Posts written by Ascalon

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    Entrando in contatto con il freddo acciaio della lama, il corpo del pescespada veniva investito da un brivido lungo la schiena. Non era la temperatura del metallo a farlo rabbrividire, era il significato di quel contatto l'origine! La mente volava verso casa, dove qualche mese prima quel giovane non era nient'altro che il primogenito di una casa insignificante, un ragazzino viziato i cui occhi si erano posati solamente sulle baie del castello di famiglia. Non sapeva niente del mondo, non sapeva del vuoto allo stomaco provato privando della vita un altro uomo, del mal di mare, della politica e di tutto ciò che in così pochi mesi di viaggio aveva imparato. Sembravano quasi due persone completamente diverse, ma separate unicamente da un paio di mesi. Sorrise leggermente; se quello era il piano di marcia si sarebbe ritrovato sul trono del mondo in un altro paio di mesi.
    Lentamente Eivor tornò in posizione eretta con una strana sensazione addosso. Si aspettava qualcosa di più... credeva che una volta rialzato si sarebbe sentito diverso, cambiato. Invece era lì, lo stesso di mezz'ora fa, l'unica cosa cangiante era il titolo con cui lo avrebbero nominato d'ora in avanti. "Ser", aveva dato così tanta importanza a quel momento solo per infine sentire il nulla, come qualsiasi altra cosa con cui veniva in contatto. Quel brivido provato per qualche istante era già svanito come un eco lontano, mentre la sua testa si proiettava di già sul prossimo obiettivo: Radunare l'esercito e conquistare la gloria con il sangue dei suoi soldati e con quello dei suoi nemici.
    Lo sguardo incrociò quello dello zio, che sembrava visibilmente provato dal discorso di consacrazione, probabilmente erano parole cariche di significato per quell'uomo così attaccato ad onore e valori. Eivor strinse virilmente la mano dello zio guardandolo negli occhi. »Non ti deluderò.« Ovvio che non lo avrebbe deluso, il fallimento non era contemplabile. Quel "Non ti deluderò", però, era rivolto a sé stesso e non allo zio. Non avrebbe deluso la sua ambizione e la sua fame, piuttosto la morte. Una gloriosa morte. D'altronde, nonostante tutti quei sogni di grandezza e piani strategici, Eivor non era altro che un ragazzino desideroso di essere ricordato, desideroso di lasciare un segno della sua esistenza nel mondo. Per quanto stoico e tetro, dietro quel cuore sempre più nero si celava ancora l'ingenuità di un giovane ragazzo guidato dai propri sogni.
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    »Sono pronto.« Rispose prontamente allo zio vaneggiante sugli dei, ad Eivor non importava molto degli dei, si riteneva fautore del destino che avrebbe percorso. Odiava attribuire le sue conquiste e i suoi ideali a qualcosa di così fuori portata. Era davvero pronto, o come accennato dallo zio, quello era semplice desiderio? Assolutamente la seconda, ardeva dalla voglia di sfoggiarsi Ser; se lo ripeteva in testa "Ser Eivor Bar Emmon". Piuttosto lungo, ma suonava così dannatamente bene. Quanto tempo sarebbe passato per sentire invece "Lord Eivor Bar Emmon"? Suo padre era un ostacolo alla sua ascesa, incatenava le ali dell'ambizione dei Bar Emmon tutti col suo fare così poco intraprendente. Ogni tanto balenava nella mente del giovane l'idea più facile per salire a comando del proprio casato: una lama notturna pronta a tingere le lenzuola dei suoi genitori di cremisi. Ma scacciava quei pensieri, Eivor era pronto ad ogni genere di atrocità ma sporcarsi del sangue Bar Emmon non era tra questi. La famiglia era tutto per lui, ogni suo valore si basava su di essa.
    Il giovane pescespada fu fatto ritornare al presente da un "Allora!?" urlato dallo zio, a cui prontamente urlò con voce decisa. »Sono più che pronto!« Per poi annuire all'appuntamento dato dallo zio sulla scogliera.


