Posts written by Albi_96

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    E sorry parte 2...


    Dagon • 23 febbraio • Alba •Fantasma - flotta di Dagon • Arcipelago di Ibb


    Mentre la flotta di navi lunghe iniziava a invertire la rotta, Swenn comprese che ciò che aveva appena consigliato era stato preso fin troppo alla lettera da parte del Capitano della Fantasma: "Attenzione Westerosi...ci è già andata bene con le navi di Lorath, quanto a lungo vorrete sfidare le acque di questi luoghi?" Era chiaro che l'uomo non conoscesse il vero legame di Dagon con l'Abissale ma difficilmente le sue parole di avvisaglia sarebbero state accolte da degli uomini di Ferro pronti al saccheggio. Addestrati e feroci, questi si preparavano per il combattimento con una disciplina temprata da fin troppi giorni di navigazione senza alcuna vera razzia.
    I marinai di Ibb, fino ad allora ignari delle intenzioni ostili, iniziarono a percepire troppo tardi del cambiamento d'atmosfera. Le loro movenze sul ponte divennero più caute; alcuni si fermarono per scrutare con maggiore attenzione la flotta che ora cambiava direzione, altri invece continuavano a svolgere le loro varie mansioni non credendo che a breve sarebbe tutto cambiato nelle loro vite. I visi dal colorito olivastro degli ibbenesi di poppa si contrassero in espressioni di allerta proprio mentre un Uomo di Ferro si avvicinava a Dagon
    "Distanza ottimale raggiunta!" aveva annunciato segnalando che le navi lunghe si erano posizionate strategicamente ai lati della nave ibbenese. Il porto era quasi totalmente scomparso nuovamente nella nebbia ma non poteva essere realmente troppo lontano.
    La salva di frecce fu lanciata, segnando l'inizio dell'assalto. Gli arcieri, situati sulle navi laterali, miravano a neutralizzare i marinai visibili e qualsiasi figura di comando potesse essere a bordo. Nella confusione, la nave ibbenese cercava disperatamente di manovrare, ma la sua ampia struttura e il carico la rendevano meno agile. Le frecce fischiavano nell'aria, alcune andando a segno e causando immediato caos sul ponte.
    I guerrieri delle Isole di Ferro si lanciavano verso la nave ibbenese con uncini e corde, pronti per l'abbordaggio, mentre verso prua della nave ibbenese un uomo o una donna cominciava a urlare verso il cielo suoni gutturali incomprensibili, non solo a causa della distanza. Aveva nelle mani due grosse bacchette simili a mazze e le percuoteva su uno strumento simile a un tamburo. Non faceva troppo rumore ma i battiti erano cadenzati. Il clangore del ferro riempiva l'aria mentre gli isolani saltavano a bordo, scatenando un furioso massacro. Già perché non era una battaglia, per quanto esseri mostruosi sotto alcuni aspetti, gli ibbenesi cadevano di fronte ai colpi delle asce dei loro assalitori.
    Solo un paio di creature, vestiti leggermente diversi dalla moltitudine avevano risposto decentemente all'assalto, uno era riuscito a prendere tra le proprie mani due visi degli uomini di ferro, schiacciandoli in un colpo uno contro l'altro così violentemente che perfino gli elmi si erano incastrati nei crani degli altri.
    Mentre la razzia infuriava, l'attenzione di alcuni uomini delle Isole di Ferro si rivolgeva verso il carico, ansiosi di scoprire se tra le merci vi fossero segreti o tesori nascosti. La loro ricerca era frenetica, guidata dalla speranza di trovare qualcosa che potesse giustificare il rischio preso nell'assaltare quella nave apparentemente indifesa.

    Come detto nello scorso post sono comunque tutti non veri e propri soldati, motivo per cui se Dagon decide di unirsi alla mischia puoi narrativamente descrivermi l'uccisione di uno o più ibbenesi. La situazione è comunque in piena mano agli uomini di ferro che stanno facendo carneficina non avendo ricevuto da Dagon ordini chiari su cosa farne dei marinai.

    Parole: 502

    Termine: 14/5
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    ritardo potentissimo....
    uff


    Ausel • 9 febbraio • Mattina • Strade di Myr - fucina


    La figura incappucciata si fermò per un momento, apparentemente sorpresa dal coraggio o forse dalla follia di Ausel. L'acqua che sgocciolava dal suo mantello formava piccole pozzanghere scure sul pavimento di pietra della bottega. Un breve sorriso sembrò formarmi sulle labbra nascoste nell'ombra del cappuccio prima di rispondere con una voce calma ma carica di un freddo intento.

