Leonard Marbrand

Leonard ha avuto una repentina crescita dopo i 16 anni, fino ad allora il suo corpo assomigliava molto più a quello di un bambino che di un adolescente, soprattutto parlando di toni muscolari. Anche le persone a lui più vicine si resero conto di questa debolezza e cominciarono ad intensificare i suoi allenamenti e le sue uscite a cavallo. Ne conseguì che il giovane ragazzo aumentò in poco tempo la sua forza e la sua agilità, senza però mai raggiungere grandi altezze. Nonostante ciò, gli venne insegnato, dai suoi 173cm, a fronteggiare avversari ben più imponenti. "Se non puoi parare, schiva".
Differentemente da molti ragazzi dell'Ovest i suoi capelli sono molto più scuri e quasi senza traccia del biondo caratteristico. Spesso quando si sofferma ad osservare qualcuno o qualcosa le sopracciglia tendono a formare un arco che gli dona una parvenza di arrabbiatura e serietà.
Allo stesso modo dei capelli anche gli occhi sono di un castano molto scuro

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Da quando è partito dal continente occidentale, il suo aspetto è sicuramente meno curato e più simile a quello di un avventuriero che a quello di un nobile di Westeros. E' solito girare con semplici indumenti ed avvolto da un mantello di seta nero quando non vuole farsi riconoscere o da una cappa di pelliccia di hrakkar, col muso dell'animale che gli copre la spalla sinistra, quando desidera ostentare il prestigio di Fortunato, il nome con cui è conosciuto ad Essos. I capelli sono tenuti leggermente più lunghi con delle ciocche che gli cadono all'altezza delle orecchie.

Leonard non è un giovane cattivo ma a volte gli piace farlo credere, in fondo ogni ragazzino cova, da una tenera età, una piccola parte oscura quando capisce la sua posizione privilegiata.
Sicuramente comprende quali siano le sue responsabilità e sa che la sua unica fedeltà deve andare al popolo di Ashemark e di conseguenza a quella dell'Ovest.
Profondamente devoto, anche se meno rispetto alla giovinezza, Leonard ritiene che per far sì che Ashemark e le terre circostanti prosperino non ci può essere alcuna offesa ai Sette Dei. Chi decide però quali siano le offese sono i Septi del suo castello. Lo intuiva e forse in fondo gli andava bene così.
Non ha mai avuto un grande animo combattivo, forse sarebbe potuto diventare anche un discreto statista ma il padre fece in modo di togliergli qualsiasi pensiero che non fosse quello di vincere le dispute con una spada o un arco alla mano. Eppure con grande contraddizione non volle mai farlo andare in battaglia, ritenendolo non ancora pronto. Questo non fece altro che provocare un forte senso di insoddisfazione nel giovane che spesso si chiese se potesse avere di più dalla vita.
Vivendo in un ambiente elitario e conservatore rifugge qualsiasi contatto con gli uomini di altre culture, coltivando una mentalità incentrata sul benessere dell'Ovest prima di quello di tutti gli altri regni.
L'attaccamento alla terra natia gli dona anche una premura particolare per tutti coloro che vivono sotto il nome di suo padre e che non si possono difendere.

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Dopo aver perso la guerra del Re Leone e del Re Drago, Leonard ha dovuto affrontare molti pericoli, sia a Westeros che ad Essos, ciò l'ha reso molto più schivo oltre che diffidente verso il prossimo. Avendo saputo che è stata messa una taglia sulla sua testa e quella della sua protetta Tyche Lannister, ha iniziato a covare una rabbia sempre maggiore verso coloro i quali si sono resi responsabili della morte dei soldati dell'Ovest. Ha giurato vendetta e farà di tutto ciò che è necessario per portarla a termine.

