Votes taken by Samuroy

  1. .
    Parlato Leargho
    Parlato Raziel


    La conversazione tra Raziel e il sacerdote in nero si spostò su argomenti più inerenti al culto.
    L’introduzione sulla genesi di Qohor e la migrazione dei dissidenti religiosi di Valyria, lasciò spazio a quello che era il fondamento della religione qohorik: l’offerta di sangue.

    ”Tu che sei cresciuto in un bel palazzo, come questo, dovresti sapere quale sia il bene più prezioso che il Capro ci dona in questo mondo.”

    Gli indici del sacerdote si unirono a formare un arco e si poggiarono sulle sue labbra sottili.
    La domanda posta a Raziel era infida e sembrava volutamente indirizzata verso una risposta fuorviante e errata. Se il giovane avesse risposto senza riflettere, probabilmente avrebbe detto: il Denaro; invece, conscio del tranello, si limitò a pensarla solamente.

    “La risposta che ho in mente, sono certo che sia sbagliata. Non saprei però dirvi a cosa vi riferiate. ”

    Il vecchio sacerdote sorrise apertamente, mettendo in mostra la bianca dentatura. Una piccola risata sfuggì dalla gola del sacerdote, il quale, tossendo, vi mise fine.

    ”Sono lieto che tu non sia cascato nel mio tranello e ti chiedo perdono per aver provato ad ingannarti. Cosa ho provato a farti dire e perchè pensi che sia sbagliata? Non credi che la tua vita e quella dei tuoi cari sia benedetta dal nostro Dio?”

    “Ha indubbiamente provato a farmi dire che fosse il denaro o la ricchezza la risposta corretta. Indubbiamente io e la mia famiglia prosperiamo e sono certo che questo avvenga per intercessione del nostro Signore. Detto questo, se uno ci pensa attentamente, può dedurre che la ricchezza non sia il bene più prezioso che ci viene concesso, altrimenti il Capro Nero non avrebbe così tanti seguaci. Proprio come noi nobili, anche il popolo di Qohor ripone fede assoluta nel nostro Dio, eppure non possiede alcuna ricchezza. Questo è quello che mi ha fatto desistere dal darvi quella risposta.. ”

    Il sacerdote annuì.

    ”Una risposta onesta e abbastanza corretta. La ricchezza, se ci pensi, non è il bene più prezioso, neppure per le persone ricche e benestanti. Cosa ci può essere di più prezioso quindi? ”

    Il ragazzo chiuse gli occhi per meglio concentrarsi sulla risposta più corretta da dare.
    Cosa poteva essere più prezioso del denaro e alla portata di tutti? Doveva trattarsi di qualcosa che possedevano tutti, comprese le persone più povere.

    La libertà

    La parola morì in gola al giovane, che si soffermò a pensare come anche gli schiavi venerassero il Capro Nero. La risposta doveva essere un’altra. Qualcosa che includesse anche chi non era in possesso di una libertà personale.

    “La vita? ”

    Il sacerdote applaudì con moderazione e compostezza.

    ”Esattamente. Molto bene. Il nostro Dio ci ha donato la vita ed è proprio questo il bene più prezioso per ognuno di noi. La cosa che ci rende tutti uguali agli occhi di Nostro Signore. I sacrifici quotidiani che celebriamo offrono a Dio quello che per noi ha valore e ci ricorda che è la vita il bene che dovremmo custodire con più bramosia. Per questo sacrifichiamo così tanti animali. Bestie di cui ci nutriamo e che, con la loro vita, ci permettono di vivere.”

    Il ragazzo si soffermò a pensare che, se la vita era davvero così importante per il Capro Nero, allora perchè permetteva che esistessero le guerre?
    Il suo volto, crucciato da quel dubbio, non sfuggì allo sguardo di Learho.

    ”Cosa ti turba?”

    Il ragazzo, umilmente, rispose:
    “La vita è il bene più prezioso, eppure viene insidiata quotidianamente. Le guerre perché esistono se mettono a repentaglio quello che di più caro abbiamo?”


    Il sacerdote rimase sorpreso dalle parole del giovane e aspettò qualche secondo prima di rispondere.