    "Scommetto che il Dio della Luce avrebbe i suoi piani per te, ragazzo, ma dubito che comprendano l'unirsi a me." La sua mano stringeva fermamente la lama "Non sei qui per caso, dici? Il segno ti ha chiamato, ah, e se fosse realmente così? Forse, allora, dovresti ascoltare più attentamente."
    L'uomo fece un passo avanti, riducendo ulteriormente lo spazio tra lui e Ausel. "Ma se sei veramente inviato dal Dio Rosso, dimostramelo, dimostraglielo. Non con parole vuote, ma con azioni. La luce non si nasconde nell'ombra, non si ritrae di fronte al pericolo."
    Dal modo in cui parlava, era chiaro che l'intuizione di Ausel fosse stata corretta.
    "L'Alta Sacerdotessa Kinvara ci aveva detto che avremmo trovato alleati, non immaginavo così presto, però...bene"
    Lo sguardo dell'uomo si diresse verso il fabbro.
    Kayax, il tuo contributo è stato prezioso, rintracciare tutti quegli sporchi myrensi sarebbe stata dura senza il tuo aiuto, peccato che in passato tu abbia deciso di tradire chi ti aveva fatto nascere. Lo sguardò passò ad Ausel.
    "Quest'uomo ha tradito la nostra Città, ancor prima di rinnegare il Signore della Luce. Il suo scopo di espiazione è dunque giunto al termine, ora può morire."
    "Cosa? NO! NO! Io...io...io vi ho indicato le persone, vi ho detto delle fucine che lavorano per la milizia!! No, no!"
    La figura incappucciata sorrise, questa volta visibilmente nonostante gli occhi oscurati dal cappuccio. "Sì, hai servito il Dio della Luce, ma il tradimento non può essere lavato solo con servizio, Kayax. La redenzione completa richiede un sacrificio finale, e il tuo tempo è giunto. E inoltre, lavori tanto quanto loro il metallo, e non possiamo permetterci questo".

    Parole: 322

    Termine: 12/5
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    Leonard Marbrand • 25 febbraio 286 • Roccia del Drago




    Leonard cercò di osservare nei dettagli il percorso che le guardie gli avevano fatto fare in quei minuti. Sarebbe certamente servito nel breve periodo se le cose non fossero finite nel migliore dei modi ma, se invece così fosse stato, conoscere le strade e le vie di Roccia del Drago gli sarebbe certamente servito in futuro. Ancor più di Approdo del Re, Roccia del Drago non era solo un'isola ma la base morale, strategica e storica della famiglia Targaryen e dei suoi soldati. Se per qualche motivo quel castello fosse rimasto intatto al termine della guerra del Marbrand, la speranza che i Targaryen sarebbero potuti tornare in futuro sarebbe facilmente divampata in qualche cuore. Il fatto che i finti seguaci dei Sette Dei l'avessero occupata aveva già minato il potere di quella famiglia, il che andava a favore delle sue azioni, ma non era altro che un altro invasore non voluto.
    "Mmh?"
    Erano voci di bambini?

    Già, così sembrava. Gli eretici lo avevano dunque portato correttamente nel luogo richiesto. Cantavano? Recitavano? Ancora non sentiva bene ma non era molto diverso da cose che aveva vissuto nel passato. Septon e septe erano soliti formare la fede dei ragazzi anche attraverso quelle azioni e quei fanatici non dovevano aver rinnegato completamente le usanze con cui erano cresciuti o che avevano visto attuare sugli infanti.
    Santa Illyria, sorella nel cielo
    Lo sguardo di Leonard si assottigliò.
    Non avevano colpe, erano solo bambini...ma quando si camminava sul cammino del sacrilegio si poteva poi rinnegare il passato? La Madre avrebbe certamente dato una risposta affermativa a Leonard...ma quanto si poteva mettere nel piatto del perdono sulla bilancia del Padre?
    Quanto le colpe potevano essere lavate via?
    In ogni caso, aspettò che la donna che le guardie fanatiche gli avevano confermato essere Septa Unella smettesse di rimproverare il povero Ben. Avrebbe volentieri smorzato la propria aria seriosa che si fosse fatto prendere dalla nostalgia dei momenti in cui anche lui mal sopportava alcune lezioni impartite da Septa Agatha e Maestro Abraxas...ma non c'era tempo per quello.
    "Hanno già una buona padronanza" commentò facendo un passo e giungendo alle spalle della Septa eretica "Ma gli Dei ci insegnano che dobbiamo e possiamo dare sempre di più" Guardò Ben.
    Neanche in quel momento sorrise.
    "Septa Unella, dico bene? La chiamata degli Dei mi ha portato a voi. Spero perdonerete la freddezza che muove le mie parole ma come può il futuro del nostro credo rimanere ancora su questa isola?" Osservò i bambini presenti, come per provare a contarli sommariamente.
    "La fede ci protegge, Septa, ma siamo noi in grado di proteggere con la lama chi deve ancora imparare ad amare i nostri Dei così come facciamo noi?"
    A quel punto guardò in maniera tra il deluso e il severo Septa Unella, in un modo che nemmeno Preston avrebbe fatto davanti al più imperdonabile degli errori di un figlio.

