Votes taken by Andrea56p

  1. .
    "La storia è certamente paurosa," risponde Edrick con un'espressione pensierosa, "E capisco il brivido di eccitazione nel provare emozioni rischiose. Ma per quanto mi riguarda, Wyria, il rischio non è sempre sinonimo di liberazione. La principessa potrebbe aver cercato un escape, ma a quale prezzo? Forse non era solo la voglia di avventura a guidarla, ma anche la disperazione o un desiderio incontrollabile di fuga."
    Mentre Wyaria menziona il sangue della famiglia di Lady Madre e le connessioni tra le loro origini e le visioni che hanno avuto, Edrick annuisce lentamente. "Potrebbe essere una delle ragioni," ammette, "Il miscuglio di sangue tra Manderly e Karstark potrebbe averci aperto a una realtà al di là di quanto potremmo immaginare. Il Nord è ricco di misteri e antiche stirpi. Forse siamo portatori di un'eredità che ci permette di percepire cose che sfuggono alla comprensione di molti."
    Infine, di fronte alla proposta di Wyaria di ricreare la scena del racconto, Edrick sembra titubante ma intriso di determinazione. "Sì, forse dovremmo provare," ammette con cautela, "Ma sei sicura che dovremmo farlo proprio adesso? Non voglio spegnere il tuo entusiasmo, ma nell'immediato ci aspettano cose importanti. Dovremmo essere cauti nel maneggiare ciò che non comprendiamo appieno." Edrick si alza dalla sedia, pronto a seguire il piano di Wyaria ma con una certa riserva. "Andrò a prendere Gelocanto," annuncia, "Ma facciamo attenzione a non correre troppi rischi, se dobbiamo davvero provare a risvegliare le visioni o sogno che sia, dovremmo prima di tutto stabilire esattamente cosa ci ha risvegliati l'ultima volta. Se vogliamo comprendere di più non possiamo farlo assieme dovremmo farlo uno alla volta, questo ci permetterebbe di proteggerci a vicenda e comprendere cosa ci succede." Poi posando sul tavolo il tomo che ancora teneva in mano con un tono di voce misto tra sfida e preoccupazione Edrick disse "vuoi provare per prima?" E concludendo con una battuta "Al massimo se rimani bloccata hai trovato il modo di seguirmi nella missione" e afferra la mano della sorella per baciarla avviandosi poi verso la porta.

    nimero parole 339
  2. .
    Parlato


    Mentre Wyaria ricordava di avere un testo che potrebbe essere utile per la loro ricerca, Edrick si sentiva pervaso da una crescente eccitazione mescolata a una punta di ansia. Dovevano procedere con estrema cautela, poiché ogni passo avrebbe potuto tradirli.

    Silenziosamente, si alzarono dalla loro postazione nella biblioteca, muovendosi con passi leggeri e attenti attraverso i corridoi del palazzo. Le ombre danzavano lungo le pareti mentre si avventuravano più in profondità nel cuore della residenza di Wyaria, mantenendo un rigido silenzio per evitare di destare sospetti.

    Ogni cigolio di porta sembrava un'esplosione nell'aria tranquilla mentre procedevano, Edrick osservando attentamente il volto di Wyaria per individuare segnali di preoccupazione o timore. Tuttavia, lei sembrava mantenere la calma, la sua espressione risoluta mentre guidava il cammino.

    Finalmente, giunsero davanti alla porta della camera di Wyaria. Edrick poteva sentire il suo cuore battere più forte nell'attesa di ciò che avrebbero trovato all'interno. Con un gesto discreto, Wyaria aprì la porta, rivelando un'atmosfera di intimità e segretezza che avvolgeva la stanza.

    Edrick seguì Wyaria all'interno, chiudendo delicatamente la porta dietro di loro per evitare di attirare l'attenzione indesiderata. Ogni movimento era misurato, ogni parola sussurrata con cautela mentre si avvicinavano all'obiettivo.

    Nel cuore della stanza, Wyaria si sarebbe diretta verso un angolo dove un piccolo scrigno era posato su un tavolino. Con un gesto esperto, lo aprì, rivelando il tesoro nascosto all'interno: il tomo che forse potrebbe contenere le risposte che stavano cercando.


    Dopo aver letto il tomo , con il cuore ancora pesante per le rivelazioni del racconto, Edrick si rivolse alla sorella con uno sguardo pensieroso. 'Wyria,' inizio, la voce carica di un'emozione indefinibile, 'questo racconto... è incredibile. Ma... ha anche qualcosa di inquietante, non trovi?'

    Sollevo lo sguardo verso di lei, cercando una conferma nei suoi occhi. 'Ho notato delle somiglianze con il nostro sogno, Wyria. La principessa, il misterioso sparviero... Sono simili alle nostre esperienze, vero?' Chiese con la voce piena di incertezza. 'E poi c'è questa storia di sangue ancestrale e poteri nascosti... Mi chiedo se ci sia una connessione tra la nostra famiglia e quello che è accaduto nella storia.'

    Le parole del giovane Manderly scorrevano in un flusso di domande senza risposta, mentre cercava di dare un senso alle emozioni che lo travolgevano. 'Cosa ne pensi, Wyria? Credi che ci sia qualcosa di più in tutto questo? Qualcosa che forse dobbiamo ancora scoprire?' La mia voce si abbassa leggermente, quasi timorosa di ciò che potremmo trovare.