La storia di Leonard non è finora stata segnata da molti eventi, se non alcune voci di qualche scazzottata in seguito ai fumi dell'alcol. Chiaramente, tali restano solo voci e anche se non lo fossero nessuno avrebbe avuto voglia di scoprire fino a che punto i Marbrand avessero tollerato lo sproloquio.
Primogenito di Lord Preston Marbrand, l'unico scopo affidata al ragazzo era quello di crescere in buona salute, così da, un giorno, diventare Lord di Ashemark, l'imponente fortezza collinare a Nord delle Terre dell'Ovest.
I rapporti col padre non sono mai stati troppo buoni, eppure si considera ciecamente fedele al suo volere e a quello dei Sette Dei, così come gli è stato insegnato dai Septi e dalla stessa madre.
Finora Leonard non ha fatto parte di alcuna spedizione militare, né al Nord né in altri luoghi del Continente, e ciò non ha fatto altro che alimentare il suo desiderio giovanile di esplorare ed imporre la potenza dell'albero infiammato, simbolo della sua famiglia. Se ne vergogna abbastanza, sa che ragazzi molto più giovani sono andati in guerra e ne sono anche usciti vittoriosi. Lui invece per ordine del padre non può far altro che osservare i "suoi" soldati partire per combattere contro quelli che siano nemici di altri regni o semplicemente banditi.
In poco tempo è stato però accontentato, quando, dopo le decisioni di ribellione dei Leoni di Castel Granito, l'Ovest è entrato in guerra. Lord Preston ha risposto alla chiamata alle armi, così ha fatto Leonard.
Solo il tempo dirà se riuscirà a sopravvivere a questa guerra. Di certo tutta la sua sicurezza sarebbe scomparsa in un attimo.

La Saga di Leonard Marbrand

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-luglio: Leonard viene inviato ad Approdo del Re per aiutare Tywin Lannister a difendere la neo-conquistata città dall'assedio del Re Targaryen: essendo giunto alla capitale solo pochi giorni prima dell'inizio dell'assedio non ha tempo per familiarizzare con la città, nonché campo di battaglia. Studia un piano insieme a diversi generali dell'esercito, riuscendo ad attirare il grosso della cavalleria Baratheon all'interno di Fondo delle Pulci, decimandola. Proprio all'interno di quel distrutto, il Marbrand uccide la sua prima persona, un giovane soldato. La battaglia infuria per diversi luoghi della città, fintanto che non si sposta sulle mura in un'ultima difesa del Re Leone. Lì, accerchiato, Tywin mette in salvo Leonard affidandogli la missione di trovare Myria Lannister, sua primogenita, presso Lancia del Sole, a Dorne. Leonard, insieme a Tyche Lannister e Zelda Goodbrother, prigioniera di guerra che assicura all'Ovest il sostegno di una parte delle Isole di Ferro, raggiunge il porto e prende una piccola barca per fuggire, riuscendo, fortunatamente, a passare inosservati attraverso il blocco navale Arryn.

-agosto: Dopo la sconfitta ad Approdo Leonard raggiunge Lancia del Sole, capitale di Dorne, lì incontra il Principe Matthew Martell. Ne segue un piccolo dibattito, durante il quale ognuno dei due cerca di far propendere l'altro verso la propria visione della guerra. Ne scaturisce un nulla di fatto, Leonard non riesce ad ottenere alcun aiuto militare o politico per l'Ovest, in più gli viene detto che Myria non si trova a corte.
Trovatosi di fronte al fallimento a Dorne, Leonard capisce che l’unica speranza per l’Ovest non si trova più a Westeros. Pur non conoscendo nulla della lingua, cultura e storia delle città di Essos, il Marbrand si dirige al porto più vicino con l’intento di unirsi ad un equipaggio pronto a salpare verso il Mare Stretto. Arriva così a Planky Town, cittadina portuale vicino a Lancia del Sole.

-settembre: Leonard viene a conoscenza che un equipaggio può portarlo verso Essos, conosce così Rath, capitano della Fanciulla. Promettendogli un futuro migliore di quello che li aspetta, Leonard mette a proprio servizio la ciurma e si imbarca per Myr. Una volta giunto a Myr, Leonard, Zelda, Tyche e la ciurma si ristorano in una taverna. Lì Leonard si assicura ancora per un po' di tempo la fedeltà di Zelda e spiega a Tyche che il suo obiettivo per il momento è ottenere il favore di Myr per poi poterlo scambiare con un modo per dar vita ad un proprio esercito personale. Per farlo, quello stesso giorno, invia il capitano Rath verso alcuni campi di schiavisti per informarsi su quanto possano essere gli schiavi di quella città. Inoltre, Leonard fa la conoscenza di Helen, la figlia dell'oste, abile traduttrice che lo accompagna fino ad una caserma.

