Dorothea

Dall'aspetto fisico di Dorothea si possono dedurre le sue origini meridionali. Il tono olivastro del suo viso, dai lineamenti ben definiti e per certi versi leggermente taglienti, i folti capelli castani divisi a metà, che superano abbondantemente le spalle, e gli occhi rossastri, simili al colore del legno di ciliegio, sono caratteristiche tipiche delle genti del sud.
Il suo volto sembra essere stato studiato da un fisico. Ogni elemento si trova nel punto giusto e ha la perfetta dimensione. Non sono presenti difetti visibili sulla sua pelle, se non un leggero strato di lentiggini che si estende sul naso, sotto gli occhi e sulle guance, fino ad arrivare alle labbra carnose.
Aggiornamento
Il cammino della vergogna per le strade di Approdo del Re ha segnato profondamente l'aspetto fisico di Dorothea. La violenza con cui i seguaci del Sentiero Luminoso strapparono le vesti alla prostituta lasciò due piccole cicatrici sulla schiena della donna, che riportò delle ferite anche sul cranio, rimasto calvo per circa un anno.

Dorothea si definisce "una ragazza con le palle". Per via delle sfide che la vita le ha presentato, ha dovuto imparare ad essere egoista, cinica e opportunista. Non si fa scrupoli a compiere azioni generalmente ritenute scorrette pur di guadagnare un vantaggio. Per certi versi può essere considerata una mercenaria, al servizio del miglior offerente.
La sua carriera di prostitua l'ha resa una donna manipolatrice, che riesce però a mascherare molto bene questo aspetto del suo carattere. Come un'attrice, riesce ad assumere il ruolo che più preferisce o che le viene chiesto di assumere.
Queste sue prime caratteristiche normalmente considerate maschili si combinano con aspetti tipicamente femminili, come la sensualità e un senso d'affetto e accudimento verso chi realmente ama.

Dorothea nasce a Fondo delle Pulci, il distretto più povero e putrido di Approdo del Re, dall'avventura di una notte di una giovane prostitua proveniente da Lys e un mercante dorniano sull'orlo del fallimento. La madre, che durante la gravidanza non riesce più a soddisfare i propri clienti, viene allontanata dal proprietario del bordello presso cui lavora. Subito dopo il parto, non essendo in grado di far fronte alle spese di cui un neonato necessita, decide in segno d'amore di abbandonare la piccola per affidarla a un'altra famiglia. Avvolta da un panno sporco con sopra ricamato il nome scelto per lei, la lascia di fronte al Grande Tempio di Baelor, dove viene trovata e portata in salvo da un gruppo di Septe. Il suo nome è Dorothea, che significa "dono di Dio".
La ragazza cresce in un piccolo monastero fuori città insieme ad altre bambine orfane o abbandonate, che, a differenza sua, sviluppano doti intellettuali e un interesse religioso quasi maniacale. Mentre le sue compagne studiano la Stella a Sette Punte, leggono libri e scrivono poesie, Dorothea sogna una vita diversa, da donna libera.
Il diffondersi del credo di Illyria Targaryen nelle Terre della Corona è motivo di scontro tra le Septe che si dichiarano aperte al cambiamento e quelle che invece rimangono fedeli alla tradizione. Dorothea approfitta del disordine all'interno del monastero per fuggire e diventare padrona del proprio destino. Di giorno cerca di rubare qualche moneta ai mercanti nel porto della capitale, mentre di notte si prostituisce, nella speranza di essere introdotta da qualche nobile alla vita di corte.

Dies Irae, dies illa solvet saeclum in favilla
Di passeggio tra le strade di Approdo del Re, Dorothea scopre che una Septa, che l'aveva maltrattata quando ospite del monastero dove era cresciuta, è ricercata per essersi unita al Sentiero Luminoso. La prostituta si mette alla sua ricerca e riesce infine a consegnarla alla giustizia. Il Comandante della Guardia Reale la ricompensa in dragoni per il servizio offerto alla Corona.

Guardie e Ladri
Visto il successo dell'operazione di cattura della Septa ribelle, il Comandante della Guardia Reale affida a Dorothea il compito di individuare e consegnare alla giustizia un fanatico di nome Neemia, che la notte precedente aveva dato fuoco alla Fortezza Rossa. Dopo una dura ricerca, la prostitua si imbatte in un gruppo di fanatici che la spogliano, le tagliano i capelli e la fanno passeggiare nuda per le strade della capitale alle grida di "Vergogna!". Dorothea viene condotta in un rifugio dei fanatici, dove incontra Neemia. Affascinata dal nuovo mondo che il Sentiero Luminoso promette di costruire, in cui regna l'uguaglianza tra cittadini, la donna sceglie di fuggire insieme a lui da Approdo del Re per raggiungere Roccia del Drago, epicentro del culto valyriano.