    'E se c'è davvero un legame tra la nostra famiglia e questa storia, cosa potrebbe significare per noi?' Chiese, con gli occhi ancora fissi sul tomo. 'Forse è solo una coincidenza o una prerogativa solo del nord, dato che la nostra famiglia non è originaria di queste terre, almeno da parte di nostro padre. Quindi non posso fare a meno di chiedermi se ci siano dei segreti sepolti nel passato della famiglia di nostra madre, i Karstark.' La preoccupazione si leggeva chiaramente sul suo volto mentre si confrontava con la possibilità di verità scomode e nascoste.

    Numero parole 504
  3. .
    Edrick si avvicinò alla sorella con fare pensieroso, mentre la luce fioca della lanterna danzava sulle pareti di pietra della loro stanza.

    "Wyaria," iniziò, "ho riflettuto sulle storie e sui racconti che abbiamo appena consultato e letto, sia sulle lezioni del Maestro Haldon. La maggior parte di questi testi, come sappiamo, sono stati scritti dai Maestri della Cittadella, esperti studiosi della conoscenza."

    La sua voce risuonava nel silenzio della stanza, mentre continuava a esprimere i suoi pensieri. "Maestro Haldon ci ha sempre insegnato che le favole e le leggende non sono la realtà, ma spesso sono frutto di finzione o comunque di interpretazioni soggettive degli eventi storici."

    Si fermò per un istante, raccogliendo le sue idee prima di continuare. "Mi chiedo se i Maestri potrebbero aver volutamente tralasciato dei particolari nei loro scritti visto tutto ciò che non è provato lo considerano leggenda o finzione. Dalle sue lezioni abbiamo imparato che la storia può essere manipolata o distorta per vari motivi, e i Maestri non sono esenti da errori o da influenze esterne."

    Edrick guardò sua sorella, cercando nel buio della stanza una conferma tacita delle sue ipotesi.
    Edrick, riflettendo sulle possibili lacune nei testi scritti dai Maestri, si rivolse a sua sorella con un'espressione di determinazione.

    "Wyaria," disse, il tono della sua voce ora pieno di determinazione, "dato che sembra che i libri dei Maestri potrebbero non fornirci una visione completa della storia, mi chiedo se non sia il caso di cercare altre fonti di informazione."

    Alzò lo sguardo verso di lei, cercando il suo consenso prima di procedere. "Forse dovremmo esplorare libri o testi che non siano stati scritti dai Maestri. Potrebbero esistere racconti e storie tramandate da altre fonti che potrebbero offrirci una prospettiva diversa e più accurata."

    Guardò intorno alla stanza, sentendosi motivato dall'idea di scoprire la verità nascosta dietro i racconti e le leggende del Nord. "Cosa ne dici, Wyaria? Vale la pena esplorare altre fonti? Sempre se esistono tali libri e se sono presenti qui nella nostra biblioteca".

    numero parole 334
  4. .
    parlato


    Edrick ascoltò le parole di Wyaria, riconoscendo l'urgenza e la necessità di agire in fretta nella vastità della biblioteca. La proposta della sorella di concentrarsi sulle ballate dei nobili Stark gli sembrò ragionevole "Ha senso, Wyri" rispose sottovoce, ma dato che la sua conoscenza su quei racconti era limitata a frammenti di storie che i loro genitori usavano raccontargli quando era ancora un bambino, iniziò a chiederle informazioni più specifiche.
    Mentre aspettava di capire in quale corridoi della bibbioleca si sarebbero diretti per primo Edrick prese un carretto assicurandosi che non scricchiolasse eccessivamente per poter prendere più libri possibile in modo da minimizzare ulteriormente il rischio di essere scoperti.
    Poi riprendendo il discorso con la sorella "Wyri, non so molto delle ballate dei nobili Stark, tranne qualche frammento che ricordo di quando ero piccolo e papà e mamma ci raccontavano favole per farci addormentare. Hai già in mente quali racconti in particolare presenti in questi tomi possano contenere dettagli utili? Non è facile associare un racconto a un sogno sempre se tale è, dovremmo cercare nei racconti qualche termine o allusione a eventi simili a quello che abbiamo vissuto difficilmente però troveremo frasi esplicite sull'argomento, potrebbero nascondersi dietro a metafore, sei D'accordo?"
    Edrick cercava di ragionare con la sorella per arrivare a qualche risultato visto il poco tempo che avevano dovuto alla sua imminente partenza.
    Pur essendo consapevole della difficoltà della loro ricerca, istintivamente sapeva che la chiave per decifrare il mistero potrebbe nascondersi in dettagli specifici presenti nei testi raccolti, poi ebbe un idea "Anche se non sappiamo di preciso cosa cercare potremmo iniziare dai racconti che parlano di visioni, premonizioni o avvertimenti che potrebbero in realtà riferirsi anche a cose viste in sogni, cosa ne pensi?"
    In seguito si sforzò di continuare a muoversi con discrezione, cercando di non attirare l'attenzione mentre raccoglieva i libri desiderati. Ricordando la zona dei leggii che aveva controllato quando erano appena entrati Edrick suggerì "Riguardo a un luogo appartato dove stare tranquilli prima ho notato una zona tra i leggii che sembra perfetta per non essere disturbati, permette di vedere chiunque si avvicini senza essere notati subito permettendoci di nascondere le nostre reali intenzioni" suggerì Edrick, indicando con uno sguardo la direzione.