    Mezz'ora dopo...



    Il giovane pescespada era armato del suo miglior vestito, completamente nero con il fiero pescespada ricamato sul pettorale, l'argento del pesce spiccava nonostante l'ora buia. Le onde si gettavano violentemente sulla scogliera abbellendo la chioma ed i tratti del Bar Emmon di acqua e sale. Lo zio era lì, torreggiava sull'intero panorama notturno di Porto Bianco. Non c'era molto da dire, silenziosamente Eivor si avvicinò allo zio guardandolo fisso negli occhi, il petto si gonfiava e la schiena era retta. Dopo qualche secondo Eivor piegò le ginocchia, inchinandosi alla zio e pronto a ricevere la sua prima carica ufficiale, quella del cavalierato.
    Quella notte avrebbe portato molti cambiamenti nella sua vita. La carica di Ser lo avrebbe reso più credibile agli occhi di amici e nemici. La scalata al potere sarebbe iniziata in quella scogliera, lo zio Duran ne avrebbe fatto da testimone.
    Se solo suo padre fosse stato lì in quel momento, se solo avesse visto ciò che Eivor vedeva in sé stesso: un'opportunità di uscire dall'ombra del drago tricefalo, un'opportunità di essere considerato pari dei valyriani. Un alleato, non un sottoposto. Guardò in alto verso lo zio proferendo le uniche parole che sentiva nel profondo del suo cuore. »Che l'ascesa degli Araldi della Marea abbia inizio.« Non gli importava se anche zio Duran credesse ad un futuro di grandezza per i Bar Emmon, ad Eivor importava solo della sua di convinzione.