    Parole: 467
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    Josephine Mallister• gennaio 286 • Boschi del Nord • Notte


    Nell'immensità di quella estasi mistica, Josephine si trovò improvvisamente trasportata in una densa foresta al crepuscolo. Il fruscio delle foglie e il sussurro del vento erano interrotti solo dal lontano clangore di metallo e dai grida di battaglia. Sembrava quasi quello ascoltato poco tempo prima durante la visione del Padre...ma questa volta era più nitido, denso...più vicino. Il terreno era cosparso di foglie secche e il cielo sopra era quasi completamente occultato dalle cime intrecciate degli alberi alti. Sembrava giorno ma era tutto così oppressivo che nemmeno guardando il sole avrebbe potuto dirsi certa di quale ora fosse.
    Nella mano sinistra, che gocciolava sangue, difficile dire di chi, Josephine impugnava una rudimentale lama di acciaio, nella cui elsa vi era incastonat il medaglione che splendeva ancora di luce azzurra. Dentro vi era la stessa pietra preziosa che aveva cominciato a conoscere durante le visioni.

    D'improvviso, davanti a lei, si materializzò una figura imponente di un antico guerriero, vestito con un'armatura scintillante, che brandiva una spada multicolore. Nemmeno in vita la Lady poteva dirsi certa di aver visto così tanti colori, e ora erano uno vicino all'altro, che fluttuavano sulla lama della spada come se fossero acqua. Con una voce tuonante, il guerriero si rivolgeva a lei: "Devi dimostrare il coraggio necessario per proteggere il tuo popolo. Qualsiasi sia il prezzo per la tua famiglia, qualsiasi sia il costo per i tuoi conoscenti".
    Con quelle parole, apparve davanti a lei una scena di battaglia: i suoi uomini erano circondati e superati in numero, combattendo contro un nemico che non sembrava così oscuro come quello visto. Erano uomini, uomini ben definiti e dalle armature fin troppo comuni.
    Nonostante la paura evidente nei loro occhi, c'era ancora una speranza, un'attesa per un segno di guida e coraggio.
    Dove...dove le aveva viste quelle armature? Cuoio imbottito, elmi grezzi di ferro, scarponi e stivali pronti a sostenere il gelido dell'inverno...e dietro di lei gli stemmi insanguinati dell'Aquila Argentea.
    "Le nostre lame sono affilate!!" A pochi metri da lei, uno di questi soldati si stava per avventare su un giovane ragazzo ormai senza elmo, visibilmente ferito e con l'aquila sul mantello. Doveva essere un cavaliere visto l'armamentario pesante.
    Un cavaliere che stava per morire.

    Nuova quest del cammino...
    con un inizio bello secco!

    Parole: 361

    Termine: 12/5
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    10 punti esperienza base + 8 punti lunghezza - 0 post sotto 300 parole + 4 mod + 3 interazione = 25 + 30% ritardi subiti = TOTALE 33 PUNTI ESPERIENZA

    1 punto diplomazia
    1 punto parametro a scelta
    Affinità Culto dei Sette Dei +10
    Pietà +2
    Sblocchi "Misericordia della Madre": 2 punti parametro extra ad ogni level up;
    (ricordo che i "poteri" possono essere usati solo alla fine del percorso e dopo aver completato gli add richiesti).
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    Perfetto!
    Apri pure un add tutorial a Volantis!
    Qui il regolamento per aiutarti: x
    Una volta scritto nella sezione di Volantis x, linkami pure qui per la valutazione:
    x

