Josephine Mallister

"Tra stretti corpetti, pregiati tessuti ed ampie gonne è possibile già intravedere la meravigliosa ed affascinante donna che sarà. Armoniche e femminili linee delineano il corpo minuto e snello della Lady. Non è particolarmente alta e nemmeno troppo bassa per la media delle sue coetanee, eppure tra la folla è capace di farsi notare per la fierezza del portamento e la dignità che mostra in ogni occasione. Una forza magnetica, sprigionata dal suo corpo pronto a sbocciare, che attira gli altrui occhi, rafforzata dai leggiadri e soavi movimenti con naturale eleganza. Pelle nivea ed intrisa dell’aroma di rosa o di altri fiori selvatici, raccolti dalle ancelle alle prime luci dell’alba ed i cui petali lasciti cadere nelle vasche adibite alla cura del suo corpo. Labbra appena carnose, come un bocciolo di rosa che fiorisce su un manto di neve. Fragile di costituzione ed a volte cagionevole di salute, in netto contrasto con il forte carattere e la ferrea volontà. I lineamenti del viso sembrano quasi dipinti con un pennello, una matita che debolmente ricalca quelle linee sul pallido incarnato che prende colore quando è imbarazzata o in difficoltà. Il viso ovale è incorniciato da una cascata di capelli castani-ramati. La tonalità della chioma ondulata è di un rosso molto particolare, che risplende al contatto con i raggi solari, un tratto ereditato dal popolo dei Fiumi. Chioma che cura con balsami composti da infusi d’erbe e pettinati costantemente dalle proprie ancelle. Gli occhi, gemme di ghiaccio, risultano profondi ed enigmatici, contornati da ciglia lunghe e corvine. Ama dilettarsi insieme ad amiche d’infanzia e alle nobildonne accorse a Seagard nell’intrecciare i capelli ramati in chignon ed elaborate trecce, ma non mancano occasioni nelle giornate più tediose ed uggiose di lasciarli liberi al vento."

"Lady dotata d’intelletto vivace e sopraffino. All’apparenza lascia trapelare solo la sua indole schiva e discreta, eppure con volti noti tende a mostrare il suo lato più socievole e l’affabile. Decisamente una persona molto riflessiva, di acuto ingegno ed intelletto, che disdegna ogni atto di barbarie o forza. Educata fin da piccola alle buone maniere, osserva rigorosamente la buona etichetta ed il galateo. Conosce ogni consuetudine di una corte reale ed ama dilettarsi anche nei giochi di potere, senza mai lasciarsi corrompere dalla vanagloria o dai piaceri più effimeri. Elegante ed aggraziata nel portamento, tipico di una Lady del suo alto lignaggio, è capace di attirare l’attenzione di una sala da ballo o di un bacchetto con l’immacolata aura che l’avvolge e l’ardore che si cela nei suoi occhi di ghiaccio. Appare determinata, caparbia ed ostinata quando si prefissa uno scopo, pronta a tutto pur di raggiungerlo. Non sono infrequenti le occasioni in cui rischia di peccare di superbia o apparire saccente, forse perché abituata fin dalla più tenera età ad ottenere tutto e subito, o sorretta dalla sua tenace fede, capace di giustificare qualsiasi cosa per un bene più grande. Arricchisce il proprio animo con interessanti letture e dimostra una assoluta devozione per i Sette Dei. Tenacemente orgogliosa delle proprie origini ed ambiziosa. Custodisce dentro di sé quel seme di devozione verso la famiglia, il dovere e l’onore tipico delle Terre dei Fiumi. Appare come una giovane Lady pacata ed equilibrata, dedita all’arte e alla cultura, ma custodisce dentro di sé numerosi contrasti. Crede fermamente che le giuste informazioni se usate adeguatamente con astuzia possano essere più letali di una lama. Un velo d'insicurezza si cela dietro a quell’aura di perfezione che negli anni ha eretto intorno a sé. Le Terre dei Fiumi offrono grandi bellezze naturali e la raffinatezza dell’arte architettonica ed edonistica, di cui è un’ampia stimatrice. Anche se è stata abituata a frequentare prestigiosi banchetti e comportarsi a modo ad importanti cerimonie ama evadere di tanto in tanto presso la scogliera od osservare meravigliosi tramonti. Per la cagionevole salute che l’ha contraddistinta fin dalla nascita preferisce i climi temperati a quelli freddi. Disprezza coloro che calpestano i suoi sentimenti ed odia chi insulta i Sette Divini o la Casata Mallister."