    chiedo perdono per la taaaaaaarda risposta
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    Ambizioni immortali
    Eivor cerca di spingere lo zio a nominarlo cavaliere, così da accrescere la sua fama e la sua credibilità con l'esercito che dovrà comandare
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    Il ritmico sbattere delle dita sul tavolo era l'unico rumore udibile nelle stanze private di Duran Bar Emmon. Le flebili candele illuminavano quanto basta da scorgere solo alcuni dettagli della stanza spartana, l'ora era tarda e le ombre regnavano ormai sovrane. Eivor aspettava pazientemente l'arrivo dello zio che aveva personalmente fatto chiamare da un servo; urgenti questioni scottavano sulla lingua del giovane Bar Emmon, bramosi di scappare verso l'orecchio dello zio.
    Non c'era più tempo, o almeno questo si ripeteva Eivor in testa. Impaziente di afferrare tutte le sue ambizioni con le nude mani, i tempi morti di attesa lo rendevano nervoso. Doveva compiere un passo in più verso la sua ascesa tra i nomi grossi a Westeros. E non poteva farlo se il suo nome era accostato al titolo di semplice scudiero. Non era ammissibile.
    Avrebbe aspettato lo zio quanto bastava e, una volta che quella lignea porta si sarebbe spalancata, non avrebbe neanche dato il tempo di sedersi, doveva sciogliere quella lingua tenuta a freno troppo a lungo. »Zio, dobbiamo parlare.« Un veloce colpo di tosse avrebbe schiarito la voce dell'imponente fanciullo, aprendo le danze alla lingua biforcuta. »Abbiamo un assedio all'orizzonte ed io prenderò a sedere tra i comandanti a nome dei Bar Emmon. Dovrò incutere rispetto nei nostri uomini, dovrò incutere terrore nei loro cuori per rendere ogni soldato disposto a morire per la causa piuttosto che tornare al nostro cospetto dopo aver fallito.« I pugni si sarebbero stretti così forte da quasi scorticarsi la pelle e sanguinare. L'ardore in quegli occhi vuoti sarebbe stato visibile anche con così poca luce. »Come può tutto questo avvenire, se a impartire ordini è... uno scudiero? Nessuno mi riterrebbe credibile, e la mia giovane età non aiuterebbe di certo con i più veterani! Le mie azioni parlano per me zio: Un intera nave di ribelli è morta sotto la mia lama, un'alleanza è state stipulata sotto le mie parole, ed un esercito si prepara a combattere sotto le mie decisioni. I tempi per la mia investitura a cavaliere sono maturi. Ed è necessario per la riuscita della spedizione alla Roccaforte ribelle.« Da lì in poi avrebbe aspettato la risposta dello zio, speranzoso di un riscontro positivo.
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    I figli del Manderly avevano sicuramente preso dal padre per quanto riguardasse strambezze ed affini. Eivor si limitò ad ignorarli inizialmente salvo poi ricordarsi che il figlio si sarebbe unito alla spedizione per Roccia del Drago.
    Sarebbe stato pronto? Dava l'impressione di essersi letto un copione poco prima di entrare nella sala del trono. Ci voleva molto più che qualche parola grossa per impressionare il primogenito di Punta Acuminata. Eivor lo avrebbe rispettato solo dopo qualche azione degna di nota, e da lì in poi le occasioni per metterlo alla prova sarebbero state parecchie. Una guerra li aspettava e c'era da sporcarsi le mani. Eivor aveva già avuto modo di assaggiare il sangue, nove persone erano già state inghiottite da quel giovane squalo che stava pian piano crescendo sotto l'ala dello zio Duran.
    »Edrick, giusto? Sarà anche la mia prima guerra, sono ansioso di vedere le vostre gesta sul campo di battaglia. Avete già ucciso qualcuno? Avete già immerso la vostra lama tra i muscoli e le ossa dei vostri nemici?« Un discorso macabro, quasi fuori luogo, ma volto allo studiare quel ragazzo di cui l'età non poteva essere molto distante da quella del pescespada. Era una minaccia alla sua sete di gloria? O un compagno con cui condividere il sangue dei loro nemici? Il tempo lo avrebbe detto.
    Le attenzioni del Bar Emmon si spostarono poi verso lo zio, avvicinandosi all'orecchio dell'uomo. »Mi ricorda me stesso quando mi sono presentato dinanzi a voi, quanto si cambia in poco tempo.« Lo stesso Eivor era un ragazzetto esaltato per la guerra ed ansioso di menare fendenti fino a poco tempo prima, ma l'esperienza in viaggio con la flotta lo aveva cambiato; il contatto con la dura realtà al di fuori della sicurezza delle mura di Punta Acuminata lo avevano fatto maturare in fretta. »Tra quanto partiremo zio? Abbiamo un sacco da fare e poco tempo per farlo.« Sibilò nuovamente all'orecchio del Bar Emmon più grande.
    Lo sguardo si posò infine sul Lord seduto sul trono che si stava visibilmente crogiolando al suono delle parole del giovane Manderly, compiacendosi del suo adorato figlio maschio. »Ci raggiungerete quando i preparativi saranno ultimati Lord Manderly? Avervi sul campo di battaglia alzerebbe di gran lunga il morale delle truppe.« Ormai Eivor aveva capito che tipo di persona era quello strambo Lord, amava essere idolatrato ed amava la gloria tanto quanto il pescespada. Quasi lo rispettava, lo trovava una piacevole compagnia.


    405 parole
    Perdonate il post striminzito, combatto ancora con la mia salute precaria!
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    Missiva a Lord Roger Bar Emmon, padre di Eivor

    Missiva ai Lord delle Terre della Corona

    Edited by Albi_96 - 24/2/2024, 23:01
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    Missiva partita il 23 Febbraio da Porto Bianco per tutti i seggi maggiori delle Terre della Corona in seguito alle vicende avvenute qui