    ”Mi stupisce che un ragazzo con l’ambizione di diventare un soldato, mi faccia questa domanda. Ad ogni modo, non ho il tempo di darti una risposta esaustiva, ma voglio farti questo esempio.”


    Leargho si accomodò meglio sul suo scranno e poi proseguì

    ”Pensa a Dio come ad una sorgente di acqua purissima. Una sorgente che, scendendo da una montagna, diventa un fiume placido e immacolato. Il fiume crea la vita intorno al suo bacino. Animali, piante e l’uomo si abbeverano nell’acqua del fiume. L’uomo, in un secondo momento, sviluppa altre esigenze e costruisce un mulino sulle rive del fiume. Il mulino macina il grano e produce farina, che servirà per sfamare l’uomo. Il tempo passa e l’uomo, stanco di prendersi cura del proprio mulino, lascia che l’incuria prenda il sopravvento. Il mulino, con il tempo, si sporca e di riflesso inizia a inzozzare le acque un tempo limpide. Mi stai seguendo?”

    Raziel alzò le spalle, denotando un certo livello di incomprensione.

    “Credo di non capire bene.”


    ”Non ti preoccupare. Se ci pensi però è molto semplice. La fonte di Dio è sempre limpida e immacolata. L’uomo però, se non è retto, finirà per sporcare quella fonte così pura. In definitiva, facendola breve, non è Dio che permette la guerra, ma è l’uomo che la crea quando non è centrato sul bene supremo. ”


    “Credo di capire adesso. Grazie.”

    - P.E. base 5
    - Tratto educativo marziale (-25%)
    - 843 parole su 600 minime
    - Competenza Conoscenze Religiose 2
    - Ricompense base: 5 punti esperienza, Conoscenze religiose 1, +5 affinità culto del Capro Nero
  2. .
    Parlato capomastro
    Parlato altri
    Parlato Raziel
    Pensato


    << Non ti conosco e non a guardarti non mi sembri pratico della lavorazione del legno, e questo non è posto per imparare. Se vuoi essere pagato portaci tutti gli attrezzi rotti che torvi e pezzi di legno abbandonati qui intorno, almeno potrò liberare qualche artigiano per fare cose più utili; tieni aperti gli occhi e muoviti velocemente o ti mando via a bastonate e senza paga. >>

    Il ragazzo annuì con la testa, mentre si mordeva il labbro inferiore. La scortesia con la quale l’uomo aveva trattato il rampollo di casa Danaos era punibile con la morte. Una vampata di rabbia avvolse la mente di Raziel. Il capomastro avrebbe imparato, a sue spese, il modo con il quale rivolgersi ad un nobile di Qohor.

    Quindi questo accade se non paleso la mia identità. Dovrei rivelare chi sono e vederlo sbiancare? Implorare per aver salva la vita? Un’altra anima da sacrificare al Capro. Sarebbe una punizione severe e, probabilmente, ingiusta. Devo ricordarmi il motivo per cui sono venuto e dare priorità ad aiutare Qohor. Per quanto sia offeso, non aiuterò nessuno se mi soffermo a mortificare questo bifolco

    Combattuto tra il dovere civico e dovere verso sé stesso e il suo lignaggio, il ragazzo finì per mettere da parte il proprio ego. Scatti di rabbia come quello appena avuto, erano limiti del carattere su cui Raziel doveva lavorare. Più si apriva al mondo e più capiva la falsità dei rapporti sociali intrattenuti fino a quel momento.


    “Tornerò da voi appena avrò fatto”

    Raccogliendo i due secchi da terra, il giovane prese congedo dal capomastro e si avvicinò alla breccia.


    Il vuoto della pietra era stato riempito da una serie di impalcature in legno, poste ad altezze diverse.
    Scale a pioli di varie dimensioni consentivano ai manovali di salire su i livelli della struttura. Raziel rimase stupefatto dell’opera ingegneristica messa in atto ma, al contempo, rimase inorridito dall’arretratezza dell’avanzamento dei lavori.

