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∼ Above the rest ∼
La notte portava con sé così tanti pensieri, che nemmeno Septon Mychael riusciva a placare con i suoi saggi e lungimiranti sermoni. Dopo le preghiere del vespro ed aver finalmente interrotto il digiuno con pane caldo ed un boccale di vino annacquato, Lady Josephine Mallister con le ancelle si riunivano intorno ad un ampio tavolo con la cacciagione del giorno ricoperta di burro e salvia. Per l’occasione invitavano al banchetto anche il confessore della figlia di Lord Jason Mallister e Lady Joanna Banefort. Un’opinione in più poteva dipanare i dubbi e le perplessità della fanciulla di Seagard. Pensieri che le affollavano la mente durante gli ultimi giorni di marcia, superando le intemperie del cielo ed i sentieri accidentati del desolato e freddo Nord. Dopo la rivolta del Leone, conclusasi con la rovina del Casato Lannister e lo smembramento della Terra dei Fiumi, i venti di pace non avevano donato sollievo alle vedove, ai martiri ed agli orfani. Si respirava ancora aria di guerra, non aperta, ma alimentata dalle ostilità di differenze culturali mai svanite. I Sette Regni, ora più che mai, lasciavano emergere le loro differenze vacillando sotto il pugno poco deciso del Drago. La Corona perdeva controllo sui territori di Westeros, soprattutto con un conflitto religioso ancora in corso.
Tante, anzi troppe guerre erano state mosse in passato in nome della Fede. La più antica era senza ombra di dubbio l’invasione Andala, che aveva sterminato gli antenati dei Primi Uomini, per diffondere il Nuovo Credo e stabilire l’egemonia di Hugor della Collina. Seguirono l’epoca degli Eroi, le cui gesta erano ancora narrate in ogni poema storico e tra le locande dai Bardi. Numerosi cantastorie declamavano le gesta dei Sette Re, ancor prima dell’arrivo del dominio Targaryen. Un Dominio che vacillava, soprattutto con l’Eresia del Sentiero Luminoso che creava così tante divisioni. Dopo una guerra civile, si rischiava un conflitto religioso. Al Nord le tensioni, soprattutto al confine, diventavano sempre più preoccupanti tanto che Lady Josephine era stata inviata come ambasciatrice presso Dito della Silice, a rappresentanza della corte del Lupo. Trovava deludente, ancora una volta, che le guerre fossero mosse da motivi religiosi. Il Credo non poteva esser motivo di conflitto, o giustificare le mire politiche ed espansionistiche.
Eppure dalle letture che Septon Mychael le aveva suggerito, fin dall’antichità numerose guerre erano state combattute in nome della Fede. Inoltre i Septon di Vecchia Città s’erano più volte immischiati in questioni politiche, come la Corona aveva provato a manipolare il potere del clero. Gli screzi tra la Corona e la Fede iniziarono quando L'Alto Septon protestò per via dell'annuncio del matrimonio tra il principe Maegor, il figlio minore di Aegon, e la principessa Rhaena Targaryen , la figlia appena nata del principe Aenys, il figlio maggiore di Aegon. Per motivi puramente politici, l'Alto Septon suggerì sua nipote, Lady Ceryse Hightower, come sposa per il giovane principe. Una tensione che si sciolse solo quando il Re acconsentì al matrimonio tra Maegor e Ceryse presso il Tempio Stellato. Una tregua momentanea, non destinata a durare. Un'ondata di malcontento colse il clero durante il regno del successore di Aegon il Conquistatore, Aenys I Targaryen , quando il fratello minore del nuovo re, il principe Maegor , prese segretamente una seconda moglie, Alys Harroway. La poligamia non era contemplata dalla Fede dei Sette Dei, reputandolo un grave atto d’offesa nei confronti della Misericordiosa Madre e del sacramento del matrimonio. Un atto che non poteva esser ignorato, soprattutto da chi a Vecchia Città rappresentava la Vera Fede. Aenys fu costretto dunque a esiliare suo fratello quand'egli si rifiutò di mettere da parte Alys, su pressioni del clero. L’esilio di Maegor a Pentos non placò l’ira dell’Alto Septon e costrinse Aenys a nominare Septon Murmison come suo nuovo Primo Cavaliere del Re. Ormai era evidente una frattura insanabile tra dinastia Targaryen e la Fede dei Sette Dei. L’unione incestuosa dei figli di Aenys, la Principessa Rhaena e il Principe Aegon, l'Alto Septon lo scomunicò affibbiandogli il titolo di "Re Abominio". Questo fu l'inizio della Rivolta del Credo Militante, il braccio armato della Fede al servizio dell'Alto Septon. Durante la rivolta anche i pii signori e il popolo che aveva amato Aenys si rivoltarono contro il sovrano. I disordini durarono per l’ultima parte del regno di Aenys I e coinvolse anche il regno di suo fratello e successore, Maegor I detto "il Crudele". Il nuovo Re pose una taglia sul Credo Militante ed emanò un decreto che proibiva alla Fede di armarsi e formare eserciti. Durante le campagne di Maegor contro la Fede, migliaia di persone persero la vita. Sebbene la morte di Maegor abbia portato alla fine delle campagne, i conflitti tra la Corona e la Fede perdurarono fin quando re Jaehaerys il Conciliatore pose fine alle tensioni e allo spargimento di sangue. Solo con la promessa che la Corona avrebbe difeso la Vera Fede ad ogni costo si placarono le ostilità. In cambio il Credo Militante depose le armi e la Fede accettò di sostenere sempre la giustizia della Corona.
Lady Josephine Mallister si augurava che mai periodi così bui si sarebbero ripresentati, anche se il pericolo era dietro l’angolo. Con l’Eresia Targaryen a piede libero, la diffidenza tra culture cresceva creando tensioni e distanze. Era come una bomba ed orologeria, pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Guardava con timore al futuro, rendendo i suoi sonni sempre più agitati. Oltre a non riuscir a trattenere calore per le basse temperature, la mente non trovava pace nemmeno dopo le preghiere del Crepuscolo. Sperava che le confessioni con Septon Mychael potessero sollevarla da simili angosce, ma a volte era impossibile. Si ritrovava a pensare ai pellegrini che con cuore colmo di speranza s’erano uniti alla marcia pacifica verso Sud. Senza alcun compenso, ma solo con la promessa di riportare la pace nei lidi del Nord. Mai s’erano udite corna di guerra, richiami alle armi, così forti come in quel momento. Il riverbero del clangore della battaglia, le urla di dolore ed i pianti degli orfani erano ancora vividi nella mente di nobili ed umili. Non solo il popolo ma anche Lord e Lady avevano perso tanto nella Rivolta del Leone. Intere famiglie smembrate, figli esiliati e padri che non erano più tornati dal fronte. Comprendeva dunque la necessità di una pace, duratura. Per ora si trattava solo di una flebile e transitoria tregua. Per quanto sarebbe durata?
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Josephine MallisterConoscenze Religiose 13 |