    Cari Lord e Lady,
    Vi scrivo in un momento di grande crisi per il nostro amato Regno. Una spedizione per la ripresa di Roccia del Drago è in atto e tutti noi siamo chiamati a prenderne parte per eliminare una volta per tutte i ribelli che stanziano a pochi chilometri dalle nostre case.
    Siate consapevoli che non vi scrivo a cuor leggero, più volte abbiamo tentato la ripresa dell'isola dei Draghi e più volte abbiamo fallito. Sono conscio che molti di voi saranno titubanti all'idea di mandare altri figli e figlie a morire in vano. Ma vi invito a riflettere; Credete davvero che staranno per sempre buoni confinati nella roccaforte Targaryen? Ogni giorno che passa le loro fila si rafforzano ed il problema diventa più grande. Oggi siete chiamati ad unirvi all'attacco, perché non fare nulla equivale a doversi aspettare un domani che siano loro ad attaccare e di doverci difendere da soli, mettendo in estremo pericolo chi amiamo e chi abbiamo giurato di difendere. Io dico che se dobbiamo combattere, dobbiamo farlo alle nostre condizioni. I nostri uomini uniti schiaccerebbero facilmente quei ratti rintanati in un castello che non gli appartiene.
    Non saremo da soli: anche i Manderly ed i loro numerosi alleati si uniranno a noi in questa spedizione rafforzando di molto i nostri numeri e la nostra capacità bellica.

    Attaccare insieme oggi, o difendersi da soli domani? Spero facciate la scelta più saggia.

    Eivor Bar Emmon, Primogenito di casa Bar Emmon di Punta Acuminata.
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    Missiva partita il 23 Febbraio da Porto Bianco per Punta Acuminata in seguito alle vicende avvenute qui

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    Padre, vi scrivo per rassicurarvi e farvi sapere che godo di ottima salute e che zio Duran si sta prendendo cura di me nel migliore dei modi, prendendomi come suo scudiero. Sono successe molte cose nonostante il misero mese di tempo che mi ha diviso da casa.
    Non è esclusivamente per farvi sapere che sto bene che vi scrivo queste parole. Sono attualmente a Porto Bianco di casa Manderly, tra poco riprenderò il mio viaggio ma non andrò via dal Nord a mani vuote: è un'alleanza quella che riporto a casa. Il più grande insediamento a Nord è ora un fiero compagno dei Bar Emmon del sud.

    Le nostre case si uniscono sotto un obiettivo comune: rafforzare la nostra posizione al cospetto della Corona. Vi chiedo dunque di alzare i vessilli di guerra, poiché siamo stati chiamati ad agire. Il tempo di estirpare la follia dei fanatici illyriani è arrivato, una campagna per liberare Roccia del Drago è in corso e noi Bar Emmon ne siamo i portavoce, affiancati dai Manderly. Come potete immaginare la distanza e le tempistiche mi hanno negato l'opportunità di chiedere il vostro parere sulla vicenda ma confido nella vostra saggezza, sperando comprendiate che ho agito esclusivamente negli interessi della nostra famiglia.
    Ciò che vi chiedo è di preparare delle truppe, senza sguarnire le difese di Punta Acuminata. Mi occuperò del resto insieme allo zio Duran, anche lui appoggia la causa.

    Che i venti mi riportino a casa il più presto possibile

    Il vostro amato figlio, Eivor Bar Emmon.


    Edited by Ascalon - 30/12/2023, 17:36
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    lvl 9 > 10 in corso
    Messere, permettete?
    10 punti esperienza base + 0 punti lunghezza - 0 post sotto le 300 parole + 1 mod + 15% Stirpe degli Andali 2 pe - 4 punti ritardo (30% del totale ritardo non comunicato)= TOTALE 9 PUNTI ESPERIENZA
    1 punto Diplomazia
    Prestigio +1
    Affinità Wyaria +1
    Affinità Edric +1
    Affinità Manderly +1


    Edited by Ascalon - 19/2/2024, 21:15
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    CITAZIONE (Freene @ 29/12/2023, 18:17) 
    Salve ragazzi!
    Messaggio per Andrea56p sorasummerchild Ascalon Il Duca di Plexiglass


    Allora, Edrick e Wyaria hanno finito la loro introduttiva e sono di ritorno al castello di Porto Bianco, mentre Eivor sta discutendo nella sala del seggio con Lord Manderly. Nel frattempo Vicare scappa alla chetichella.