    Tutto qui quello che siamo riusciti a fare fino ad adesso? I Falnarion non dovrebbero occuparsi di questo? Dovrei sottoporre la questione a mio zio. La manutenzione e ripristino delle mura cittadine dovrebbe essere un argomento prioritario per il Concilio degli Alti Nobili

    La preoccupazione del giovane fu interrotta dal fragore dei tronchi che cadevano a terra. La sua attenzione venne catturata da due imponenti figure, che a fatica facevano rotolare il legno giù da un carro. Parallelamente, altri due uomini, più slanciati e agili, si occupavano di sistemare i tronchi caduti su una serie di pioli di legno incolonnati. I pali, posti su due file parallele, formavano una sorta di binario.

    I tronchi venivano quindi fatti rotolare fino al raggiungimento della postazione dove lavoravano i falegnami. L’uso sapiente del pali in legno, incanalati in quel modo, permetteva il trasporto dei tronchi senza tener conto dell’attrito dovuto alle increspature del terreno.

    Raziel prendeva mentalmente appunti, mentre si avvicinava anch’esso alla postazione dei falegnami. Alcune delle tecniche che stava vedendo oggi, un domani sarebbero potute essere applicate al funzionamento della falegnameria di famiglia.


    Probabilmente qui troverò qualche strumento da riparare.

    Lo sguardo del giovane si posò attentamente sui falegnami al lavoro. Da un lato, mani nodose come il legno che stavano modellando erano impegnate nella segatura dei tronchi per trasformarli in assi. Dall'altra parte, alcuni uomini si dedicavano all'assemblaggio delle scale.


    “Il capomastro mi ha mandato qui a recuperare gli attrezzi rotti.”

    Le parole del giovane furono interrotte dal grugnito di un vecchio falegname. Sui pochi peli che gli coprivano la testa, si erano adagiate un’infinità di trucioli di legno. Quando l’uomo balzò in piedi, la segatura cadde a terra come le foglie di un albero in pieno autunno.


    Nemmeno per un secondo, gli occhi dell’anziano smisero di fissare il legno che stava lavorando. Incurante della distanza che lo separava da Raziel, l’uomo roteò il braccio destro, andando a dipingere un arco nell’aria. Dalla mano nodosa spuntò una sega e quel che restava del suo manico. Entrambi gli oggetti furono lanciati contro Raziel.

    Ma sei scemo?

    Le parole restarono strozzate nella mente del giovane, mentre questo poneva uno dei secchi a protezione del viso. La sega rimbalzò sul bordo del secchio e, miracolosamente, vi finì dentro. I resti del manico invece volarono a terra, lasciando il giovane stranamente incolume.


    ”Non far caso al vecchio Ben. Non ci sta con la testa.”


    Una voce gentile sbucò da dietro un grosso tronco.

    ”In quella cesta ci sono un po’ di attrezzi usurati e avanzi di legno da buttare. Se li porti tu a quel bastar… volevo dire al capomastro, mi fa un favore.”

    Un braccio emerse alla fine del tronco. L’inequivocabile movimento della mano, indicò al giovane nobile l’ubicazione della cesta contenente gli scarti.

    “Perfetto.”

    Disse Raziel con la voce rotta, ancora scosso da quanto appena accaduto.
    Raccolto il manico lanciotegli contro e travasata la cesta con gli scarti, il giovane si allontanò dai falegnami e continuò la sua ricerca.

    In prossimità della breccia, il via vai di manovali si fece più intenso. L’andare e il venire ordinato degli operai ricordò al giovane i suoi giorni in caserma. Il rigore militare a cui erano sottoposti i soldati era in qualche modo simile a quello che vedeva ora nei manovali.

    L’attenzione del nobile si soffermò su un gruppo di uomini che stava scaricando blocchi di pietra dai carri. Similarmente a quanto visto poco prima con i tronchi, anche le pietre venivano spostate grazie all’uso dei legni. In questo caso in blocchi di roccia venivano fatti slittare sopra dei rulli posti a terra. I rulli, ruotando, diminuivano l’attrito del terreno e permettevano lo spostamento dei blocchi attraverso uno sforzo minimo. Questo metodo non sembrava avere pecche, se non che, a volte, i rulli si rompevano sotto il peso della roccia. Quando succedeva, un operaio era sempre pronto a gettare lontano il rullo rotto, sostituendolo al volo con uno nuovo e integro.

