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Capitolo I, L'ascesa del Drago
Due settimane dopo la morte di Aerys II, suo figlio Rhaegar Targaryen viene incoronato Re dei Sette Regni e Protettore del Reame ai piedi del Grande Tempio di Baelor. L'eredità lasciata dal Re Folle è un continente diviso, in cui l'ascia di guerra è stata appena deposta, ma gli antichi rancori non sono mai stati sopiti. Un continente dove una nuova generazione di nobili scalpita per mostrare il proprio valore ai genitori; che siano fanciulle in cerca di una cura per la madre, promettenti combattenti in fuga dai Clan delle Montagne, coraggiose ragazze rapite da pericolosi predoni o ardenti giovanotti alle prese con i Bruti, la nuova Westeros preme per guadagnarsi il proprio posto nel mondo.
Il nuovo sovrano è ben consapevole dei malumori e della diffidenza dei nobili per la Corona e altrettanto bene sa che il giuramento di fedeltà che vincola a lui la sorella Selene e la Principessa di Dorne Lilyanne, non sono sufficienti per garantirsi la governabilità del Regno. Un Ricevimento in onore del Solstizio d'Inverno, da tenersi presso Casa Stark di Grande Inverno, potrebbe essere l'occasione di appianare le divergenze e costruire un futuro di pace per Westeros. Ma la nuova generazione di futuri Lord e Lady non è poi così dissimile dalla vecchia; lì dove si voleva costruire intesa è nato astio, dove un'amicizia forti dissapori, dove infine con una proposta di matrimonio si voleva costruire una solida alleanza è germogliato invece un terribile rifiuto.
Per approfondimenti:
Le vicende del Nord
Le vicende delle Isole di Ferro
Le vicende di Dorne
Le vicende delle Terre della Corona
Le vicende dell'Altopiano
Le vicende delle Terre della Tempesta
Edited by Freene - 15/2/2017, 16:40. -
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Capitolo II, Sangue e Catene
L'abbandono del Ricevimento da parte di Rhaegar e la sua scomparsa ad Essos alla ricerca di un fantomatico usurpatore proclamatosi Vero Re, gettano il Regno nel caos. Una misteriosa masnada di schiavisti, guidata da un non meglio identificato vecchio proveniente dal continente orientale, colpisce al cuore Westeros allungando la propria ombra sui rampolli delle più importanti famiglie dei Sette Regni, bersagli di rapimenti mirati volti all'apparenza ad indebolire la posizione dei Lord nel continente. Da Nord a Sud il flagello di questi criminali si abbatte senza tregua finendo per portare tra le proprie fila anche membri della nobiltà, come il nipote del Lord di Alta Torre o il bastardo del Principe di Dorne, convertiti volenti o nolenti alla causa degli schiavisti e macchiatisi di tradimento.
Nessun aiuto dal Re di cui non si hanno più notizie, nessuno aiuto dalla Corona inerme di fronte a questi vili attacchi, solo il coraggio di alcuni giovani riesce ad evitare la disfatta e a mantenere l'equilibrio del potere tra i Sette Regni. Giovani velocemente ricompensati con il Cavalierato e la protezione della Corona stessa. Ma se ci fosse di più dietro la presenza degli schiavisti nel Continente Occidentale? Se le loro intenzioni fossero più sottili?
A sollevare il dubbio è il ritorno alla Fortezza Rossa alla chetichella dello stesso Rhaegar, ferito e senza Ikarus, il suo maestoso Drago. Una trappola. Nessun usurpatore. Nessun esercito. Nessun pericolo da Essos. Il nemico è interno a Westeros, forse alla stessa corte, e la sua unica intenzione era allontanare il Re dal Trono di Spade il tempo necessario ad innaffiare il dubbio sulla sua adeguatezza a rivestire l'incarico. Il tempo necessario a far sorgere nuovi eroi. Il tempo necessario ad indebolire la Corona.