    Allora, organizziamoci un momento.
    Vicare: come puoi immaginarti prima di farti arrivare a Città del Gabbiano dobbiamo aspettare abbia termine la quest di Astrid (che è temporalmente ON precedente al tuo arrivo). La strada più veloce è quella che va per la Strada del Re fino alla Locanda dell'Incrocio e poi o vai subito a destra verso Città del Gabbiano dove teoricamente dovrebbero trovarsi Astrid e Kristoff, oppure vai a sinistra verso il nuovo castello. Lungo la strada rischi anche di incontrare la delegazione che sta viaggiando con Himra (Sun_Wukong ) che è a sua volta impegnato ancora a Delta.
    Insomma...bisogna aspettare OFF game. Ti si creano quest di viaggio se ti fa piacere nel territorio dell'Incollatura, ma forse per il momento è meglio che ti concentri sulle semilibere che vuoi fare a Porto Bianco per guadagnare del tempo.
    Dimmi tu.

    Eivor, Edrick e Wyaria: sto per aprirvi una corale, ma siccome non so se Eivor deve fare una libera con Vicare prima (fatemi sapere) non so se aprirvi subito dopo ON la quest appena conclusa nella sala del trono oppure no. Aspetto dunque mi facciano sapere e poi vi apro il tutto.

    Penso che un salutino a Vicare prima di dividerci sia d'obbligo, niente di troppo lungo però!
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    La contrattazione era ufficialmente partita, ma Eivor era sicuro di portare sul piatto un bottino troppo succoso ed il Manderly non se lo sarebbe lasciato scappare facilmente. La prima condizione era lecita, lo stesso padre del pescespada aveva fatto qualcosa di simile mandando il figlio con lo zio per farsi le ossa tra gli adulti. La cosa però lo infastidiva; Avrebbe dovuto far da balia ad uno spocchioso figlio viziato? Sperava in qualcuno di un po' più abituato alla vita bellica, altrimenti sarebbe stato costretto a chiudere il Manderly piccolo in qualche stiva nel suo dromone e lasciarlo lì fino alla conquista di Roccia del Drago. »Mi sembra una condizione più che lecita, che accolgo volentieri. Vostro figlio avrà una posizione di estrema sicurezza, mi assicurerò personalmente che una volta sbarcati sull'isola il suo plotone sia tra gli ultimi a toccar terra ferma.«

    La seconda condizione era un attimino più articolata, nonostante anche questa fosse del tutto lecita. Per assicurarsi un vantaggio numerico c'era bisogno di chiamare i Lord a rapporto, ed in questo il Manderly doveva fare la sua parte. Eivor dubitava fortemente che qualcuno avrebbe dato peso al suo nome in una qualche lettera inviata per raggruppare le forze. C'era bisogno che fosse il Lord di Porto Bianco a spedire corvi a destra e manca, chiamando all'azione i suoi alfieri ed i Lord della costa est. »Anche qui ci troviamo abbastanza d'accordo Lord Manderly, non ho intenzione di guidare una spedizione suicida e rafforzare ulteriormente il nemico. Manderò delle lettere alla mia famiglia ed ai Lord della Corona. Tra tutti gli Staunton hanno un legame di sangue con i Bar Emmon, loro saranno dei nostri, e con l'aiuto di Ser Reginald potremmo anche convincere i Massey. Ma anche voi dovrete far la vostra parte, il nome Manderly è molto più pesante di quello Bar Emmon. Quali Lord credete di poter convincere subito? Ci serve una base solida di Lord fedeli, aumentando il nostro numero sin da subito sarà più semplice invogliare chi è più scettico o chi non ha legami con le nostre casate.«