    Raziel, senza disturbare gli operai in azione, si limitò a raccogliere i pezzi di legno rotto da terra, finendo così di riempire i suoi due secchi.

    Lo sguardo di un anziano si posò sul giovane nobile, che finì per contraccambiare.
    La schiena del vecchio era così inarcata da indurre a pensare che si sarebbe spezzata da un momento all’altro. Le braccia, unite dietro la schiena, controbilanciavano il peso dell’uomo, evitando che questo finisse a terra.

    Starà pensando che mi sto impossessando indebitamente di questo legno? Meglio chiarire


    “Mi manda il capomastro. Lasciate che porti via il legno che si è rotto. Piuttosto, vi servono ricambi?”

    ”Figliolo, dici a me?”

    L’anziano scoppiò a ridere, intervallando la risata a colpi di tosse rauchi e profondi.

    ”Non lavoro mica. Sono qui a vedere l’avanzamento del cantiere. Dei sapere che ai miei tempi…”

    L’anziano non finì mai la frase. Il sorriso abbandonò il viso e gli occhi tornarono a fissare il cantiere come se Raziel non fosse mai esistito. Il nobile, da parte sua, disinteressato dall’esistenza dell’anziano, lo lasciò lì e se ne andò per la sua strada.


    “Ho riempito i secchi come richiesto. ci sono pezzi di legno ora inutilizzabili e qualche vecchio strumento che richiede manutenzione.”

    Il giovane posò i due secchi ai piedi del capomastro.

    “Non avrò le competenze necessarie a lavorare il legno, ma sono un fabbro decente. Vista lo stato degli attrezzi con cui lavorate, la prossima volta vengo a sistemarli.”

    Pensando di essere stato inopportuno, il giovane aggiunse:

    “Ovviamente, qualora ne aveste bisogno. Ho solo pensato che, visto che i lavori sono ancora in alto mare, ottimizzare le attrezzature potrebbe velocizzare l’andamento dei lavori. ”

    1185 parole
  3. .
    Benvenuto!
  4. .
    Parlato
    Parlato Ylin



    Raziel si avvicina alla massiccia caserma di Qohor, con il cuore pulsante di eccitazione per l'addestramento imminente. La struttura di pietra si staglia imponente contro il cielo, e le bandiere sventolano fieramente sotto il sole mattutino. La sua insegnante, Ylin Saar'kas, è rinomata per aver istruito tutti i migliori arcieri di Qohor e Raziel è ansioso di apprendere da lei tutti i segreti per diventare un eccellente tiratore. La possibilità di poter padroneggiare l’arco come gli arcieri che hanno respinto i soldati di Volantis e i mercenari della Guardia dorata, è uno snodo fondamentale per la crescita del giovane e ambizioso rampollo di casa Danaos.
    Passato il portone principale, Raziel attraversa il cortile interno, dove alcuni membri della Guardia Nera si stanno preparando per la giornata. Lo sguardo di Raziel è attento nello scrutare ogni angolo della caserma. Deve individuare la figura di Ylin tra i presenti, in modo da ricevere le istruzioni per la nuova fase dell’addestramento.
    Finalmente, la scorge al centro del quadrato d’arme, circondata da altri arcieri intenti a seguire le sue istruzioni con attenzione. Il suono delle frecce che sfrecciano nell'aria e il tonfo degli archi in tensione riempiono l'aria.
    Quando Ylin nota l'arrivo di Raziel, interrompe brevemente l'allenamento in corso. La sua attenzione si sposta verso il giovane, e un sorriso abbozzato appare sul suo viso. Si avvicina con passo sicuro attraverso l'area di addestramento, il che attira gli sguardi curiosi degli altri arcieri.
    "Raziel, finalmente sei qui," dice Ylin con voce decisa. "Oggi avremo un allenamento cruciale sull'uso dell'arco. Ci siamo allenati con bersagli grandi e immobili, ma adesso si fa sul serio. Hai bisogno di affinare la tua abilità di mira e la capacità di adattarti rapidamente alle diverse situazioni."
    Raziel annuisce, pronto ad immergersi nell'allenamento proposto da Ylin . La sua insegnante è conosciuta per la sua capacità di creare simulazioni realistiche durante gli allenamenti, e il giovane arciere è determinato a sfruttare al massimo questa opportunità di apprendimento.
    "Dammi un attimo per preparare l’esercitazione." Ylin si allontana momentaneamente e ritorna con una pila di dischi di legno, ciascuno del diametro di un vassoio. Li piazza con cura su un tavolo vicino, poi si volta verso Raziel con uno sguardo che promette sfida.
    "Oggi, come detto, metteremo alla prova la tua precisione e la tua prontezza di riflessi," afferma Paola, porgendo a Raziel l'arco che aveva preso dall’armeria insieme ai dischi. "Il tuo compito sarà colpire quei dischi al volo. Li lancerò in direzioni diverse, simulando condizioni di combattimento reali."