    In seguito arrivo io per la quest introduttiva
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    Ciao, allora due cosette:
    grafica
    mi sa che ti è saltata l'immagine della casata in alto, vicino al ritratto della PG!

    parametri:
    prestigio mi sa che dovrebbe essere 0 perché non vedo modificatori attivi sui tratti che hai scelto
    idem la fama

    background:
    Ti faccio un appunto sulla storia, canonicamente l'ustione della gamba non è stato un "dono" del Dio Rosso. Gli interventi divini sono disciplinati dal regolamento e fanno sempre riferimento a decisioni collegiali del Concilio (staff).
    Questo non vuol dire che Lyssa non possa credere che sia stato il Signore della Luce a salvarla, anzi, ma detto off game tra noi, ti volevo avvertire che così non è e non potrebbe essere stato!

    Per il resto tutto a posto! Dimmi quando hai fatto e se hai domande o dubbi sono qui!
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    Fatemi breve recap sorry che mi son perso, così vi dico
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    sorry per il ritardo


    Dagon • 23 febbraio • Alba •Fantasma - flotta di Dagon • Arcipelago di Ibb


    "No, Westerosi...non tutti i porti sono semplici porti" lo disse con un filo di voce, come se non fosse poi così interessato al fatto che Dagon gli desse retta. D'altronde non era lui lo straniero in quella terra esotica.
    Con il comando di mantenere la rotta, la tensione tra gli uomini delle Isole di Ferro rimaneva palpabile. Le navi della flotta rallentarono, avvicinandosi con precauzione alla forma che emergeva sempre più chiara dalla nebbia. La figura si rivelava una nave dalle linee inusuali, con uno scafo ovale e ampio, ottimizzato per massimizzare lo spazio di carico, permettendo alla nave di trasportare una grande quantità di merci, il che suggeriva per essa una funzione primariamente commerciale o di pesca. Era dotata di una larga coperta che sembrava quasi vuota, ad eccezione di alcune piccole strutture sul ponte che potevano essere contenitori o balle di merci coperte. Nessuna armatura scintillava né armi erano visibili, un segno che non si aspettavano confronti ostili.
    Sulle assi di legno del ponte si muovevano alcuni uomini che, a giudicare dall'abbigliamento leggero e funzionale, potevano essere mercanti o pescatori di Ibb, anche se osservare i loro lineamenti era ancora impossibile.
    "Non è una nave da combattimento" mormorò Swenn, stando al fianco del capitano e scrutando il visitatore attraverso la foschia. "Ma potrebbe essere carica di merci... o di informazioni."
    Indossavano tuniche di colore chiaro e cappelli larghi, forse per proteggersi dal sole più che come difesa da eventuali attacchi. Questi uomini sembravano indaffarati, a primo avviso ignari della presenza delle navi delle Isole di Ferro ma, a pensarci bene, forse semplicemente non preoccupati da esse.
    All'orizzonte, oltre la nebbia che si diradava lentamente, si intravedeva ancor di più il profilo di un porto. Le descrizioni di Swenn sembravano adattarsi a quello che ora si delineava davanti agli occhi dell'equipaggio: strutture basse costruite in legno e pietra, pontili che si estendevano nell'acqua, con diverse imbarcazioni ancorate o in manovra di attracco. Un luogo vivace, dove il trambusto dei lavoratori e il richiamo dei mercanti creavano un'atmosfera di laboriosa attività. Proprio dal porto, inoltre, iniziarono a emergere dalla nebbia alcuni dettagli, conferendo al luogo un'atmosfera sottilmente inquietante: primo tra tutti, un'antica statua di pietra eretta su uno dei moli più esterni, sembrava vegliare sul porto. L'opera raffigurava una figura umanoide con tratti marcatamente esagerati: occhi troppo grandi, quasi vuoti, e una bocca spalancata in un'espressione che poteva essere di stupore o terrore. Licheni e muschi cresciuti lungo le sue crepe ne accentuavano l'aspetto spettrale, come se fosse un guardiano dimenticato dal tempo.
    Più in là, un'altra peculiarità era evidente: alcune delle imbarcazioni ancorate presentavano strane figure di prua, non i classici simboli o animali ma forme distorte e contorte che sembravano quasi torcersi in angoscia. Queste sculture, anziché adornare, sembravano quasi un monito o un avvertimento per chi si avventurava troppo vicino.