    Terza condizione, la più velenosa. Tra le sottotrame del Bar Emmon c'era la volontà di diventare una delle maggiori potenze marittime sul Mare Stretto, e per farlo c'era bisogno della materia prima per governare le maree: Navi. Tra le imbarcazioni da consegnare alla Corona e quelle da donare ai Manderly sarebbe rimasto con un pugno di mosche in mano. Ma anche lì si poteva risolvere facilmente la questione. Una volta ripreso il castello dei Draghi, l'intera tesoriera doveva essere rastrellata dagli uomini del pescespada. Come giustificarsi davanti al Re? I preziosi erano già spariti prima dell'assedio, probabilmente venduti dai ribelli per sostenere la causa. Sarebbe stato l'oro dei Targaryen a finanziare il futuro dei Bar Emmon. Era una mossa rischiosa, ma il gioco valeva la candela. Era vitale arrivare per primi alla tesoriera una volta dentro il castello, ed eliminare ogni possibile testimone di quell'acquisizione impropria. »Nessuna obiezione, avrete le vostre navi ed il mio appoggio in caso di recriminazioni.« Li avrebbe lasciati volentieri da soli dinanzi alle lamentele del Re, ma una mano lava l'altra. Appoggiandoli pubblicamente dinanzi alla Corona loro avrebbero dovuto far lo stesso se la questione della tesoriera fosse uscita a galla.
    La mano si strinse con foga congiungendosi a quella paffutella del Lord di Porto Bianco, segnando così quella che si prospettava essere una lunga e proficua alleanza tra due casate troppo a lungo bistrattate. Era tempo di sollevare il pescespada ed il tritone. Una domanda però si fece spazio nella mente di Eivor: Il padre sarebbe stato d'accordo di tutto questo? Era lui il capo della casata Bar Emmon d'altronde. Quegli istanti di dubbio furono però scacciati velocemente. Ad Eivor non importava, Roger era un vecchio senza nessuna ambizione e neanche lui avrebbe potuto fermare la scalata al potere del pescespada. Eivor avrebbe fatto qualsiasi cosa, qualsiasi cosa. Anche le azioni più oscure...


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    La mia idea iniziale di Eivor era quella di un lawful neutral, ma mi sa che il Bar Emmon sta diventando un po' più cattivello di quanto mi aspettassi!
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    Le reazioni furono miste, c'era da aspettarselo. Un cenno di gratitudine fu d'obbligo verso Ser Reginald. »La vostra spada sarà un'alleata preziosa Ser Reginald.« Dopo un fugace inchino verso il cavaliere l'attenzione tornò su chi ancora convinto non lo era affatto. Il passo era lento verso il trono e le mani composte ed incrociate dietro la schiena. A poco meno di due metri dal trono Eivor spezzò il passo, guardando dritto negli occhi il corpulento lord ed i suoi consiglieri al fianco. »Ciò che dite non può essere negato, sulle spalle del Re grava un torto nei vostri confronti. Ma siete davvero sicuri che le vostre gesta siano passate inosservate? Certo non vi è stato consegnato alcun seggio né un forziere straripante d'oro. Ma le gesta che mi avete elencato a Driftmark, le Torri, Delta delle Acque, non sono di certo storie nuove al mio udito; né a quello di chiunque nei Sette Regni! Il vostro lustro bellico non è passato inosservato ed è per questo che son qui davanti a voi. Forti del vostro appoggio alla causa molti altri signori saranno invogliati all'unirsi per dividere le fette di gloria.«Il discorso si fermò un secondo per dar spazio ad un un ulteriore passo in avanti del pescespada. Questa volta la mano del ragazzo si estese verso quella del Lord di Porto Bianco, invitandolo a stringerla e siglare un'alleanza. »Sarei un povero stolto a sperare che accettiate con la sola promessa di gloria. Per questo vi propongo un'alleanza tra le nostre casate! Una volta assicurata Roccia del Drago non saranno solo i vessilli Bar Emmon a marciare sulla Capitale per portar la notizia: marceremo insieme, il tritone ed il pescespada saranno pari ed alleati al cospetto del Re, che dinanzi al popolo tutto sarà costretto a ricompensarci come meritiamo.« Era un colpo non facile da digerire per il giovane Bar Emmon, che voleva la gloria tutta per sé. Ma senza alleati in quei Regni spietati si andava davvero poco lontani, e se il prezzo da pagare era scendere a compromessi qua e là, era un prezzo che avrebbe pagato volentieri. Per gli dei avrebbe ucciso metà Westeros se questo avesse siglato la sua ascesa al potere, niente lo avrebbe fermato.
    »Che sia chiaro Lord Manderly, la nostra alleanza non sarebbe una mera formalità da chiudere una volta finita la campagna di Roccia del Drago, ciò che vi offro è un esercito e delle mura amiche a pochi passi dalla Capitale e dal Re.« I Bar Emmon non avevano molto, ma Punta Acuminata era un gioiello nelle Acque Nere che separava le acque della Capitale dal resto del Mondo, un punto strategico di non poco conto.
    La mano era ancora penzolante lì, verso il Lord. La cosa era voluta: Non avrebbe dato al nobile del Nord il tempo per riflettere a freddo insieme ai suoi consiglieri sul da farsi. No, doveva scegliere lì sul momento se rifiutare o accettare; Eivor faceva appello a quel lato bramoso di gloria del Manderly, speranzoso che prendesse il sopravvento sulla ragione.