La Saga di Fortunato

285 A.A.

-settembre: Leonard incontra Adanedhel Phelagos, rampollo di una famiglia nobiliare di Myr, il quale lo pone davanti ad una scelta: anche solo prima di poter fare una domanda al Phelagos, Leonard avrebbe dovuto uccidere due schiavi per provare la sua forza.
Le prove non vengono a mancare per il giovane Leonard, durante il suo periodo in quella città straniera e grazie all'aiuto di Helen comincia ad imparare la lingue comunemente parlata ad Essos, così da cominciare a comprendere ancora meglio le dinamiche di quel continente.
Leonard, o Fortunato come si fa chiamare in quella città, comincia a prendere mano con le dinamiche e ben presto gli viene affidata una missione dai Magistri della società: uccidere l'Arconte di Tyrosh, l'uomo più potente di quella città-stato, ancor più dei Magistri.
Per far ciò, Leonard memore dei torti subiti dal regnante di Dorne Matthew Martell, inscena di essere un diplomatico proprio di quella regione e si fa accompagnare, una volta viaggiato fino alla città di Tyrosh, all'interno del palazzo dell'Arconte. Dovette utilizzare tutte le sue parole d'inganno ma alla fine riesce a presentarsi di fronte all'uomo in questione. Regalandogli delle bottiglie provenienti da Dorne, Leonard taglia la gola all'uomo con un solo fendente, macchiando così il suo onore di nobile con un omicidio a sangue freddo.
Il ritorno in nave procede tranquillo, pur con dei sensi di colpa che attanagliano il giovane.
-ottobre: Leonard fa la conoscenza di un certo Yamir, uno schiavista che un tempo fu lui stesso schiavo. Egli possiede un particolare campo di schiavi che ad una prima impressione non sembra possedere alcuna nota di vanto ma che invece si estende sottoterra in diversa caverne. Lì tiene le merci più preziose, creature umanoidi appartenenti ai popoli dell'estremo oriente di Essos. Leonard non ha soldi per poterli acquistare ma decide di fare una missione per l'uomo così da ottenere qualche pezzo d'oro per l'acquisto. Leonard si muove verso un altro accampamento appartenente ad un rivale di Yamir, Mida, e seppur non volendo inizialmente, è costretto a ucciderlo per poter recuperare una mappa che a detta di Yamir gli era stata sottratta proprio dallo stesso Mida in passato. Un ulteriore omicidio che pende sulle mani di Leonard.
Riportata la mappa, Leonard ottiene il credito e può acquistare alcune schiave: due donne di Ib e due ragazzine di Jogos Nhai. Inoltre chiede di poter avere un incontro con un particolare gruppo di cacciatori di hrakkar, che scoprirà essere un gruppo appartenente al popolo Dothraki.
Nel frattempo, Leonard viene raggiunto da un diplomatico della sua vecchia casa Ashemark, che gli riferisce tutti gli sviluppi da quando aveva abbandonato Approdo del Re. In questo modo scopre anche che una taglia messa dal Re Targaryen pende sulla testa sua come su quella di Tyche, essendo una Lannister.
Leonard lo rimanda a casa, ringraziandolo e preparandosi alla tempesta che un giorno l'avrebbe raggiunto anche in quel continente.
Verso metà mese, torna da Yaram e ottiene la possibilità di andare a caccia con un gruppo di Dothraki guidato da Khal Haggo. Prima di unirsi a loro però, il Khal vuole saggiare la forza di Leonard, il quale propone un combattimento al primo sangue, che perde. Nonostante ciò, il Khal accetta il Marbrand nel suo gruppo di caccia. Dopo poche notti, il gruppo si mette in marcia e raggiunge una radura dove si trova un branco di hrakkar. Lì, Leonard combatte contro il hrakkar maschio alfa, uccidendolo dopo una combattimento che lo lascia con non poche ammaccature. I dothraki possono così occuparsi dei restanti esemplari, tra i quali si nota subito una cucciola malaticcia e sterile, pronta per essere uccisa per non infettare il resto della cucciolata. Leonard si oppone e prende con sé l'animale, chiamandola Nenya e ritenendola un simbolo che potrà unire l'Ovest.