Per approfondimenti:
Le vicende del Nord
Le vicende delle Isole di Ferro
Le vicende di Dorne
Le vicende delle Terre della Corona
Le vicende dell'Altopiano
Le vicende delle Terre della Tempesta
Le vicende delle Terre dei Fiumi
Edited by BlackCleric - 1/3/2023, 10:17. -
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Capitolo III, Le Nozze di Fuoco
Una Corona debole è una Corona in pericolo. Per far fronte all'inspiegata assenza del Re dal continente e porre ammenda al mancato matrimonio tra il secondogenito Targaryen e la giovane Lupa, la Regina Rhaella si affretta ad organizzare delle nozze riparatrici, che vedono sacrificarsi all'altare della ragione di Stato l'amore appena sbocciato tra la primogenita dei Tyrell e il secondogenito degli Stark, rispettivamente promessi ai Principi Daerion e Selene Targaryen.
La tensione palpabile al Ricevimento del Solstizio diventa durante i festeggiamenti nuziali alla Fortezza Rossa attrito manifesto. Lord Tywin tuona apertamente contro il Re in persona avvicinandosi languido al giovane figlio della Valle, la Stark insieme alla Martell e alla sua dama di compagnia restano vittime di un avvelenamento durante il banchetto, ed infine il secondogenito dei Baratheon riversa la sua rabbia troppo a lungo sopita contro la Tyrell e la famiglia reale. Ogni ammenda che il Re prova a porre sembra non calmare gli animi ormai caldi, e i preziosi e rarissimi doni che il sovrano riserva ai quattro sposi altro non fanno che accendere i nobili di invidie, domande e curiosità.
Neppure il tanto aspettato Torneo nuziale sortisce l'effetto sperato. I colpi di scena non si fanno mancare, tra cavalieri mascherati, rese inspiegabili, scommesse clandestine e il crollo del Cervo di fronte al Drago. Ma la gioia che accompagna la vittoria finale di Ser Damon Arryn viene velocemente offuscata dalla morte tra gli spalti del di lui padre, Lord Jon Arryn, Protettore della Valle.
Per approfondimenti:
Le vicende delle Terre della Corona. -
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Capitolo IV, Nuvole di Tempesta
Ogni valanga non parte che da un piccolo cumulo di neve, la morte di Jon Arryn è stata solo la prima di una lunga serie di lutti. Mentre l'intera Valle poggia ormai solo sulle spalle di un Lord Damon che tenta di proteggere la sua terra dai nemici interni ed esterni, il Nord viene stuprato dalle invasioni dei Bruti. Supportato dagli Uomini di Ferro, il Popolo Libero giunge al cuore del potere degli Stark arrivando ad uccidere il Lord di Grande Inverno nonostante le prodezze in battaglia di Lady Mormont. Caleb dovrà riunire il suo popolo se vorrà avere qualche speranza di respingere le forze congiunte del Re Oltre la Barriera e della Casata Harlaw che ha già conquistato l'Isola dell'Orso e Deepwood Motte.
Non sono tuttavia tempi facili per le isole; le azioni a Nord sono infatti state portate avanti all'insaputa dei Greyjoy. Dopo aver ottenuto il favore dei Farwynd e del Principe Kraer Targaryen, recuperato su una spiaggia privo di memoria ed unico superstite del naufragio dell' Innominabile, Euron Harlaw domanda un'acclamazione di Re durante il funerale dei primogeniti del Lord di Pyke. Le rivendicazioni di Dieci Torri trasformano però il funerale in un bagno di sangue.
Da nord a sud, da est ad ovest, gli uomini pagano al Dio della Morte il loro debito in sofferenza. Dopo l'assassinio del primogenito di Lord Steffon Baratheon, il seme della guerra per l'indipendenza gettato da suo fratello minore comincia a germogliare a Torre della Gioia ove le truppe dei Caron, scopertisi difensori dell'ordine e della Corona, si trovano a fronteggiare quelle dei Dondarrion, sostenitori delle rivendicazioni del Cervo. Il Primo Cavaliere e Daerion Targaryen si trovano loro malgrado coinvolti nella battaglia: la sfida lanciata un sol mese prima al torneo nuziale può finalmente portarsi a compimento.
Neppure Approdo del Re è risparmiata dalla spirale di odio e complotti. Le maldicenze fatte in confessione dai due figli del Principe Olyvar verso la famiglia reale vengono riportare a Rhaegar dall'Alto Septon, desideroso di ottenere un qualche posto in Concilio. La reazione del Re, che aveva appena chiesto in moglie la giovane Lilyanne, non è quella che il religioso si aspettava: il sovrano manda il prelato in esilio a Pentos ordinando di sigillare la capitale e di sorvegliare a vista le due Principesse nella Fortezza Rossa, dunque lascia nuovamente Approdo del Re per dirigersi stavolta in soccorso degli Stark, novelli alleati. Quanto a lungo la popolazione della capitale sopporterà le ristrettezze imposte dal sovrano?
