Condottiero
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Narrato
Parlato Arthur
Parlato Allis, la Sarta
Parlato Robin, il falegname
Arthur era in giro per la Strada dell'Acciaio. Si stava annoiando nella Fortezza Rossa e Lionel era davvero troppo impegnato per poter badare al suo scudiero. E di contro Arthur non poteva fare molto per lui oltre a quei pochi e semplici compiti che il Cavaliere gli lasciava ogni giorno. Per cui il giovane usava tutti i momenti morti per andare ad addestrarsi o per fare nuove conoscenze o ancora per andare ad aiutare dove serviva alla Corte o nella città.
Passò davanti alla bottega del suo amico falegname ed entrò a salutarlo.
Buongiorno Robin, come state? Tanto lavoro? Ero di passaggio e ho pensato di passare a salutarvi.
Il falegname era intento a creare un arco ed alzò lo sguardo da ciò che stava facendo con espressione sorpresa.
Oh buongiorno Arthur. Io sto bene e tu? Il Primo Cavaliere ti lascia libero ogni tanto? Qui si lavora il giusto. Tu dove vai di bello? Hai una meta?
Arthur guardò l'arco con interesse. Gli sarebbe piaciuto averne uno, ma chissà... Un domani se lo sarebbe fabbricato con le sue mani.
Si tira avanti. Ser Lionel è un ottimo Signore. E il suo lavoro lo porta fuori molto tempo. Quindi io sono abbastanza libero di autogestirmi. Stavo cercando la sarta.. Mi piacerebbe imparare a tessere fili e tele come fa lei. Mi potrebbe essere utile in futuro e potrei unirlo all'arte del Conciatore. Sai mica dove ha la bottega? La conosci?
Allis? Si la conosco. Ha la bottega davanti alla mia. Non l'hai vista? È una brava donna, molto gentile. Ti insegnerà sicuramente e se avrai problemi dille che ti ho mandato io, ok?
Arthur gli fece un sorriso di ringraziamento e annuì. Dopodiché uscì e si diresse verso la bottega di fronte a quella di Robin. L'insegna diceva: "Da Allis, Sartoria di qualità" e proprio al di sotto una donna leggermente robusta con un viso rubicondo e simpatico ed una chioma di capelli argentei, non per la razza valyriana, ma per la preziosità del tempo e dell'esperienza era indaffarata con delle bobine di tessuto.
Buongiorno, voi dovete essere Allis. Posso aiutarvi? Quelle bobine devono essere pesanti...
La donna fece un sorriso ed Arthur si fece avanti prendendo quelle tele e seguendola all'interno del negozio. La sarta gli indicò un punto e disse
Poggiali pure lì. Si, sono Allis e voi siete?
Arthur Waters, scudiero del Primo Cavaliere. Vi stavo cercando e per fortuna Robin mi ha detto dove trovarvi.
Bhe mi avete trovata, Arthur Waters. In cosa posso esservi utile?
A dire il vero... Vorrei essere io ad essere utile a voi. Mi chiedevo se mi poteste insegnare qualcosa del vostro mestiere come ha fatto il falegname... Sapete, ad Essos ho imparato a conciare le pelli, solo che sono in difficoltà quando devo fabbricare qualcosa perché non so cucire. Mi potreste insegnare voi?
Bhe Arthur, visto che Robin è sempre molto gentile con me e, da cosa mi dici, ti ha insegnato la falegnameria, nemmeno io mi tirerò indietro. È bello poter pensare di essere ancora utile a qualcuno, ma prima di poter imparare a cucire dovremmo partire dalle basi. Poi starà a te usare ciò che ti serve di quello che ti insegnerò. Vieni con me.
La donna si fece strada all'interno della bottega ed il ragazzo poté osservare un vasto assortimento di velli, fili, tessuti e strumenti che servivano per lavorare tutto ciò. La donna si sedette presso un tavolo ed indicò ad Arthur uno sgabello dinnanzi a lei.
Come ti ho detto... Partiremo dalle basi. Qui dinnanzi a te hai diversi tipi di fibre tessili, alcune provenienti da animali, altre da piante.
