Daena Velaryon

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    Daena Velaryon • 28 gennaio 286 • Braavos • Tarda mattinata

    Uscite dall'abitazione Gwendoline prese Daena sottobraccio e con passo spedito, forse troppo per i poveri piedi della valyriana, prese una stradina che conduceva verso il quartiere dei divertimenti della città.
    La Velaryon memorizzò ogni svolta, ogni bottega e ogni cosa che potesse farle da punto di riferimento per tornare indietro, Gwendoline inoltre si era raccomandata di osservare i braavosiani, fare attenzione alle movenze e ai gesti, ascoltare le persone che passavano e capire l'accento.
    Dopo una quindicina di minuti le due donne arrivarono in una piazzetta abbastanza grande con una fontana al centro sormontata da una statua di figura femminile, sulla sinistra dei palazzoni con dei loggiati dove erano allestite delle bancarelle di mercanzie varie, sulla destra invece un palco con dietro un tendone occupava il suolo pubblico.
    «Siamo fortunate, vieni, lo spettacolo sta per iniziare.»
    Daena e Gwendoline si approcciarono, insieme ad altri spettatori, verso il palco; la braavosiana le fece cenno di non avvicinarsi troppo le prime file ma di stare invece un po' più defilate verso il fondo.
    «Se vuoi fingerti una braavosiana non basta solo sapersi travestire a puntino, devi anche saper atteggiarti come una braavosiana, parlare come una braavosiana, mi capisci?»
    «Sì, mentre venivamo qui ho provato ad ascoltare qualche discorso di sfuggita ed in effetti, benché si parli in basso valyriano, l'accento è molto forte, come una sorta di dialetto locale.»
    «Esatto, hai colto il punto. Saper riprodurre la lingua del posto è un punto fondamentale nell'arte della recitazione; osserva e ascolta bene questi teatranti.»
    Gwendoline indicò brevemente il palco, che nel frattempo si era popolato da un paio di guitti.
    Lo spettacolo che stava per essere messo in scena era una commediuccia di terz'ordine, abbastanza dimenticabile per gli standard qualitativi della valyriana ma non era quello il punto su cui focalizzarsi: per quanto alcuni attori esacerbassero fino all'esasperazione i tratti salienti del proprio personaggio - chi quello che cadeva dalle nuvole, chi la svampita, chi quello sempre arrabbiato - c'era anche qualche attore che si vedeva mettersi d'impegno e recitare come se fosse sul palco del più prestigioso teatro di Braavos; erano quegli attori che Daena scrutava e imparava: i gesti compiuti, l'intonazione della voce e le pause fatte nel momento giusto. La valyriana si ritrovò anche a mimare con un fil di voce quello che vedeva con qualche secondo di ritardo.
    Gwendoline la osservava e alla fine del primo atto la prese per mano e la portò sul retro del tendone, dove a quanto pare si stava consumando la tragedia.
    «Noooneeee, ho detto che un'escoooo.»
    «Oh venvia, un fa' la grulla costì, e tu sei la protahonista, un ti pòi miha rifiuta'!»
    «E mi rifiuto eccome, invece, deh! Ma m'hai visto in faccia? Quegli intrugli 'he mi rifili pe' trucchi m'hanno sfregiaha!»
    Quella sì che era effettivamente una scenetta comica, l'attrice principale che non voleva calcare il palco e l'impresario che invece insisteva a farla uscire.
    «Oh bellina ma chi ti hredi d'esse', eh? Ma penzi davvero che un ti si pòssa sostitui'?»
    L'attrice era diventata tutta rossa in volto, era appena esplosa.
    «AH Sì EH!? Allora lo sai 'he ti diho, 'he per me tu tte ne pòi anda' affanculo te e quel gran budello 'uadribuo di tu ma'!»
    La prima cosa che Daena aveva pensato era che cosa diamine aveva appena visto? La seconda era che sicuramente a breve avrebbe dovuto fare qualcosa, di certo Gwendoline non l'aveva portata lì per niente.
    «Mi scusi buon uomo, se è una nuova protagonista che cercate la mia amica potrebbe aiutarvi, non conosce la storia e le battute, è vero, ma niente che un po' di buona improvvisazione non possa risolvere.»
    Ed ecco la bomba appena sganciata dalla braavosiana. Daena non riuscì a nascondere un'espressione sul volto che voleva soltanto dire "Scusa, cosa?".
    L'impresario scrutò Daena dalla testa ai piedi.
    «Ma armeno sai recita'?»
    «Boia deh, maccerto 'he sì.»
    La valyriana sfoggiò il più credibile dei suoi sorrisi falsi, si segnò mentalmente di strozzare Gwendoline non appena sarebbero rincasate.
    L'uomo scosse la testa e le fece cenno di seguirlo, borbottò anche qualcosa sul come era finito in quella situazione e su come avrebbe fatto meglio a ritirarsi in pensione in campagna.
    «Allora, giù, la storia fin qui l'hai seguita no? 'uer baccello der contadino s'è innamorato della lohandiera ma a lei gli garba di più il fabbro, ir contadino e iffabbro si stanno menando tra di loro, poi entri te, li devi divide', hai 'apito?»
    La prima scena del secondo atto era iniziata e Daena aspettava dietro le tende il suo turno. Era nervosa e insicura, eppure cercava di non darlo a vedere, in fondo se Gwendoline l'aveva buttata in mezzo agli squali l'aveva fatto perché era certa che Daena sapeva nuotare. Sapiente modo di autoconvincersi di potercela fare.
    «Oooh, un fahe tanto i ganzillori 'ostì, oh che c'è bisogno di menassi?»
    Daena aveva fatto il suo debutto sul palcoscenico buttandosi a capofitto nel suo ruolo, prima indicava uno, poi indicava l'altro, incrociava le braccia, si metteva le mani fra i capelli e gridava come un'ossessa.
    Il pubblico si divertiva e non sembrava accorgersi che in realtà c'era una valyriana in quella compagnia un po' raffazzonata.
    La Velaryon comunque conquistò i complimenti dei suoi novelli compagni d'avvertura e un paio di nobili di basso rango l'avevano cercata per dichiarare il loro amore eterno e provare a portarsela a letto.
    «Uhm, sì dai, per essere la prima volta a teatro non sei andata male, lo confesso.»
    «Cieli... sono abituata a fingere ma questo è stato completamente un'esperienza diversa, io non ero me stessa ma dovevo essere un'altra persona, con il suo carattere e i suoi tratti distintivi.»
    «Non è semplice essere un attore come hai visto.»
    Gwendoline l'aveva ripresa sottobraccio per incamminarsi verso i loggiati che c'erano dall'altra parte della piazza.
    «E' necessario conoscere se stessi e... dimenticarsi, per poi abbracciare una personalità completamente diversa dalla propria, bisogna adottare nuove movenze e gestualità e al tempo stesso bisogna anche essere credibili e non essere delle caricature di personaggi stereotipati.
    Studiare il personaggio è fondamentale, alcuni attori decidono di passare anche del tempo insieme al soggetto che devono interpretare sai? Conosco qualcuno che per essere un oste credibile si è fatto assumere proprio come oste per qualche mese e apprendere il mestiere.»