    Raziel annuisce perplesso. Le condizioni per la riuscita sono particolarmente complesse.
    Nonostante non ci siano ostacoli a intercettare la traiettoria di tiro, colpire un disco al volo sembra un compito proibitivo.

    "Spero di essere in grado." La voce del giovane Danaos esce tremando dalla bocca. "Lo vedremo presto."



    Raziel si prepara e, dopo aver indossato i suoi soliti pesi, imbraccia saldamente l’arco con la mano destra. Afferrata l’arma, il giovane procede con la solita routine che è propedeutica al tiro. Incocca la freccia, ricordando di tenere la coda tra indice e medio della mano sinistra; Tende la corda con tre dita della mano; Gira il fianco per portarlo perpendicolare a dove pensa che sarà diretto il piattello. Fa avanzare di mezzo passo la gamba destra, mentre indietreggia della stessa misura quella sinistra.
    Le spalle rilassate mentre il gomito del braccio sinistro si alza e si posiziona parallelo al terreno.

    "Ci sono." L’istruttrice, senza perdere tempo, lancia il primo disco nell'aria. Il legno rotea velocemente, disegnando una parabola morbida a quindici metri dal ragazzo. Raziel, muovendo l’arco, segue il percorso del piattello e, una volta sicuro di averlo sotto mira, scocca la prima freccia.
    Il proiettile vola veloce attraverso l'aria, ma manca il bersaglio. La mira sarebbe stata corretta se il piattello non fosse in movimento. Non tener conto della velocità e della traiettoria del disco ha impedito a Raziel di andare a bersaglio.

    "Ancora"


    Ylin annuisce approvando la determinazione manifestata dal nobile di Qohor. Con un gesto esperto del braccio, la donna lancia subito il secondo disco. Raziel, adesso ancor più concentrato, tenta di anticipare la parabola del disco. La freccia viene fatta partire dall'arco in un istante e, fischiando nell’aria, riesce ad impattare nel punto desiderato. Un sorriso di soddisfazione si disegna sul volto del giovane arciere.


    "Bravo, ma è semplice colpire un disco che segue la stessa velocità e direzione del tiro precedente. Ad ogni modo, vediamo se si è trattato solo della fortuna del principiante. Se non padroneggi l’arco, un tiro come quello ti capiterà una volta ogni morte di sacerdote..."

    Ylin, senza attendere di finire di parlare, afferra un terzo disco e lo lancia in aria con una forza maggiore rispetto a quella usata fino a quel momento. Il cerchio di legno vibra nell’aria come una trottola impazzita. Raziel, colto alla sprovvista, incocca la freccia e tenta di colpire il bersaglio. Il colpo non va a buon fine, limitandosi a sfiorare il bordo ligneo del piattello.


    "Devi essere sempre concentrato. Pensi che il nemico abbia la premura di chiedere il permesso prima di muoversi o attaccare?"


    Il ragazzo non risponde, preferendo restare concentrato sulla mano dell’istruttrice e sullo spazio di fronte a sé.