L'ultimo a cadere è proprio il Principe Olyvar, per mano dell'uomo liberato dal suo stesso figlio, durante un colpo di stato che vede i Martell perdere infine il controllo su Lancia del Sole in un solo pomeriggio.
Per approfondimenti:
Le vicende del Nord
Le vicende delle Isole di Ferro
Le vicende di Dorne
Le vicende delle Terre della Corona
Le vicende dell'Altopiano
Le vicende delle Terre della Tempesta
Le vicende di Approdo del Re. -
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Capitolo V, La Città Contesa
Il tiepido soffio di una primavera morente ha cominciato a spirare su Essos avvolgendo e cullando i semi di nuove ambizioni pronte a sbocciare tra porti e deserti; un giovane Khal partito dal nulla, una fanciulla con antichi sogni di gloria, una spada dal cuore buono e senza monete nelle tasche, un nobile gettato in pasto alla politica delle Città Libere. Se Essos è pronta a sorgere con novelle forze, Westeros è sconquassata da poteri ed alleanze antiche ma più fragili del cristallo.
Rhaegar è pronto stavolta a svolgere il suo dovere accanto a Casa Stark per difendere il Regno dall'invasione dei Bruti, ma ben presto viene fatto prigioniero e torturato; Ikarus, privato del suo Padrone ed affamato, semina terrore e distruzione nei boschi del Nord. E come il cacciatore che a lungo ha atteso la sua preda è pronto ad agire quando la sua trappola scatta, così il nemico che a lungo aveva complottato all'interno della Corona finalmente esce allo scoperto: con la compiacenza di Lord Hoster Tully, il Vecchio Leone approfitta dell'assenza del Re e delle truppe da esso adunate a Nord contro i Bruti per sferrare il suo attacco nel cuore dei Sette Regni, la capitale, Approdo del Re. A nulla valgono le resistenze delle Cappe Bianche contro una guardia cittadina velocemente comprata dal denaro di un Lannister più presente di un giovane Targaryen il cui Drago e le cui scelte avevano gravato sulla stessa popolazione.
Le Principesse riescono a fuggire nel bel mezzo dell'assedio trovando infine rifugio a Grande Inverno, lì dove la battaglia contro i Bruti sembra finalmente essere giunta a conclusione grazie alle prodezze del nuovo Lord e dei suoi valorosi vassalli. Non sono concluse però le difficoltà per il Lupo alle prese con una pace strappata ai Greyjoy ma disprezzata dal più fiero dei suoi Comandanti, con la Confraternita dei Guardiani della Notte ridotta a brandelli e con la nascita sotto il suo tetto di un neonato maschio, figlio della Principessa Tyrell, erede Targaryen.
Da nord a sud, da est ad ovest, Lord ed eserciti si mobilitano in un senso o nell'altro: l'Altopiano e la Valle si stringono attorno alla Regina Rhaella e a quel che resta dei Lord della Corona per riconquistare la capitale per conto dei Targaryen mentre Tywin tenta di difendere ciò che ha strenuamente conquistato mandando i nipoti ad est, alla ricerca di Compagnie mercenarie. Il supporto dei Fiumi infatti vacilla nel momento in cui Lord Arryn sceglie in moglie una giovane Blackwood al posto della figlia di Lord Hoster, morta poi suicida per il dolore; la nuova Lady di Nido dell'Aquila è pronta a rivendicare posto per sé e per la propria famiglia nelle Terre dei Fiumi e per farlo non esita a conquistarsi il favore di diversi alfieri minacciando il potere di Hoster, ben presto coinvolto in una diatriba interna. Neppure dal fronte Baratheon ottiene molta fortuna se non un semplice trattato di non belligeranza in cambio del riconoscimento delle già invase terre dell'Uncino, ma le cose potrebbero ben presto cambiare: il Regno di Beneror Sand su Lancia del Sole infatti si è sgretolato sotto le lance dei dorniani e le ambizioni del nuovo Principe Martell sono tanto alte quanto oscuri i piani che lo conducono da un piatto all'altro della bilancia. Schermaglie e battaglie si susseguono nelle Terre dell'Ovest con importanti vittorie degli uomini di Mace Tyrell, ma la guerra è ben lungi dall'essere conclusa e nuove carte sono pronte ad essere rivelate.