    Numero parole 369


    Edited by Andrea56p - 9/3/2024, 18:32
  5. .
    Parlato


    Edrick ascoltò attentamente le parole di Wyaria, condivideva i suoi timori. La prospettiva di essere interrotti nelle loro ricerche dalla presenza del Maestro Haldon o di altri ospiti indesiderati nel luogo delle informazioni tanto ricercate era un rischio che non potevano permettersi di correre.
    La cautela di Wyaria in merito alle possibili conseguenze di un'indiscrezione da parte di Lady Madre era altrettanto comprensibile. Mentre la sorella esprimeva la sua preoccupazione, Edrick annuì in segno di accordo. Tuttavia, quando Wyaria suggerì che il Maestro potesse ancora essere ancora a riposo, e che potesse essere collegato allo strano comportamento della sera prima di Eivor fece rabbrividire Edrick.
    Il giovane Manderly ascoltando l'osservazione di Wyaria sullo scudiero Bar Emmon per pochi secondi cominciò ad avere dei flashback inquietanti e immotivati sul perché la sorella avesse associato l'assenza del maestro dalla biblioteca con lo strano comportamento di Eivor invocando nella sua mente una preghiera nella speranza che non avesse interesse nei confronti del giovane Bar Emmon per tale motivo rivolse verso la sorella un leggero movimento di testa, manifestando in modo sottile il suo disinteresse per l'argomento. Probabilmente la sorella non avrebbe capito ma Edrick preferiva evitare solo di pensare a persone che considerava estranee o poco rilevanti, come appunto lo scudiero in questione. Senza pronunciare parole esplicite, la sua espressione rifletteva chiaramente che Eivor Bar Emmon non rientrava nei suoi interessi o nelle sue simpatie. Perciò Edrick preferì tornare a focalizzarsi sulle prossime mosse da compiere nella ricerca di informazioni, dando priorità a ciò che riteneva più significativo.
    "Sai, Wyri, potresti avere ragione," disse Edrick in tono conciliante. "Se siamo prudenti e veloci, potremmo riuscire a sfuggire all'attenzione indesiderata. E se il Maestro è ancora a riposo, avremo un vantaggio iniziale. Dobbiamo agire con discrezione e rapidità." La proposta di cercare nella sala dei tomi dedicati a eventi simili suscitò l'interesse di Edrick, che iniziò a ponderare su possibili categorie in cui potrebbero essere catalogate informazioni sulla magia e le creature misteriose.
    "Sulla magia e sulle creature insolite... potremmo cercare nella sezione dedicata alle antiche leggende e ai misteri. Spesso, questi libri contengono racconti e testimonianze di eventi magici. Quanto alle bestie, la sezione di zoologia potrebbe riservarci qualche sorpresa. E se non troviamo nulla in quei reparti, potremmo esplorare la sezione sulla storia della nostra terra e di altre terre, potrebbero esserci documenti o cronache che trattano di avvenimenti simili."

    Edrick Aprì la porta ed entrò per primo e lanciò uno sguardo circospetto intorno a loro, assicurandosi di essere al sicuro dall'orecchio indiscreto degli altri. "Vediamo cosa possiamo scoprire, ma prima se sei d'accordo io vado a vedere nella zona dei leggii, tu mantenendoti a distanza guarda se dallo scrittoio c'è qualcuno ma fai attenzioni lì vicino c'è anche la porta da cui di solito entrano anchè quelli della servitù quando vengono a fare le pulizie"

    numero parole 474
    Nello specifico concorda con Wyaria di cercare nei tomi tra libri di storie del Nord e propone di guardare anche nei tomi delle Terre della Corona
  6. .
    pensato
    parlato


    Edrick ascolta attentamente le parole di Wyaria e risponde con un sorriso rassicurante: "Sì, Wyri, hai ragione. Torniamo al castello e cerchiamo informazioni tra i tomi del Maestro. Come hai detto tu eviteremo di coinvolgere direttamente Maestro Haldon, considerando la sua lealtà alla Lady Madre. Cercheremo di scoprire da soli cosa è accaduto e cosa potrebbe collegare il nostro 'sogno' a questa strana esperienza. Andiamo, la conoscenza potrebbe essere la chiave per comprendere meglio tutto questo."
    Mentre camminano Edrick ragiona sulle prossime mosse ha preso molto sul serio l'argomento e spera di avere qualche risposta prima di partire così mentre è al fianco della sorella con le braccia dietro la schiena pensa: "Se ci renderemo conto che il Maestro Haldon sta per avvicinarsi troppo alle nostre ricerche, dovremmo adottare una strategia di distrazione. Potremmo avvicinarci a lui con rispetto, esaltando la sua vasta conoscenza ed esperienza nel reperimento dei tomi. Gli potremmo chiedere gentilmente se conosce per caso la collocazione di alcuni tomi specifici che però in realtà non sono dell'argomento che ci interessa ma che sappiamo essere lontani dalla nostra posizione e che sappiamo essere scomodi da prendere così da fargli perdere più tempo possibile ma senza esagerare nelle richieste il maestro non è stupido e noi non vogliamo insospettirlo, inoltre se ci dovesse dire di arrangiarci o di aiutarlo dovremmo convincerlo con un tono lusinghiero del nostro timore di rovinarli e magari mettendo in risalto la sua abilità nel curarli e conservarli."