Infanzia e giovinezza: Secondogenita di Jason Mallister e Joanna Banefort, rispettivamente Lord e Lady di Seagard, Josephine nasce in una delle più importanti e nobili Casate della Terra dei Fiumi. Accerchiata dal marito e dalle migliori nutrici della contea in seguito ad un travagliato parto, Joanna diede alla luce una bambina prematura, così fragile e piccola che quasi temeva di avvolgerla nel suo caldo abbraccio. Seguita da nutrici e domestiche, sotto la ferrea guida di Septa Ysilla, l’educatrice del castello, fu accudita con enormi riguardi per donare una serena infanzia alla bambina. Sebbene fosse così simile per aspetto a Lord Mallister, non le rivolse mai troppe attenzioni e rare furono le dimostrazioni d’affetto. Jason Mallister riservava tutte le sue attenzioni a Joseth, fratello maggiore di Josephine ed erede di Seagard. Ciò creò insicurezze nella bambina ed invidia verso il fratello. Nonostante tutto iniziò a compiere i primi passi serenamente nel clima temperato e gradevole delle Terre dei Fiumi e gli agi che Seagard poteva offrirle. Fu ben istruita dalla comprensiva ma ferrea educatrice Ysilla e dall’anziano Maestro Edmund, con cui stabilirà un rapporto quasi paterno. Fin dalla più tenera età si distinse per eleganza, intelligenza e curiosità durante i ricevimenti al castello, osservando con rigore l’etichetta che si addiceva all’alto lignaggio e rendendo orgoglioso Lord Mallister, che poteva vantare di possedere un ambito fiore da donare per consolidare il potere della Casata. Ben presto Josephine iniziò a trascorrere le proprie giornate in riva al mare assorta in interessanti letture e dilettarsi con l’arte del cucito o delle attività femminili nel castello. Septa Ysilla, incoraggiata da Lady Joanna, la istruì sui Sette Dei e rese obbligatori peregrinaggi presso i luoghi di culto per accrescere la fede e le virtù della secondogenita.

Anno 285: La Guerra civile raggiunge anche la Terra dei Fiumi, le cui Casate sono lacerate da conflitti interni fino a dividerle. I Tully, schierati a favore dei Lannister dell’Ovest nella lotta contro la Corona Targaryen, sollevano l’ostilità di molte Casate del Nord e degli stessi Frey. Rimasta a Seagard, con padre e fratello sul fronte, è Josephine a sollevare il morale delle vedove, presenziare a celebrazioni religiose ed offrire carità ai poveri. Spera di poter mantenere il morale alto nonostante i venti di guerra e carestia. Chiama a corte la miglior sarta di Seagard e le ordina d’istruirla insieme alle sue dame di compagnia per poter tessere bandiere, vessilli e biancheria per i soldati Mallister. Le donne di Seagard si uniscono insieme per superare la guerra e spezzare le catene di angoscia e attesa di cui tutte erano prigioniere.
Nella guerra per la riconquista delle Torri Gemelle, Lord Caleb Stark offre l’opportunità ai Mallister di concludere il conflitto senza ulteriori spargimenti di sangue. Joseth Mallister, fratello di Josephine, conduce le trattative ed in qualità di futuro Lord di Seagard diventa vassallo degli Stark. La notizia mette in sicurezza i territori della Casata, ma getta anche malumore nel castello di Seagard. Josephine così legata alle tradizioni e alla cultura della Terra dei Fiumi, crede che gli usi ed i costumi dei Mallister possano andare perduti con la scelta strategica e politica del fratello maggiore. Non mostra la sua aperta ostilità nella manovra del giovane Mallister, ma teme per il Culto dei Sette nei territori di Seagard.
