferro, la cittadella entrava in festa. Ogni Lord o uomo veniva richiamato nel tempio per ricevere la benedizione del Buon Septon, affinché il buon giudizio fosse sempre dalla propria parte per amministrare gli affari di Stato e quelli di famiglia. Sette oli benedetti furono applicati al Lord Protettore dei Fiumi, nella cerimonia del Patriarca in modo da assicurare giustizia e serenità all’intero Feudo. Come Seagard, anche Delta delle Acqua era in festa per onorare la dinastia Tully che da secoli assicurava stabilità e prosperità alla Terra dei Fiumi. Dopo la furia Targaryen erano stati i Tully a riportare stabilità in una delle terre più prospere dei Sette Regni. Avrebbe tanto voluto presenziare alla cerimonia di accensione del Fuoco di Preghiera, tenutosi a Delta delle Acque sette anni prima, ma purtroppo per vicissitudini varie non era riuscita a partire in tempo per assistere alla cerimonia.

    Al cospetto del Padre recitava:

    - Benedicimi, ‘O Padre, all’inizio di questa nuova alba.
    Accogli la mia lode per il dono della vita.
    Con la forza del tuo Spirito guida le mie azioni: fa che siano secondo la tua volontà.
    Liberami dai peccati, dalle ingiustizie e dalle ingiurie.
    Rendimi attento alle esigenze degli altri, affinché porti giustizia con le mie azioni.
    Così sia. -



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    Competenza: Conoscenze religiose 4 - Sette Dei
     
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