    «Beh, immagino sarà stata la sua interpretazione migliore se ha fatto tutto questo.»
    «La migliore interpretazione di un personaggio in tutta Braavos! Sai, le persone come me... e te, si studiano i prototipi dei vari personaggi per tutta la vita, dobbiamo essere in grado di passare da uno all'altro, a volte ti servirà fare la parte di quella dura che non deve chiedere mai e a volte quella della povera fanciulla indifesa.»
    Daena annuiva, aveva compreso il senso del discorso.
    «Un buon attore si specializza o nella commedia o nella drammaturgia, un ottimo attore sa fare entrambi. Un attore perfetto invece... non ti accorgi neanche che lo sia per la naturalezza della sua recitazione.»
    Si fermarono davanti un chiosco che vendeva monili in oro e gemme preziose, il mercante non si lasciò sfuggire le prede e le fermò facendo ammirare la preziosità dei suoi articoli.
    Gwendoline sorrise di ricambio al mercante ma fece un cenno di diniego e proseguì la sua passeggiata, sempre con Daena sottobraccio.
    «Recitare è indossare la maschera di qualcun altro, sono giunta a questa conclusione.»
    «Non avrei potuto dirlo meglio.»
    «In fondo tutti già recitiamo una parte, il mercante di prima recita la parte del brav'uomo affabile, quella donna laggiù della piaciona, tu della mercante e io di quella che non sa cosa fare della sua vita. Basta solo cambiare maschera e posso essere chiunque io desideri; dimentico chi sono e assumo una nuova personalità, è questo recitare, giusto?»
    Gwendoline sorrise compiaciuta.
    Un silenzio valeva più di mille risposte in quel caso.


    Addestramento da Pupillo Primario - Recitazione
    Parole post: 1303
    Parole richieste: 600 (credo, non mi ricordo mai quelli da pupillo quali sono i requisiti xD)
    Tratto: Spia lvl3
    Controtratto: Impudente
    Requisiti: Intrigo 29 (attualmente 65), Spionaggio 3 (preso qui)
    Ricompense: 14 punti esperienza, tratto Spionaggio 4
    Daena Velaryon
     
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    Punti esperienza totali: 23 (14 punti base + 3 tratto + 2 lunghezza + 4 bonus mod)
    Competenza: Spionaggio 4
    Affinità: + 3 Affinità Gwendoline
     
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