Negli umidi domini di Roccia del Drago infatti, con la testimonianza di pochi intimi, la moglie di Darion Baratheon gravida di suo figlio ed un suo valido alleato si trovano di fronte a qualcosa destinato a cambiare gli equilibri in gioco in un senso o nell'altro. Il Re è vivo ed è tornato, calvo, senza un orecchio e senza la sua preziosa spada, affiancato dal suo fedele Ikarus. I due cerbiatti stanno per assaggiare la furia dei Draghi: sono ancora i temibili conquistatori in grado di riprendersi Trono e dominio, o l'era dei Targaryen è davvero giunta al termine?
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Capitolo VI, La Guerra Infuria
Stroncata sul nascere la minaccia delle Terre della Tempesta, la guerra può finalmente infuriare: partiti da Sud, i cavalieri dell'Altopiano puntano dritti al cuore del Regno nemico, Castel Granito, e dopo un'aspra battaglia sulle mura di Lannisport riescono ad espugnare la roccaforte, preventivamente svuotata di ogni uomo: occorre ora, però, mantenere la posizione, difendendola dai Tully inviati a riconquistare la città.
Dall'altra parte del continente intanto, pur pagando un caro prezzo, la flotta Arryn riesce a penetrare le difese della Baia delle Acque Nere, dando così modo al grosso dell'esercito Targaryen di iniziare l'assedio della capitale, Approdo del Re: le sorti della battaglia sono tuttora in bilico, non essendo prudente scatenare la potenza del drago Ikarus sulla popolazione civile, ma forse...
Forse saranno decisivi gli uomini del Nord? Richiamati alla guerra, Caleb Stark e i propri alfieri non hanno esitato a radunare i vessilli e a marciare verso l'incollatura: con un'abile mossa diplomatica hanno espugnato le Torri Gemelle senza che venisse versata una goccia di sangue, ed ora sono in procinto di marciare alla volta di Delta delle Acque. Espugnata quella, potranno agilmente chiudere la tenaglia e raggiungere Approdo, sia per sostenere militarmente Rhaegar, sia per sbrigare alcune faccende personali... Prima tra tutte quella legata alla Principessa Aconé, vedova Targaryen, ma che ora porta in grembo il figlio dello Stark e gradirebbe quindi sposarlo, per garantire a sé e al nascituro sicurezza e protezione.
Nelle Terre della Tempesta prosegue l'opera di pacificazione, ma il gradino più basso si tocca quando il Lampo della Notte, dopo essere stato fatto prigioniero, giura vendetta ed assassina Darion Baratheon: la cosa è tuttavia tenuta nascosta e ad un ignaro Steffon, suo fratello, viene chiesto di appoggiare i Targaryen nella battaglia per Approdo.
La guerra tra Leone e Drago non risparmia nemmeno Essos, dando anche spazio ad iniziative personali slegate dal contesto: il Principe di Dorne occupa le Stepstones, infatti, approfittando della confusione e del fatto che gli emissari dell'uno e dell'altro schieramento siano occupati a fare a gara per accaparrarsi i servigi di quante più compagnie mercenarie possibili... Pare che i Targaryen abbiamo più successo anche in campo diplomatico, oltre che militare, ma le inclinazioni del loro messaggero potrebbero minare la bontà del piano...
E gli abitanti di Essos? La remota e mistica Qohor pare essere diventata il centro del mondo: viene sventato un complotto ai danni dei Sommi Sacerdoti ed è posta la prima pietra di una rigida teocrazia incentrata sul culto del Capro Nero, ma ancora incombe lo spettro di una guerra contro Volantis, responsabile del tentato colpo di stato. In tutto questo, un giovane avventuriero cerca di carpire dai fabbri qohorik i segreti per la forgiatura dell'acciaio di Valyria, mentre i seguaci di R'hllor operano nell'intero continente per diffondere il loro credo.