    L'allenamento prosegue con lanci sempre più complessi e veloci. Ylin dimostra la sua maestria nel variare le traiettorie dei dischi, simulando situazioni più difficili. Raziel, tuttavia, dimostra di essere all'altezza della sfida. La sua abilità con l'arco si manifesta con colpi precisi e, anche molti colpi vanno a vuoto, quelli che colpiscono i dischi al volo spno un passo in avanti nel suo percorso di addestramento.
    La luce del sole inizia a alzarsi lentamente attraverso il cielo mentre l'allenamento continua. Il mezzodì si avvicina. Ylin si ferma dal lanciare i piattelli e, voltandosi verso il suo allievo, applaude il suo impegno e la sua dedizione.
    "Hai fatto progressi notevoli, Raziel. La tua capacità di adattarti alle situazioni è impressionante. Continua così, e diventerai un arciere degno di difendere Qohor e il culto del Capro Nero"
    Raziel, nonostante la fatica accumulata, sorride soddisfatto. L'allenamento intensivo si è rivelato non solo un test di abilità, ma anche un'opportunità per crescere come arciere e guerriero. Con il sole ormai alto nel cielo, i due continuano l'addestramento, pronti a sfidare ogni nuova sfumatura di luce e ombra che si mescola nel cortile interno della caserma cittadina.
    https://got.forumfree.it/?t=79944011 Raziel Danaos
    Addestratore: https://got.forumfree.it/?t=78067607 Ylin Saar'kas
    Addestramento: Tiro con l'Arco contro addestratore
    Requisiti: Arte dell'Arco 3, Combattimento corpo a corpo2
    Ricompense: 9 punti esperienza, sblocca il lv 2 del tratto Marziale
    Parole: 1056 su 1000 minime
    Tratto del pg: Marziale Lv1 (+25%)
    Extra: Bonus benvenuto 12 di 20 + Pesi allenamento
  5. .

    danaos

    Raziel Danaos


    Titoli
    AppartenenzaAlti Nobili di Qohor
    ReligioneCulto del Capro Nero
    CulturaCittà libera di Qohor
    Data di Nascita269 A.A. [Età Attuale: 17]
    Livello9 [Punti Esperienza: 31/100]

    Parametri

    Diplomazia7


    +1 cultura
    +1 semi
    +5 Lvl. up

    Marzialità70


    +3 Base
    +49 Lvl Up
    +1 lvl.up con tratto marziale 3
    +1 Sottocultura
    +4 Sottocultura Bonus
    +2 Tratto educativo
    +1 Quest

    Amministrazione22

    +5 base
    +15 Lvl Up
    +2 cultura

    Intrigo7


    +6 Lvl Up
    +1 Base

    Conoscenze5

    +1 Base
    +5 Lvl Up
    +1 Sottocultura
    -2 Controtratto


    Forza45
    Destrezza25
    Vita103

    50 + 42 (3*70/5) Marzialità +10 Liv.5 +1 evento

    Fertilità51

    Prestigio1

    +1 Evento

    Fama-23

    -10 Sottocultura
    -10 Sottocultura bonus
    -1 Evento
    -2 semi

    Pietà34


    Caratteristiche PG

    AspirazioneDiventare Comandante della Guardia Nera.

    Tratti

    Tratti Culturali

    Città Libere
    Effetti Immediati: +2 Amministrazione, +1 Diplomazia
    Effetti Permanenti: +10% oro iniziale


    Qohor

    Qohor
    Conoscenza +1
    Marzialità +1
    Infamia +10


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    Mutilatore
    Descrizione: I mercenari e gli uomini d'arme di Qohor sono tristemente noti per le loro particolari inclinazioni, le quali comprendono; tortura, trofei di carne, mutilazioni e sacrifici di sangue al Capro Nero.
    Livelli: 4
    Effetti Immediati: +4 Marzialità, -10 Fama, -10 Affinità generale:
    Effetti Permanenti: +10% Guadagno quando si usa Marzialità (Liv.1) - 1/3 attivazioni
    +15% Guadagno quando si usa Marzialità (Liv.2)
    +30% Guadagno quando si usa Marzialità (Liv.3)
    +40% Guadagno quando si usa Marzialità (Liv.4)