    Poi continuando a riflettere "Se dovesse offrirsi di aiutarci chiedendoci l'argomento delle nostre ricerche potremmo sottolineare quanto apprezziamo la sua competenza e la sua guida, mettendo in risalto che, grazie a lui, ci sentiamo sicuri di poter trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno da soli. Questo potrebbe spingerlo a permetterci di continuare la nostra ricerca autonomamente, convinto della nostra capacità di gestire la situazione senza ulteriori interventi da parte sua. L'obiettivo è convincerlo gentilmente a lasciarci liberi di esplorare la biblioteca senza interferenze, senza destare alcun sospetto sulla vera natura delle nostre ricerche."

    In prossimità della sala dei tomi Edrick si ferma di fronte a Wyaria, si guarda attorno, e con un tono basso sapendo che nei corridoi la voce echeggia, spiega il piano a Wyaria chiedendogli cosa ne pensa, confidando nella sua capacità di vedere le cose da un punto di vista a cui lui magari non ha pensato, capacità per la quale la sempre stimata.

    numero parole 402
  7. .
    parlato Edrick


    Edrick giunse alla spiaggia come promesso, notando la determinazione negli occhi di Wyaria. Mentre si avvicinava, rifletteva su quanto era cambiato il loro mondo nelle ultime ore, dalla nomina a scudiero a un incontro segreto sulla spiaggia.
    La sua espressione era seria, ma il sorriso caloroso di Wyaria lo fece rilassare leggermente. Vedere sua sorella con quella familiarità da bambini, con ciotole e tavolozza in mano, fece emergere ricordi di giorni più semplici e spensierati. "Buongiorno, Wyri," salutò Edrick, accennando un sorriso. "Sembra che tu sia già all'opera."
    Quando Wyaria gli mostrò i granchi e le coccinelle d'acqua, Edrick inclinò la testa in segno di approvazione. "Impressionante. Hai sempre avuto un talento per raccogliere creature interessanti." Ascoltò attentamente le parole di Wyaria sulla loro esperienza e sulla possibilità di ricreare la situazione con altri animali. Edrick sorrise e disse "Hai ragione, potrebbe essere legato a qualcosa di più ampio ma cosa ti fa pensare che potrebbe funzionare?" Nonostante condividesse l'entusiasmo per l'esperimento, Edrick cominciò a porre alcune domande più profonde. "Hai mai pensato a cosa potrebbe succedere? Voglio dire, se questo è ciò che abbiamo vissuto, c'è il rischio di rimanere bloccati di nuovo in quella dimensione che abbiamo chiamato 'sogno'. Non vorrei rischiare troppo, specialmente considerando la nostra imminente partenza. Cosa ne pensi, Wyri? Non credi che prima di replicare letteralmente la cosa dovremmo cercare di ragionare in maniera più dettagliata su tutto quello che è successo negli istanti prima così da non muoverci alla cena in qualcosa che non conosciamo e soprattutto non comprendiamo."
    Edrick iniziò a riflettere su quei momenti sfuggenti che avevano preceduto il cosiddetto "sogno". Rivolgendosi a Wyaria con un tono di curiosità, disse: "Wyri, mentre proviamo a capire meglio cosa è successo, mi chiedo cosa tu abbia provato nei momenti prima che tutto iniziasse. Quando mi hai lasciato a parlare con i contadini e sei entrata nella foresta, c'era qualcosa di insolito nell'aria? Qualcosa che ti ha fatto sospettare che sarebbe successo qualcosa di straordinario?"

    Edrick cercava di scorgere nelle espressioni di Wyaria segni o ricordi che potessero gettare luce su quei momenti cruciali. "Ricordi se avevi una sensazione particolare, un presentimento o forse solo un cambiamento nell'atmosfera? Forse è da lì che dobbiamo cominciare per capire meglio cosa ci è accaduto."

    "Poi mentre sarò vià potresti cercare informazioni a riguardo? Ad esempio se è successo a qualcun altro, forse tra i libri di maestro Haldon potremmo trovare le risposte che cerchiamo."
    Poi dopo una breve pausa disse "Altra cosa importantissima dovrai essere prudente se vorrai farti aiutare da qualcuno nel cercare informazioni non sottovalutare la reazione del maestro o di chiunque altro venga a conoscenza di ciò che ci è successo sempre se abbiamo ragione che è più di un sogno."