I timori di Josephine sono condivisi da Lady Joanna Banefort, che invita la figlia ad essere coraggiosa e non dubitare mai della propria famiglia. Dopo un profondo e sentito confronto tra madre-figlia, le due si uniscono in un tenero abbraccio e le viene comunicata la sua partenza per il Nord. Gli accordi tra Stark-Mallister erano sugellati da una promessa di matrimonio tra Joseth Mallister e Alayne Stark, quest’ultima morta in circostanze misteriosi. La notizia getta nello sconforto l’intera famiglia ma soprattutto l’Erede che ne esce devastato. Josephine prova a rasserenare l’animo del fratello, anche con l’aiuto di Maestro Edmund, e promette di rappresentare i Mallister presso Grande Inverno e garantire un futuro glorioso per sé e per la famiglia.
Gli accordi diplomatici tra Stark-Mallister comprendono la cessione di parte della Costa rocciosa di Capo Piovra, territori della Casa dei Flint di Dito della Silice. Lord Mallister decide di inviare la secondogenita per un viaggio diplomatico nei nuovi territori conquistati dall’Aquila, come ospite della Casata cadetta dei Flint. In tale occasione Josephine inizia a confrontarsi con una realtà molto diversa e muovere da sola i primi passi fuori dalle sicure mura di Seagard. È ospite delle meravigliose sale di Dito della Silice, passeggia tra le meraviglie del Parco degli Dei e visita la scogliera rocciosa di Capo Piovra. “Eagle's Rest” è il nome del porto che fonderà al Nord in onore della sua famiglia.

Anno 286: La routine di gare di ballo, preghiere e carità per i popoli colpiti dalla guerra civile s’interrompe quando viene inviata, per volere materno, a Grande Inverno alla corte degli Stark. Finalmente il suo destino può compiersi sotto la guida dei Sette Divini, investendola di una responsabilità e di un ruolo che mai avrebbe immaginato per sé. Rappresentate dei Mallister alla corte Stark, raggiunge Grande Inverno dopo settimane di viaggio. Ne rimane subito delusa, sia per l’assenza di Lord Caleb Stark e sia per l’accoglienza piuttosto fredda. Il popolo del Nord non è disposto a dimenticare facilmente il cambio di fazione dei Mallister, nonostante l’estrema ospitalità ed accoglienza di Lady Elysa Flint-Stark, la madre di Lord Caleb Stark. Non è la sola a raggiungere i freddi lidi del Nord, infatti un’altra carovana porta con sé Lady Vidya Bolton, sorella di Lord Roose Bolton di Forte Terrore. Le tre donne, davanti ad una buona tazza di thè, si scambiano opinioni sulla guerra, il culto eretico di Illyria Targaryen e sul futuro del Nord.
Rare sono le apparizioni di Josephine alla corte del Lupo, l’intercedere fermo ed aggraziato lungo i corridoi del castello creano sempre un certo chiacchiericcio e l’ostentazione di usi e costumi del Sud non facilitano la sua integrazione al Nord. Ha l’occasione di conoscere meglio Lady Vidya quando vengono invitate ad una battuta di caccia al Bosco del Lupo. Le due nobildonne si confrontano e Josephine comprende quanto la figura della donna del Nord sia emancipata rispetto ai canoni del Sud. Prova ammirazione ed invidia per la Bolton, comprendendo quanto la realtà in cui è vissuta fino a quel momento le abbia tarpato le ali. Per la prima volta nella sua vita mette in discussione l’immagine di “Lady Perfetta” che le è stato inculcata fin da piccola.