    Parole: 467

    La Fantasma si può avvicinare al porto (e in tal caso descrivimi se vuoi toccare una delle banchine o ormeggiare al largo) oppure puoi farla bloccare prima e intercettare la nave di Ibb.

    +10% ritardo

    Termine: 26/4
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    Leonard Marbrand • 25 febbraio 286 • Roccia del Drago




    "La Profetessa Illyria"
    Ripeté, questa volta inserendo anche il nome che aveva sentito.
    Se si erano strutturati in modo così verticale, alla base doveva esserci una cieca fedeltà...agli Dei o a chi doveva parlare per loro. In fondo quegli uomini forse pensavano anche di essere nel giusto, come lo pensavano i nobili che continuavano a servire la famiglia dei Targaryen. Peccato che si sbagliavano e non c'era altra soluzione se non quella estirpare quelle convinzioni. In fondo però, non erano altro che nemici che già si combattevano tra loro, perché non farà azzannare tra loro le povere fiere, prima di terminarle entrambe?
    "Capisco...allora mi recherò da Sorella Unella" disse con un segno del capo, prima di bloccarsi per sentire gli ulteriori ragionamenti del fanatico...il falso re...su qualcosa concordavano dunque.
    Ho aperto la semi col maestro di Capo Tempesta appunto per far aggiornare Leonard di cosa è accaduto dopo la morte del Vecchio Leone. La questione dell'Ovest è già di sua conoscenza.
    A volte, per quanto gli uomini cerchino di seguire la Luce della Vecchia, ci sono forze più oscure che riescono ad annebbiare quel cammino, il falso Re lascerà dietro di sé dolore e tragedia, ma non è l'unico, perché tutti quelli che lo seguono si sono fatti colpevoli di aver tradito gli Dei e i loro figli.
    Incrociò le braccia...forse anche su quello avrebbero concordato.
    Avrebbe potuto perdonarlo il Guerriero per non aver reciso quella testa in quell'istante? Il Padre aveva a cuore il piano più grande che stava cercando di salvare?
    In preghiera avrebbe dovuto riflettere su ciò.
    "Ed è importante come dicevo che i giovani crescano con questi dogmi...mostratemi la via per la torre del Drago Marino, dunque, e se le lame non saranno ammesse, le lascerò ai miei fratelli qui presenti. la fede protegge chi la protegge."
    Mise una mano all'impugnatura del Nightrider, pronto a sganciarlo dalla cintola e lasciarlo al suo primo ex-schiavo.

    Parole: 308

    Perdona il ritardo, ora posso tornare più spedito coi post!
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    Ausel • 9 febbraio • Mattina • Strade di Myr - fucina


    Il fabbro, visibilmente agitato ma cercando di mantenere un'apparenza di calma, lanciò uno sguardo furtivo verso un angolo oscuro della bottega. I suoi occhi si allargarono impercettibilmente, segno di un timore crescente. Le sue mani, coperte di sporco e cicatrici, tremavano leggermente mentre teneva stretto un martello, come se cercasse conforto nella sua pesantezza.
    "È un segno... ci dicono quali..."
    Dal buio dietro il fabbro, una figura si mosse lentamente verso la luce. Era un uomo incappucciato, alto e magro, il cui mantello scuro era intriso dalla pioggia incessante. Il volto era nascosto nell'ombra del cappuccio, ma la lama lucente che stringeva in mano brillava minacciosamente alla luce del fuoco della forgia.
    "Suvvia, non essere timido, lo puoi dire"
    Con passi calcolati, l'uomo incappucciato si posizionò tra Ausel e l'unica via di uscita visibile. La sua presenza era imponente e il freddo metallo della sua arma emanava una minaccia silenziosa ma eloquente. Non era necessario fare troppi ragionamenti, la sua intenzione di impedire qualsiasi discussione che potesse interferire nel suo piano ed era chiaramente espressa dalla posizione del suo corpo e dall'impugnatura ferma della spada dalla punta leggermente ricurva.
    L'accento era di difficile individuazione, in fondo Ausel aveva abitato poco in quel continente, ma poteva dirsi certo che non era quello di Myr, anzi sembrava molto più esotico
    "Chi sei tu per cercare questo simbolo? Io vedo un semplice ragazzino che osa essere così curioso da frapporsi al volere del Signore della Luce...tsk, non preoccuparti, non subirai niente di male per quanto hai ricercato oggi, ma dobbiamo fare in modo che tu ti dimentichi di questa giornata, non èv vero? Tanto oramai sarà tutto finito, forse è il caso che tu vada a dormire e ti risvegli col sole nel cielo."
    di certo, uscire era impossibile fino a quando quell'uomo incappucciato rimaneva armato, fisso ed eretto di fronte alla porta chiusa.
    "Non rifiuterei, fossi in te"
    A parlare era di nuovo il fabbro, poco distante da Ausel. Era rimasto immobile ma sembrava che la voce avesse acquisito nuova e maggiore sicurezza.