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    Eivor stava provando in vano di lisciar le pieghe dello stropicciato soprabito vittima del doversi caricare di forza lo zio. »Tieni d'occhio Ser Duran fino al mio ritorno, in questo stato potrebbe combinare casini se non monitorato a dovere.« Spiegò al servo per poi rivolgersi verso lo zio indicandolo aspramente. »Non muoverti da lì, sarò di ritorno appena concludo con Lord Manderly.«
    Dopo essersi premurato di aver due occhi vigili a guardia di Duran, si incamminò verso il suo appuntamento con Lord Manderly.

    Entrato nella sala del trono del tritone fu subito trasportato fugacemente a casa, alla sala degli uncini ed il suo trono. Certo la sedia lignea dei Pescespada impallidiva a confronto con quella di una delle più potenti famiglie del Nord, ma era solo questione di tempo prima che si ribaltassero i ruoli. Dopo un'occhiata veloce al dolorante Reginald l'attenzione fu tutta posta sul corpulento Lord, ansioso di sapere di cosa volesse parlare Duran. Eivor non era presente durante le fasi iniziali del pranzo, non sapeva nell'effettivo cosa lo zio avesse accennato al Lord e soprattutto se si stesse effettivamente parlando di Roccia del Drago. Non importava, era il momento adatto per parlarne e non si sarebbe lasciato scappare l'occasione: Aveva dalla sua la chiamata alla gloria ed il Lord sembrava molto attratto da essa. »Faccio io le veci dei Bar Emmon Lord Manderly, e della corona tutta in quanto Duran ha assegnato a me il comando in sua assenza.«
    Non stava mentendo, zio Duran aveva proprio detto "Mio nipote prenderà il mio posto.", quello era chiaramente un consegnarli le chiavi della flotta per quelle orette in cui Duran non era in grado di gestire nemmeno il suo stomaco. »Il tempo di dimostrare la propria lealtà alla Corona è giunto, il sud affronta tempi difficili. Il tumore chiamato sentiero luminoso si espande sempre più, anche mentre parliamo quei traditori potrebbero decidere di scendere da Roccia del Drago e appropriarsi delle tenute vicine. Sottolineo un importante dettaglio: parliamo di un esercito ribelle a pochi giorni da Approdo, un esercito che ogni giorno raddoppia le sue fila e rinforza le proprie difese.« Il tono era solenne, nella speranza di svegliare quello spirito latente del Lord bramoso di gloria. Camminava avanti ed indietro il pescespada, spostando lo sguardo di tanto in tanto verso ogni presente, il discorso era rivolto a tutti d'altronde. »Il drago tricefalo esige che si faccia qualcosa. A noi Bar Emmon è stata affidata una flotta che dovrà riconquistare Roccia del Drago prima che succeda l'irreparabile. Spiegherò personalmente il piano nel dettaglio dinanzi ad un tavolo di guerra, sappiate solo che gli errori di chi ci ha preceduto e fallito non verranno commessi nuovamente. Ad oggi vi chiedo solo; rispondete alla chiamata? Moriranno uomini, dei loro e dei nostri. Ma per chi sopravvive la gloria sarà immensa, così come la gratitudine del Re.«