Nel tentativo di lenire la nostalgia di Josephine ed accorciare le distanze tra loro, Lady Elysa Stark la invita per un secondo thè. Stavolta i discorsi si fanno sempre più seri e toccano argomenti importanti per i Mallister. Viene a conoscenza che Lady Alayne Stark è morta suicida e della minaccia di un malcontento tra gli alfieri del Lupo per l’arrivo dell’Aquila al Nord. È proprio Josephine a proporre un contratto matrimoniale tra Joseth Mallister ed una Flint in modo da mantenere gli accordi sulle Coste Rocciose per i primi e ricompensare i secondi della fedeltà dimostrata. Una scorciatoia per far accettare i Mallister tra la nobiltà del Nord, appianare il malcontento dei Flint e mantenere intatto l’accordo tra Mallister-Stark.
Purtroppo le tensioni sul confine diventano insostenibili, creando disordini tra i Fedeli degli Antichi Dei sotto il vessillo dei Flint e dei Nuovi Dei sotto quello Mallister. Lady Josephine viene convocata da Lady Elysa Stark per inviarla come diplomatica e scongiurare una guerra tra le due Casate. Ispirata dalla propria Fede e dai precetti di tolleranza e fraternità organizza un pacifico pellegrinaggio verso Sud senza vessilli e coinvolgendo uomini e donne di ogni Credo religioso. Sotto uno stendardo realizzato dalle sue stesse mani, il corteo recluta fedeli da diverse Casate del Nord (Stark, Bolton, Mallister, Cerwyn, Tallhart) per raggiungere Dito della Silice e negoziare la pace. Durante il viaggio Lady Josephine ha occasione di offrire elemosina ed aiutare le popolazioni locali, confrontarsi con il suo confessore (Septon Mychael) in merito al suo ruolo nella spedizione ed entrare in contatto con la cultura del Nord sotto la saggia guida di Lady Vidya. Lontana da Seagard ha finalmente occasione di aprire i propri orizzonti, non senza pregiudizi e difficoltà, nella speranza di trovare un giaciglio sicuro per l'Aquila.
Il viaggio è ricco di miserie e nobiltà. Come la sincera conversione di Aldric e la sua liberazione dalle segrete di Piazza di Torrhen. Tra le genti inizia ad essere riconosciuta come "Lady Josephine, la Misericordiosa", in accordo con gli insegnamenti della Madre suscitando passione ed ammirazione in ogni dove. Ma anche nemici, infatti durante la difficile traversata delle Barrowlands per raggiungere Città delle Tombe il corteo di pellegrini viene attaccato da un gruppo di banditi. Solo grazie all'estremo ingegno di Lady Vidya e al coraggio di Carol (ancella di Lady Josephine) i banditi vengono sconfitti e catturati. Interrogati i prigionieri, che verranno processati secondo le leggi di Casa Dustin, si scopre che si trattano di uomini tormentati dai disordini al confine. Ogni feudo del Nord sembra colpito dai sovversivi fedeli di Illyria Targaryen ed incolpano coloro che seguono i Sette Dei, tanto da organizzare il rapimento della figlia di Lord Jason Mallister. Lady Josephine si rende conto del grave pericolo che corre al Nord e tira un sospiro di sollievo quando giunge sana e salva, insieme ai pellegrini a Città delle Tombe. Purtroppo poco dopo viene a conoscenza delle gravi accuse che Lord Robert Flint, in accordo con Lord William Dustin, rivolge al Lord di Seagard. Sui Mallister grava il sospetto di tradimento, visto che nei villaggi saccheggiati di confine sono state ritrovate cappe e vessilli dell'Aquila. Le richieste del Lord di Città delle Tombe sono perentorie: Rendere il suo feudo terra neutrale per l'incontro diplomatico, convocare Lord Jason Mallister a Città delle Tombe e interrogare anche la figlia sui disordini sul confine. Il pellegrinaggio verso Sud dunque si ferma nei domini di Casa Dustin e per la prima volta Lady Josephine si sente davvero prigioniera di un castello. La sua unica colpa? La Fede.