    numero parole 458


    Edited by Andrea56p - 14/2/2024, 00:11
  8. .
    Parlato Edrick


    Edrick ritornando alla sua stanza vede Wyaria, sua sorella gemella, lì ad aspettarlo, visibilmente commossa. "Tutto bene".Una volta dentro Wyaria rivolge parole di congratulazioni per il suo nuovo ruolo come scudiero di Ser Zio Ygon. Le parole di Wyaria, tuttavia, suscitano in Edrick diverse emozioni contrastanti. Da un lato, apprezza il sostegno e l'affetto della sorella, riconoscendo il suo desiderio di vederlo eccellere in battaglia. D'altra parte, percepisce la tristezza nei suoi occhi e intuisce che sente il peso della separazione imminente. Quando Wyaria menziona la sua assenza dalla missione, esprimendo il rammarico per non poterlo accompagnare Edrick capisce che la sua gemella si colpevolizza per ciò che considera una mancanza di preparazione e partecipazione. "Non dire sciocchezze, Wyaria", risponde con voce calma ma decisa. "Non hai causato problemi, e la tua presenza qui non avrebbe cambiato nulla. Ognuno di noi deve seguire il suo destino, e tu hai le tue straordinarie qualità. Non vorrei una sorella diversa da te." Edrick si avvicina a Wyaria e, con gentilezza, asciuga ulteriormente le lacrime dal suo viso. "Siamo legati da sangue e da cuore. Anche se seguiremo strade diverse, sarai sempre parte di me. E quando tornerò, festeggeremo insieme le nostre vittorie." Edrick, dopo aver consolato Wyaria, si siede con lei in un angolo più riservato della stanza. Guarda sua sorella con un'espressione seria, riflettendo su ciò che ha detto riguardo al "sogno". "Wyaria," inizia Edrick, scegliendo le parole con attenzione, "vorrei parlarti di quel 'sogno'. Non credo che tu abbia causato problemi, né questa mattina né mai. E riguardo a quel particolare 'sogno', ne abbiamo parlato al mattino, ma ora... Ora sento che dobbiamo tornarci." Edrick cerca lo sguardo della sorella, cercando di comunicare con lei su un livello più profondo. "Quel 'sogno', o come vogliamo chiamarlo, è qualcosa di più di una normale esperienza onirica. Non credo sia solo un sogno. Mi è sembrato troppo reale, troppo tangibile. E so che tu lo hai vissuto allo stesso modo." Il giovane Manderly fa una breve pausa, riflettendo su come esprimere i suoi pensieri. "Non credo che sia una coincidenza che tu e io abbiamo avuto la stessa... Esperienza. C'è qualcosa di strano, di misterioso. Forse siamo legati a questo in modo più profondo di quanto possiamo capire." Edrick osserva attentamente la reazione di Wyaria, cercando di capire se anche lei ha avvertito quel senso di mistero che circonda il loro "sogno".

    numero parole 400
  9. .
    Pensato Edrick


    La sala del consiglio era pervasa da tensione mentre le decisioni per la missione imminente venivano discusate. Mio padre, Lord Manderly, pronunciava con sicurezza le sue disposizioni, e il resto degli ospiti reagiva di conseguenza.

    La voce di mia madre, Lady Arianne, risuonava con fermezza quando esprimeva la sua preoccupazione per la sicurezza di Wyaria, confermando che la mia cara sorella sarebbe rimasta a Porto Bianco. Un sentimento di gratitudine per la protezione materna si diffondeva in me, anche se la risata determinata di Wyaria faceva emergere un diverso tipo di energia.

    Le sue parole successive, suggerendo che intraprendessi il percorso verso il giuramento dei cavalieri, generavano un misto di emozioni. La sua fiducia in me era palpabile, e il desiderio di dimostrare il mio valore cresceva. I commenti di mio padre, encomiando la mia capacità di "farmi valere", aggiungevano un ulteriore carico di responsabilità.

    L'interruzione maleducata di Dick Crabb, pur priva di modi raffinati, mi faceva riflettere sulla sua franchezza. La sua richiesta di porre fine alla discussione aggiungeva una tensione palpabile. "Forse la politica di Westeros richiede un approccio più diretto," pensavo, cercando di comprendere il ruolo di ogni individuo in questo intricato gioco.

    La proposta di Wyaria, oltre a essere un onore, rappresentava una sfida. La possibilità di essere istruito dallo zio Ygon nella nobile arte del cavaliere apriva nuovi orizzonti. La sala del consiglio diveniva il palcoscenico di una decisione cruciale, e la mia mente era in fermento mentre contemplavo le sfide e le opportunità che si profilavano all'orizzonte.

    La determinazione di Wyaria a vedermi intraprendere questo percorso aggiungeva un nuovo strato di significato. Sentivo la pressione delle aspettative, ma anche la forza che proveniva dal sostegno della mia famiglia. Mentre la discussione si snodava nella sala del consiglio, il destino di Porto Bianco sembrava intricato con il mio, e il peso delle responsabilità incombeva sulle mie spalle.

    In un angolo della mente, speravo di riuscire a mantenere saldo il mio carattere anche nelle situazioni più complesse e di onorare la fiducia riposta in me. La partita era appena iniziata, e il mio ruolo nel destino di Porto Bianco si stava delineando.


    numero parole 356
    Scusate se stavolta non sono riuscito a rispettare le 600 parole
  10. .
    Parlato Edrick


    EDRICK MANDERLY • 23 FEBBRAIO 286 • SERA • PORTO BIANCO – NUOVO CASTELLO – CORTE DEL TRITONE


    Edrick fissò Eivor con uno sguardo deciso, la sua risposta vibrò nell'aria senza una traccia di incertezza. "Sì, è la mia prima guerra, e non ho ancora ucciso nessuno in battaglia. Ma questo non indebolisce la mia risolutezza. Ogni allenamento, ogni fendente e ogni sudore versato mi hanno preparato a meglio delle mie possibilità, certo non ho ancora avuto la possibilità di mettere alla prova la mia fermezza ma di certo non fuggirò dallo scontro come un agnello spaventato."
    Edrick rimase colpito dai modi di Eivor con cui gli rivolgeva la domanda, notando la sfida nei suoi occhi. In quegli istanti, una veloce ondata di sorpresa e cautela attraversò la mente di Edrick. Si chiese se l'impazienza che traspariva nelle parole di Eivor nascondesse, in realtà, un'anima avventata e temeraria. Per Edrick, questa possibilità portava con sé una nota di pericolo, poiché gli era stato insegnato che in battaglia la prudenza e la riflessione spesso facevano la differenza tra la vita e la morte. Edrick, osservando la scena, inarcò leggermente un sopracciglio, notando il modo in cui suo padre veniva lusingato da Eivor. Mentre il Lord Manderly seduto sul trono sorrideva compiaciuto, Edrick provò un misto di orgoglio per il riconoscimento del padre e una punta di amarezza per la chiara sete di gloria di quest'ultimo. Tuttavia, sapeva che quella lode non faceva altro che aumentare le aspettative su di lui.