Pochi giorni dopo, sopraggiunge una nuova richiesta per Leonard, dovrà accompagnare un Magistro di Myr nella Città Libera di Qohor e offrirgli protezione. I primi giorni di marcia procedono spediti ma col passare del tempo e addentrandosi nelle pianure, il gruppo incontra il primo pericolo: un gruppo di Uomini di Pietra, infettati dal Morbo Grigio, attaccano. Leonard non ha idea di che esseri siano ma uccide tutti evitando di toccare i corpi per evitare l'infezione. Decide dunque di esplorare i dintorni per evitare altre spiacevoli imboscate e si imbatte in quello che doveva essere un vecchio insediamento, ormai disabitato. Nell'esplorazione deve uccidere altri infetti di Morbo Grigio ma viene a conoscenza di un segreto molto importanti per chi abita quel luogo. Si tratta del Nightrider, un arakh in acciaio di Valyria. Leonard lo trova con qualche difficolta e, mentre si allontana per tornare alla carovana di scorta, decide di tenerlo.
Il viaggio prosegue e Leonard in una notte tranquilla si imbatte in una strano presagio: curioso dalla luce emanata da una costellazione a forma di bilancia, il nobile segue la direzione in cui sembrava puntare ed entra in contatto con quelle che sembravano le rovine di un vecchio tempio. Lì, immerso in un'atmosfera mistica, Leonard inizia a subire diverse visioni, ognuna delle quali sembra essere legata alla volontà di uno dei Sette Aspetti divini. Sul momento il ragazzo non comprende ma con il passare delle visioni diventa chiaro che i Sette Dei stanno cercando di dare un personale messaggio per il Marbrand.
Il viaggio termina finalmente nella città di Qohor, dove Leonard osserva il Magistro addentrarsi nel Tempio del Capro Nero per dare il via ai negoziati. Conosciuto un membro della nobiltà locale, Lotarq, Leonard impara a conoscere le usanze e i sanguinolenti rituali di quella città, ottenendo però come regalo dal nobile qohorik un destriero che chiama Cenere. Alle stalle conosce anche uno strano figuro, che quella stessa notte, rincontrerà al Tempio Nero: il Magistro sembra infatti contento di come sono andati gli accordi ma si narra di un potente prigioniero detenuto nelle prigioni del tempio. Alla fine, si scopre essere un Blackfyre, che verrà liberato per poi essere fatto subito prigioniero da Leonard stesso. In quella missione, l'Uomo Agile, questo il nome dello strano figuro, decide di unirsi a Leonard e di addestrarlo nelle sue arti conosciute.
Una volta tornato a Myr, è tempo per Leonard di rimettere insieme i pezzi: prima incontra i suoi soldali alla taverna, poi interroga il Blackfyre ottenendo un paio di informazioni interessanti sulla famiglia degli Uller di Dorne, che avevano appoggiato il Blackfyre contro i Targaryen, infine raggiunge ancora una volta Yaram, il quale gli assegna la missione di scacciare il Padrone Canio Gallar dalla sua fortezza.
Leonard usa questo assedio come scusa per saggiare le sue capacità e per farlo convince a partecipare anche Khal Haggo insieme al suo Khalasar, mostrandogli perfino il Nightrider e ottenendo da lui una "benedizione" per usarlo in battaglia.
Prima di partire per l'assedio, Leonard incontra anche il Magistro Leniar, provando ad ingannarlo per ottenere la sua influenza e il suo potere per i suoi scopi personali di ritorno a Westeros. il Malar però capisce che Leonard sta provando a fregarlo e i rapporti si freddano, non però senza una via d'uscita: il Magistro vuole che nelle sue prigioni venga mandata una schiavista di Westeros. Leonard accetta e si mette sulle tracce della danno, finendo a scoprire che ella è una nobile Celtigar e che si accompagna a Demetrius Velaryon, altro valyriano dedito allo schiavismo. Parte così alla Luna Nera di Myr una caccia che terminerà con l'arresto della Celtigar e con l'assassinio del Valaryon.
Nel frattempo delle ricerche, Leonard incontra anche altri soggetti, quali un Uomo di Ferro, che poi si scoprirà essere Dagon Greyjoy, e un ragazzo dell'Ovest che però manterrà l'anonimato. Oltra a loro, Leonard ottiene la fiducia e il supporto di due uomini che vivono nei bassifondi di Myr, appartenenti ad una delle bande locali malavitose che operano con le polveri e le soluzioni alchemiche. Ritenendo che questa banda sia migliore di quella rivale, Leonard li aiuta a sbarazzarsi dei nemici e a distruggere il deposito di soluzioni alchemiche così che non possano utilizzarle contro la Città.
Così facendo, a Leonard si uniscono Alyx, un arciere dal volto a metà sfigurato a causa delle polveri solfidriche e Roncan, un nome "occidentalizzato" per Min Janbo un avventuriere proveniente dall'Impero Dorato di Yi-Ti.