    Parole: 332

    +10 % exp a fine quest

    termine: 25/4
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    Perdona ancora il ritardo, ti lascio ultimo post poi chiudiamo questa e apriamo la prossima!



    Josephine Mallister• gennaio 286 • Boschi del Nord • Notte


    Josephine sussurrava, preghiere, speranze, timori, difficile capire per quelle figure ammantate dall'aspetto di bambine. Loro erano lì solo per uno scopo, che probabilmente neanche capivano, che probabilmente neanche era di loro interesse. Il timbro della sua voce tremava mentre quelle parole si intrecciavano con i sospiri del vento, che leggermente spirava ogni tanto. Le erbe piegate dal corpo caduto della bambina si agitavano, quasi a voler offrire un ultimo, triste saluto. Attorno a loro, il mondo continuava a proiettare una luce dalle tenebre, ignaro di quelle vite, o forse proprio sospinto da chi viveva e chi moriva.
    la giovane Lady, con le mani ormai macchiate dall'atroce necessità del sacrificio, era in quel momento pari al pilastro della fede che l'aveva sempre sostenuta, ma poteva resistere davanti al peso di quelle scelte? O sarebbe diventata come una corazza troppo stretta? Domande senza risposta, del perché un tale sacrificio fosse necessario, del perché la Misericordia Divina avesse dovuto scegliere tra due apparizioni.
    Speranze e Innocenza...erano veramente quelle? Era così semplice definire il mondo con i sentimenti umani? O gli Aspetti vivevano in fondo di altro?
    In quel momento, una brezza più forte scompigliò i capelli delle bambine e portò con sé un profumo di pioggia. Era come se la natura stessa cercasse di lavare via il sangue, di purificare il dolore con la promessa di un nuovo inizio.
    Pioveva, sì, ma proprio quando il cielo era stato testimone della tragica scena, sembrò aprirsi una breccia tra le nuvole. Un raggio di luce la colpì, avvolgendo il suo viso in un calore che andava oltre il semplice tocco del sole.
    Una voce, dolce e materna, echeggiò in lei, mescolandosi al profumo della pioggia. "Mia cara figlia" iniziò la voce "nel grande disegno del mondo che vi abbiamo donato, ogni atto di Misericordia è bilanciato da un sacrificio. Hai compiuto una scelta difficile, ma necessaria. Non è solo dando la vita che si manifesta l'amore, ma a volte anche permettendo alla morte di fare il suo corso. Non solo l'atto di salvare, ma anche nel saper accettare il corso degli eventi. Questo è il vero volto della Misericordia. La sofferenza dell'Innocenza, come la definisci, non è stata vana".
    Improvvisamente smise di piovere, ma non perché non cadevano più gocce ma perché quelle che vi erano erano ora sospese a mezzaria.
    "Guarda tua figlia, la Speranza," continuò la voce della Madre, "in lei vive anche l'Innocenza. Non nel respiro che ha lasciato, ma nel ricordo e nell'amore che continuerai a portare. Il tuo dolore non sarà dimenticato, né la tua prova ignorata. Sii forte, mia figlia, perché molte saranno ancora le prove.

    Parole: 430

    Termine: 25/4

    +10% exp a fine quest
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    Ciao e benvenuta! Vedo che ti hanno già dato qualche consiglio, in caso di dubbi non esitare a chiedere!
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    Benvenuto!!
    Per qualsiasi consiglio e supporto passeranno i nostri staffer!
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    arrivo a chiuderti in ritardo. A breve riapriamo.

    Ricompense:
    10 base + 4 interazione + 2 mod - 2 malus lunghezza = 14 exp + 10% ritardo = 15 exp
    2 punti diplomazia
    1 punto conoscenza
    1 punto intrigo
    +2 prestigio
    +2 fama (per l'aiuto dato ai taglialegna)
    +4 affinità Citta Libere
    +3 affinità popolino
1671 replies since 28/8/2014
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