    EDRICK MANDERLY • 23 FEBBRAIO 286 • SERA • PORTO BIANCO – NUOVO CASTELLO – CORTE DEL TRITONE


    Edrick, mentre osservava la scena, iniziò a riflettere su come potesse contribuire positivamente alla situazione senza compromettere l'autonomia e la determinazione di Wyaria.
    La sua mente rapida tessé una tela di strategie che potessero sostenere la causa della sorella senza farle apparire come se avesse bisogno dell'aiuto del padre o del fratello. Cercò di individuare l'opportunità giusta per intervenire, considerando che Wyaria stava gestendo la situazione con abilità e risolutezza. Edrick si sforzò di mantenere il rispetto per la sua sorella e di non trasmettere alcun senso di superiorità. Mentre pensava a come poter contribuire, la sua espressione si illuminò con un accenno di determinazione.
    L'idea di sottolineare l'importanza della collaborazione all'interno della famiglia Manderly e di mettere in risalto le competenze complementari di ciascun membro in vista della futura missione si delineò nella sua mente. In questo modo, avrebbe potuto aggiungere valore alla discussione senza rubare la scena a Wyaria. Edrick desiderava che la famiglia apparisse come un fronte unito, una squadra ben assortita pronta ad affrontare le sfide che li attendevano. Quando riteneva il momento opportuno, Edrick intervenne con un tono calmo ma assertivo: "Padre, Wyaria ha sollevato un punto importante riguardo alle competenze di zio Ygon come guida affidabile. Potremmo considerare di coinvolgerlo in modo più attivo nella pianificazione di questa missione. La sua esperienza potrebbe sicuramente arricchire la nostra strategia e garantire il successo dell'impresa."Con queste parole, Edrick cercò di offrire un contributo che rafforzasse la posizione della sorella senza compromettere la sua autonomia o la sua capacità di perorare la propria causa. Se suo padre avesse concordato sul coinvolgimento più attivo dello zio Ygon nella pianificazione della missione, Edrick immaginò che suo zio potesse chiedergli la sua opinione su Eivor e Duran Bar Emmon.
    Riflettendo su cosa avrebbe potuto dire, Edrick considerò l'importanza di non sembrare sospettoso. Sicuramente avrebbe espresso il rispetto per l'esperienza di Duran Bar Emmon, ma sopratutto era indeciso se fosse il caso di confessare allo zio Ygon la sua perplessità riguardo a Eivor Bar Emmon, ammettendo di non riuscire a inquadrarlo completamente. Ma se lo avesse fatto avrebbe sottolineato ciò che a pelle gli aveva trasmesso cioè una certa impazienza e avventatezza e se ciò fossero solo una maschera per mostrarsi forte o la manifestazione di una natura incline ad agire prima di riflettere attentamente.

    Numero parole 613


    Edited by Andrea56p - 26/1/2024, 12:18
  11. .
    Parlato Edrick



    EDRICK MANDERLY • 23 FEBBRAIO 286 • SERA • PORTO BIANCO – NUOVO CASTELLO – CORTE DEL TRITONE



    Edrick, con il petto gonfio di orgoglio per l'opportunità che gli si stava presentando rispose rivolgendosi al padre con un leggero inchino e dicendo "Grazie padre" poi rivolgendosi a Duran "Mio signore, sono profondamente onorato dalla vostra fiducia e che mi concediate la possibilità di servirvi e portare lustro alla mia casata e a mio padre sotto il vostro comando e di mio zio in questa importante impresa che vi accingete a compiere. Per rispondere alla vostra domanda sebbene debba ammettere la mia mancanza di esperienza militare diretta, vi assicuro che sono stato addestrato con diligenza nelle arti della spada e della mazza ferrata e che il coraggio non mi manca"

    Poi Edrick si inchinò leggermente, mostrando deferenza nei confronti di Duran e di suo padre. "Il desiderio di non deludere né voi, mio signore, né mio padre, brucia dentro di me con intensità. Pur consapevole della mia mancanza di esperienza delle sfide che ci attendono, sono determinato a dimostrare il mio impegno e a guadagnarmi la vostra fiducia."

    Uno sguardo deciso e fiero accompagnò le sue parole. "Sono consapevole della responsabilità che comporta partecipare a questa impresa e sono pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo con fermezza. Sarò onorato di seguire la vostra guida, mio Signore e se o quando lo riterrete opportuno sono pronto a dimostrarvi le mie doti con la spada così che possiate avere un quadro più chiaro sulla mia persona, sarebbe un privilegio per me poter apprendere dalla vostra esperienza"
    Edrick rivolse uno sguardo attento al volto del padre, cercando segni di approvazione o disapprovazione nelle sue espressioni. Desiderava ardentemente guadagnarsi la fiducia di Lord Wyaman, ma allo stesso tempo, voleva essere sicuro di non aver oltrepassato i limiti della decenza.