    Tratti Educativimarziale

    Marziale
    Livelli: 4
    Requisiti: Non hai altri Tratti educativi
    Effetti immediati: +2 Marzialità
    Effetti permanenti: + 25% exp Add Marziali; - 25% exp altri Add (Liv. 1)
    + Bonus del 15% nelle azioni che prevedono l'utilizzo di Lama
    + 1 punto extra di Marzialità ad ogni Level up( Liv. 3)
    + 3 Gregari a disposizione (Liv. 4)


    imbecille

    Imbecille
    Effetti Immediati: -2 Conoscenze
    Effetti Permanenti: valore max Conoscenze 15, non hai il tratto Studioso



    AbilitàLISTA TRATTI ABILITA'
    Competenze Diplomazia
    Competenze Marzialità

    Arte della Spada 2


    wyqxDdB

    Arte dell'Arco 3


    corpo%20a%20corpo

    Combattimento corpo a corpo 2

    eZYttfg

    Strategia Militare 3

    resistenza

    Resistenza 1

    Competenze Amministrazionecoins

    Economia 2

    lex

    Legge 5

    Competenze Intrigo
    Competenze Conoscenzeorientamento_0

    Orientamento

    stka70S

    Conoscenze religiose Culto del Capro Nero 3

    Mestierib4MmPCT

    Fabbro 4

    Albero delle Artisenso_del_bello

    Albero delle Arti: Senso del Bello

    teatro

    Albero delle Arti: Teatro






    Affinità


    Affinità generichestka70S

    +20 affinità Culto del Capro Nero

    UuawEYs

    +15 Generiche

    Qohor

    +1 Mercanti

    OfTEktN

    Braavos: +1

    UuawEYs

    -5 Popolino

    Affinità Casate
    Affinità pg specifiche
    Affinità png specificheUuawEYs

    +1 Irryo Danaos

    UuawEYs

    -1 Nakir Danaos




    Inventario

    Soldi45 ori, 10 argenti (Credito Lord 70 Ori)
    EquipaggiamentoUuawEYs

    +25% XP bonus add marziali con sforzo fisico (devono essere ruolati in quanto presenti on game)

    lama_acciaio

    Lama Acciaio - 11 Att 4 Dif peso 6

    elmo_acciaio

    Elmo Acciaio - Riduzione danno 5 peso 2

    bracciali_acciaio

    Bracciali Acciaio - Riduzione danno 4 peso 2

    corazza_cuoio_borchiato

    Corazza cuoio borchiato - Riduzione danno 3 peso 2

    Oggettidadi

    Dadi in Legno

    6 ferro

    Aspetto Fisico


    1702803366980razieldanaos

    Ritratto di Raziel ad opera di Van Qohor
    Il rampollo di casa Danaos è alto e robusto, proprio come gli alberi della foresta che crescono fuori dalla città di Qohor. La chioma del ragazzo è composta da rigogliosi riccioli marroni che cadono in modo disordinato, dando al suo aspetto un tocco di naturalezza e dinamicità. Gli occhi, il punto focale del volto, sono di un azzurro liquido e ricordano le acque profonde del Qhoyne. I capelli ricci, gli occhi chiari e la sua statura imponente contribuiscono a creare un'aura di carisma, forza e fascino naturale.
    Raziel si distingue ulteriormente per la sua folta barba, che aggiunge un tocco virile al suo aspetto. I peli scuri e densi conferiscono al suo volto una mascolinità accentuata, evocando l'immagine di un guerriero ardito, in contrasto con l’aspetto e la natura aristocratica degli altri membri della famiglia.

    Le spalle larghe del giovane Danaos completano l'immagine di forza, accentuando le similitudini con gli alberi che circondano la sua città. La tonicità del fisico riflette un impegno costante nell'allenamento marziale, conferendo una base tangibile di forza fisica e leadership al suo carisma.