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    Eivor si alzò di scatto, sbattendo le braccia sul tavolo con grande fragore utilizzandole come leva per tornare in posizione eretta. Lo sguardo era fisso su Vicare, non traspariva nulla ma il passo repentino sembrava più che minaccioso, molto più minaccioso delle parole pronunciate qualche istante prima. Mancava ormai poco meno di un metro a dividere i due ed il pescespada non accennava a rallentare, avvicinandosi sempre più al Vorys che, non solo ne aveva schernito la famiglia, ma non si era nemmeno fermato al primo monito di Eivor! Quanta insolenza, quanta maleducazione, l'erede di Punta Acuminata non poteva tollerarlo e superato il Septon...

    Si limitò a superare anche il braavosiano, direzione zio. Era tanta la tentazione di far rispettare la sua famiglia a suon di rissa, ma Vicare era evidentemente ubriaco e fuori di senno, non ne valeva la pena. Per non parlare poi del fatto che, schifato da quegli animali travestiti da lord alticci, sfociando nel violento sarebbe sceso al loro poco elegante livello.
    Prese lo zio per il braccio intimandolo ad alzarsi. »Forza ubriacone, andiamo a fare quattro passi.« Pronunciò le parole con un tono molto calmo, ma la presa era salda sull'arto dell'uomo. Lo avrebbe lasciato andare una volta sicuro che lo avesse seguito di sua volontà. »Vi chiedo perdono a nome di Duran, Lord Manderly. Ci presenteremo al vostro studio una volta che tutti siano tornati in condizioni... umane.« Dopo un flebile cenno con il capo alzando il mento i due si dileguarono verso il cortile esterno, assicurandosi di essere soli. Eivor si premurò di prendere una delle brocche d'acqua con sé.

    »Ma che ti salta in mente? Ridurti in questo stato mentre rappresentiamo il Re... Era la nostra opportunità per farci notare. Cosa diranno dei Bar Emmon ora? Che non reggono l'alcol e che parlano come i balordi marinai?« Eivor girava intorno tradendo la sua espressione calma, colui che doveva guidarlo verso il diventare un uomo degno di guidare il casato era lì di fronte a lui, non diverso da un bambino barcollante bisognoso di una badante. »Smettila di fissare il vuoto e guardarmi, bevi tutto.« Il più piccolo dei pescespada si mise un po' d'acqua dalla brocca sulla mano libera, buttandola in volto allo zio nella speranza che potesse aiutarlo. Alzò poi il contenitore d'acqua per farlo bere allo zio.
    »Con quale credibilità dovresti proporre l'assalto a Roccia del Drago adesso? Prendo io le redini finché non ti riprendi, cinque minuti per schiarirti la mente e poi andiamo allo studio di Lord Manderly. Lascia parlare me intesi?«


    424 parole
    Ho sforato il ritardo di 6 minuti, sono un disastro chiedo perdono
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    Ottieni:
    5pe base -1pe tratto +3pe mod +5pe bonus benvenuto = 12pe totali
    Orientamento Essos
112 replies since 29/10/2020
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