    Il giovane Manderly scrutò anche sua sorella, Wyaria, con uno sguardo veloce ma significativo. Voleva vedere se le sue parole avevano lasciato un'impressione positiva su di lei. La connessione tra i due fratelli era sempre stata forte, ed Edrick desiderava che la sua determinazione fosse percepita da lei come un segno di forza e coraggio.

    Mentre attendeva la risposta di Duran, la mente di Edrick rifletteva sulla significativa occasione che stava affrontando. Questa sarebbe stata la sua prima impresa militare, un passo importante nella sua crescita e formazione. Sentiva il peso della responsabilità sulle spalle ma allo stesso tempo la determinazione di onorare il nome dei Manderly e la sua famiglia.
    Guardando Duran, Edrick si promise di cogliere ogni opportunità per imparare dalle esperienze di Duran e applicare quelle lezioni sul campo di battaglia.
    Contemporaneamente nella sua mente cresceva il desiderio che Wyaria potesse unirsi a lui in questa avventura, tale desiderio era radicato profondamente nei legami affettivi che condividevano come fratello e sorella. Edrick conosceva le straordinarie qualità di Wyaria: la sua intelligenza acuta, la determinazione incrollabile e il coraggio che emergeva anche nelle situazioni più complesse. Pensava che avere Wyaria al suo fianco sarebbe stato un vantaggio inestimabile, per la sua sagacia e astuzia.
    L'idea di condividere quest'esperienza con Wyaria andava oltre il semplice desiderio di proteggerla. Edrick vedeva l'opportunità di permettere a sua sorella di mettere in mostra le sue abilità uniche, dimostrando al mondo esterno le straordinarie qualità di cui era dotata.

    Tuttavia, era consapevole delle formalità e della presenza degli ospiti. Pensò che forse, in un momento più intimo con suo padre, avrebbe potuto esprimere questo desiderio, sperando che le circostanze lo permettessero prima che Lord Wyaman si ritirasse nelle sue stanze.

    La tensione nell'aria era palpabile mentre Edrick attendeva la risposta di Duran, sperando che le sue parole avessero dato l' impressione giusta a Duran e a suo padre.

    numero parole 601


    Edited by Andrea56p - 25/1/2024, 23:01
  12. .
    Io e SORASUMMERCHILD abbiamo finito la nostra giocata Libera
  13. .
    parlato


    Edrick, terminato di pulirsi, si incamminò nella foresta con la speranza di trovare sua sorella Wyaria.
    La fitta vegetazione della foresta sembrava chiudersi su di lui, e Edrick si ritrovò a dover ragionare attentamente per orientarsi. Con una breve pausa, riconsiderò la direzione da cui era arrivato. Mentre il sentiero principale per i contadini gli offriva un punto di riferimento alle spalle, si incamino per ritornare sui suoi passi e ritrovare quelle impronte che aveva notato in precedenza.
    Edrick, mentre cercava quelle impronte, la foresta era diventata per lui prima un intricato labirinto di incertezze, ora sembrava una guida che lo conduceva verso una risposta. Con occhi vigili e determinazione, si incamminò sperando che quelle tracce fossero la chiave per ritrovare Wyaria.
    Dopo qualche minuto Edrick alzo lo sguardo incrociò quello di Wyaria. Sorpreso e sollevato, Edrick la salutò con un sorriso caloroso. "Buongiorno, Wyaria. La tua assenza non ha causato problemi, ma ero preoccupato. Dove sei stata? Tutto bene?"
    Edrick scrutò il viso di sua sorella, cercando segni di disagio o turbamento. Era chiaro che la giovane Manderly aveva trascorso del tempo da sola nel bosco, e ciò suscitava in lui un mix di curiosità e interesse per la sua esperienza. Tuttavia, rispettoso dei confini personali di Wyaria, decise di approfondire con cautela aspettando di cogliere un chiaro segnale dalla sorella.
    Notando l'aspetto di Wyaria e intuendo che qualcosa potesse essere accaduto nel bosco, Edrick continuò con attenzione: "Wyaria, hai attraversato qualcosa nel bosco? Sei sicura di stare bene?"
    Mentre Edrick parlava, il suo sguardo si posava con attenzione sul volto di Wyaria, cercando segni di emozioni nascoste. Le sue sopracciglia si sollevarono leggermente in segno di preoccupazione, e il suo sorriso gentile era un tentativo di tranquillizzare la sorella poi propose con gentilezza: "Il lavoro che ci è stato assegnato dal padre sembra essere andato bene. Cosa ne dici di tornare a casa? Possiamo raccontare al padre il nostro successo e rilassarci dopo questa giornata."
    Edrick offrì a Wyaria un sorriso incoraggiante, lasciando che fosse sua sorella a decidere quanto condividere della sua esperienza e se desiderava tornare al sicuro tra le mura del castello di famiglia.

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    so che non sono 600 parole però più di questo non sono riuscito a scrivere
  14. .
    pensato


    Edrick, ancora intorpidito dalle sensazioni sfocate e sfuggenti del metamorfismo, si sentiva come se fosse appena emerso da un vortice di emozioni contrastanti. La descrizione della battaglia epica rimbombava nella sua mente con un'aura di incredulità. Dolori indescrivibili, urla inarticolate e l'idea di un ragno gigantesco che si scontra con formiche, tutto sembrava un insieme di frammenti confusi di un sogno disturbante.