286 A.A.

I preparativi per l'assedio sono pronti, prima di partire però, Leonard si sofferma a parlare con Dagon, provando a convincerlo che la guerra con i valyriani è l'unico modo per restaurare la pace tra i popoli di Westeros e la loro effettiva libertà ed autonomia. Promettendo a Dagon l'indipendenza delle Isole di Ferro, ottiene, almeno a suo dire, il suo aiuto nella guerra che sarà giunta. Inoltre, decidono di assediare insieme la fortezza di Canio.
Una volta giunti alla fortezza del Gallar, Leonard cerca una via più pacifica per porre fine alla questione ma è chiaro che oltre ad aver ucciso il campione di Canio, questo uomo non è diventato un grande schiavista per nulla. Capendo che c'è qualcosa che Leonard non dice, manda via Leonard dalla piramide interna alla fortezza in cui risiede. Al Marbrand non resta che unire le forze con Dagon e dar via all'assedio. In breve i due prendono le mura e le porte, mentre il khalasar di Khal Haggo cavalca contro una compagnia mercenaria che era stata inviata in supporto a Canio.
Tutto sembra procedere bene fino a quando un drago, quasi del tutto simile a quello del Re Targaryen contro cui Leonard aveva combattuto ad Approdo del Re, precipita sulla piramide, distruggendone dei pezzi. Leonard assiste attonito e mentre i suoi uomini mettono in sicurezza una delle fosse in cui venivano tenuti gli schiavi, lui marcia fino alla priamide. Il drago riprende il volo, anche se visibilmente e misteriosamente ferito sulla pancia, e Leonard raggiunge Canio, trovandolo già ferito seduto sul suo trono. Questo dice che un non meglio precisato valyriano gli ha mozzato le dita di una mano e attende che Leonard gli infligga la morte tramite decapitazione. Il non meglio precisato valyriano, dopo poco, si scopre essere nient'altro che Rhaegar stesso, per qualche motivo che Leonard non avrebbe conosciuto in quell'occasione atterrato insieme al suo drago in quella piramide. Atterrato non è forse la parola corretta perché Ikarus appare visibilmente ferito e Rhaegar, pur vedendo Leonard, sembra preda di altri pensieri, riguardanti una confraternita chiamata Lame d'Ossidiana, di cui mai Leonard aveva sentito parlare. Al Marbrand però queste cose non interessano e, insieme al Greyjoy, assistono alla morte del Re per le troppe ferite sostenute. Tutto aveva immaginato fuorché trovarsi davanti alla morte del Targaryen senza neanche aver sollevato una lama.
Riportata all'ordine la piramide e con Canio ucciso, il gruppo d'assedio torna a Myr, mentre il cadavere del non-compianto Re viene lanciato negli abissi della baia di Myrth dove non potesse essere trovato. Il Marbrand e il Greyjoy decidono dunque di finalizzare la propria alleanza in virtù di un futuro di libertà per gli Andali e per gli Uomini di Ferro ma, prima che quest'ultimo possa tornare a casa, decide di fare un viaggio verso l'isola di Ibb. Leonard non può che assecondarlo pur ricordandogli che il tempo scorre.

La Saga di Leonard, Campione della Fede, Voce degli Dei

286 A.A.

Nei giorni seguente, Leonard riceve una risposta dal Tempio Stellato, nuovo luogo primario della Fede. Il Concilio dei Più Devoti non sembra aver accolto le sue richieste di rifondare gli ordini sacri della Fede dei Sette Dei contro i valyriani, i fanatici e gli Andali ribelli, indicano però nella pergamena che Mullen, l'Alto Septon esiliato da Westeros per ordine di Rhaegar, possa trovarsi ancora in vita a Pentos.
Leonard sa che lo deve trovare e, dopo essere salpato, riesce a incontrarsi con il Magistro Illyrio di Pentos, a detta del Blackfyre, non un uomo alleato del Re Targaryen, anzi, era uno dei congiuranti che avevano assistito proprio Daemon III Blackfyre, ancora prigioniero di Leonard. Per ottenere le informazioni su Mullen, il Marbrand si vede costretto a rilasciare il Blackfyre sotto la custodia di Illyrio, ma la vita di un Alto Septon vale molto di più di quella di un valyriano.
Mullen risulta vivo e dopo aver parlato con Leonard e aver capito che gli Dei dovevano davvero averlo scelto per una missione, l'uomo si convince a scrivere su una pergamena il richiamo alle armi dei fedeli della Fede dei Sette Dei, dando la sua benedizione a Leonard per restaurare gli ordini dei Poveri Compagni e dei Figli del Guerriero.
Con quella lettera alla mano, Leonard pone degli schiavi a tutela dell'uomo a Pentos e riparte verso Myr, dove, per l'ultima volta, preparerà le sue cose per ripartire, questa volta definitivamente, per Westeros.
Il primo obiettivo del giovane Marbrand sono le Terre della Tempesta, ma prima di approdare a Capo Tempesta, Leonard sa che deve liberare dalla schiavitù tutti gli schiavi che aveva con sé, così da non infrangere alcuna legge posta dagli uomini e dagli Dei sul continente occidentale.