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285 A.A.
Capitolo VI, I Semi di un Mondo Nuovo
La Guerra dell'Usurpatore si è conclusa.
Gli artigli del Drago si sono chiusi nuovamente sul Trono di Spade e, con la morte dei Leoni e dei loro alleati, una nuova Casata sorge alla guida dell'Ovest, i Serrett di Silverhill, nominati da Rhaegar nuovi Signori di Castel Granito. Anche ad Essos l'alito di vento che aveva spinto Volantis e la Compagnia Dorata alle porte di Qohor sembra oramai essersi spento, arrestato dalla strenua difesa del nuovo Lord Comandante della Guardia Nera.
Tuttavia, la pace sembra ancora lontana in ogni dove.
Nel continente orientale, Qohor e Volantis sono diventate i piatti della bilancia su cui le altre Città Libere depongono i propri sassi per spostare l'equilibro economico e politico dell'intera terra al di là del Mare Stretto; è il tempo che i guerrieri si facciano da parte e che nuove figure, più scaltre ed oscure, calchino il palcoscenico di questo nuovo mondo.
Westeros non è da meno. Spenti i fumi della battaglia infatti, l'eresia diffusa dall'erede del Principe delle Libellule trova terreno fertile nei cuori di coloro che più hanno sofferto lo scontro tra Draghi e Leoni: il popolo. Il Sentiero Luminoso, questo il nome del gruppo di fanatici che nasce dal nuovo culto, si appropria di fortezze e castelli, sottraendoli all'ordine costituito ed imbraccia armi convenzionali o meno per allungare le proprie dita ovunque conti. Come garantire la libertà religiosa se né la diplomazia né la forza sembrano avere un qualche potere nei confronti di questo nuovo culto?
Neppure l'annuncio delle nozze tra il Re e la Principessa Martell sembra portare una vera ventata di serenità, poiché il ricatto del Principe dorniano per acconsentire alle nozze sarà presto un problema per la corte di Approdo del Re, provata dalle spese di guerra, dai danni provocati dall'uso massiccio dell'Altofuoco e dagli accordi strozzini stabiliti con la Banca di Ferro.
Nuove alleanze e vecchi rancori pongono le basi per un nuovo anno ed un nuovo mondo, per niente simile a quello che il Targaryen avrebbe sperato.
Edited by Desk- - 4/1/2022, 13:49. -
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286 A.A.
Capitolo VII, La fine dell'Ultimo Drago
Non c'è verso di trovare pace per il continente occidentale. L'eresia illyriana è giunta a colpire nel cuore la capitale dei Sette Regni conducendo a morte Lord e nobili da ogni parte di Westeros e dimostrando ancora una volta l'inefficienza di un Re assente, umiliato dal Principe dorniano e costretto a mendicare la sua attenzione per la mano della Principessa Martell per intere settimane. Westeros nel frattempo brucia, i vicini si azzannano e persino tra gli alleati dei Targaryen nasce il seme della discordia, il cui apice è l'assassinio del Primo Cavaliere del Re da parte di un fuggiasco Lord Karstark.
Nell'emergenza che dilaga ad Approdo del Re, il Concilio Ristretto apre le sue porte a due nuovi membri costretti a porre rimedio alla domanda che serpeggia dalla Barriera a Dorne: dov'è il Re?
Rhaegar ha fatto rotta verso Essos, in cerca di alleati per liberarsi dei fanatici illyriani, ma il suo volo è stato incrociato da un vecchio nemico, la Congrega delle Ombre che gli ha teso un'imboscata. Gli ultimi rantoli del sovrano morente non sono stati uditi da orecchie amiche, ma di quelle di Fortunato di Myr alias il latitante e ricercato Leonard Marbrand, fedele alleato del defunto Lannister. La conoscenza della fine del Regno dell'Ultimo Drago (nonché la testa decapitata di suddetto regnante) si trovano ora depositate nelle mani del giovane di Ashemark.
Cosa accadrà al Trono di Spade?
La guerra tra Qohor e Volantis vedrà una fine grazie all'ambizione di giovani rampolli desiderosi di lavorare per la pace o Essos brucerà come i territori dall'altra parte del Mare Stretto?.
Regno di Rhaegar I Targaryen (in corso)Breve riassunto in capitoli |