    Mentre la narrazione della lotta intensa si dipanava nella sua coscienza, Edrick cercava di riconciliare le immagini vivide con la realtà sfocata che aveva vissuto. La verità, avvolta in un alone di mistero e incertezza, si sfuggiva continuamente.

    Intrappolato in un limbo di incertezza, doveva decidere se accettare questa versione della realtà o negarla come un prodotto della sua mente. La sua reazione era un amalgama di curiosità, dubbio e una sorta di timore indefinito nei confronti di ciò che poteva celarsi oltre la superficie di questo enigmatico mondo.
    La sua mente era un vortice di Domande "Ero entrato nella foresta per cercare mia sorella come mi sono addormentato? E se invece ho perso i sensi cosa lo ha provocato? Non capisco."

    "Sarà stato un sogno? Queste visioni, così nitide e dolorose, sembrano sfaldarsi come nebbia al sole. Tuttavia, il dolore persiste, aggrappandosi alla mia coscienza."

    "Forse è una trasformazione, un cambiamento radicale che ancora non riesco a comprendere. La mia mente interpreta il mondo in modi sconosciuti?"

    "Sono stato catapultato in un'illusione, o la mia vita precedente era, in sé, un sogno? Le barriere tra ciò che ricordo e ciò che è stato si sgretolano, lasciandomi con una sensazione di smarrimento."


    Edrick, pur consapevole delle incertezze legate alle recenti esperienze, decide saggiamente di rimandare ogni riflessione che non potrebbe avere risposte immediate. Nonostante la Preoccupazione per non aver ancora localizzato sua sorella non sia diminuita, decide di non voler rimanere in uno stato indecoroso, ancora sporco di fango.

    Allora Edrick decide di dirigersi verso il ruscello per pulirsi e, nel contempo, a esaminare il proprio corpo alla ricerca di eventuali ferite o lividi, ma prima doveva capire dove si trovava.
    Edrick guardandosi attorno e conscio della necessità di orientarsi nella fitta foresta, dedica un momento ai ragionamenti. Riconsidera la direzione dalla quale è arrivato, ricollegandola mentalmente al sentiero principale che ha percorso con la sorella per raggiungere i contadini. Con questo chiaro punto di riferimento alle spalle, comincia ad esaminare attentamente il terreno circostante.

    Le sue dita sfiorano l'asfalto del terreno, cercando indizi sottili e segni naturali. Osserva gli alberi, notando la crescita del muschio su di essi, un indicatore naturale che spesso punta verso nord. Mentre studia la densità e la distribuzione del muschio, Edrick acquisisce consapevolezza della direzione nord e, quindi, del ruscello che cerca.

    Con una chiara comprensione della sua posizione e un senso di orientamento rinnovato, Edrick si incammina risolutamente attraverso la foresta per raggiungere il ruscello.

    Edrick mentre si stava ripulendo nel ruscello ripensa a una cosa che aveva attirato la sua attenzione nel breve tragitto che aveva appena percorso cioè ciò che sembravano delle fresche impronte nel terreno, distinte e marcate. La sua mente si attivò immediatamente notando la cosa più evidente quelle impronte conducono al ruscello, allora i suoi pensieri si catapultarono subito sulla sorella " Devono essere sicuramente di Wyaria, perchè non mi ha aspettato? Per quale motivo si è diretta al ruscello da sola?"

    Una volta finito di pulirsi, la decisione è presa: tornerà sui suoi passi per cercare di seguire quelle impronte e, forse, ritrovare sua sorella. La foresta, prima un intricato labirinto di incertezze, ora sembra essere la guida che lo conduce verso una risposta. Determinato, Edrick si incammina con occhi vigili, sperando che quelle tracce siano la chiave per riunirsi con Wyaria.

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    Orientamento 1
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    Edrick, mentre si nascondeva in precedenza, aveva notato uno degli altri bambini cercare un nascondiglio a qualche metro da lui. Questo dettaglio non sfuggì all'occhio attento di Edrick, e da lì nacque l'idea del suo piano per distogliere l'attenzione di Wyaria senza abbandonare il suo attuale nascondiglio.

    Con un movimento aggraziato, Edrick recuperò un piccolo sasso e, senza far capire da dove provenisse, lo lanciò con precisione al punto in cui aveva notato l'altro bambino nascondersi. Il sasso colpì il bambino, che emise un urletto di dolore inaspettato.
    Edrick, con uno sguardo malizioso, fece in modo che il suo sguardo sembrasse puntare nella direzione in cui aveva lanciato il sasso. Sapeva che Wyaria, attenta ai dettagli, sarebbe stata attratta da eventi improvvisi e da suoni fuori dal comune.

    Lo scopo di Edrick era quello di fare in modo che il percorso della sorella coincidesse con il nascondiglio di quello specifico bambino, complice inconsapevole nel suo piano di sviare Wyaria. Mentre il bambino "ferito" cercava di nascondersi meglio, Edrick osservava la reazione di Wyaria cercando di non emettere alcun rumore.

    La voce di Wyaria risuonava nel campo, e il piano di Edrick era in atto. Ora, spettava a Wyaria decidere se dare importanza a quel rumore o ignorarlo e continuare la sua ricerca altrove. La tensione del gioco aumentava mentre Edrick osservava attentamente l'efficacia della sua astuta mossa.

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