    Aspetto Psicologico


    Nonostante la ricchezza della sua famiglia, questo giovane non mostra alcun attaccamento alle ostentazioni frivole. La sua insofferenza verso il lusso sfrenato e tutto ciò che è superfluo può essere attribuita alla sua formazione militare. Per il giovane Raziel, la ricchezza della sua casata è vista come una risorsa per accrescere il proprio potere militare e l’influenza all’interno del Concilio degli Alti Nobili Rappresentanti, piuttosto che come un mezzo per sfoggiare il proprio status sociale.

    La sua natura calcolatrice emerge nel suo approccio alla vita. Ogni mossa, sia nel combattimento che nella vita di tutti i giorni, è ben ponderata e riflessa. Cerca in ogni modo di affinare il suo senso di strategia e di un'intuizione tattica, che reputa caratteristiche essenziali nell'arte della guerra. La scelta di privilegiare l'allenamento fisico alla formazione accademica suggerisce una preferenza per l'apprendimento pratico e l'acquisizione di abilità tangibili.
    Raziel tende a essere un individuo di poche parole, ma quando parla, le sue espressioni sono misurate e cariche di saggezza pratica. La sua mente analitica tende a trovare soluzioni concrete e immediate per affrontare le sfide che gli si presentano. In sintesi, questo ragazzo, temprato dall'allenamento marziale, è una combinazione di forza fisica, disciplina mentale e sobrietà sociale. La sua ricchezza non è un motivo di vanto, ma piuttosto un mezzo per perseguire i suoi obiettivi personali e contribuire allo sviluppo della propria casata. La sua personalità riflette una fusione unica tra la determinazione marziale e una saggezza pratica, caratteristiche che lo distinguono in un modo unico e affascinante.


    Storia


    Primogenito di Nakir Danaos, Raziel è stato cresciuto con l'intento di diventare l'erede della propria casata in un prossimo futuro. Sin dalla sua tenera età, il giovane è stato confinato tra le mura del palazzo di famiglia, beneficiando di una protezione completa e di assistenza in ogni aspetto della sua vita.

    L'argento vivo tipico dell'età preadolescenziale, non trovando alcuno sfogo esterno, si è canalizzato nell'interesse marziale e nell'uso delle armi. I genitori, approvando questa predisposizione, hanno concesso a Raziel l'accesso alla sala d'armi, permettendogli di formarsi e allenarsi nell'uso della spada e della lancia. Nel corso degli anni, sono stati ingaggiati schiavi, mutilatori e maestri specializzati per perfezionare le sue abilità combattive.

    Oltre all'addestramento marziale, Raziel si è impegnato con successo negli affari di famiglia, apprendendo le pratiche contabili attraverso l'esperienza diretta con mercanti e banchieri al soldo della sua famiglia.

    Anno 285: Raziel si inserisce nei complessi ingranaggi che governano la dimora dei Danaos, ritenendosi finalmente pronto a giocare un ruolo attivo nella scena politico-economica e militare. Deciso a plasmare il proprio destino e a emergere come protagonista nel prossimo futuro di Qohor, decide di affrontare apertamente suo zio, il capofamiglia dei Danaos. Il confronto, nel quale viene informato sui progetti della famiglia, non porta a risultati tangibili. Raziel esce dalla riunione con una determinazione incrollabile, deciso a dimostrare il proprio valore non solo alla sua famiglia, ma anche all'intera città.



    Edited by Samuroy - 24/1/2024, 15:18
  6. .
    Bene, ora che ho la vostra attenzione, passo a presentarmi. (Se siete qui solo per sapere come fare soldi senza fare nulla, chiudete pure. Anzi, se trovate un modo, condividete)

    Mi chiamo Samu e sono un vecchio fruitore di GDR by Forum (anche se mai a tema GOT). Ho già letto qualche regolamento e
    ho capito di non aver capito. Mi sento un po' come dopo aver visto Interstellar o Shutter Island (colpa mia, che sono da reparto Geriatrico).

    A parte gli scherzi, ho trovato i regolamenti chiari nella loro complessità e molto interessanti. Non appena avrò un po' di tempo, vedo di organizzarmi con la stesura della scheda.

    Buon gioco a tutti :]
6 replies since 16/10/2023
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