So che alcuni tipi di tessuti provengono dal bello di alcuni animali, come pecore oppure capre. Dico bene?
Arthur ricordò quando il Conciatore di Pentos gliene aveva parlato.
Giusto, ma oltre a questi animali, puoi prelevare la lana da alcuni bovini e dai conigli selvatici. Si ottiene tagliando il pelo degli animali con delle cesoie particolari ben affilate ottenendo dei fiocchi che vanno lavati in modo da rimuovere la sporcizia e il grasso in eccesso. Quello che si ottiene è una lana pulita, soffice e morbida, in grado di assorbire acqua e proteggere dal freddo o dal caldo eccessivo la cui tinta diversa dipende dall’animale che l’ha prodotta.
Allis prese un sottile filo di stoffa e lo mostrò al giovane.
Questa è seta ed è prodotta dalla saliva di alcuni insetti chiamati bachi. Si ricava dai loro bozzoli, cioè quelle strutture che pendono dagli alberi e che contengono al loro interno il baco pronto a diventare una falena dal colore bianco. La seta è molto pregiata e il filamento che si ottiene dal bozzolo deve essere prima trattato con acqua calda per ottenere una maggiore lucentezza e flessibilità. Un tessuto in seta è molto leggero, morbido, brillante. Non per nulla viene usato per tessuti sacri e abiti di lusso.
Arthur si guardò intorno e disse
Qui dentro non vedo pellicce. Non la usate?
Ad Approdo del Re è difficile che si usi la pelliccia. Già la lana e i tessuti in lana sono un prodotto poco venduto per via del clima non troppo rigido e dal caldo che sale dal mare. Ma se andrai a Nord sarà facile trovare qualche capo in pelliccia di lupo o montone o volpe. Non posso insegnarti come lavorarla perché non ho le basi.
Arthur trovò quella schiettezza e quella sincerità molto appagante e si accontentò di imparare a lavorare anche altro. Se un domani fosse saluti al Nord avrebbe riempito quelle lacune.
Di certo lassù i sarti lavoravano le pellicce per permettere agli abitanti di quelle zone ghiacciate e fredde di coprirsi con fibre animali che già di loro sopravvivevano a quel freddo grazie al loro pelo.
Prima di andare avanti e passare alle fibre vegetali, devi sapere che alcuni pastori usano il crine dei cavalli per fabbricarsi indumenti. Immagino lo facciano perché purtroppo la povertà non gli permette di venire da me o da altri sarti della città...
Comunque parlando delle fibre vegetali abbiamo il cotone, questo qui, che si ottiene dalla bambagia che avvolge i semi di alcuni arbusti, trattato in modo da ricavare un gomitolo il cui filo verrà fatto passare su una fiammella per eliminare la peluria in eccesso e renderlo più lucido.
Dopodiché verrà avvolto attorno a dei fusi. Il cotone lo si usa per abiti freschi, per le spugne, per le tende e per i ricami.
La donna prese poi un altro tessuto, che però Arthur finalmente conosceva.
Questo non è lino?
La donna annuì
Proprio così. Si ricava dalla corteccia di una pianta che ha proprio questo nome. È in grado di assorbire acqua gonfiandosi e presenta un aspetto molto lucido. Gli steli vengono lasciati a macerare in acqua per qualche giorno in modo da separare le varie fibra tra loro. Così separati, vengono fatti essiccare e poi schiacciati con dei martelli particolari che rompono il legno, ma non le fibre. A questo punto si separano questi frammenti dalle fibre stesse e con un pettine a maglie strette si dividono le fibre lunghe e intatte da quelle corte o spezzate che formeranno poi la stoppa. Con il lino si può fare della biancheria, e dei vestiti leggeri e freschi.
Ora... Con i tessuti usati in questa bottega abbiamo finito. Se vuoi domani possiamo passare al telaio. Ti mostrerò anche alcune armature base per le tessiture.
1235 parole
Marziale
10 p.e base
Sartoria 1 |
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
